Eccipienti: saccarosio mg 128,14 - amido di mais mg
42,71 - polivinilpirrolidone mg 5,96 - polietilenglicole 4000 mg
0,78 - polimetacrilato mg� 1,88 - talco mg 0,52.Costituenti
della capsula: gelatina mg 48 - titanio biossido mg 2.
Capsule a rilascio graduale.
- [Vedi Indice]
Prevenzione e trattamento dell'insufficienza coronarica:
angina pectoris. Ipertensione arteriosa. Trattamento
dell'insufficienza cardiaca congestizia cronica.
�
1 capsula 2 volte al giorno, salvo diversa prescrizione
medica.
�
Ipersensibilità individuale accertata verso il farmaco
- Emorragia cerebrale -Apoplessia cerebrale acuta con aumento
della pressione endocranica - Gravidanza - Allattamento.
�
Il farmaco deve essere usato con precauzione e sotto
sorveglianza medica nei pazienti con affezioni epatiche e renali,
con glaucoma, con ipotensione arteriosa.
Occasionalmente sono stati osservati aumenti della bilirubina,
della SGOT, della SGPT e della fosfatasi alcalina.
E' pertanto opportuno procedere a periodici controlli della
funzionalità epatica interrompendo all'occorrenza il
trattamento.
Sono stati talvolta osservati aumenti dell'azotemia e della
creatininemia; anche tali parametri devono essere opportunamente
controllati interrompendo il trattamento in caso di constatata
anormalità. In caso di comparsa di fenomeni di
ipersensibilità, quali rash cutanei e prurito diffuso,
è opportuno sospendere il trattamento.
Ugualmente ci si comporterà nei rari casi in cui si
osservasse granulocitopenia. Tenere fuori dalla portata dei
bambini.
�
Il farmaco ha proprietà vasodilatatrici e quindi
può potenziare l'effetto di vasodilatatori ed ipotensivi
somministrati contemporaneamente.
�
In esperimenti sugli animali si è osservato che il peso
dei feti e l'incremento ponderale era inferiore alla norma quando
il farmaco veniva somministrato nell'ultima fase di
gestazione.
E' pertanto controindicato l'impiego in gravidanza.
Si è inoltre osservato che il farmaco viene escreto nel
latte materno, per cui è opportuno evitare la
somministrazione a donne che allattano.
Nel caso in cui si ritenga indispensabile l'impiego della
nicardipina, interrompere l'allattamento.
�
Talvolta, soprattutto se contemporaneamente si assumono
alcoolici, può ridursi la capacità di reazione e di
conseguenza la prontezza di riflessi di chi deve guidare
autoveicoli o far funzionare macchinari.
�
Oltre agli effetti cui è stata fatta menzione alla voce
"Precauzioni" sono stati talora segnalati:
a carico dell'apparato digerente: nausea,
anoressia, pirosi gastrica, stitichezza o diarrea;
a carico del sistema cardiovascolare: sensazione
di calore o arrossamento del viso, palpitazioni, ipotensione,
edema degli arti inferiori. Altri effetti secondari osservati
sporadicamente sono: cefalea, sonnolenza, senso di stordimento,
scialorrea e minzione frequente. Dopo l'assunzione di farmaci
vaso attivi, anche se raramente, può essere avvertita una
sensazione dolorosa a livello toracico: in questo caso è
bene consultare il medico.
�
Non sono noti casi di sovradosaggio conseguenti all'impiego di
nicardipina nell'uomo; in ogni caso si può ipotizzare che
i sintomi siano ipotensione e tachicardia: in questi casi occorre
porre il paziente in posizione tale da evitare l'anossia
cerebrale, tenendo sotto controllo la pressione arteriosa, la
funzione cardiaca e quella renale.
L'effetto Ca-antagonista può essere bilanciato mediante
somministrazione di calcio gluconato endovena.
�
La nicardipina è caratterizzata da un'azione diretta
sulla muscolatura liscia vasale: trattasi infatti di un calcio
antagonista che, oltre a ridurre la disponibilità di
calcio-ioni (Ca++) delle strutture contrattili delle
cellule muscolari lisce dei vasi, inibisce la fosfodiesterasi
determinando un conseguente aumento dell'AMP ciclico
intracellulare, al quale è correlato un decremento di
calcio-ioni.
Pertanto Cardip R incrementa il flusso ematico dei distretti
periferici mediante riduzione delle resistenze vascolari.
Nel caso di ipertensione arteriosa è in grado di
ridurre i livelli pressori in maniera rapida e clinicamente
significativa.
Il prodotto determina inoltre una riduzione delle crisi
anginose aumentando l'apporto e l'utilizzo dell'ossigeno al
miocardio.
Cardip R è indicato nei casi di insufficienza cardiaca
congestizia cronica, in quanto determina un netto miglioramento
dei parametri caratterizzanti la patologia, sia attraverso
un'azione diretta a livello del miocardio che per riduzione del
post carico.
�
La cinetica di Cardip R ha dimostrato che buoni livelli
ematici di nicardipina si riscontrano a partire da 30 minuti e si
mantengono ancora elevati dopo 8 ore dalla somministrazione
orale. I calcoli farmacocinetici hanno determinato t1/2 di
assorbimento di 0,83 ore e di un t1/2 � eliminazione di 2,76 ore.
Il metabolismo della nicardipina avviene prevalentemente per via
epatica.
�
Dal punto di vista tossicologico la nicardipina evidenzia una
modesta tossicità sistemica come dimostrato dai dati
relativi alla DL50 e sopratutto dai risultati emersi dopo
somministrazione cronica. Infatti anche con dosi giornaliere 50
(cane) o 100 (ratto) volte superiori alle dosi terapeutiche
umane, non si sono evidenziate particolari alterazioni.
Parimenti, dosi 30-80 volte superiori alle dosi comunemente
utilizzate in terapia umana, non hanno determinato effetti
embriotossici e teratogeni e non hanno modificato la funzione
riproduttiva nel ratto maschio.
�
Saccarosio, amido di mais, polivinilpirrolidone,
polietilenglicole 4000, polimetacrilato, talco, gelatina, titanio
biossido.
�
Nessuna segnalata.
�
�
Il farmaco è stabile, se correttamente conservato, per
36 mesi.
�
Il prodotto deve essere conservato in luogo fresco, asciutto
ed al riparo dalla luce.
�
Capsule di gelatina dura in blister di alluminio/PVC
Astuccio da 30 capsule da 40 mg
�
Francia Farmaceutici� Industria Farmaco Biologica S.r.l. - ,
Milano.
�
Astuccio da 30 capsule da 40 mg 026075046.
�
-----
�
31/10/1994.
�
-----
�
31 maggio 2000
�
Prontuariofarmaci. - Copyright � 2000-2012 - Anibaldi.it@Network -
Tutti i diritti riservati.
[http://www.carloanibaldi.com/terapia/schede/summary.htm]