OSTIDIL-D3
- Ostidil-D3:
0,25 mcg capsule molli Ogni capsula contiene:
alfacalcidolo (1 a-idrossi vitamina D3 ) microgrammi 0,25 Ostidil-D3:
1 mcg capsule molli Ogni capsula contiene:
alfacalcidolo (1 a-idrossi vitamina D3 ) microgrammi 1.
Capsule molli
Osteodistrofia da insufficienza renale in dialisi o meno.
Ipoparatiroidismo.
Rachitismo ed osteomalacia D-resistente o D-dipendente (pseudo-deficitaria).
Rachitismo ed osteomalacia da alterazioni renali dovute al metabolismo della vitamina D.
Osteoporosi post-menopausale.
Dosaggio iniziale suggerito per tutte le indicazioni.
Adulti e ragazzi sopra i 20 kg di peso corporeo:
1 microgrammo al giorno.
Bambini sotto i 20 kg di peso corporeo:
0,05 microgrammi /kg /die.
Successivamente la dose pu� essere aggiustata secondo la risposta.
Stati di ipercalcemia.
Il prodotto non va somministrato in gravidanza e durante l'allattamento.
Ipersensibilit� individuale verso la vitamina D o altri componenti del prodotto.
Poich� l'iperdosaggio di Ostidil-D3 pu� provocare ipercalcemia ed in certi casi ipercalciuria, la calcemia va dosata almeno due volte la settimana nella fase di aggiustamento della posologia.
Una volta stabilita la dose giornaliera ottimale � sufficiente un controllo mensile della calcemia.
La caduta dei valori della fosfatasi alcalina anticipa in genere la comparsa dell'ipercalcemia e pu� quindi essere un sintomo premonitore di quest'ultima.
Qualora si instaurasse una ipercalcemia, il farmaco e l'eventuale supplemento di calcio dovranno essere temporaneamente interrotti fino alla rinormalizzazione, generalmente rapida, della calcemia.
Il trattamento potr� quindi essere ripreso ad un dosaggio inferiore.
Ostidil-D3 va somministrato con cautela nei pazienti sotto trattamento con digitale, in quanto l'ipercalcemia pu� aggravare in tali pazienti un'aritmia cardiaca.
Poich� Ostidil-D3 influenza il trasporto dei fosfati nell'intestino, nel rene e nelle ossa, la contemporanea somministrazione di sostanze fosforofissatrici va adattata ai valori della fosfatemia (tassi normali:
2.5 mg/100 ml).
Poich� l'Alfacalcidolo � il precursore del metabolita attivo della vitamina D3, la vitamina D, cos� come i suoi derivati, non vanno somministrati durante il trattamento con Ostidil-D3.
L'iperdosaggio di qualsiasi forma di vitamina D determina manifestazioni anche gravi.
L'ipercalcemia provocata da un eccesso di dose di vitamina D o suoi metaboliti pu� anche richiedere terapie d'emergenza.
L'ipercalcemia, se cronicizzata, potrebbe infatti provocare calcificazioni vascolari generalizzate, nefrocalcinosi e calcificazioni di altri tessuti molli.
� perci� necessario accertarsi che la cifra ottenuta moltiplicando il valore della calcemia per quello della fosfatemia (Ca x P) non superi 70.
L'esame radiografico delle regioni anatomiche, sede di possibili calcificazioni, pu� risultare utile per una diagnosi precoce.
Tenere fuori della portata dei bambini.
Il contemporaneo impiego di anticonvulsivanti con propriet� di induzione enzimatica (barbiturici, difenil-idantoina) pu� determinare una minor risposta all'Alfacalcidolo con necessit� di incrementare il dosaggio.
Anche un eccessivo uso di preparati contenenti alluminio pu� interferire con l'efficacia del farmaco.
Studi sugli animali hanno suggerito un possibile potenziamento dell'azione del warfarin quando somministrato con calciferolo.
Sebbene non vi siano simili evidenze con l'impiego dell'Alfacalcidolo, � opportuno usare cautela quando i due farmaci vengono usati contemporaneamente.
I farmaci contenenti magnesio non debbono essere somministrati durante il trattamento con Ostidil-D3 onde evitare la comparsa di ipermagnesiemia.
La colestiramina pu� ridurre l'assorbimento intestinale delle vitamine liposolubili e quindi anche dell'Ostidil- D3.
Il prodotto non va somministrato in gravidanza e durante l'allattamento.
Nessuna nota.
Se la posologia � conforme alle effettive esigenze individuali, il Ostidil-D3 � ben tollerato.
In caso contrario, poich� il prodotto ha un'attivit� D-vitaminica possono comparire effetti collaterali che risultano analoghi a quelli dell'ipervitaminosi D, cio� una sindrome ipercalcemica, oppure manifestazioni tossiche da calcio (a seconda della gravit� e durata dell'ipercalcemia).
Queste manifestazioni sono di tipo sia acuto che cronico.
Le prime includono debolezza, cefalea, sonnolenza, nausea, vomito, secchezza delle fauci, stipsi, dolori ossei e muscolari.
In fase successiva possono comparire disturbi della minzione, congiuntivite (da calcificazione), fotofobia, pancreatite, rinorrea, pruriti, ipertermia, diminuzione della libido, albuminuria, ipercolesterolemia, aumento delle SGOT e SGPT, calcificazioni ectopiche, ipertensione, aritmie cardiache e, raramente, psicosi.
