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Cadraten è indicato nel trattamento dell'ipertensione
arteriosa essenziale, renale o di altra natura.
Il prodotto può essere vantaggiosamente associato ad
altri antipertensivi.
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Cadraten si somministra una volta al giorno, al mattino.
La posologia deve essere adattata al singolo paziente,
iniziando con dosi basse che vengono via via aumentate fino al
raggiungimento della dose ottimale che non generi, per quanto
possibile, reazioni secondarie.
Per la terapia di mantenimento occorre scegliere la dose
minima efficace.
La dose giornaliera media è di l compressa di Cadraten
da 15 mg da assumere al mattino.
La dose giornaliera minima è di 7,5 mg, quella massima
di 30 mg. Quest'ultima va riservata solo ai casi più
gravi.
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Ipersensibilità già accertata alla cadralazina o
a derivati idrazinici similari.
Coronaropatie. Spiccata tachicardia. Valvulopatia
mitralica.
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Soprattutto nei primi giorni di terapia e con le dosi
più elevate, la cadralazina può provocare
palpitazioni, tachicardia, cefalea, crisi anginose; la loro
insorgenza può essere comunque neutralizzata mediante la
contemporanea somministrazione di un beta-bloccante. Di norma
tali effetti collaterali non richiedono sospensione del
trattamento perché risultano di lieve entità e
scompaiono spontaneamente dopo i primi giorni di terapia.
L'associazione con un beta-bloccante risulta necessaria nei
pazienti con sospetta coronaropatia; in tali pazienti la
somministrazione del beta-bloccante dovrà essere iniziata
qualche giorno prima di quella del Cadraten.
Il farmaco va usato con prudenza nei soggetti affetti da grave
aterosclerosi e nei pazienti con grave danno renale.
Si tenga presente che a seguito di uso prolungato e ad alti
dosaggi di farmaci similari alla cadralazina
(idrazinoftalazinici) in alcuni pazienti, in particolare in
quelli acetilatori lenti, è stato osservato un quadro
clinico simile al lupus eritematoso.
Anche se non risultano segnalazioni in tal senso a seguito
dell'uso del Cadraten è consigliabile in presenza di un
eventuale quadro clinico che comprende artralgie, febbre, dolori
toracici, continuo malessere od altri sintomi, eseguire un esame
emocitometrico, determinazione del titolo degli anticorpi
antinucleo e ricerca di cellule L.E.
TENERE FUORI DELLA PORTATA DEI BAMBINI
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Nessuna nota finora.
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Benché la sperimentazione biologica non abbia
evidenziato alcuna attività teratogena, nelle donne in
stato di gravidanza la cadralazina va somministrata solo in caso
di effettiva necessità, sotto il controllo del medico.
Poiché non è escluso che la cadralazina possa
passare nel latte materno, nelle nutrici occorrerà optare
tra l'interruzione dell'allattamento al seno o quella della
terapia.
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Poiché la cadralazina può provocare in casi
singoli abbassamenti pressori marcati, particolare prudenza deve
essere adottata dal medico nei soggetti che necessitano di uno
stato di attiva vigilanza.
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Cadraten ha evidenziato una ridotta incidenza di effetti
secondari anche quando il farmaco viene somministrato per lunghi
periodi di tempo.
Sono stati segnalati i seguenti effetti collaterali:
palpitazione, tachicardia, cefalea, vampate di calore, vertigini.
In genere essi diminuiscono di intensità o scompaiono
spontaneamente dopo i primi giorni di cura.
Più raramente sono stati accusati dai pazienti in
trattamento con la cadralazina congestione nasale, nausea,
gastralgia, dispnea da sforzo, edemi, ritenzione idro-salina,
ansia.
In considerazione del meccanismo d'azione del prodotto
è possibile, anche se non risultano segnalazioni al
riguardo, l'insorgenza di attacchi anginosi.
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Non sono noti sintomi da riferirsi a sovradosaggio del
farmaco.
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Il principio attivo contenuto in Cadraten è la
cadralazina, 2-[6-[etil-(idrossipropil)amino]-3-
piridazinil]idrazincarbossilato di etile.
La cadralazina è un vasodilatatore periferico dotato di
intensa e protratta attività
antiipertensiva.
Tale azione si estrinseca attraverso la correzione della
fondamentale alterazione emodinamica dell'ipertensione, in quanto
la cadralazina riduce direttamente le resistenze vascolari
periferiche che nel paziente iperteso risultano sempre aumentate
rispetto ai valori normali.
Gli studi farmacologici hanno dimostrato che la cadralazina,
per la sua azione miorilassante sulla muscolatura liscia dei
vasi, induce un aumento del flusso ematico nei distretti
periferici; tale effetto risulta particolarmente intenso a
livello del rene.
La cadralazina è del tutto priva di effetti stimolanti
o sedativi centrali, non riduce il ritorno venoso né
inibisce le funzioni del sistema nervoso autonomo; pertanto non
induce ipotensione ortostatica. Essa possiede un indice
terapeutico elevato.
Gli studi clinici hanno evidenziato che la cadralazina esplica
una efficace azione antiipertensiva ed è ben
tollerata.
L'effetto antiipertensivo fornito da una singola
somministrazione al mattino di Cadraten si instaura gradualmente,
senza indurre brusche cadute pressorie. L'effetto farmacologico
massimo viene raggiunto entro la 7a –l0a ora dalla
somministrazione e si protrae per 24 ore, rispettando il normale,
ritmo pressorio circadiano.
Per le sue proprietà la cadralazina può essere
associata con farmaci beta-bloccanti e con diuretici.
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Somministrata per via orale, la cadralazina viene assorbita
nel canale gastroenterico ed è escreta prevalentemente
immodificata attraverso le urine.
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La cadralazina è un farmaco caratterizzato da un
elevato margine di sicurezza e da grande maneggevolezza, infatti
la DL50 per via orale è di 825 mg/kg nel topo e 2.060
mg/kg nel ratto, questo in confronto alla dose attiva che
è nel ratto di 1,8 mg/Kg e nell'uomo 0,1-0,4 mg/kg.
Anche il trattamento per dosi ripetute e a lungo termine ha
evidenziato una ottima tollerabilità e l'assenza di
effetti tossici a do saggio superiore di 50-100 volte quelli
massimi previsti nell'uso clinico.
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Ogni compressa contiene:
Cellulosa microcristallina, amido di mais, gelatina, magnesio
stearato.
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Nessuna nota.
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3 anni.
Tale periodo di validità si riferisce al prodotto in
confezionamento integro, correttamente conservato.
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Nessuna
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Compresse da lO mg. Blister contenente 30 compresse da l0
mg.
Compresse da 15 mg. Blister contenente 30 compresse da 15
mg.
Compresse da 20 mg. Blister contenente 21 compresse da 20
mg.
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Nessuna
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GlaxoSmithKline S.p.A.
Via Alessandro Fleming, 2 - Verona
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30 compresse da l0 mg ���� AIC 026242026
30 compresse da 15 mg ���� AIC 026242053
21 compresse da 20 mg ���� AIC 026242077
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11.07.87 -6.2000
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Dicembre
2001
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