SEROQUEL
SEROQUEL 25 mg compresse rivestite con film:
Ogni compressa rivestita con film contiene:
Principio attivo:
quetiapina fumarato 28,78 mg equivalente a quetiapina base libera 25 mg SEROQUEL 100 mg compresse rivestite con film:
Ogni compressa rivestita con film contiene:
Principio attivo:
quetiapina fumarato 115,13 mg equivalente a quetiapina base libera 100 mg SEROQUEL 200 mg compresse rivestite con film:
Ogni compressa rivestita con film contiene:
Principio attivo:
quetiapina fumarato 230,26 mg equivalente a quetiapina base libera 200 mg SEROQUEL 300 mg compresse rivestite con film:
Ogni compressa rivestita con film contiene:
Principio attivo:
quetiapina fumarato 345,39 mg equivalente a quetiapina base libera 300 mg Per gli eccipienti vedere sezione 6.1.
Compresse rivestite con film.
Seroquel 25 mg:
compresse rivestite con film color pesca, rotonde, biconvesse.
Seroquel 100 mg:
compresse rivestite con film, color giallo, rotonde, biconvesse.
Seroquel 200 mg:
compresse rivestite con film, color bianco, rotonde, biconvesse.
Seroquel 300 mg:
compresse rivestite con film, color bianco, di forma oblunga.
Seroquel � indicato per il trattamento delle psicosi acute e croniche, inclusa la schizofrenia e gli episodi di mania associati a disturbo bipolare.
Seroquel deve essere somministrato due volte al giorno, indipendentemente dai pasti.
Adulti:
Per il trattamento delle psicosi acute e croniche, inclusa la schizofrenia, la dose giornaliera per i primi quattro giorni di terapia � di 50 mg (1� giorno), 100 mg (2� giorno),200 mg (3� giorno) e 300 mg (4� giorno).
Dal 4� giorno in poi la dose giornaliera raccomandata � di 300 mg.
Tuttavia tale dose pu� essere variata in funzione della risposta clinica e della tollerabilit� di ogni singolo paziente entro un range di 150-750 mg/die.
Per il trattamento degli episodi di mania associati a disturbo bipolare, la dose giornaliera totale per i primi quattro giorni di terapia � di 100 mg (1� giorno), 200 mg (2� giorno), 300 mg (3� giorno) e 400 mg (4� giorno).
Ulteriori adattamenti del dosaggio fino a 800 mg/die possono essere effettuati a partire dal 6� giorno con incrementi di dose non superiori a 200 mg/die.
La dose pu� essere variata in funzione della risposta clinica e della tollerabilit� individuale entro un range di 200-800 mg/die.
La dose efficace usuale varia da 400 a 800 mg/die.
Anziani:
Come gli altri antipsicotici, Seroquel deve essere somministrato con cautela negli anziani, in particolare durante il periodo iniziale di somministrazione.
Pu� essere necessario che l�incremento progressivo della dose debba avvenire pi� lentamente e che la dose terapeutica giornaliera debba essere pi� bassa rispetto al paziente giovane, in funzione della risposta clinica e della tollerabilit� di ogni singolo paziente.
Nell�anziano la clearance plasmatica media di quetiapina si riduce del 30% fino al 50% in confronto ai pazienti pi� giovani.
Bambini e Adolescenti:
Nei bambini e negli adolescenti non sono disponibili dati sull�efficacia e la sicurezza di Seroquel.
Insufficienza renale:
Non � necessario un aggiustamento del dosaggio.
Insufficienza epatica:
Quetiapina � ampiamente metabolizzata a livello epatico.
Pertanto Seroquel deve essere impiegato con cautela in pazienti con insufficienza epatica nota, particolarmente durante il periodo iniziale.
La dose iniziale di quetiapina nei pazienti con insufficienza epatica dovrebbe essere di 25 mg/die.
L�aggiustamento della dose deve essere effettuato con incrementi giornalieri di 25 - 50 mg fino a raggiungere la dose efficace, in funzione della risposta clinica e della tollerabilit� di ogni singolo paziente.
Seroquel � controindicato nei pazienti con ipersensibilit� al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento (vedere 4.6).
