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UROMIRO 24%
UROKINASI MAYNE
Flacone 250 ml Principio attivo: iodamide g 45,75 corrispondente a 27,7 g iodio alla concentrazione di 111 mg iodio/ml.
- 1 flacone di liofilizzato sterile contiene:
Principio attivo:
Urochinasi 100.000, 500.000 e 1.000.000 U.I
Soluzione iniettabile.�
Polvere e solvente per soluzione per infusione endovenosa.
Urografia mediante perfusione endovenosa.
L�Urochinasi trova indicazione in tutte le forme di tromboembolia e di trombosi di vene e arterie di recente formazione e comunque prima che si siano manifestate lesioni ischemiche irreversibili.
Preparazione del paziente Si consiglia la consueta preparazione del paziente con clisma intestinale di pulizia.Posologia La dose consigliabile � di 2-4 ml/kg di peso.La perfusione va effettuata in un periodo di tempo tra i 5 e i 20 minuti, in media in 10-15 minuti.�
Pur nella molteplicit� degli schemi terapeutici usati dai diversi Autori, recenti rassegne indicano i seguenti dosaggi per il trattamento per via generale delle occlusioni trombotiche od emboliche vascolari.
Nell'embolia polmonare:
dose di attacco da 3.300 a 4.400 U.I./Kg di peso in 10.15 minuti per infusione rapida endovenosa seguita da una dose di mantenimento di 3.300-4.400 U.I./Kg/ora per 12 ore per infusione lenta del preparato diluito in adeguati volumi di soluzioni saline o glucosate.
Buoni risultati terapeutici sono stati ottenuti anche somministrando una dose iniziale di 200.000- 250.000 U.I./soggetto adulto in 15 minuti per infusione rapida endovenosa, seguita da infusione lenta continua per 8.12 ore fino ad un totale di 1.500.000 U.I.
Nell�infarto del miocardio:
15.000-30.000 U.I./Kg somministrate per infusione endovenosa di durata non superiore ai 90 minuti.
E� determinante, per il successo terapeutico, iniziare la somministrazione di Urokinasi il pi� precocemente possibile.
Nelle trombosi venose profonde � stato usato con successo il seguente schema terapeutico:
dose di 75.000 U.I./ora/soggetto per 12.24 ore, preceduta o meno da una dose di attacco di 150.000 U.I./soggetto.
Al trattamento trombolitico con urochinasi � utile associare, o fare seguire, un trattamento eparinico.
L'associazione con eparino-terapia richiede tuttavia l'osservanza delle controindicazioni proprie a questo anticoagulante e richiede l'opportuno monitoraggio dello stato della coagulazione (tempo di tromboplastina parziale attivata), onde evitare la comparsa di stati di iper o ipocoagulabilit�.
Impiego oftalmologico:
trombosi dei vasi centrali retinici:
somministrazione e posologia come indicato per il trattamento per via generale.
Emorragie del vitreo e della camera anteriore dell'occhio:
da 5.000 a 25.000 U.I.
direttamente "in loco", in dose unica in piccolo volume.
Depositi fibrinosi vari:
5.000-10.000 U.I.
direttamente "in loco" per via intrasierosa, intratecale o intraventricolare in somministrazione unica, eventualmente ripetibile secondo l'evoluzione clinica.
Disostruzione degli shunts artero-venosi:
5.000-25.000 U.I.
immessi nello shunt ostruito e lasciati "in situ" per 1.2 ore.
Liberazione per aspirazione meccanica ed eventuale ripetizione del procedimento.
Non esistono controindicazioni precise ed assolute all'impiego di queste sostanze, eccezione fatta verosimilmente per le paraproteinemie di Waldenstr�m, il mieloma multiplo ed i gravi stati di insufficienza epatica e renale.�
L'urochinasi � controindicata nelle condizioni in cui la sua attivit� fibrinolitica pu� aggravare situazioni preesistenti di grave rischio emorragico, in particolare nei casi di:
diatesi emorragica nota; recente sanguinamento clinicamente rilevante; storie di emorragia cerebrale o di intervento chirurgico cerebrale o spinale negli ultimi due mesi; neoplasie intracraniche; anamnesi recente di trombosi o embolie cerebrali quando non si possa escludere la presenza di concomitanti fenomeni emorragici; stati congeniti o acquisiti di ipo-coagulabilit� o di iperfibrinolisi ematica; importante e recente (meno di 10 giorni) trauma o intervento chirurgico; protesi vascolari recenti; ipertensione grave; endocardite batterica e pericardite; pancreatite acuta; ulcera gastrica o duodenale, o altre affezioni ulcerative dell'apparato gastrointestinale documentate negli ultimi 3 mesi; varici esofagee, aneurisma arterioso, malformazioni arteriose o venose; puntura recente (ultimi 10 giorni) di un vaso sanguigno non comprimibile (p.es.
vena succlavia o giugulare); stroke negli ultimi 3 mesi; grave epatopatia, compresa cirrosi epatica, ipertensione portale ed epatite attiva; insufficienza renale; edema polmonare; periodo pre-e post-partum ed aborto; gravidanza; allattamento; et� pediatrica.
