In presenza di alcool etilico e di dipiridamolo l'assorbimento del diltiazem aumenta di 1,5-2 volte.
La somministrazione contemporanea di diltiazem e di antiipertensivi può determinare un potenziamento dell'effetto ipotensivo.
In presenza di farmaci che deprimono la funzione cardiaca e/o inibiscono la conducibilità dello stimolo (cfr. b-bloccanti,antiaritmici o digitalici), diltiazem può esaltare tali effetti.
Il Carzem può essere associato ai nitroderivati. La combinazione di diltiazem con nitrati può potenziare l'azione del farmaco.
Non sono state individuate incompatibilità con anticoagulanti,diuretici, antidiabetici orali.
Farmacodinamica
Il diltiazem è un farmaco ad azione calcio-antagonista,infatti inibisce l'entrata degli ioni calcio a livello dei canali di membrana cellulare durante la fase di eccitazione e deprime il rilascio intracellulare del calcio immagazzinato nel reticolo sarcoplasmatico.
Il diltiazem agisce sulle piccole arterie coronariche ed anche su arterie di calibro più grosso. Aumenta il flusso sanguigno a partire dai vasi occlusi per fattori cronici.
Questo aumento del debito coronarico è il fattore principale di apporto di ossigeno al miocardio.
Il diltiazem esercita un leggero effetto bradicardico che provoca un migliore irroramento del miocardio e una riduzione del lavoro ventricolare.
In studi clinici controllati il diltiazem HCl ha evidenziato nei soggetti trattati un aumento del flusso coronarico, ciò è dovuto alla diminuzione delle resistenze coronariche e ad un allungamento della sistole.
Il farmaco dimostra notevole efficacia nell'angina da sforzo aumentando il carico di lavoro eseguibile in condizioni non ischemiche.
Inoltre, il diltiazem HCl è risultato clinicamente efficace nell'aumentare la soglia ischemica senza effetti deprimenti sulla contrattilità miocardica.
Nel 50% dei pazienti trattati col farmaco si è riscontrata la scomparsa di episodi anginosi e la sospensione di trinitrina.
Farmacocinetica
I dati di cinetica plasmatica nell'animale confermano che diltiazem viene rapidamente e praticamente del tutto assorbito a livello intestinale.
Nel volontario sano il picco plasmatico per la formulazione Carzem compresse da 60 mg a pronto rilascio si ha a circa 3 ore dalla somministrazione. La sua biodisponibilità è dell'ordine del 40% in ragione dell'effetto di primo passaggio epatico ed è dose-dipendente.
Carzem nella sua formulazione in capsule a cessione regolata da 120 mg consente un rilascio graduale e protratto del principio attivo e, quindi, permette di assicurare livelli ematici costanti nelle 24 ore; la riduzione della frequenza delle somministrazioni consente inoltre di migliorare la compliance dei pazienti.
Nel sangue il diltiazem si trova associato per l'80-85% alle proteine plasmatiche.
L'eliminazione di diltiazem intatto e dei suoi metaboliti avviene per il 65% attraverso la bile e per il 35% per via renale. Il metabolita principale è il desacetildiltiazem. La metabolizzazione di diltiazem negli animali è quasi completa ed è sovrapponibile a quella riscontrata nell'uomo.
Tossicologia
Il diltiazem ha evidenziato scarsa tossicità acuta nelle prove effettuate sul ratto e sul topo per via orale e sottocutanea.
Nella prova di tossicità a 4 settimane nel ratto, la dose pari a 15 volte la dose terapeutica massima giornaliera è stata ben tollerata.
Non si sono verificati fenomeni tossici nelle prove di tossicità cronica alle 24 settimane con dosi fino a 25 volte la dose terapeutica massima giornaliera nel ratto e fino a 5 volte nel cane.
Le prove di fertilità, teratogenesi e tossicità peri- e postnatale, effettuate impiegando dosi fino a 25 volte la dose terapeutica massima giornaliera nel ratto e fino a 10 volte nel coniglio, hanno fornito esito negativo. Ad ogni modo, considerando che diltiazem è in grado di permeare la placenta e che sembra determinare un calo ponderale nei neonati di ratto durante il periodo di svezzamento, secondo quanto riferito in letteratura,se ne sconsiglia l'impiego in caso di gravidanza certa o presunta e nel periodo di allattamento.
Il diltiazem non ha evidenziato nessun potere mutageno e cancerogeno.