Malattie concomitanti:
Seroquel deve essere impiegato con cautela in pazienti con patologie cardiovascolari note, patologie cerebrovascolari o con altre condizioni che predispongano all�ipotensione.
Seroquel pu� indurre ipotensione ortostatica in particolare durante la fase di titolazione.
Convulsioni:
Gli studi clinici controllati non hanno evidenziato differenze nell�incidenza di convulsioni in pazienti trattati con Seroquel o placebo.
Come per gli altri antipsicotici, si raccomanda cautela in caso di trattamento di pazienti con storia di convulsioni (vedere 4.8).
Discinesia tardiva:
Gli studi clinici controllati non hanno messo in evidenza nessuna differenza nell�incidenza di sintomi extrapiramidali tra Seroquel e placebo a tutti i dosaggi terapeutici raccomandati.
In base a questi dati si prevede che Seroquel abbia un potenziale di induzione di discinesia tardiva ridotto rispetto ai farmaci antipsicotici di riferimento.
Tuttavia, qualora si manifestassero segni e sintomi di discinesia tardiva, si deve prendere in considerazione una riduzione del dosaggio o l�interruzione della terapia con Seroquel.
Sindrome neurolettica maligna:
La sindrome neurolettica maligna � associata al trattamento con farmaci antipsicotici, incluso Seroquel (vedere 4.8).
Le manifestazioni cliniche includono ipertermia, alterazione dello stato mentale, rigidit� muscolare, instabilit� del sistema nervoso autonomo e aumento della creatina fosfochinasi.
In caso di comparsa di tali manifestazioni, il trattamento con Seroquel deve essere interrotto e deve essere instaurata un�adeguata terapia medica.
Interazioni:
Per le interazioni con altri medicinali ed altre forme d�interazione vedere la sezione 4.5.
Iperglicemia:
In casi molto rari, durante il trattamento con quetiapina, sono stati segnalati iperglicemia o esacerbazione di diabete preesistente.
Si ritiene necessario pertanto un appropriato monitoraggio clinico nei pazienti diabetici e nei pazienti con alti fattori di rischio per lo sviluppo di diabete mellito (vedere anche 4.8).
Il medicinale contiene lattosio non � quindi adatto per i soggetti con deficit di lattasi, galattosemia o sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio.
Prolungamento QT:
Negli studi clinici e quando utilizzata in accordo con il torna
all'INDICE farmaci, quetiapina non ha causato incrementi persistenti dell�intervallo QT.
Tuttavia, in caso di sovradosaggio (vedere sezione 4.9) � stato osservato prolungamento del QT.
Come con altri antipsicotici occorre prestare cautela quando quetiapina � prescritta con farmaci noti per allungare l�intervallo QTc, soprattutto nei soggetti anziani, in pazienti con sindrome del QT lungo congenita, insufficienza cardiaca congestizia, ipertrofia cardiaca, ipokaliemia o ipomagnesemia.
Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia famigliare di prolungamento QT.
Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici.
Pazienti anziani con psicosi correlate alla demenza:
Seroquel non � autorizzato per il trattamento dei pazienti con psicosi correlate alla demenza.
In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici � stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari.
Il meccanismo di tale aumento del rischio non � noto.
Non pu� essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti.
Seroquel deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per stroke.
Da una metanalisi eseguita su tutti i farmaci antipsicotici atipici � stato riportato un incremento del rischio di morte rispetto a placebo nei pazienti anziani con psicosi correlata alla demenza.
Tuttavia in due studi clinici controllati verso placebo, della durata di dieci settimane con Seroquel nella stessa popolazione di pazienti (n=710; et� media 83 anni; range:
56.99 anni), l�incidenza di mortalit� nei pazienti trattati con Seroquel � stata di 5,5% rispetto a 3,2% nel gruppo trattato con placebo.
I pazienti in questi studi sono morti per varie cause in linea con quanto atteso per questa popolazione.
Questi dati non hanno stabilito una relazione causale tra il trattamento con Seroquel e la morte in pazienti anziani con demenza.
Interruzione del trattamento:
Sono stati osservati, a seguito di interruzione brusca del trattamento con antipsicotici, compreso Seroquel, sintomi da sospensione acuta quali nausea, vomito e insonnia.