Rappresentano controindicazioni relative all�uso di urochinasi le seguenti condizioni:
biopsia d�organo, elevato rischio di formazione di trombi nel cuore sinistro (ad es.
stenosi della mitrale con fibrillazione atriale, malattie cerebrovascolari).
L'impiego dei prodotti per indagini cardio-angiografiche pu� aver luogo esclusivamente in Cliniche, Ospedali o Case di cura, ove � assicurata l'immediata disponibilit� delle necessarie attrezzature di rianimazione e del personale competente ad utilizzarle.
Per gli altri esami contrastografici di pi� comune pratica diagnostica, � necessario che nei reparti radiologici, siano essi pubblici o privati, siano presenti e disponibili immediatamente quei presidi e medicamenti che l'esperienza ha dimostrato idonei (pallone Ambu, ossigeno, antistaminici, vasocostrittori, cortisoni, ecc.).L'impiego di queste sostanze deve essere limitato a quei casi in cui esiste una precisa indicazione clinica all'esame contrastografico, indicazione che dovr� essere valutata in rapporto alla situazione clinica del soggetto, in particolare in relazione a stati morbosi a carico dell'apparato cardiocircolatorio, uropoietico ed epatobiliare, eventualmente noti.Nei lattanti e nei bambini non si deve limitare l'apporto di liquidi ed inoltre, prima dell'impiego dei mezzi di contrasto ipertonici, devono essere compensate eventuali turbe del ricambio idrico ed elettrolitico.L'esecuzione di un esame radiologico in soggetti con ipertireosi deve essere presa in considerazione solo se il medico la ritiene indispensabile.Qualora si preveda un eventuale esame diagnostico della tiroide con l'impiego di iodio radioattivo, va tenuto presente che la captazione dello iodio da parte del tessuto tiroideo � ridotta per alcuni giorni, talvolta fino a due settimane, dopo l'impiego di mezzi di contrasto iodati ad eliminazione renale.
Speciali avvertenze Per la buona condotta del trattamento trombolitico � consigliabile effettuare ogni 6.12 ore il dosaggio del fibrinogeno.
Il rischio emorragico, teoricamente possibile con valori di fibrinogenemia inferiori a 100 mg/dl, diventa notevole quando la fibrinogenemia raggiunge il valore di 60 mg/dl.
Precauzioni per l'uso Particolari precauzioni devono essere osservate in pazienti con segni di vasculopatie cerebrali specie se ipertesi; in pazienti di et� avanzata; durante il periodo mestruale; in pazienti con fibrillazione atriale.
Prima di iniziare il trattamento e nel corso del trattamento con urochinasi, specialmente alle dosi pi� elevate, � necessario mantenere sotto controllo lo stato della coagulazione ematica ed in particolare della fibrinolisi (ematocrito, conta delle piastrine, tempo di trombino- coagulasi, tempo di Howell, tempo di lisi dell'euglobina, tasso del fibrinogeno e del plasminogeno).
Pertanto � necessario che la terapia fibrinolitica per via generale venga attuata da medici esperti in ambiente ospedaliero dotato di adeguate attrezzature di monitoraggio.
E' possibile intervenire chirurgicamente, dopo sospensione del trattamento con urochinasi.
Lo stato clinico globale e l'anamnesi del paziente devono essere attentamente valutati prima di iniziare la terapia con urochinasi.
Durante il trattamento con urochinasi evitare qualsiasi iniezione per via intramuscolare.
I procedimenti arteriosi invasivi devono essere evitati prima e durante il trattamento in modo da ridurre al minimo il sanguinamento; se una puntura arteriosa � assolutamente indispensabile, deve essere eseguita da un medico esperto usando un'arteria radiale o brachiale piuttosto che una femorale; nella sede della puntura deve essere applicata una pressione per almeno 30 minuti (applicare una medicazione stretta) e la zona deve essere controllata frequentemente per evidenziare l'eventuale sanguinamento.
