Classe I. Dolore toracico
suggestivo di infarto miocardico acuto (IMA), iniziato nelle precedenti 12 ore e associato
a:
-
Elevazione del tratto ST (sopraslivellamento)
> 0.2 mV (due quadratini piccoli) in due derivazioni toraciche adiacenti (V1-V6) oppure
> 0.1 mV in due o più derivazioni periferiche (D1-D3, aVR, aVL, aVF) oppure
-
Onde R dominanti e depressione del tratto ST (sottoslivellamento)
in V1-V3 (IMA posteriore) oppure
-
Blocco di branca sinistra (BBsn) di nuova insorgenza (o presunta
tale).
Classe IIb. Dolore toracico continuo
iniziato nelle precedenti 12-24 ore più o meno
associato a evidenza elettrocardiografica di infarto in evoluzione (vedi sopra).
Ictus ischemico
Entro 3 ore dallinizio dei sintomi
Criteri di esclusione:
Evidenza TAC di emorragia cerebrale o
di infarto che coinvolge più di un terzo del territorio dellarteria cerebrale media
Pressione arteriosa superiore a
185/110 mmHg al momento della somministrazione del farmaco
Uso di anticoagulanti nelle 48 ore
precedenti o presenza di un INR superiore a 1.7
Conta piastrinica inferiore a 100.000
mm3
Storia di ictus o di trauma cranico
nei 3 mesi precedenti
Chirurgia maggiore nei precedenti 14
giorni
Glicemia inferiore a 50 mg/dl o
superiore a 400 mg/dl
Convulsioni allesordio
dellictus
Emorragie nei precedenti 21 giorni
Infarto miocardico acuto nei
precedenti 21 giorni
Deficit neurologici minori (deficit
sensitivi isolati, atassia isolata, disartria isolata o minimi deficit motori) o in via di
regressione
La terapia trombolitica riduce la
mortalità da IMA quando somministrata precocemente. Non richiede strutture e personale
specializzato e può essere iniziata in sede preospedaliera quando il tempo di trasporto o
il tempo dallarrivo in ospedale allinizio della terapia (door-to-needle)
eccedono i 30 minuti. La terapia trombolitica tuttavia non è sempre efficace e il
risultato è difficile da valutare in fase acuta.
Lr-tPA è più costoso della
streptokinasi, ha un modo duso più complesso, è più efficace nellottenere
la trombolisi ed è il farmaco da usrae quando siano stati usati streptokinasi e
anistreplase nei 4 giorni precedenti. Può essere utilizzato in seconda battuta dopo la
streptokinasi se non cè evidenza di riperfusione (assenza di aritmie da
riperfusione, persistenza di sopraslivellamento ST con dolore).
E il farmaco preferibile nei
pazienti ad alto rischio con maggior margine di beneficio (meno di 4 ore
dallinsorgenza dei sintomi con evidenza di infarto anteriore esteso o
posterolaterale).
Per la sua breve durata dazione
richiede lassociazione con terapia eparinica per almeno 48 ore dopo la
somministrazione
Controindicazioni assolute:
¨ Precedente ictus emorragico;
¨ Altri eventi morbosi cerebrovascolari,
compreso lictus ischemico, accaduti nei 6 mesi precedenti;
¨ Sanguinamento interno in atto
(mestruazioni escluse);
¨ Dissezione aortica certa o sospetta.
Controindicazioni relative:
¨ Ipertensione severa desordio (>
180/100 mmHg) non controllata;
¨ Terapia anticoagulante orale (INR >
2.5);
¨ Disordini della coagulazione certi;
¨ Interventi chirurgici maggiori, trauma
cranico o altri traumi maggiori recenti (nelle precedenti 4 settimane);
¨ Gravidanza;
¨ Rianimazione cardipolmonare traumatica;
¨ Sanguinamento interno recente (nelle
precedenti 4 settimane); ulcera peptica in fase attiva
¨ Reazioni allergiche precedenti ai
farmaci da utilizzare (streptokinasi e anistreplase);
¨ Se sono state utilizzate streptokinasi
e anistreplase nei precedenti 4 giorni, utilizzare un altro trombolitico (inattivazione da
anticorpi).
IMA: 15 mg in bolo e.v. in 2 minuti (15
ml), seguito da infusione a 0.75 mg/kg in 1 ora (per un paziente di 70 kg, circa un
flacone da 50 mg: in pompa siringa a 50 ml/ora, o portato a 100 ml con SF a 35 gocce/min);
oppure: bolo da 15 mg seguito da bolo di 50 mg in 30 minuti, seguito da infusione di 35 mg
in 60 minuti.
ICTUS: Lo studio che ha documentato
lefficacia della somministrazione dellalteplase nellictus ischemico
entro le 3 ore dallesordio (NINDS, NEJM 1995; 333: 1581-7) raccomanda una dose di
carico di 0.9mg/kg fino a un massimo di 90 mg, con un 10% della dose somministrata come
bolo in 1-2 minuti, e la parte rimanente infusa in 60 minuti.
La somministrazione è sistemica. Non esistono evidenze sperimentali a sostegno di un trattamento con alteplase locale intrarterioso (nel trombo tramite catetere).