Pertanto � consigliabile un�interruzione graduale del trattamento.
Dato che quetiapina esplica la sua attivit� principale sul sistema nervoso centrale, Seroquel deve essere somministrato con cautela in associazione con altri farmaci ad attivit� centrale e con alcol.
La farmacocinetica del litio non viene alterata dalla contemporanea somministrazione di Seroquel.
La somministrazione contemporanea di valproato di sodio e Seroquel non influenza in modo clinicamente rilevante le farmacocinetiche dei due prodotti.
La contemporanea somministrazione degli antipsicotici risperidone o aloperidolo non altera il profilo farmacocinetico di quetiapina.
La contemporanea somministrazione di tioridazina provoca un incremento della clearance di quetiapina.
Quetiapina non induce il sistema enzimatico epatico implicato nel metabolismo dell�antipirina.
Tuttavia durante uno studio in pazienti trattati con dosi multiple di Seroquel per la valutazione della farmacocinetica di quetiapina, somministrata prima e durante il trattamento con carbamazepina (noto induttore degli enzimi epatici), la co-somministrazione di carbamazepina ha prodotto un incremento significativo della clearance di quetiapina.
Questo incremento della clearance ha ridotto i livelli sistemici di quetiapina (AUC) di un 13% in media rispetto alla somministrazione di sola quetiapina; con un effetto pi� marcato osservato in alcuni pazienti.
Come conseguenza di tale interazione possono essere osservate concentrazioni plasmatiche ridotte di Seroquel e pertanto, in funzione della risposta clinica di ciascun paziente, si deve considerare un incremento della dose.
Si deve sottolineare che la dose giornaliera massima raccomandata di Seroquel � di 750 mg/die per il trattamento delle psicosi acute e croniche, inclusa la schizofrenia e di 800 mg/die per il trattamento degli episodi di mania associati a disturbo bipolare.
Un trattamento continuato a dosi pi� alte deve essere preso in considerazione unicamente dopo un�attenta analisi del profilo di rischio-beneficio per ogni singolo paziente.
La contemporanea somministrazione di Seroquel con altri induttori del sistema enzimatico microsomiale, quali la fenitoina, provoca anch�essa un incremento della clearance di quetiapina.
Un aumento della dose di Seroquel pu� essere necessario per ottenere il controllo dei sintomi psicotici in pazienti nei quali si somministri contemporaneamente Seroquel e fenitoina e altri induttori degli enzimi epatici (quali barbiturici, rifampicina, etc.).
Nel caso in cui si interrompa il trattamento con fenitoina, carbamazepina o altri induttori degli enzimi epatici e si impieghi un farmaco non induttore (quale il valproato di sodio) pu� essere necessario ridurre la dose di Seroquel.
Quando i neurolettici sono somministrati in concomitanza con farmaci che prolungano il QT il rischio di insorgenza di aritimie cardiache aumenta.
Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti.
CYP3A4 � il principale enzima del sistema del citocromo P450 coinvolto nel metabolismo di quetiapina.
La contemporanea somministrazione di cimetidina, noto inibitore del sistema enzimatico P450 non altera il profilo farmacocinetico di quetiapina.
La contemporanea somministrazione degli antidepressivi imipramina (noto inibitore del CYP2D6) o fluoxetina (noto inibitore del CYP3A4 e CYP2D6), non altera in modo significativo il profilo farmacocinetico di quetiapina.
Tuttavia la contemporanea somministrazione di quetiapina e farmaci potenti inibitori del CYP3A4 (quali antimicotici azolici e antibiotici macrolidi) pu� causare un incremento significativo nella concentrazione plasmatica di quetiapina.
Di conseguenza, in questo caso, dovrebbero essere utilizzate dosi ridotte di Seroquel.
Particolare attenzione deve essere posta in caso di pazienti anziani o debilitati.
Il rapporto rischio-beneficio deve essere valutato individualmente per ciascun paziente.
La sicurezza e l�efficacia di Seroquel non sono state valutate durante il periodo di gravidanza.
Pertanto in caso di gravidanza Seroquel deve essere somministrato solamente se il beneficio giustifica i potenziali rischi.
Non vi sono dati relativi alla quantit� di quetiapina secreta nel latte materno.
