In clinica la L-carnitina si è dimostrata in particolare efficace nel migliorare, in caso di cardiopatia ischemica, la funzionalità ed il metabolismo del miocardio.
È stato inoltre notato che pazienti uremici, sottoposti ad emodialisi periodica, presentano dei bassi livelli muscolari di L-carnitina unitamente ad una forte perdita di tale sostanza col liquido di dialisi. La somministrazione di L-carnitina in questi pazienti si rende, pertanto, opportuna per il ristabilimento di livelli normali della sostanza.
Determinante si è dimostrato l'impiego terapeutico della carnitina in miopatie da carenza della sostanza.
- [Vedi Indice]Documentata carenza primaria e secondaria di carnitina.
Mediamente 2-3 g al giorno, secondo la gravità della patologia ed il giudizio del Medico.
Un flaconcino contiene 1 g di L-carnitina.
Ipersensibilità al farmaco.
La somministrazione di L-carnitina in pazienti diabetici in trattamento insulinico o con ipoglicemizzanti orali, migliorando l'utilizzazione del glucosio, potrebbe determinare fenomeni di ipoglicemia. Pertanto in questi soggetti la glicemia deve essere tenuta sotto frequente controllo per poter tempestivamente provvedere all'aggiustamento della terapia ipoglicemizzante.
Essendo la L-carnitina un prodotto fisiologico non presenta alcun rischio di assuefazione né di dipendenza.
Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.
Non si conoscono interazioni tra L-carnitina ed altri farmaci, ad eccezione di quanto riportato al paragrafo "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso".
La L-carnitina può essere usata sia in gravidanza che durante l'allattamento.
Nessuno.
Riportati lievi disturbi gastrointestinali ed in pazienti uremici lievi sintomi miastenici.
Sono stati riportati casi di convulsioni in pazienti, con o senza precedenti di attività convulsiva, che avevano ricevuto levocarnitina per via orale od endovenosa.
Non si conoscono casi di sovradosaggio con L-carnitina.
La carnitina è un costituente naturale delle cellule nelle quali svolge un ruolo fondamentale nella produzione e nel trasporto dell'energia.
La carnitina è infatti il fattore unico non vicariabile per la penetrazione degli acidi grassi a lunga catena nel mitocondrio ed il loro avvio alla beta-ossidazione; controlla inoltre il trasporto dell'energia prodotta dal mitocondrio al citoplasma attraverso la modulazione dell'enzima adenina-nucleotide-translocasi.
La più alta concentrazione tessutale di carnitina è nei muscoli scheletrici e nel miocardio; quest'ultimo, sebbene sia capace di utilizzare vari substrati a fini energetici, si serve normalmente degli acidi grassi. Pertanto la carnitina svolge un ruolo essenziale nel metabolismo cardiaco poiché l'ossidazione degli acidi grassi, dai quali il miocardio ricava il 70% dell'energia necessaria alla contrazione, è strettamente dipendente dalla presenza di quantità adeguata della sostanza.
Studi sperimentali hanno dimostrato che in varie condizioni di stress, ischemia acuta, di miocardite difterica è dimostrabile un abbassamento dei livelli tissutali miocardici di carnitina. Molti modelli animali hanno confermato una positiva attività della carnitina in varie alterazioni della funzione cardiaca indotte artificialmente: ischemia acuta e cronica, stati di scompenso cardiaco, insufficienza cardiaca da miocardite difterica, cardiotossicità da farmaci (propranololo, adriamicina).
La L-carnitina viene assorbita a livello intestinale e raggiunge il picco ematico alla 3ª ora; buoni livelli ematici si mantengono per circa 9 ore. Si distribuisce in tutti i tessuti sia muscolari che parenchimatici.
L'eliminazione avviene per via renale in forma immodificata per oltre l'80% nelle 24 ore.
Prove di tossicità acuta, effettuate sul ratto e sul mus musculus per 7 giorni consecutivi, hanno permesso di stabilire per la DL50 un dosaggio superiore a 8000 mg/kg per la via orale e a 4000 mg/kg per la via iniettiva.
Tossicità cronica: ricerche sul ratto e sul cane, con trattamento per 12 mesi continuativi per via orale, non hanno determinato alcun caso di morte né significative variazioni sulla funzionalità e sulle strutture istologiche dei principali organi.
Studi sulla teratogenesi hanno dimostrato che la L-carnitina non determina effetti nocivi sulla gestante, sulla gestazione e sullo sviluppo embrio-fetale.
Acido citrico monoidrato, aroma di agrumi, metile p-idrossibenzoato, saccarina sodica, propile p-idrossibenzoato, acido cloridrico, acqua depurata.
Non note.
3 anni.
Il periodo di validità indicato si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Il prodotto va conservato alle normali condizioni ambientali.
Confezione interna: flaconcini a forma di fialoide in materiale plastico PVC/PVDC/PE. Confezione esterna: astuccio in cartoncino stampato.
Astuccio di 10 flaconcini uso orale da 10 ml (1 g).
Vedi paragrafi "Posologia e modo di somministrazione" e "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso".
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AIC n. 016097026.
Medicinale non soggetto a prescrizione medica.
13 ottobre 1984.
Non soggetto.
Dicembre 1999.
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