Per gli eccipienti vedere 6.1.
Compresse.
Compresse rotonde divisibili di colore blu.
- [Vedi Indice]
Per il trattamento del morbo di Parkinson.
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Il dosaggio giornaliero ottimale di CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA
25/250 deve essere determinato mediante l'attenta titolazione per
ciascun paziente.
Dato che sia risposte terapeutiche che indesiderate si hanno
più rapidamente con CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 che con
levodopa, i pazienti devono essere seguiti attentamente durante
il periodo di aggiustamento della dose. Movimenti involontari e
particolarmente il blefarospasmo, sono utili segni precoci di
dosaggio eccessivo in alcuni pazienti.
In caso di anestesia generale, il trattamento con
CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 può essere continuato
finché al paziente è permesso di prendere liquidi e
farmaci per bocca.
Se la terapia deve essere sospesa temporaneamente,
CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 può essere di nuovo
somministrata alla precedente dose giornaliera non appena il
paziente è in grado di assumere medicine per via
orale.
CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 compresse sono disponibili in
un rapporto di 1:4 o 1:10 di carbidopa verso levodopa per
facilitare la titolazione del dosaggio migliore per ciascun
paziente.
Pazienti che non siano in trattamento con
levodopa
Per i pazienti che iniziano con CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA
25/250, la dose iniziale è di mezza compressa una o due
volte al giorno. Comunque, questo dosaggio può non fornire
il dosaggio ottimale di carbidopa. Si può aggiungere una
mezza compressa al giorno o a giorni alterni fino ad ottenere una
risposta ottimale.
Una risposta può essere osservata dopo un solo giorno e
delle volte dopo una sola dose. Dosi pienamente efficaci vengono
normalmente raggiunte entro 7 giorni in confronto a diverse
settimane o mesi con levodopa da sola.
Pazienti in trattamento con levodopa
La levodopa deve essere interrotta almeno 12 ore (24 ore per
la preparazione a rilascio ritardato) prima di iniziare la
terapia con la CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250. Il modo più
facile per fare ciò è di somministrare
CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 al mattino dopo una notte senza
levodopa.
La dose di CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 dovrebbe essere di
circa il 20 % del precedente dosaggio giornaliero di
levodopa.
I pazienti che assumono meno di 1.500 mg di levodopa/die
devono iniziare con un dosaggio più basso con un regime
che fornisca 75-100 mg di carbidopa e 300-400 mg di levodopa
suddivisa in 3-4 dosi giornaliere in base alle esigenze del
paziente.
Il dosaggio iniziale massimo, suggerito per la maggior parte
dei pazienti che assumevano più di 1.500 mg di levodopa,
è una compressa di CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 tre o
quattro volte al giorno.
Terapia di mantenimento
La terapia con CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 deve essere
adattata alle necessità individuali del paziente e va
aggiustata gradatamente secondo la risposta.
Se necessario il dosaggio di CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250
può essere aumentato da mezza compressa ad una compressa a
giorni alterni fino ad un massimo di 8 compresse al giorno.
L'esperienza con un dosaggio giornaliero totale superiore ai 200
mg di carbidopa è limitata.
In caso di passaggio di un paziente a terapia con
CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 da levodopa in combinazione con
altro inibitore della decarbossilasi, il dosaggio deve essere
interrotto almeno 12 ore prima di iniziare la terapia con
CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250. Iniziare con un dosaggio di
CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 che fornisca la stessa
quantità di levodopa contenuta nell'altra associazione con
l'inibitore levodopa/decarbossilasi.
Pazienti in trattamento con altri farmaci
antiparkinson
E' stato osservato che la somministrazione contemporanea della
CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 con gli inibitori della MAO-B (per
es. selegilina) può migliorare l'efficacia della
CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 nel controllare gli episodi di
acinesia e/o discinesia.