Pertanto le donne che allattano al seno dovrebbero evitare l�allattamento durante l�assunzione di Seroquel.
Quetiapina, data la sua principale attivit� sul sistema nervoso centrale, pu� interferire con le attivit� che richiedono vigilanza mentale.
Pertanto i pazienti devono essere avvertiti di non guidare o utilizzare macchine fino a che non � nota la sensibilit� individuale.
Le pi� comuni reazioni avverse osservate con Seroquel sono sonnolenza, vertigini, secchezza delle fauci, astenia lieve, stipsi, tachicardia, ipotensione ortostatica e dispepsia.
Come gli altri antipsicotici Seroquel pu� essere associato ad incremento ponderale, sincope, sindrome neurolettica maligna, leucopenia, neutropenia ed edema periferico.
L�incidenza delle reazioni avverse associate alla terapia con Seroquel, � di seguito tabulata in accordo al formato raccomandato dal Council for International Organizations of Medical Sciences (CIOMS III Working Group; 1995):
La frequenza degli eventi avversi � ordinata come segue:
molto comune (>1/10), comune (>1/100, <1/10), non comune (>1/1000, <1/100), raro (>1/10.000,
<1/1000) e molto raro (<1/10.000) Alterazioni del sangue e sistema linfatico Comune:
Leucopenia3 Non comune:
Eosinofilia Molto raro:
Neutropenia3 Alterazioni del sistema immunitario Non comune:
Ipersensibilit� Alterazioni del metabolismo e della nutrizione Molto raro:
Iperglicemia1,7,8, diabete mellito1,7,8 Alterazioni del sistema nervoso Molto comune:
Vertigini1,6, sonnolenza2 Comune:
Sincope1,6 Non comune:
Convulsioni1 Alterazioni cardiache Comune:
Tachicardia1,6 Alterazioni del sistema vascolare Comune:
Ipotensione ortostatica1,6 Alterazioni dell�apparato respiratorio, del torace e del mediastino Comune:
Rinite Alterazioni dell�apparato gastrointestinale Comune:
Secchezza delle fauci, stipsi, dispepsia Disordini del sistema riproduttivo e della mammella Raro:
Priapismo Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione Comune:
Astenia lieve, edema periferico Raro:
Sindrome neurolettica maligna1 Indagini diagnostiche Comune:
Incremento ponderale4, aumento delle transaminasi ALT e AST5, riduzione della conta dei neutrofili9 Non comune :
Aumento gGT5, aumento dei trigliceridi, aumento del colesterolo totale (principalmente colesterolo LDL) (1) Vedere avvertenze speciali e opportune precauzioni d�impiego 4.4.
(2) Nelle prime due settimane di trattamento pu�manifestarsi sonnolenza che di solito si risolve con la prosecuzione della terapia.
(3) Negli studi clinici controllati con Seroquel non sono stati riportati casi di grave e duratura neutropenia.
L�esperienza post-marketing ha evidenziato che a seguito dell�interruzione del trattamento con Seroquel i casi di leucopenia e/o neutropenia si sono risolti.
Pre-esistenti ridotti livelli di leucociti e storia di leucopenia e/o neutropenia indotte da farmaci possono essere predittivi di leucopenia e/o neutropenia.
(4) Osservato principalmente durante le prime settimane di trattamento.
(5) In alcuni pazienti trattati con Seroquel � stato osservato un incremento asintomatico dei livelli sierici delle transaminasi (ALT, AST) o delle gamma-GT.
Tale aumento si � di solito risolto con la prosecuzione della terapia con Seroquel.
(6) Come gli altri antipsicotici con attivit� di blocco dei recettori a1adrenergici, Seroquel pu� indurre ipotensione ortostatica con vertigini, tachicardia e, in alcuni casi, sincope, soprattutto durante il periodo di titolazione.
(7) Sono stati riportati, in casi molto rari, iperglicemia o esacerbazione di diabete preesistente (8) La frequenza di queste reazioni avverse � stata calcolata unicamente in base ai dati post-marketing.
(9) In studi clinici in monoterapia controllati verso placebo, in pazienti con conta basale di neutrofili =1.5 x 109/L, l�incidenza di almeno un episodio di neutrofili
<1.5 x 109/L � stata di 1.34 % con Seroquel e 0.65 % con placebo.
