Cefonicid DOC
Cefonicid DOC 500 mg polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare
Il flaconcino di polvere contiene:
Principio attivo: Cefonicid bisodico mg 540,5 (pari a Cefonicid mg 500)
Cefonicid DOC1 g polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare
Il flaconcino di polvere contiene:
Principio attivo: Cefonicid bisodico� g 1,081 (pari a Cefonicid g 1)
Cefonicid DOC1 g polvere e solvente per soluzione per infusione endovenosa
Il flaconcino di polvere contiene:
Principio attivo: Cefonicid bisodico g 1,081 (pari a Cefoncid g 1)
Polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare.
Polvere e solvente per soluzione per infusione endovenosa.
Clearance della creatinina |
Dosaggio |
|
ml/min x 1,73 m2 |
Infezioni meno gravi |
Infezioni ad alto rischio |
79-60 |
10 mg/kg (ogni 24 ore) |
25 mg/kg (ogni 24 ore) |
59-40 |
8 mg/kg (ogni 24 ore) |
20 mg/kg (ogni 24 ore) |
39-20 |
4 mg/kg (ogni 24 ore) |
15 mg/kg (ogni 24 ore) |
19-10 |
4 mg/kg (ogni 48 ore) |
15 mg/kg (ogni 48 ore) |
9-5 |
4 mg/kg (ogni 3-5 giorni) |
15 mg/kg (ogni 3-5 giorni) |
< 5 |
3 mg/kg (ogni 3-5 giorni) |
4 mg/kg (ogni 3-5 giorni) |
Nota: in caso di dialisi non sono necessarie somministrazioni supplementari.
Cefonicid DOC viene somministrato per via i.m. o e.v. alla dose singola giornaliera di 50 mg/kg.
Ipersensibilità verso i componenti o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico, in particolare penicilline, cefalosporine e altri antibiotici beta-lattamici e, per la forma per uso intramuscolare, lidocaina ed altri anestetici locali di tipo amidico. Generalmente controindicato in gravidanza e nell’allattamento (vedi 4.6).
Prima di iniziare la terapia con Cefonicid DOC, occorre accertare che il paziente non abbia avuto in precedenza reazioni di ipersensibilità verso cefonicid, cefalosporine, penicilline, altri antibiotici beta-lattamici o altri farmaci. Inoltre, per le preparazioni per uso intramuscolare, occorre accertare che il paziente non abbia avuto in precedenza reazioni di ipersensibilità verso la lidocaina o gli altri anestetici locali di tipo amidico.
E’ stato accertato che pazienti allergici alla penicillina possono essere allergici ad altri antibiotici beta-lattamici comprese le cefalosporine e che quelli allergici alla lidocaina possono esserlo anche agli altri anestetici locali di tipo amidico; inoltre, per quanto rari, sono stati segnalati casi di pazienti che hanno presentato gravi reazioni di tipo anafilattico, specialmente dopo somministrazione di medicinali iniettabili.
L’insorgenza di una qualsiasi reazione di tipo allergico impone la sospensione del trattamento. Le reazioni di ipersensibilità gravi, ed in particolari l’anafilassi, possono richiedere la somministrazione di adrenalina ed altri interventi terapeutici di emergenza.
Le cefalosporine dovrebbero essere usate con cautela nei pazienti con una storia di malattie gastrointestinali ed in particolare di colite.
La terapia antibatterica può provocare lo sviluppo di germi non sensibili e, raramente, un’alterazione della normale flora del colon con possibile selezione di clostridi responsabili di colite pseudomembranosa. E’ importante considerare questa patologia nella diagnosi differenziale dei pazienti che presentano diarrea dopo l’uso di un antibiotico. Casi lievi di colite pseudomembranosa possono regredire con l’interruzione del trattamento. Nelle forme di media e grave entità il trattamento di elezione è rappresentato dalla vancomicina per uso orale integrato dalla somministrazione di fluidi, elettroliti e proteine.
L’uso contemporaneo di farmaci che favoriscono la stasi fecale deve essere assolutamente evitato.
Nei pazienti con sospetta patologia renale, in particolare, un’attenta valutazione della funzione renale, clinica e di laboratorio, deve essere condotta prima e durante la terapia con cefalosporine. Gli effetti nefrotossici sono più probabili nei pazienti di età superiore a 50 anni, in quelli con precedenti patologie renali e nel caso di concomitanti somministrazioni di altri farmaci nefrotossici (vedi 4.5). Tutte le cefalosporine devono essere somministrate con cautela e a dosaggio ridotto in presenza di insufficienza renale (vedi 4.2).
In caso di infezioni, il microrganismo responsabile dovrebbe sempre essere isolato e la terapia antibatterica dovrebbe essere basata su test di sensibilità condotti su campioni raccolti prima dell’inizio della terapia.
La sensibilità al cefonicid deve essere confermata con metodi standardizzati (dischi per antibiogramma contenenti 30mg di principio attivo – Test di Kirby Bouer). La terapia con Cefonicid DOC può comunque essere iniziata in attesa dei risultati di queste analisi.
Prima di impiegare Cefonicid DOC in associazione con altri antibiotici, dovrebbero essere attentamente valutate le relative interazioni, controindicazioni, avvertenze, precauzioni ed effetti indesiderati.
Probenecid rallenta l’eliminazione renale della maggior parte delle cefalosporine, compreso il cefonicid, aumentandone la concentrazione ematica.
