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Disturbi della calciofissazione e del metabolismo osseo.
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1-2 flaconcini pro die. Non superare le dosi consigliate.
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Ipersensibilità verso uno dei componenti del prodotto.
Calcolosi renale, ipercalcemia, ipercalciuria, insufficienza
renale.
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Particolare cautela si richiede nel trattare pazienti con
malattie cardiovascolari e soggetti digitalizzati, per i quali
è necessario eseguire periodici controlli dell'ECG.
Specie in corso di terapie intense e/o protratte controllare
periodicamente la calcemia e la calciuria e sorvegliare che non
compaiano fenomeni di ipervitaminosi D.
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L'assorbimento delle tetracicline somministrate per os
può essere ridotto dalla contemporanea assunzione orale di
composti di calcio; la somministrazione dei due farmaci deve
essere distanziata di almeno tre ore.
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Nelle donne in stato di gravidanza il prodotto va
somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il
diretto controllo del medico.
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Il Calciozim non provoca alcun effetto negativo sulla
capacità di guida né sull'uso di macchine.
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Alte dosi o periodi prolungati di trattamento possono causare
ipercalcemia che si manifesta con nausea, vomito, stipsi, dolori
addominali, poliuria, alterazione del tracciato ECG.
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Non sono note manifestazioni di tossicità da
sovradosaggio.
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Il Calciozim associa l'azione del calcio a quella del
colecalciferolo o vitamina D3.
Il calcio, contenuto in forma di due sali, il gluconato e
l'eptagluconato facilmente assimilabili dall'intestino, è
un costituente essenziale dell'impalcatura scheletrica e dei
denti ed agisce come componente dei liquidi organici su molte
funzioni indispensabili del metabolismo generale. In tal modo
partecipa al processo della coagulazione ematica, regola la
permeabilità delle membrane e presiede alla trasmissione
dell'eccitabilità neuromuscolare.
Il colecalciferolo (o vitamina D3) svolge un'attività
specifica sui processi di ossificazione, favorendo la deposizione
dei sali di calcio. Aumenta inoltre l'assorbimento intestinale
del calcio e del fosforo e ne regola l'utilizzazione e la
stabilizzazione a livelli ottimali.
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Non disponibili
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Tossicità acuta: DL50 nel ratto
e nel topo per via gastrica maggiore di 60 ml/kg.
La somministrazione p.o. di una dose giornaliera di 4
ml/kg/die consecutivamente per 3 mesi (per una dose complessiva
di 360 ml/kg) non ha prodotto alcun segno di intolleranza.
Teratogenesi: nel ratto e nel coniglio non si sono
evidenziati effetti teratogeni.
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Un flaconcino monodose contiene: metile p-idrossibenzoato;
propile p-idrossibenzoato; potassio sorbato; saccarina; sorbitolo
soluzione; essenza lampone; acqua depurata. Il tappo serbatoio
contiene: mannite.
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Non sono note eventuali incompatibilità con altri
farmaci.
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3 anni a confezionamento integro, correttamente
conservato.
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Non sono previste speciali precauzioni per la
conservazione.
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10 flaconcini di soluzione orale da 10 ml in vetro, chiusi con
tappo serbatoio in politene per alimenti.
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Togliere la capsula, premere a fondo il tappo serbatoio ed
agitare fino a che la polvere sia sciolta completamente in modo
da ottenere una soluzione leggermente opalescente.
Il preparato può essere bevuto anche diluito in acqua o
altri liquidi.
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