Durante la somministrazione di CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250,
può essere proseguita l'assunzione di farmaci
antiparkinsoniani convenzionali diversi dalla sola levodopa,
sebbene il loro dosaggio, come quello della levodopa, possa
richiedere un aggiustamento. Farmaci anticolinergici: (Vedi
paragrafo "Interazioni").
Uso nei bambini
Non è stata stabilita la sicurezza della
CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 in pazienti di età
inferiore ai 18 anni (Vedi paragrafo "Controindicazioni").
Uso negli anziani
Esiste una vasta esperienza sull'uso di questo prodotto in
pazienti anziani. Le raccomandazioni su indicate rispecchiano i
dati clinici ottenuti da tale esperienza.
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Gli inibitori delle MAO (tranne dosi basse di inibitori
selettivi delle MAO-B) e CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 non
devono essere somministrati contemporaneamente (anzi la terapia
con questi inibitori deve essere interrotta almeno due settimane
prima dell'inizio della terapia con la CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA
25/250); glaucoma ad angolo stretto; ipersensibilità nota
a qualsiasi componente del farmaco; insufficienza cardiaca grave;
psicosi; pazienti con età inferiore ai 18 anni;
gravidanza. Poiché la levodopa può attivare un
melanoma maligno, non deve essere usata in pazienti con lesioni
cutanee sospette non diagnosticate o con un'anamnesi di melanoma.
La CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 non deve essere somministrata
in situazioni in cui sia controindicato un composto
simpaticomimetico.
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La CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 non è raccomandata
per il trattamento di reazioni extrapiramidali
farmaco-indotte.
La CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 deve essere somministrata
con cautela nei pazienti con malattia cardiovascolare o
polmonare, asma bronchiale, malattia renale, epatica o endocrina;
o con un'anamnesi di ulcera peptica (a causa della
possibilità di emorragia del tratto gastrointestinale
superiore).
La CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 deve essere somministrata
con cautela nei pazienti con un'anamnesi di infarto miocardico
che presentino aritmie atriali, nodali o ventricolari. In tali
pazienti, la funzionalità cardiaca va controllata con
particolare attenzione durante l'iniziale periodo di
aggiustamento del dosaggio.
Tutti i pazienti devono essere controllati attentamente per la
comparsa di modificazioni mentali, depressione con tendenze al
suicidio ed altri gravi comportamenti antisociali. Pazienti con
psicosi in atto devono essere trattati con cautela.
Discinesie possono verificarsi in pazienti trattati
precedentemente con la sola levodopa, in quanto la carbidopa
porta una maggiore quantità di levodopa al cervello e
quindi forma più elevati livelli di dopamina. La comparsa
di discinesie può richiedere una riduzione del
dosaggio.
Come la levodopa, la CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 può
causare movimenti involontari e disturbi mentali. Pazienti con
una storia di gravi movimenti involontari o episodi psicotici
quando trattati con la sola levodopa, debbono essere osservati
attentamente quando ad essa si sostituisca la CARBIDOPA/LEVODOPA
TEVA 25/250. Si pensa che queste reazioni siano dovute ad un
aumento della dopamina cerebrale dopo la somministrazione di
levodopa, e l'impiego della CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250
può causare una ricaduta. Con l'improvvisa sospensione dei
farmaci antiparkinsoniani, specialmente in casi in cui il
paziente sia trattato anche con agenti antipsicotici, è
stata osservata una sindrome simile alla sindrome neurolettica
maligna, comprendente rigidità muscolare, temperatura
corporea elevata, alterazioni mentali e aumento della
creatinfosfochinasi sierica. Quindi i pazienti devono essere
osservati attentamente quando il dosaggio della
CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 viene ridotto bruscamente o
sospeso, specie se il paziente sta ricevendo anche dei
neurolettici.
La somministrazione contemporanea di farmaci psicoattivi come
fenotiazine o butirrofenoni dovrebbe essere fatta con cautela e i
pazienti osservati attentamente per un'eventuale perdita
dell'effetto antiparkinson. Pazienti con una storia di
convulsioni devono essere trattati con cautela.