I procedimenti invasivi venosi devono essere eseguiti attentamente ed il meno frequentemente possibile.
Uso pediatrico:
la sicurezza e l'efficacia nei bambini non � stata ancora stabilita.
Tenere fuori dalla portata dei bambini
Si consiglia di non miscelare altri farmaci al MdC.
L'uso contemporaneo di salicilati, indometacina, fenilbutazone ed in genere antiinfiammatori non steroidei, anticoagulanti orali, antiaggreganti piastrinici, dipiridamolo e destrano pu� aumentare il rischio di emorragie e pertanto andr� evitato.
L'eventuale associazione con eparino-terapia richiede l'osservanza delle controindicazioni proprie a questo anticoagulante e l'opportuno monitoraggio dello stato della coagulazione (tempo di tromboplastina parziale attivata), onde evitare la comparsa di stati di iper o ipocoagulabilit�.
L'esecuzione di un esame radiologico in gravidanza deve essere presa in considerazione solo se il medico la ritiene indispensabile.�
Da non usarsi in gravidanza accertata o presunta.
Dal momento che non � noto se l'urochinasi passa nel latte, nelle pazienti che allattano occorre decidere se rinunciare a nutrire al seno il lattante ed iniziare il trattamento o, viceversa, proseguire l'allattamento evitando la somministrazione del medicinale.
Niente da segnalare.
La sostanza non interferisce sulla capacit� di guida e sull'uso di macchine.
A seguito dell'uso del prodotto possono verificarsi effetti secondari indesiderati e manifestazioni di tipo anafilattoide o a tipo di shock da medicamenti: nausea, vomito, rossore diffuso, sensazione generalizzata di calore, cefalea o anche sintomi di coriza o di edema laringeo, febbre, sudorazione, astenia, vertigini, pallore, dispnea, lieve ipotensione.
A carico della cute possono manifestarsi eruzioni di diverso tipo.
Reazioni pi� gravi a carico dell'apparato cardiovascolare, quali vasodilatazione periferica con ipotensione marcata, tachicardia, dispnea, stato di agitazione, cianosi e perdita della coscienza possono richiedere misure di emergenza.
L'emorragia � l'effetto indesiderato pi� frequente e grave della terapia a base di urochinasi.
Nel corso della terapia fibrinolitica, soprattutto durante infusioni protratte per pi� di 48 ore, possono manifestarsi emorragie specialmente a livello della sede di perfusione.
Soltanto in rari casi sono stati segnalati fenomeni embolici acuti causati da frammenti del primitivo coagulo.
In tali casi � indicata la prosecuzione del trattamento con urochinasi in quanto pu� essere risolutivo.
Eccezionalmente sono stati osservati episodi di emorragia gengivale, di porpora, di perforazione intestinale.
Durante la terapia con urochinasi si sono manifestati gravi sanguinamenti spontanei anche ad esito letale dovuti ad emorragia cerebrale.
Se si manifesta grave sanguinamento spontaneo, l'infusione di urochinasi deve essere immediatamente interrotta e devono essere instaurate le opportune misure per ripristinare il volume ematico (plasma expanders); se la perdita ematica � stata abbondante � preferibile somministrare emazie concentrate invece di sangue intero.
Il destrano non deve essere usato.
In situazioni d'emergenza si pu� prendere in considerazione la somministrazione di un agente antifibrinolitico come l'acido epsilon-amino-caproico, sebbene il suo valore clinico nel controllo del sanguinamento dopo terapia con urochinasi non � stato documentato.
Rispetto alla streptochinasi, l'urochinasi non ha propriet� antigeniche per l'uomo; comunque sono stati riferiti rari casi di reazioni allergiche lievi comprendenti broncospasmo e rash.
In attesa di sperimentare ulteriormente la sostanza, la possibilit� di gravi reazioni allergiche, compresa l'anafilassi, deve essere tenuta in considerazione.
Il manifestarsi di eventuali reazioni febbrili alcune ore dopo l'iniezione di urochinasi � ascrivibile alla formazione di prodotti secondari di scissione dei coaguli di fibrina.
In alcuni casi di trattamento di embolie polmonari � stato segnalato un abbassamento dell'ematocrito.
Una rapida lisi dei trombi dell'arteria coronarica pu� occasionalmente causare riperfusione atriale o aritmia ventricolare tale da richiedere un trattamento immediato.
Niente da segnalare.
