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METBAY
Una compressa contiene: Principio attivo: metformina cloridrato 500 mg.Eccipienti: amido di mais 130 mg, talco 30 mg.
Compresse uso orale.�
Diabete mellito non insulino dipendente.
Da tre a sei compresse al giorno, alla fine di ogni pasto.�
Insufficienza renale o epatica; malattie cardiovascolari e respiratorie con stato ipossiemico dei tessuti; scompenso cardiaco; condizioni predisponenti all'acidosi da acido lattico, come, ad esempio, l'alcolismo acuto o cronico, ketoacidosi, infezioni gravi; politraumatismi o, pi� in generale, stato di stress, in cui tutti gli ipoglicemizzanti orali sono scarsamente efficaci nel controllare l'iperglicemia.Qualora venga praticata un'urografia endovenosa.Insufficienza surrenalica.�
La concomitanza di traumi, interventi chirurgici, malattie infettive e febbrili, pu� rendere necessario instaurare, temporaneamente, la terapia con insulina.I pazienti devono attenersi scrupolosamente alle prescrizioni del Medico, sia per quanto riguarda la posologia che per il regime dietetico consigliato.Non dovr� mai essere superato il dosaggio minimo efficace.I pazienti devono essere frequentemente studiati al fine di individuare eventuali fattori o condizioni capaci di favorire la comparsa di una lattacidosi, tenendo conto del fatto che il rischio di tale inconveniente � pi� frequente nei pazienti di et� superiore ai 60 anni.I pazienti devono essere istruiti a riconoscere i sintomi premonitori dell'acidosi lattica che sono: anoressia, nausea, febbre, vomito, aumento dell'ampiezza e della frequenza del respiro, malessere, dolori addominali, diarrea, eventuale obnubilamento o perdita della coscienza.Nel caso accusassero tali disturbi, i pazienti devono interrompere l'assunzione del farmaco e avvisare immediatamente il Medico.In questo caso, si devono istituire tempestivamente gli accertamenti del caso.Inoltre, va rapidamente effettuata la determinazione degli elettroliti del siero, del pH del sangue arterioso, del lattato, del piruvato, della glicemia e della chetonemia.Poich� un disturbo, anche lieve, della funzionalit� renale pu� accrescere considerevolmente il rischio della lattacidosi, � necessario controllarne ripetutamente lo stato, durante il trattamento prolungato; almeno ogni otto settimane durante il primo semestre di terapia e, successivamente, ogni sei mesi.
Visto che la lattacidosi pu� avere esito infausto, non appena si abbia il sospetto che essa si stia instaurando, � necessario interrompere la somministrazione ed adottare adeguate misure terapeutiche quali, ad esempio, le infusioni di bicarbonato, anche prima che sia disponibile il risultato della determinazione del tasso ematico di lattato.Ai pazienti sotto trattamento, deve essere raccomandato di non assumere alcol in eccesso, poich� quest'ultimo sinergizza con il farmaco nel facilitare l'innalzamento dei tassi ematici di lattato.Due giorni prima dell'esecuzione di un'urografia, il trattamento con metformina dovr� essere sospeso, riprendendolo, se necessario, 48 ore dopo l'esame.Avvertenze La somministrazione delle biguanidi deve essere riservata ai casi nei quali si siano rivelati insufficienti la dieta e la riduzione ponderale.L'impiego di tali farmaci deve essere limitato al trattamento del diabete dell'et� matura, senza tendenza alla chetosi.Tenere fuori dalla portata dei bambini.
La metformina potenzia l'effetto degli anticoagulanti e dei fibrinolitici.
Inibisce l'assorbimento della vitamina B12 .
Non deve essere somministrato n� in caso di gravidanza, accertata o presunta, n� durante l'allattamento.�
Una delle cause pi� comuni di incidenti durante la guida di automezzi o l'uso di macchine, � rappresentato da crisi ipoglicemiche.Di conseguenza, pazienti diabetici in trattamento con metformina, o con altri ipoglicemizzanti orali, devono porre particolare attenzione al regime di attivit� fisica cui si sottopongono.
A carico dell'apparato gastro-intestinale sono stati segnalati: nausea, vomito ed anoressia.Inoltre, sono state segnalate disgeusie, come sapore metallico in bocca; perdita di peso; quest'ultimo effetto, tuttavia, in alcuni pazienti potrebbe rappresentare un vantaggio.La metformina pu� peggiorare l'assorbimento di varie sostanze, inclusa la vitamina B12 .L'ipoglicemia non rappresenta un problema, rispetto alle sulfaniluree, e l'eventuale insorgenza, � spesso correlata all'uso combinato con quest'ultime.L'acidosi da acido lattico, che pu� avere esito fatale se non trattata adeguatamente, si � verificata, ma con incidenza inferiore rispetto alla fenformina ed � generalmente accettato che si � manifestata in pazienti le cui condizioni controindicavano l'uso del farmaco.In uno studio condotto su una popolazione di 650.000 pazienti, sono stati stimati soltanto 28 casi di acidosi lattica da metformina.
I sintomi del sovradosaggio sono rappresentati da irritazione gastro-intestinale, coma, ipoglicemia, ipovolemia, acidosi metabolica, lattacidosi, convulsioni, shock, depressione respiratoria, oliguria ed anuria.
Occorre istituire immediatamente un trattamento diretto a provocare il vomito ed effettuare poi una energica lavanda gastrica ed instillare una sospensione acquosa di carbone attivo; tuttavia, se lo stato di coscienza o la respirazione sono depressi � necessario assicurare il funzionamento delle vie aeree, anche con mezzi strumentali, prima della lavanda.
Gli accertamenti di laboratorio da effettuarsi devono includere la determinazione degli elettroliti del siero, della glicemia, della chetonemia, dei tassi ematici di lattato, piruvato e del pH del sangue arterioso onde potere intervenire con adeguate misure terapeutiche in caso di eventuale ipoglicemia o di lattacidosi.L'acidosi lattica richiede il trattamento con sodio bicarbonato come anche altre misure.L'ipoglicemia pu� essere affrontata con glucosio o glucagone.Se il paziente � conscio e collabora, l'ipoglicemia pu� essere trattata con somministrazione orale di carboidrati in forma prontamente assorbibile, come zollette di zucchero o bevande a base di glucosio.In caso di coma ipoglicemico, occorre somministrare per via endovenosa, fino a 50 ml di glucosio soluzione al 50%, ripetendo il trattamento se necessario.Se dopo circa un'ora, le concentrazioni ematiche di glucosio sono normali e il paziente � ancora inconscio, occorre considerare la possibilit� dell'insorgenza di edema cerebrale.In situazioni in cui la somministrazione endovenosa di glucosio non � praticabile o inefficace, si pu� somministrare glucagone, 0,5�1 mg per via sottocutanea o intramuscolare.
Se il paziente non risponde al glucagone, si deve somministrare glucosio endovena, senza considerare eventuali condizioni che, in casi meno critici, impedirebbero il trattamento.
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Non note.�
5 anni in confezionamento integro.�
Nessuna oltre a quelle d'uso per i farmaci.�
Astuccio di cartone contenente 30 compresse in blisters PVC/Al.�
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Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.�
Prima autorizzazione: 31.03.1961.Rinnovo autorizzazione: giugno 2000.In commercio dal 30 ottobre 1997.�
Non soggetta.
: Giugno 2000
Ultimo aggiornamento: 15/12/2008.
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