Principio attivo: cefamandolo nafato sale sodico g 1,1 (pari a cefamandolo g 1).
- [Vedi Indice]
Funzionalità renale | Infezioni potenzialmente letali dose massima | Infezioni gravi |
Lievemente ridotta | 2 g ogni 6 h | 1,5 g ogni 6 h o 2 g ogni 8 h |
Moderatamente ridotta | 2 g ogni 8 h | 1,5 g ogni 8 h |
Fortemente ridotta | 1 g ogni 6 h o 1,25 g ogni 8 h | 1 g ogni 8 h |
Molto fortemente ridotta | 1 g ogni 12 h | 0,5 g ogni 8 h o 0,75 g ogni 12 h |
Non presente | 0,5 g ogni 8 h o 0,75 g ogni 12 h | 0,5 g ogni 12 h |
Il prodotto può essere somministrato per via endovenosa o intramuscolare.
Somministrazione intramuscolare: l'iniezione intramuscolare deve essere effettuata profondamente in un grosso muscolo.
Somministrazione per via endovenosa: per ottenere una soluzione isotonica, sciogliere 1 g di prodotto in 22 ml di acqua per iniezioni.
Somministrazione per via endovenosa intermittente diretta: ogni g di prodotto viene sciolto in 10 ml di acqua per iniezioni, di soluzione fisiologica di cloruro di sodio o di soluzione di glucosio al 5% e lentamente viene iniettato (in 3 -5 minuti) direttamente per via endovenosa o nella cannula di una infusione in corso.
Infusione per via endovenosa intermittente con apparecchio y o con pompa da perfusione: si può adottare questo tipo di somministrazione mentre vengono infusi altri fluidi per via endovenosa. Tuttavia, durante l'infusione di soluzione di cefamandolo deve essere interrotta la somministrazione di altre soluzioni. Se si usa come solvente l'acqua per iniezioni devono esserne impiegati 20 ml per ogni grammo di cefamandolo, per evitare una soluzione ipotonica. Con altri solventi impiegare 100 ml di soluzione per 1-2 g di prodotto.
Infusione endovenosa goccia a goccia: sciogliere ogni grammo di prodotto in 10 ml di acqua per iniezioni quindi aggiungere la necessaria quantità di soluzione infusionale.
Compatibilità: Il prodotto è compatibile con le seguenti soluzioni: soluzione fisiologica di cloruro di sodio; soluzione di glucosio al 5 o al 10%; soluzione di glucosio al 5% con 0,9%, 0,45% o 0,2% di cloruro di sodio, soluzione di lattato di sodio (1/6 molare). Se vengono somministrati contemporaneamente il prodotto e un antibiotico amminoglicosidico entrambi devono essere somministrati contemporaneamente, ma non mescolati, né debbono essere mischiati nello stesso flacone, prima dell'infusione.
Il prodotto va usato con cautela, specie alle dosi massime, in soggetti con ridotta funzionalità renale. Vedere specifico schema posologico in `
'.
I rischi della nefrotossicità aumentano se vengono associati antibiotici aminoglicosidici. Per cui, in questi casi, i dosaggi devono essere congrui ed i controlli più assidui ed approfonditi.
Nel determinare il glucosio urinario si possono avere reazioni erratamente positive se si usano: il reagente di Benedict; la soluzione di Fehling o compresse Clinitest; ciò non avviene però se si impiegano tavolette Clinistix per analizzare il glucosio urinario o se si usa il Glukotest per analizzare il glucosio. La dimostrazione dell'albumina nelle urine mediante acidi o denaturazione può risultare erratamente positiva nella terapia con il prodotto.
Sono state segnalate, in corso di trattamento con cefalosporine, positività dei tests di Coombs (talora false).
Il prodotto deve essere usato con prudenza nei pazienti allergici alla penicillina.
Da alcuni referti risulta una parziale allergia crociata tra penicillina e cefalosporina e sono stati riferiti alcuni casi con reazioni gravi di ipersensibilità nei confronti di entrambe le sostanze.
Ai soggetti allergici, in particolare ai soggetti allergici ai farmaci, devono essere somministrati con prudenza gli antibiotici.
Il prodotto va somministrato con cautela nelle madri che allattano.
Le cefalosporine di III generazione come altre betalattamine possono indurre resistenza microbica e tale evenienza è maggiore verso organismi opportunisti, specialmente enterobacteriacee e Pseudomonas, in soggetti immunodepressi e probabilmente, associando fra loro più betalattamine.
Con l'uso di cefamandolo possono verificarsi rari casi di ipotrombinemia. Sono maggiormente soggetti al rischio di emorragie e di fenomeni tromboembolici i pazienti con disordini primari o secondari della emocoagulazione (trombocitopenia, trombopatia, altri disordini della coagulazione del sangue).
In questi pazienti è opportuno effettuare il test di Quick ogni 2-3 giorni e somministrare vitamina K (10 mg per settimana).
- [Vedi Indice]
- [Vedi Indice]
Fiala solvente: Lidocaina cloridrato, Acqua per preparazioni iniettabili
1 flaconcino da g 1 per uso intramuscolare o endovenoso annessa fiala solvente da ml 3 esclusivamente per iniezioni intramuscolari.
Via Cacciamali, 34-36-38 - 25125 Brescia