Il trattamento con Seroquel � risultato associato ad una lieve riduzione dose-dipendente dei livelli degli ormoni tiroidei, in particolare del T4 totale e del T4 libero.
La riduzione del T4 totale e del T4 libero � massima durante le prime 2.4 settimane di trattamento con Seroquel e le concentrazioni di ormoni tiroidei non si riducono ulteriormente nel corso della terapia a lungo termine.
In quasi tutti i casi, gli effetti sul T4 totale e T4 libero si sono risolti con la sospensione del trattamento con Seroquel indipendentemente dalla durata del trattamento.
Solamente alle dosi pi� elevate sono stati riscontrati decrementi pi� contenuti dei livelli di T3 totale e di T3 inversa.
Non sono state rilevate variazioni dei livelli di TBG ed in genere aumenti associati dei livelli di TSH, ci� ad indicare che Seroquel non provoca un ipotiroidismo clinicamente rilevante.
Sono stati osservati con Seroquel o altri farmaci della stessa classe casi rari di prolungamento del QT, aritmie ventricolari come torsione di punta, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco.
Casi molto rari di morte improvvisa.
Negli studi clinici, � stata descritta la sopravvivenza dei pazienti in casi di sovradosaggio fino a 30 g di quetiapina.
La maggioranza dei pazienti con sovradosaggio non ha lamentato eventi avversi o, se presenti, vi � stata completa risoluzione.
� stato descritto un solo caso letale in uno studio clinico a seguito di un sovradosaggio di 13,6 g della sola quetiapina.
Nell�esperienza post-marketing ci sono stati casi molto rari di morte o coma o prolungamento dell�intervallo QT da sovradosaggio del solo Seroquel.
I pazienti con preesistenti malattie cardiovascolari gravi possono presentare un rischio accresciuto degli effetti del sovadosaggio.
(Vedere sezione 4.4).
In generale, i segni e i sintomi riferiti erano imputabili ad un aumentato effetto delle propriet� farmacologiche note del farmaco, quali sonnolenza e sedazione, tachicardia e ipotensione.
Non esiste un antidoto specifico per quetiapina.
In caso di intossicazione grave deve essere presa in esame la possibilit� di un coinvolgimento di pi� farmaci e si raccomanda una terapia intensiva, con instaurazione e mantenimento della perviet� delle vie aeree a supporto di un�adeguata ossigenazione e ventilazione, e monitoraggio della funzionalit� cardiovascolare.
Lo stretto controllo medico ed il monitoraggio devono continuare fino alla guarigione del paziente.
Categoria farmacoterapeutica:
antipsicotici.
Codice ATC:
N05AH04.
Meccanismo d�azione:
Quetiapina � un farmaco antipsicotico atipico.
Quetiapina e il metabolita attivo N-desalchil quetiapina presente nel plasma umano, interagiscono con un ampio spettro di recettori neurotrasmettitoriali.
Quetiapina e N-desalchil quetiapina presentano affinit� per i recettori cerebrali serotoninergici (5HT2) e dopaminergici D1 e D2.
Si ritiene che la combinazione di un antagonismo recettoriale con maggiore selettivit� per i recettori 5HT2 rispetto ai recettori D2 contribuiscano alle propriet� antipsicotiche cliniche e alla ridotta predisposizione ad indurre reazioni extrapiramidali (EPS) di Seroquel.
In aggiunta N-desalchil quetiapina ha un�elevata affinit� per i recettori serotoninergici 5HT1.
Quetiapina e N-desalchil quetiapina possiedono inoltre elevata affinit� per i recettori istaminergici e a1 adrenergici e un�affinit� ridotta per i recettori a2 adrenergici.
Quetiapina non presenta un�apprezzabile affinit� per i recettori colinergici muscarinici o per i recettori benzodiazepinici.
Quetiapina � risultata attiva nei test di valutazione dell�attivit� antipsicotica, quale il test di evitamento attivo.
Inoltre antagonizza l�azione degli agonisti dopaminergici, come valutato sia da un punto di vista comportamentale che elettrofisiologico, e aumenta la concentrazione dei metaboliti della dopamina considerati indicatori neurochimici dell�attivit� di blocco dei recettori D2.