L'iperdosaggio pu� determinare fenomeni emorragici.
In generale � sufficiente interrompere l'infusione per arrestare il sanguinamento.
Se necessario, si possono somministrare antifibrinolitici naturali come l'aprotinina, o sintetici, come l'acido epsilon-amino-caproico (EACA).
Nei casi di grave carenza dei fattori della coagulazione � opportuno somministrare fibrinogeno umano, oppure frazione plasmatica I o plasma intero.
Uromiro 24% � una soluzione acquosa sterile contenente il 24% p/v del sale di meglumina della iodamide, corrispondente all'11,1% di iodio (111 mg/ml).Inoltre presenta caratteristiche molto favorevoli di scarsa tossicit� generale e buona tollerabilit� a livello cerebrale, oltre ad una inerzia farmacodinamica del tutto particolare nei confronti dell'apparato cardiocircolatorio.Uromiro 24% trova impiego quando l'urografia classica si dimostra o si presume insufficiente e in tutti i casi in cui si desideri ottenere un quadro diagnostico particolarmente accurato.
Infatti l'urografia mediante perfusione endovenosa, che consiste nella introduzione per rapida infusione endovenosa di un grande volume di mezzo di contrasto relativamente diluito, rappresenta un sostanziale arricchimento delle possibilit� diagnostiche nelle malattie renali e delle vie renali efferenti.Uromiro 24% � particolarmente indicato nei seguenti casi: forme displasiche delle vie urinarie (duplicit� pieloureterali, cisti pielogeniche, rene a spugna, rene policistico, microreni), nelle quali il metodo tradizionale non d� una completa visione del bacinetto e degli ureteri; idronefrosi, per la maggiore opacizzazione di tutte le cavit� che si ottiene; lesioni specifiche, in cui il nuovo metodo risulta pi� redditizio giacch� garantisce una eliminazione continua; tutte le forme di calcolosi, specie le pi� complicate; le esclusioni renali funzionali da traumi o da colica.
Il metodo poi � particolarmente raccomandabile quando si ricerchino fistole ureterali che, quasi sempre, per via discendente, sono di difficile rilievo.L'impiego di Uromiro 24% offre i seguenti vantaggi: riempimento completo e ben contrastato del sistema calico-pielico, degli ureteri e della vescica anche in pazienti con ritenzione di urina; nefrografia prolungata che consente una nefrotomografia semplificata; possibilit� di ottenere una uretrografia minzionale; semplice preparazione del paziente; buona tollerabilit�, spesso superiore a quella riscontrata con la normale urografia.
L'urochinasi � un enzima estratto dall'urina umana, normalmente reperibile in due forme di peso molecolare rispettivamente 54.000 e 33.000 daltons, che determina l'attivazione enzimatica del sistema fibrinolitico endogeno, convertendo il plasminogeno ematico inattivo in plasmina.
Con questo meccanismo d'azione esplica la sua attivit� litica sui depositi di fibrina ed in particolare determina un'intensa azione trombolitica a livello dei coaguli ematici e delle formazioni tromboemboliche di recente formazione dissolvendoli e ripristinando in un tempo relativamente breve il normale flusso sanguigno senza dare luogo ad evidenti effetti collaterali, previene ed elimina i danni determinati dalle ostruzioni vasali.
L'attivit� fibrinolitica dell'urochinasi viene determinata quantitativamente in riferimento a preparazioni standard (Standard di riferimento O.M.S.) e viene espressa, correntemente, in Unit� Internazionali (U.I.) praticamente equivalenti alle Unit� C.T.A.
(Standard Committee on Thrombolytic Agents).
L'intensit� fibrinolitica "in vivo" dell'urochinasi dipende:
dai fattori emodinamici che ne regolano la diffusione e concentrazione a livello del coagulo; dai livelli di inibitori plasmatici; dalle quantit� di plasminogeno e di fibrina presenti nel coagulo; dall'estensione e dall'et� del coagulo.
L'urochinasi � priva di antigenicit� in quanto trattasi di proteine di origine umana e, nella pratica clinica, rispetto agli agenti fibrinolitici di origine batterica (streptochinasi) presenta molteplici vantaggi:
pu� essere somministrata a dosi standardizzate e la sua efficacia � costante anche in trattamenti ripetuti in quanto non risultano naturalmente presenti n� si formano anticorpi neutralizzanti; provoca raramente reazioni allergiche.