Poich� il tempo di emivita del calcitriolo � breve, la normalizzazione di una eventuale ipercalcemia avviene in pochi giorni dalla sospensione del trattamento con Ostidil-D3, comunque pi� rapidamente che non nel corso della terapia con vitamina D o suoi metaboliti.
In caso di grave ipercalcemia per accidentale iperdosaggio, dopo aver temporaneamente sospeso il farmaco, si possono somministrare diuretici, assieme a liquidi per via endovenosa o corticosteroidi.
L'1.a Idrossicolecalciferolo (1 a-OH D3 ) � un prodotto ottenuto per sintesi, ed � nell'organismo prontamente convertito nel fegato a 1,25 (OH)2 D3 , che rappresenta il metabolita attivo attraverso il quale la vitamina D esplica il suo effetto sull'omeostasi fosfocalcica.
Nell'organismo il metabolismo della vitamina D � caratterizzato da una prima idrossilazione che avviene nel fegato con la formazione di 25 OH D3 , e da una seconda idrossilazione renale che determina la formazione dell'1,25 (OH)2 D3 .
La somministrazione dell'1.a Idrossicolecalciferolo pertanto permette di eludere la fase metabolica a livello renale della trasformazione della vitamina D e ottenere ugualmente la produzione del suo metabolita attivo.
La sua attivit� farmacologica e clinica quindi si esplica nei casi in cui l'1a-idrossilazione renale � assente o diminuita sia per un danno renale, sia per una carenza dei fattori extrarenali che regolano la conversione del 25 OH D3 a 1,25 (OH)2 D3 .
Il trattamento con 1 a-OH D3 � caratterizzato da bassi dosaggi e da una notevole rapidit� di azione con cui determina aumenti dell'assorbimento intestinale del calcio e innalzamento delle concentrazioni del calcio nel siero.
I rischi di ipercalcemia sono minimizzati anche per la brevit� della durata dell'azione di Ostidil-D3 e dal fatto che la conversione dell'1 a-OH D3 a 1,25 (OH)2 D3 � regolata con un meccanismo di feedback dal composto diidrossilato stesso.
L'1 a-OH D3 (Ostidil-D3) possiede le seguenti caratteristiche farmacocinetiche:
- viene assorbito a livello del piccolo intestino - si distribuisce primariamente nel fegato e solo in piccola percentuale nella mucosa intestinale - a livello del fegato viene metabolizzato a 1,25 (OH)2 D3 con estrema rapidit�, viene eliminato sotto forma di 1,25 (OH)2 D3 con le feci.
L'eliminazione avviene in parte anche per via urinaria sotto forma di un composto pi� polare dell'1 a-OH D3 .
Tossicit� acuta:
DL50 :
nel topo, nel ratto e nel cane p.o.
(maschi e femmine):
476.440 microgrammi/kg; 340-720 microgrammi/kg; >500 microgrammi/kg.
DL50 :
nel topo e nel cane e.v.:
71.56 microgrammi/kg; >200 microgrammi/kg.Tossicit� subacuta:
In ratti Wistar sono state somministrate dosi comprese tra 0,5 e 50 microgrammi/kg al giorno per un mese.
Sono stati presi in considerazione parametri clinici e di laboratorio ed � stata eseguita l'autopsia dopo il sacrificio.
L'azione principale dell'1 a-OH D3 (Ostidil-D3) si � estrinsecata sotto forma di necrosi delle arteriole a livello del miocardio, del tratto gastroenterico e dei muscoli volontari con degenerazione e fibrosi muscolare.Tossicit� acuta:
L'1 a-OH D3 (Ostidil-D3) � stato somministrato ai ratti per 6 mesi a dosaggi compresi tra 0,02 e 2,5 microgrammi/kg al giorno.
Alterazioni istologiche sono state rinvenute a livello del rene, del cuore, e dell'aorta, dei testicoli, del timo e della mucosa intestinale.
Gli effetti principali sono risultati dipendenti dalla ipercalcemia.
La somministrazione orale quotidiana di 0,02 microgrammi/kg per 6 mesi si � dimostrata priva di tossicit�.
La stessa dose si � dimostrata non tossica nel cane dopo somministrazione ripetuta per un anno.
Ostidil-D3 0,25 microgrammi capsule molli:
Covi-ox T70 (E306), olio di cocco frazionato, gelatina, glicerolo, acqua depurata, titanio biossido (E171), ferro ossido (E172) Ostidil-D3 1 microgrammo capsule molli:
Covi-ox T70 (E306), olio di cocco frazionato, gelatina, glicerolo, acqua depurata, titanio biossido (E171), ferro ossido (E172)
Nessuna nota.
A confezionamento integro:
Ostidil-D3 0,25 microgrammi capsule molli e Ostidil-D3 1 microgrammo capsule molli:
24 mesi.
Conservare al riparo dalla luce ,dall'umidit� e da fonti di calore.
Confezioni:
Ostidil-D3 0,25 microgrammi capsule molli:
scatola da 30 capsule Ostidil-D3 1 microgrammo capsule molli:
scatola da 30 capsule
Nessuna in particolare.
LABORATORIO CHIMICO GARANT S.r.L Via Melchiorre Gioia, 47 - 20124 Milano
Ostidil-D3 0,25 microgrammi capsule molli AIC n.
032936015 Ostidil-D3 1 microgrammo capsule molli AIC n.
032936027
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28.01.2000
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28-01.2000
Ultimo aggiornamento: 15/12/2008.
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