Il grado di contribuzione di N-desalchil quetiapina all�attivit� farmacologia di Seroquel nell�uomo non � noto.
Effetti farmacodinamici:
Nei test preclinici di predittivit� delle reazioni extrapiramidali, quetiapina si � dimostrata diversa dagli antipsicotici di riferimento dimostrando un profilo atipico.
La somministrazione cronica di quetiapina non provoca una supersensibilit� dei recettori dopaminergici D2.
Quetiapina provoca solo una debole catalessia alle dosi efficaci per bloccare i recettori dopaminergici D2.
Dopo somministrazione cronica quetiapina dimostra selettivit� per il sistema limbico attraverso un blocco della depolarizzazione dell�Area10 mesolimbica senza effetto sull�Area9 nigrostriatale in cui sono presenti i neuroni dopaminergici.
Quetiapina, dopo somministrazione acuta e cronica, presenta una disposizione minima a indurre manifestazioni distoniche nelle scimmie Cebus sensibili ad aloperidolo o libere da trattamento farmacologico.
I risultati di queste prove indicano che Seroquel possiede una disposizione minima ad indurre reazioni extrapiramidali e si � ipotizzato che farmaci con ridotta potenzialit� ad indurre reazioni extrapiramidali abbiano anche una pi� bassa disposizione a provocare discinesia tardiva.
Efficacia clinica:
In tre studi clinici controllati verso placebo in cui Seroquel � stato somministrato in dosi variabili non vi � stata nessuna differenza nell�incidenza di reazioni extrapiramidali o nell�uso concomitante di farmaci anticolinergici tra il gruppo trattato con Seroquel e il gruppo placebo.
In uno studio controllato verso placebo condotto per valutare dosi fisse di Seroquel comprese tra 75 e 750 mg/die non � stato rilevato aumento delle reazioni extrapiramidali o dell �uso concomitante di farmaci anticolinergici.
In quattro studi controllati sono state valutate dosi di Seroquel fino a 800 mg/die per il trattamento della mania bipolare.
Due dei quattro studi sono stati condotti in monoterapia e due con l�aggiunta di litio o valproato.
Non sono state osservate differenze, nei gruppi di trattamento, tra Seroquel e placebo nell�incidenza degli effetti extrapiramidali o dell�uso concomitante di farmaci anticolinergici.
La mancanza di induzione delle reazioni extrapiramidali � considerata una caratteristica degli antipsicotici atipici.
In studi clinici controllati verso placebo, nei pazienti anziani con psicosi correlata alla demenza, l�incidenza di eventi cerebrovascolari per 100 pazienti/anno non � stata pi� alta nei pazienti trattati con quetiapina rispetto a quelli trattati con placebo.
Diversamente da molti altri antipsicotici Seroquel non provoca un aumento prolungato dei livelli di prolattina, comportamento considerato caratteristico degli antipsicotici atipici.
In uno studio clinico condotto con pi� dosi fisse non sono state rilevate differenze nei livelli di prolattina, valutati al termine dello studio, tra Seroquel somministrato alle dosi raccomandate, e placebo.
Negli studi clinici Seroquel si � dimostrato attivo nel trattamento dei sintomi positivi e negativi della schizofrenia.
Negli studi clinici di confronto, Seroquel ha dimostrato un profilo di efficacia sovrapponibile ai farmaci antipsicotici di riferimento quali clorpromazina e aloperidolo.
Negli studi clinici Seroquel si � dimostrato efficace sia in monoterapia, sia come adiuvante nel ridurre i sintomi della mania nei pazienti con mania bipolare.
La dose media di Seroquel nell�ultima settimana nei pazienti responder � stata di circa 600 mg/die e circa l�85% dei pazienti responder hanno assunto una dose variabile da 400 a 800 mg/die.
Gli studi clinici hanno dimostrato che Seroquel � efficace in duplice somministrazione giornaliera, nonostante quetiapina abbia un�emivita farmacocinetica di circa 7 ore.
Ci� � supportato dagli studi condotti con la tomografia ad emissione di positroni (PET) i cui dati dimostrano che il legame di quetiapina con i recettori 5HT2 e D2 si mantiene per 12 ore.