La iodamide � un mezzo di contrasto che, ad una rapida ed elettiva escrezione glomerulare, associa una significativa secrezione tubulare.�
Dopo iniezione endovenosa, l'urochinasi abbandona rapidamente il circolo.
Il suo tempo di emivita deve ritenersi compreso fra 9 e 16 minuti.
La sostanza si concentra principalmente nel fegato e nel rene.
Pazienti con alterata funzionalit� epatica possono presentare un aumento dell'emivita plasmatica della sostanza.
Piccole quantit� di urochinasi sono eliminate con l'urina e con la bile.
Non � noto se la sostanza attraversa la placenta o se passa nel latte.
DL50
Via
| Animale |
g/kg |
Endovenosa
| Topo |
9 |
| Ratto |
11,4 |
| Coniglio |
13,2 |
Intraperitoneale
| Ratto |
17,9 |
| Cavia |
15 |
Nelle prove di tossicit� acuta, dosi singole di urochinasi oltre cento volte superiori a quelle impiegate in clinica, somministrate per via endovenosa od endoperitoneale, non sono risultate letali nel topo e nel ratto.
Studi di tossicit� sub-acuta negli stessi animali hanno confermato l'innocuit� del prodotto.
In particolare 7 giorni consecutivi di trattamento e.v.
nel ratto con dosi quotidiane fino a 350.000 UI/Kg non hanno provocato effetti tossici macroscopici e l'esame istologico dei principali organi ha permesso di escludere alterazioni o lesioni.
Inoltre studi condotti sul ratto e sul coniglio hanno evidenziato l'assenza di teratogenicit� e l'assenza di influenza sulla gestazione, sulla vitalit� e sullo sviluppo corporeo del feto.
Meglumina; sodio edetato; acqua per iniezioni.�
Flacone di liofilizzato contiene:
mannitolo (20 mg), disodio edetato (2 mg), disodiofosfato dodecaidrato (2,4 mg).
Fiala solvente da 2 ml contiene:
sodio cloruro (18 mg), acqua per preparazioni iniettabili (q.b.
a 2 ml).
Fiala solvente da 5 ml contiene:
sodio cloruro (45 mg), acqua per preparazioni iniettabili (q.b.
a 5 ml).
Niente da segnalare.�
Non somministrare contemporaneamente, nello stesso flacone, per infusione, a:
acido epsilon-amino-caproico; acido tranexaminico; aprotinina; bromfeniramina; desametasone; isoprenalina; prometazina.
L'attivit� dell'urochinasi pu� risultare diminuita se la soluzione per perfusione contiene cloruro di potassio o quando l'enzima viene associato a soluzioni iniettabili di cefalotina sodica o di alfatocoferolo.
5 anni.�
24 mesi a temperatura inferiore a 25�C.
La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.Conservare al riparo dalla luce.Una volta aperto il flacone, il contenuto deve essere utilizzato immediatamente.
Eventuali residui di mezzo di contrasto non sono pi� utilizzabili.�
La soluzione ricostituita di Urokinasi MAYNE dovrebbe essere utilizzata al momento, tuttavia se necessario pu� essere conservata in frigorifero tra 2� e 8� C per 48 ore.
Flaconi di vetro neutro incolore tipo I secondo F.U.
IX Ed.Flacone 250 ml �
I flaconi contenenti il liofilizzato sono in vetro neutro bianco (classe I) ed hanno una capacit� di 5 o 10 ml.
Le fiale contenenti il solvente di 2 o 5 ml.
Le confezioni contengono 1 flacone liofilizzato + 1 fiala solvente.
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BRACCO S.p.A.Via E.
Folli, 50 - Milano
Mayne Pharma (Italia) Srl � Via Orazio 20/22 � 80122 Napoli
AIC n.
020927075�
Urokinasi MAYNE 100.000 U.I./2 ml polvere e solvente per soluzione per infusione endovenosa (fiala solvente da 2 ml) AIC n� 033556010 Urokinasi MAYNE 500 000 U.I./5 ml polvere e solvente per soluzione per infusione endovenosa (fiala solvente da 5 ml) AIC n� 033556022 Urokinasi MAYNE 1.000.000 U.I./5 ml polvere e solvente per soluzione per infusione endovenosa (fiala solvente da 5 ml) AIC n� 033556034
Uso riservato ad Ospedali, Cliniche, Case di Cura e Studi Specialistici.�
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Giugno 1969 / giugno 2000�
25/11/2000
Non pertinente.�
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Giugno 2000
01/03/2006
Ultimo aggiornamento: 15/12/2008.
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