Ossigeno

 

OSSIGENO

Indicazioni

Stato di shock, di qualunque origine

Angina pectoris

Infarto del miocardio

Insufficienza respiratoria ipossiemica (SaO2 < 90%)

 

Azione

L’aumento della frazione inspiratoria di ossigeno (FiO2) migliora in modo significativo il trasporto di ossigeno alle cellule, se l’ossigeno è in grado di raggiungere il sangue (cioè gli alveoli ventilati sono anche perfusi), e se la saturazione dell’emoglobina prima della somministrazione di ossigeno è inferiore al 100%. Se infatti l’emoglobina è già completamente satura in ossigeno, l’aumento della FiO2 aumenterà solo la quota di ossigeno fisicamente disciolta nel plasma, che costituisce una percentuale minima dell’ossigeno trasportato dal sangue.

  

Attenzione

 ¨        La somministrazione di ossigeno può peggiorare una insufficienza respiratoria ipercapnica, riducendo la frequenza respiratoria e aggravando così l’ipercapnia. In questi pazienti l’inalazione di ossigeno puro deve essere effettuata sulla base dei parametri emogasanalitici.

¨        La tossicità da ossigeno sulla membrana alveolo-capillare richiede una inalazione per un tempo lungo, sicuramente superiore alle 6-12 ore. Essa non deve pertanto costituire controindicazione alla erogazione di ossigeno in urgenza.

¨        In pazienti che soffrono di epilessia l’ossigeno puro costituisce uno stimolo epilettogeno; deve pertanto essere limitato al più breve periodo di tempo.

 

Modo d’uso

 In ogni paziente in cui esista indicazione alla somministrazione di ossigeno, esso deve essere erogato puro, fino a che un emogasanalisi non documenti una saturazione non inferiore a 100%. Solo in seguito ad emogasanalisi la concentrazione di ossigeno può essere ridotta, meglio se sulla scorta di una saturimetria in continuo, in modo da mantenere comunque valori non inferiori a 100%.

 L’ossigeno puro deve essere erogato tramite maschera con reservoir con un flusso superiore a 15 l/min, in modo da rendere minimo il ricircolo di CO2. Per concentrazioni di ossigeno inferiori esistono sistemi di erogazione che sfruttano il principio di Venturi, tramite il quale l’ossigeno puro si miscela con l’aria in relazione alle caratteristiche dei raccordi di connessione fra tubo e maschera, ognuno conformato in modo tale da garantire una determinata concentrazione di ossigeno per un determinato flusso