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Stati carenziali di vitamina C
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Salvo diversa prescrizione medica si consigliano ai lattanti e
ad bambini in tenerissima età in media 5-8 gocce; ai
bambini piccoli 10 gocce; ai bambini in età scolare ed
agli adulti 15-20 gocce al giorno.
In casi di fabbisogno vitaminico molto elevato,
Cebion gocce può essere somministrato
più volte al giorno.
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Ipersensibilità individuale accertata verso i
componenti o altre sostanze strettamente correlate dal punto di
vista chimico.
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La vitamina C deve essere usata con cautela da soggetti che
soffrano, o abbiano sofferto in passato di nefrolitiasi
(calcolosi renale) e da quelli affetti da Deficit di G6PD
(glucosio-6-fosfato deidrogenasi), emacromatosi, talassemia o
anemia sideroblastica.
L’acido ascorbico può interferire, ad alte dosi,
sui risultati di alcuni tests diagnostici in particolare la
ricerca del glucosio nelle urine con mezzi non specifici.�
E’ perciò consigliabile sospendere
l’assunzione di vitamina C alcuni giorni prima di procedere
a tale esame.
Dopo breve periodo di trattamento senza risultati
apprezzabili, consultare il medico.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
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Se state usando altri medicinali chiedete
consiglio al vostro medico o farmacista.
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Chiedere il consiglio del medico.
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Nessuno.�����������������������������������������������������������������������
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In soggetti predisposti possono manifestarsi
reazioni di ipersensibilità.
A dosaggi più alti di quelli consigliati,
sono stati riferiti mal di testa e disturbi ��
gastrointestinali.
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In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose
eccessiva di Cebion avvertite immediatamente il
medico o rivolgetevi al più vicino ospedale.
Somministrazioni di quantità molto elevate
possono occasionalmente determinare leggeri disturbi
gastrointestinali, costituiti principalmente da fenomeni di tipo
lassativo. In tali casi è opportuno interrompere il
trattamento.
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L'acido ascorbico (insieme con la sua forma ridotta)
costituisce un efficiente sistema redox cellulare di
fondamentale importanza per numerose reazioni biochimiche.
Gli impieghi elettivi della vitamina C in terapia sono le
manifestazioni dovute a carenza secondaria a ridotto apporto
dietetico (scarso contenuto in certi cibi o in talune diete
ristrette, distruzione durante la cottura, ecc.) o ad un
aumentato fabbisogno (allattamento, sviluppo, malattie infettive)
o ad un ridotto assorbimento (gastroenteriti, coliti, sindromi da
malassorbimento).
Attualmente, tuttavia, sono rari i casi di carenza con
sintomatologia conclamata (scorbuto), mentre costituiscono la
norma situazioni subcarenziali con manifestazioni cliniche
sfumate o parziali (es. fragilità capillare, ecc.).
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Somministrato per via orale l’acido
ascorbico viene rapidamente assorbito dall’intestino attraverso un processo energia-dipendente
che è saturabile in modo dose- dipendente.
L’assorbimento dell’ascorbato della dieta è praticamente�completo.
In condizioni fisiologiche la somministrazione
orale di 60 mg al dì induce una concentrazione plasmatica di circa 0.8 mg/dL e un contenuto corporeo di circa 1500 mg; se l’apporto raggiunge 200 mg giornalieri la concentrazione plasmatica si eleva a 1.5 mg/dL�mentre il contenuto corporeo tende a raggiungere i 2500 mg.
La soglia renale dell’acido ascorbico è di circa 1.5 mg/dL. L’acido ascorbico in� eccesso
è rapidamente eliminato principalmente nelle urine in forma immodificata o come acido deidroascorbico e sotto forma di
metaboliti come acido 2,3 dichetogulonico e acido ossalico. La sua eliminazione è generalmente accompagnata da una lieve�diuresi. Non vi sono quindi pericoli di accumulo.
Si distribuisce in tutti i tessuti, in particolare nel fegato, nella corteccia surrenale, nell’ipofisi.
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In letteratura non esistono documentazioni specifiche sulla
tossicità acuta.
Gli studi sulla tossicità cronica indicano che
l’acido ascorbico è ben tollerato negli animali; ��
in ratti, ad esempio, trattati con dosi di 6.4 g/kg per sei
settimane e di 2 g/kg per due anni non si sono evidenziate
variazioni del peso, della mortalità nonchè dei
parametri ematologici, clinici ed istologici controllati ripetutamente.
L’aggiunta di acido ascorbico a cellule in vitro
può determinare un incremento della mutagenesi. Il fenomeno non è invece realizzabile in vivo,
laddove l’acido ascorbico esercita al contrario un marcato effetto protettivo sul DNA e sui sistemi ad
esso correlati.
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Glicerolo; Acqua depurata.
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Nessuna nota
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3 anni
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La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in
confezionamento integro, correttamente conservato.
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Flacone di vetro ambrato tipo III secondo F.U. VIII Ed., con
contagocce in polietilene e tappo a vite di metallo con chiusura
di garanzia.
Flacone da 10 ml.
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Cebion gocce si somministra diluito o non diluito, aggiunto ad
es. nel poppatoio, latte, tè, succo di frutta, pappa.
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BRACCO s.p.a.
Via E. Folli, 50
MILANO
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1° giugno 2000
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Giugno 2000
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