Come per la levodopa, in caso di trattamenti prolungati,
è opportuno effettuare periodici esami della formula
ematica e della funzionalità epatica, renale e
cardiovascolare.
Pazienti con glaucoma cronico ad angolo aperto possono essere
trattati con cautela con la CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250,
purché la pressione endoculare sia ben controllata ed il
paziente venga sorvegliato attentamente per le variazioni della
stessa durante la terapia.
Prove di laboratorio
Generalmente, i livelli di azotemia, creatininemia e
dell'acido urico sono più bassi durante la
somministrazione di CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 che di
levodopa. Alterazioni temporanee comprendono elevazioni
dell'azotemia, della SGOT, della SGPT, della LDH, della
bilirubina, della fosfatasi alcalina e dello iodio legato alle
proteine.
Sono state segnalate riduzioni dell'emoglobina,
dell'ematocrito, elevazioni della glicemia e dei globuli bianchi
nonché la presenza di batteri e sangue nell'urina.
Test di Coombs positivi sono stati riportati sia con la
CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 che con levodopa da sola, ma
l'anemia emolitica è estremamente rara.
CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 può provocare una falsa
reazione positiva ai corpi chetonici urinari quando viene
utilizzata una cartina per la determinazione della chetonuria, e
questa reazione non viene alterata bollendo il campione di urina.
Possono verificarsi falsi test negativi per la glicosuria con
l'impiego di metodi alla glucosio ossidasi.
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Si deve porre attenzione quando i seguenti farmaci vengono
somministrati in concomitanza alla CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA
25/250.
Antiipertensivi: si può verificare ipotensione
posturale quando la CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 viene aggiunta
al trattamento di pazienti già in cura con farmaci
antiipertensivi. Può essere necessario aggiustare il
dosaggio del farmaco antiipertensivo.
Antidepressivi:raramente sono state segnalate reazioni
indesiderate, comprendenti ipertensione e discinesia, derivanti
dall'uso concomitante di antidepressivi triciclici (vedi
controindicazioni per pazienti che assumono MAO inibitori).
L'uso concomitante di anestetici può indurre
aritmia.
Altri farmaci: gli effetti terapeutici della levodopa
possono essere diminuiti da fenotiazine, benzodiazepine,
butirrofenoni, fenitoina e papaverina. Il metabolismo della
levodopa viene incrementato dai farmaci anticonvulsivanti. I
pazienti che prendono questi farmaci con CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA
25/250 devono essere attentamente osservati per un'eventuale
perdita della risposta terapeutica.
Farmaci anticolinergici: possono agire in modo
sinergico con la levodopa diminuendo il tremore, un'interazione
che viene spesso usata con beneficio terapeutico; tuttavia tali
farmaci possono esacerbare movimenti involontari abnormi. Se
somministrati a dosaggi elevati, essi possono inoltre ridurre gli
effetti benefici della levodopa, ritardando il suo assorbimento e
incrementando quindi il suo metabolismo gastrico.
Dato che la levodopa compete con certi aminoacidi, il suo
assorbimento può essere compromesso in alcuni pazienti ad
elevata dieta proteica.
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Gravidanza: sebbene gli effetti della
CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 nella donna in gravidanza siano
sconosciuti, sia la levodopa che combinazioni di carbidopa e
levodopa hanno causato malformazioni viscerali o scheletriche in
conigli. Perciò, CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 non deve
essere usato durante la gravidanza. Le donne nell'età
fertile alle quali viene somministrata CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA
25/250 dovranno essere protette da una contraccezione
efficace.
Allattamento: non è stato stabilito se
carbidopa o levodopa passano nel latte materno. Dato che molti
farmaci vengono escreti nel latte materno e che possono causare
reazioni indesiderate nei lattanti, è necessario decidere
se sospendere l'allattamento o la terapia con la
CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 in considerazione dell'importanza
del farmaco per la madre.