Non sono state studiate efficacia e sicurezza di dosi superiori a 800 mg/die.
Dopo somministrazione orale quetiapina � ben assorbita ed ampiamente metabolizzata.
La somministrazione con il cibo non modifica in maniera significativa la biodisponibilit� di quetiapina.
Il legame di quetiapina con le proteine plasmatiche � pari a circa l�83%.
Le concentrazioni molari di picco allo steady-state del metabolita attivo N-desalchil quetiapina sono pari al 35% di quelle osservate con quetiapina.
L�emivita di eliminazione di quetiapina e N-desalchil quetiapina sono circa di 7 e 12 ore rispettivamente.
Il profilo farmacocinetico di quetiapina e N-desalchil quetiapina sono lineari entro il range di dosaggi autorizzati.
Il profilo farmacocinetico di quetiapina non differisce tra i due sessi.
Nell�anziano il valore medio di clearance di quetiapina � pari all�incirca al 30-50% del valore riscontrato in soggetti adulti di 18.65 anni.
Il valore medio di clearance plasmatica di quetiapina si riduce di circa il 25% in soggetti con grave insufficienza renale (valore di clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min/1.73m2 ) ma i valori individuali di clearance si mantengono nel range di normalit� dei soggetti sani.
La frazione di dose molare media di quetiapina libera e del metabolita attivo N-desalchil quetiapina presente nel plasma umano � escreta nelle urine in misura
< 5%.
Dopo somministrazione di quetiapina radiormarcata, il prodotto viene ampiamente metabolizzato a livello epatico e si ritrova immodificato nelle urine e nelle feci in quantit� inferiore al 5% del prodotto originale.
Circa il 73% della radioattivit� si ritrova nelle urine e il 21% nelle feci.
Il valore medio di clearance plasmatica di quetiapina si riduce di circa il 25% in soggetti con insufficienza epatica (cirrosi alcolica stabile).
Poich� quetiapina � ampiamente metabolizzata a livello epatico i pazienti con insufficienza epatica possono presentare livelli plasmatici del farmaco pi� elevati e necessitare di un aggiustamento della dose (vedere sezione 4.2).
Studi condotti in vitro hanno dimostrato che CYP3A4 � l�enzima principale responsabile del metabolismo di quetiapina mediato dal citocromo P450.
N-desalchil quetiapina � principalmente prodotto ed eliminato dal CYP3A4.
E� stato dimostrato che quetiapina ed alcuni dei suoi metaboliti (incluso N-desalchil quetiapina) sono deboli inibitori in vitro delle attivit� 1�2, 2C9, 2C19, 2D6 e 3�4 del citocromo P450 dell�uomo.
In vitro l�inibizione dei CYP � stata osservata solo a concentrazioni circa 5.50 volte pi� elevate di quelle riscontrabili nell�uomo a dosi comprese tra 300 e 800 mg/die.
Sulla base di queste osservazioni in vitro � improbabile che l�associazione di quetiapina con altri farmaci provochi una inibizione clinicamente rilevabile del metabolismo degli altri farmaci mediato dal citocromo P450.
Studi di tossicit� acuta:
Quetiapina ha una bassa tossicit� acuta.
I risultati delle prove condotte nei topi e nei ratti dopo somministrazione orale (500 mg/kg) o intraperitoneale (100 mg/kg) sono in linea con il profilo di un farmaco neurolettico efficace e comprendono riduzione dell�attivit� motoria, ptosi, perdita dei riflessi di raddrizzamento, presenza di bava e convulsioni.
Studi di tossicit� per dose ripetuta:
Gli studi con dose multipla di quetiapina condotti nei ratti, nei cani e nelle scimmie hanno rilevato la comparsa di effetti prevedibili a carico del sistema nervoso centrale tipici di un farmaco antipsicotico (quali sedazione a dosi pi� basse e tremore, convulsioni o perdita di forze dopo esposizione ai dosaggi pi� elevati).
