���� Eparina calcica (purificata da EDTA)�� ���� 5.000
U.I.
���� Acqua per preparazioni iniettabili q.b. a� 0,2 ml
���� Eparina calcica (purificata da EDTA) 12.500 U.I.
���� Acqua per preparazioni iniettabili q.b. a 0,5 ml
Iniettabile sottocute.
- [Vedi Indice]
Profilassi e terapia della malattia tromboembolica
venosa e arteriosa.
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Secondo prescrizione medica.
MODALITA' DI RIEMPIMENTO DELLA SIRINGA
Accertarsi che il contenuto della fiala non sia raccolto nel
collo: in questo caso trasferirlo sul fondo scuotendo
ripetutamente la fiala e mantenendola successivamente in
posizione eretta per almeno 30" al fine di consentire la completa
raccolta del liquido sul fondo.
Quindi operare come segue:
-��� rompere la fiala
-��� aspirare con l'ago innestato sulla siringa evitando la
formazione di bolle d'aria.
Qualora queste si producano:
1)�� porre la siringa in posizione verticale con��� l'ago
rivolto� in alto
2)��� aspirare un'ulteriore quantità d'aria
3)��� percuotere leggermente e ripetutamente la siringa con
un' unghia in modo da far raccogliere tutta l'aria nella parte
superiore della siringa
4)�� far fuoriuscire l'aria.
TECNICA DELL'INIEZIONE
L'iniezione, utilizzando una siringa da 1 ml graduata in
decimi ed un ago da 45/100 di spessore e 10 mm di lunghezza, deve
essere realizzata nel tessuto cellulare sottocutaneo,
preferibilmente nei glutei o nella regione della cresta iliaca,
sia a destra che a sinistra.
L'ago deve essere introdotto interamente, perpendicolarmente e
non tangenzialmente, nello spessore di una plica cutanea
realizzata tra il pollice e l'indice dell'operatore.
La plica deve essere mantenuta durante tutta la durata della
iniezione. Se l'introduzione dell'ago ha determinato dolore vivo
(lesione di un vaso), ritirarlo e praticare l'iniezione dal lato
opposto.
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Malattie emorragiche (tranne che nella fase iniziale delle
coagulopatie da consumo).
Periodo di attività terapeutica delle antivitamine
K.
Ipertensione grave.
Lesioni emorragipare: ulcera peptica, retinopatie, sindromi
emorroidarie, traumi recenti specialmente a carico del sistema
nervoso centrale.
Ipersensibilità accertata verso il prodotto.
�
Il trattamento di persone anziane, di soggetti con una storia
di allergia o con insufficienza epatica o renale richiede una
sorveglianza particolare.
Tale precauzione è raccomandata anche durante il
trattamento di pazienti con infarto miocardico acuto in terapia
concomitante con CALCIPARINA e acido acetilsalicilico.
Avvertenze
Miscele di CALCIPARINA con soluzioni di altri farmaci
possono dar luogo a precipitati e a perdita di
attività.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
�
L'uso contemporaneo di acido acetilsalicilico, di salicilati,
di destrano, o comunque di farmaci che interferiscono con
l'aggregazione piastrinica, deve essere improntato alla massima
cautela. In caso di terapia dell'infarto miocardico acuto, non si
prevedono rischi apprezzabili per il paziente dall'impiego
concomitante di acido acetilsalicilico alle dosi
raccomandate.
�
CALCIPARINA deve essere usata sotto una sorveglianza
particolare durante la gravidanza, specialmente nell'ultimo
trimestre� e nell'immediato� periodo post-partum.
Il prodotto non oltrepassa la barriera placentare e non viene
escreto nel latte materno.
�
Nessuno
�
Il rischio più classico è rappresentato da
fenomeni emorragici, generalmente dovuti a sovradosaggio. In tal
caso occorre somministrare immediatamente solfato di protamina
per via endovenosa (vedere oltre).
In soggetti ipersensibili possono verificarsi eruzioni
orticarioidi, febbre, asma, rinite, lacrimazione e segni di
anafilassi. Raramente sono state segnalate forme di
trombocitopenia acuta reversibile.
A seguito di trattamenti intensivi e prolungati è stata
descritta perdita dei capelli.
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In caso di sovradosaggio può verificarsi un incidente
emorragico. Se questo si verifica entro 6 ore dall'ultima
iniezione di CALCIPARINA occorre iniettare endovena 3 ml
di solfato di protamina all'1% (pari a 30 mg). Poichè esso
neutralizza solo l'eparina circolante e non quella depositata in
sede di iniezione, sarà opportuno ripetere l'iniezione
endovena di 2 ml fra 8a e la 12a ora.
Se l'incidente emorragico si verifica dopo la 6a ora
dall'iniezione di CALCIPARINA è sufficiente
iniettare endovena 2 ml di solfato di protamina all'1%� (pari a
20 mg).
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CALCIPARINA sottocutanea è una soluzione
concentrata di eparina calcica (purificata da EDTA). Questo sale
calcico è destinato appositamente al trattamento eparinico
per via sottocutanea: infatti l'eparina calcica, essendo
già satura di calcio, non sposta tale ione dai vasi, per
cui, iniettata sottocute , rispetta l'integrità dei
capillari e consente un riassorbimento graduale lento,
determinando una eparinemia durevole ed efficace, senza picchi
eccessivi (il che mette al riparo da emorragie legate a una
eccessiva ipocoagulabilità) o flessioni improvvise.
L'effetto si manifesta 30 minuti circa dopo l'iniezione e si
mantiene, allorquando le posologie siano adeguate, per circa 12
ore.
�
Un'iniezione sottocutanea di 15.000 U.I. di eparina calcica
comporta una eparinemia di 0,2 U.I./ml (quindi già
efficace) tra il 15° e il 30° minuto. La concentrazione
in eparina cresce progressivamente fino alla 3a ora e si
stabilizza intorno alle 0,5 U.I./ml tra la 3a e la 7a ora.
In seguito l'eparinemia decresce progressivamente per
giungere, alla 12a ora, ad un valore di circa 0,15 U.I./ml�
ancora in grado, in molti casi, di indurre uno stato di
ipocoaugulabilità.
�
La�� tossicità� dell'eparina� è� scarsa� (la
DL50 nel�� topo� per via� endovenosa� è di 2
g/kg). Dosi molto elevate possono essere somministrate agli
animali da� esperimento senza effetti tossici di rilievo: se si
evitano traumi non compaiono neppure fenomeni emorragici.
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Non note.
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60 mesi
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Nessuna
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Astuccio contenente 10 fiale da 0,2 ml� (5.000 U.I.).
Fiale da 1 ml in vetro chiaro a prerottura.
Astuccio contenente 10 fiale da 0,5 ml� (12.500 U.I.).
Fiale da 1 ml in vetro chiaro a prerottura.
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ITALFARMACO S.p.A. - Viale Fulvio Testi 330 - 20126
MILANO
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10 fiale da 0,2 ml ���� AIC n. 022579128
10 fiale da 0,5 ml ���� AIC n.
022579193�����
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Da vendersi dietro presentazione di ricetta
medica.
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Data di prima commercializzazione: luglio 1987
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Non compete.
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Rinnovo aic 2000
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