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Non esistono dati a proposito dell'effetto di questi prodotti
sulla capacità di guidare. Alcuni degli eventi avversi
menzionati nella sezione relativa potrebbero interferire con la
capacità di guidare e di usare macchinari.
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Gli effetti collaterali che possono verificarsi frequentemente
con la CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 sono quelli dovuti
all'attività neurofarmacologica della dopamina. Queste
reazioni di solito possono essere diminuite mediante la riduzione
della posologia.
I più comuni sono discinesie includenti movimenti
coreiformi, distonici ed altri movimenti involontari.
Fibrillazioni muscolari e blefarospasmo possono essere sintomi
premonitori per considerare una riduzione della posologia.
Altri gravi effetti collaterali sono le alterazioni mentali
comprendenti l'ideazione paranoide ed episodi psicotici;
depressione con o senza tendenze suicide; demenza. Un comune ma
meno serio effetto collaterale è la nausea.
Effetti secondari meno frequenti sono irregolarità
cardiache, e/o palpitazioni, episodi di ipotensione ortostatica,
episodi di bradicinesie (il fenomeno on-off), anoressia, vomito,
vertigini e sonnolenza.
Emorragia gastrointestinale, sviluppo di ulcera duodenale,
ipertensione, flebite, leucopenia, anemia emolitica e non
emolitica, trombocitopenia, agranulocitosi, dolore toracico,
dispnea e parestesia, si sono manifestate raramente.
Sono state osservate raramente convulsioni; comunque non
è stata stabilita una reazione causale con
CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250.
Altri effetti secondari descritti con levodopa che possono
essere potenziali effetti collaterali comprendono:
Neurologici:atassia, parestesie, aumentato
tremore delle mani, spasmo muscolare, crampi muscolari, trisma,
attivazione di una sindrome di Horner latente.
Psichiatrici:confusione, insonnia, incubi,
allucinazioni, deliri, agitazione, ansia, euforia.
Gastrointestinali:secchezza delle fauci, bocca
amara, scialorrea, disfagia, bruxismo, singhiozzi, disturbi e
dolori addominali, stipsi, diarrea, flatulenza, sensazione di
bruciore alla lingua.
Metabolici: perdita o acquisto di peso,
edema.
Dermatologici:vampate, sudorazione aumentata,
eruzione cutanea, perdita di capelli.
Urogenitali:ritenzione urinaria, incontinenza,
urina scura, priapismo.
Organi dei sensi: diplopia, visione offuscata,
pupille dilatate, crisi oculogire.
Altri:debolezza, languore, faticabilità,
cefalea, raucedine, malessere, vampate di calore, senso di
eccitazione, ritmo respiratorio irregolare, sindrome neurolettica
maligna, melanoma maligno (vedi 4.3 "Controindicazioni").
Altri effetti secondari che sono stati osservati con
CARBIDOPA/LEVODOPA CR e che possono essere considerati potenziali
effetti collaterali con la CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250
comprendono:
Neurologici: cadute, disturbi della
deambulazione.
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Le misure da effettuare nel caso di sovradosaggio acuto della
CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 sono essenzialmente le stesse
usate per il sovradosaggio di levodopa; comunque la piridossina
non è in grado di invertire l'azione di CARBIDOPA/LEVODOPA
TEVA 25/250.
Va effettuato un esame elettrocardiografico ed il paziente
deve essere attentamente osservato per il possibile sviluppo di
aritmie; se necessario, si deve somministrare un'appropriata
terapia antiaritmica.
La possibilità che il paziente possa aver preso altri
farmaci oltre alla CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250, deve essere
tenuta in considerazione. Fino ad oggi, non è stata
riportata alcuna esperienza con la dialisi e quindi non è
possibile valutare l'efficacia della dialisi nel trattamento del
sovradosaggio.