I livelli di iperprolattinemia, provocata dall�attivit� antagonistica dopaminergica sui recettori D2 di quetiapina o dei suoi metaboliti, sono risultati diversi a seconda della specie studiata ma pi� marcati nel ratto e le conseguenze di tale effetto sono risultate evidenti negli studi di 12 mesi con la comparsa di iperplasia della ghiandola mammaria, aumento del peso ipofisario, riduzione del peso uterino e aumento della crescita nelle femmine.
Sono stati rilevati nel fegato di topo, ratto e scimmia effetti reversibili di tipo funzionale e morfologico ascrivibili ad un meccanismo di induzione enzimatica.
Nel ratto e nella scimmia si � verificata una ipertrofia delle cellule follicolari tiroidee accompagnata da una variazione dei livelli plasmatici di ormone tiroideo.
La pigmentazione presente in alcuni tessuti e in particolare nella tiroide non � stata associata ad effetti morfologici o funzionali.
Nel cane si � avuto un transitorio incremento della frequenza cardiaca senza effetti conseguenti sulla pressione arteriosa.
Dopo 6 mesi di trattamento in cani a 100 mg/kg/die si � sviluppata una cataratta triangolare posteriore dovuta ad una inibizione della sintesi endogena di colesterolo nella lente.
Non si � notata la comparsa di cataratta nella scimmia cynomolgus trattata con dosi fino a 225 mg/kg/die e neanche nei roditori.
Nel corso degli studi nell�uomo non sono stati segnalati casi di comparsa di opacit� corneali correlate al farmaco.
In nessuno degli studi di tossicit� eseguiti sono stati rilevati casi di neutropenia o agranulocitosi.
Studi di carcinogenesi:
Negli studi condotti nel ratto femmina (dosi di 0, 20, 75 e 250 mg/kg/die) si � avuto un aumento dell�incidenza di adenocarcinoma mammario a tutte le dosi studiate, dovuto alla prolungata iperprolattinemia.
Nei ratti maschi (250 mg/kg/die) e nei topi (250 e 750 mg/kg/die) � aumentata l�incidenza di adenoma benigno delle cellule follicolari tiroidee imputabile ad un incremento della clearance epatica di tiroxina, dovuto ad un meccanismo specifico della specie dei roditori.
Studi sulla riproduzione:
Sono stati visti nel ratto effetti collaterali all�aumento dei livelli di prolattina (diminuzione marginale della fertilit� dei maschi e pseudogravidanza, periodi prolungati di diestro, aumento dell�intervallo precedente il coito e ridotta frequenza di gravidanza) sebbene tali effetti non siano direttamente riferibili all�uomo data la diversit� del meccanismo ormonale di controllo della riproduzione tra le specie.
Quetiapina non possiede effetti teratogeni.
Studi di mutagenesi:
Gli studi di tossicit� hanno dimostrato che quetiapina non � mutagena n� clastogena.
Nucleo della compressa:
Povidone, calcio fosfato dibasico diidrato, cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, carbossimetilamido sodico A, magnesio stearato.
Rivestimento della compressa:
Ipromellosa, macrogol, titanio diossido, ossido ferro giallo (solo nelle compresse da 25 mg e da 100 mg), ossido ferro rosso (solo nelle compresse da 25 mg).
Non note.
3 anni a confezionamento integro.
Non conservare al di sopra dei 30�C.
Le compresse sono confezionate in blister di PVC/alluminio.
Seroquel 25 mg compresse rivestite con film:
6 e 30 compresse.
Seroquel 100 mg compresse rivestite con film:
60 compresse.
Seroquel 200 mg compresse rivestite con film:
60 compresse.
Seroquel 300 mg compresse rivestite con film:
60 compresse.
Nessuna.
AstraZeneca S.p.A.
Palazzo Volta Via F.
Sforza Basiglio (MI)
Seroquel 25 mg compresse rivestite con film:
6 compresse:
A.I.C.
032944011.
Seroquel 25 mg compresse rivestite con film:
30 compresse:
A.I.C.
032944112.
Seroquel 100 mg compresse rivestite con film:
60 compresse A.I.C.
032944035.
Seroquel 200 mg compresse rivestite con film:
60 compresse:
A.I.C.
032944050.
Seroquel 300 mg compresse rivestite con film:
60 compresse:
A.I.C.
032944100/N.
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01/03/2000
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01/03/2007
Ultimo aggiornamento: 15/12/2008.
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