Interazioni - [Vedi Indice]Con basi forti, alcoolati e ammine sviluppa forte calore che va adeguatamente disperso.
Studi animali hanno evidenziato che la somministrazione orale di dosi elevate (330-1800 mg/kg/die) di acido tricloroacetico può causare un aumento del riassorbimento e malformazioni fetali. Non vi sono dati su possibili effetti riproduttivi nell'uomo.
Nessuno.
A causa della corrosività del prodotto si possono verificare notevoli ustioni nelle zone di applicazioni non controllate.
L'eccessiva applicazione di prodotto può provocare gravi ustioni.
L'ingestione accidentale può provocare irritazione e corrosione gastrointestinale, con forti dolori, vomito violento, ematemesi e diarrea.
L'acido tricloroacetico è un caustico che agisce per via topica consentendo la distruzione dei tessuti nel punto di applicazione. Detta sostanza precipita le proteine cellulari e l'essudato infiammatorio forma una cicatrice per cui viene definita cauterizzante (escarotico)
Essendo usato per contatto il preparato ha una azione localizzata distruttiva dei tessuti con ustioni e ulcerazioni senza particolari effetti sistemici.
Tossicità acuta (LD50 ) dell'acido tricloroacetico puro nel ratto: 400 mg/kg per via orale.
LD50 sottocute nel topo: 270 mg/kg.
Il prodotto non contiene altre sostanze con una rilevanza tossicologica particolare.
La tossicità cronica è da considerare di bassa entità.
Acqua depurata
Basi forti, alcoolati e ammine.
24 mesi
Conservare a temperatura inferiore a 25 °C, in flacone ben chiuso protetto dalla luce.
Flacone in vetro ambrato da 15 g chiuso con adatta capsula munita di sotto-capsula in polietilene.
Flacone da 15 g in astuccio
L'applicazione è topica sulla parte interessata con particolare attenzione alle zone circostanti all'area trattata che vanno protette con diga o cere adesive.
GIOVANNI OGNA & FIGLI SPA
Viale Zara n. 23 - 20159 Milano
Officina di produzione e controllo:
Via Figini, 41 - 20053 Muggiò (Mi)
AIC n. 034590012/G
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25/11/2000
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