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Classificazione ATC: N04BA02, farmaco antiparkinsoniano,
agente dopaminergico, levodopa e inibitore della
decarbossilasi.
La levodopa è il precursore metabolico della dopamina.
I livelli di quest'ultima sono notevolmente ridotti nel corpo
striato, pallido, e nella sostanza nera nei pazienti
parkinsoniani ed è noto che la somministrazione di
levodopa aumenta il livello di dopamina disponibile in questi
centri nervosi. Tuttavia, la trasformazione di levodopa in
dopamina mediante l'enzima dopa-decarbossilasi non si effettua
solo a livello cerebrale.
Ne deriva la possibilità che l'effetto terapeutico
completo non sia ottenuto e che si verifichino degli effetti
collaterali.
Vantaggi significativi possono essere ottenuti somministrando,
contemporaneamente alla levodopa, un inibitore della
decarbossilasi ad azione periferica, in grado di bloccare il
processo di decarbossilazione della levodopa a livello
extra-cerebrale. Questi vantaggi comprendono una riduzione degli
effetti secondari gastrointestinali, una risposta più
immediata all'inizio della terapia e una posologia più
semplice.
Riducendo alcuni effetti collaterali prodotti dalla levodopa
da sola, la CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 permette ad un
maggiore numero di pazienti di ottenere un'adeguata remissione
dei sintomi del morbo di Parkinson.
Considerazioni generali: alcuni studi mostrano che l'enzima
periferico dopadecarbossilasi viene completamente inibito
(saturato) dalla carbidopa somministrata a dosi giornaliere di
70-100 mg. I pazienti che ricevono una quantità di
carbidopa inferiore a questo possono manifestare più
probabilmente nausea e vomito.
La CARBIDOPA/LEVODOPA TEVA 25/250 può essere data a
pazienti con morbo di Parkinson ai quali vengono somministrate
preparazioni vitaminiche contenenti piridossina cloridrato
(vitamina B6).
L'aggiunta di carbidopa previene l'aumento del metabolismo
della levodopa in dopamina, una trasformazione che viene
notoriamente indotta dalla piridossina cloridrato (vitamina
B6).
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Levodopa e carbidopa sono ben assorbite e raggiungono
concentrazioni plasmatiche massime dopo 1-3 ore. L'emivita
terminale di levodopa è di circa due ore in presenza di
carbidopa.
La carbidopa determina una riduzione della clearance
plasmatica della levodopa pari al 50%. In presenza di carbidopa,
la levodopa viene principalmente metabolizzata ad aminoacidi e,
in misura minore, a catecolaminderivati. Tutti i metaboliti della
carbidopa e della levodopa vengono escreti per via renale.
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Dai risultati dei test di mutagenicità si può
concludere che alle condizioni cliniche d'uso carbidopa/levodopa
non esercita effetti mutageni. In uno studio biennale condotto
nel ratto con l'impiego di carbidopa/levodopa non è stata
rilevata alcuna evidenza di cancerogenicità.
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Amido di mais pregelatinizzato, amido di mais, cellulosa
microcristallina, E132 indigo carmine, magnesio stearato.
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Nessuna.
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3 anni
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Non conservare al di sopra dei 25° C.
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Astucci con blister PVC/Alluminio: da 50 compresse
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Nessuna particolare istruzione per l'uso.
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TEVA PHARMA B.V. – Industrieweg, 23 / P.O. Box 217
– 3640 AE Mijdrecht (Olanda)
Rappresentante esclusivo per l'Italia
Teva Pharma Italia S.r.l. – Viale G. Richard, 7 –
20143 Milano
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Carbidopa/Levodopa TEVA 25/250 - 50 compresse AIC n.
033343029/MG
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Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
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13.03.1998
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Sostanza non soggetta al D.P.R. 309/90.
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Marzo 2002
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Prontuariofarmaci. - Copyright � 2000-2012 - Anibaldi.it@Network -
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