Farmaci nefrotossici: l’uso concomitante di farmaci nefrotossici come aminoglicosidi, colistina, polimixina-B o vancomicina può aumentare il rischio di nefrotossicità con alcune cefalosporine e probabilmente dovrebbe essere evitato, se possibile. Questo effetto non è stato ancora riportato dopo l’uso contemporaneo di cefonicid e aminoglicosidi.
Alcool: non sono stati riportati effetti disulfiram-simili in pazienti che hanno assunto alcool durante il trattamento con il cefonicid.
Altri antibatterici: studi in vitro indicano che aminoglicosidi, penicilline o cloramfenicolo possono avere un effetto additivo o sinergico sull’attività antibatterica delle cefalosporine verso alcuni microrganismi.
In gravidanza e nell’allattamento la sicurezza del cefonicid non è dimostrata, pertanto il medicinale va somministrato nei casi di assoluta necessità, quando, a giudizio del medico, i potenziali benefici superano i rischi possibili.
In caso di taglio cesareo Cefonicid DOC può essere somministrato soltanto dopo la legatura del cordone ombelicale.
Nessuno noto.
Gli effetti indesiderati dovuti alle varie cefalosporine sono generalmente simili:
Reazioni di ipersensibilità : orticaria, prurito, eruzioni cutanee (maculopapulari, eritematose o morbilliformi), febbre e brividi, reazioni simil-malattie da siero (febbre, orticaria, artralgia, edema e linfoadenopatia), eosinofilia, artralgia, edema, eritema, prurito anale e genitale, angioedema, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica, dermatite esfoliativa. Raramente sono state riportate reazioni anafilattiche: gravi reazioni acute e generalizzate caratterizzate da dispnea, spesso seguita da collasso cardiovascolare o da shock, manifestazioni cutanee (essenzialmente prurito ed orticaria con o senza angioedema) e gastrointestinali (nausea, vomito, dolori addominali crampiformi e diarrea).
Reazioni di ipersensibilità si verificano con maggiore frequenza nei pazienti con una storia di allergia, in particolare verso la penicillina.
Effetti ematologici: nel 3% e oltre dei pazienti trattati con una cefalosporina è riscontrabile un test di Coombs, diretto ed indiretto, positivo. Raramente, e in forma lieve e transitoria, neutropenia, trombocitemia o trombocitopenia e leucopenia. Raramente sono state riferite anemia e agranulocitosi, così come anemia aplastica, pancitopenia, anemia emolitica ed emorragia. Nel 3% dei pazienti trattati con il cefonicid, è stata riporta eosinofilia e nell’1,7% dei casi un aumento delle piastrine.
Effetti epatici: aumento di transaminasi (AST/SGOT, ALT/SGPT), fosfatasi alcalina, lattico deidrogenasi (LDH), gamma-glutamil-transpeptidasi (GGTP) o bilirubina e disfunzioni epatiche, compresa la colestasi. Questi effetti sono generalmente lievi e scompaiono con la sospensione della terapia.
Effetti gastrointestinali: gli effetti indesiderati di più frequente riscontro dopo somministrazione orale di cefalosporine sono: nausea, vomito e diarrea. Generalmente sono lievi e transitori, ma raramente possono essere tali da richiedere la sospensione del farmaco. Altri effetti osservati sono: dolore addominale, tenesmo, dispepsia, glossite e pirosi gastrica. Gli effetti gastrointestinali delle cefalosporine possono verificarsi anche dopo somministrazione intramuscolare o endovenosa. Raramente, durante il trattamento con cefalosporine o dopo la sua sospensione, è stata riferita la comparsa di colite pseudomembranosa causata da clostridi antibiotico-resistenti produttori di tossine (es. C. difficile); alcuni casi letali sono stati riportati.
Effetti locali: reazioni locali sono piuttosto comuni con alcune cefalosporine, il cefonicid in particolare: dolore, indurimento dei tessuti e dolorabilità dopo somministrazione intramuscolare; occasionalmente flebite e tromboflebite dopo somministrazione endovenosa.
Effetti neurologici: dopo somministrazione intratecale, particolarmente se ad alte dosi: segni di neurotossicità quali allucinazioni, nistagmo e convulsioni. Dopo somministrazione orale, intramuscolare o endovenosa: vertigini, cefalea, malessere, stanchezza.
Effetti renali: occasionalmente, aumento transitorio di azotemia e creatininemia. Raramente, insufficienza renale acuta associata a nefrite interstiziale.
Non sono noti sintomi da riferirsi a sovradosaggio del farmaco. Si raccomanda di non superare i 2 g/die.
L’azione battericida del cefonicid deriva dall’inibizione della sintesi della parete batterica. Il cefonicid è attivo in vitro verso un gran numero di batteri Gram-positivi e Gram-negativi.
La somministrazione di dosi terapeutiche (1 g) del cefonicid nel volontario sano induce elevate e prolungate concentrazioni sieriche sia per via intramuscolare che per via endovenosa.
L’emivita sierica dopo somministrazione endovenosa e intramuscolare è di circa 4-5 ore.
Il cefonicid si lega in misura elevate e reversibile alle proteine sieriche. Il cefonicid non viene metabolizzato; il 99% è eliminato in forma immodificata nelle urine in 24 ore. Una dose di 500 mg i.m. produce elevate concentrazioni urinarie (384 mcg/ml). dopo 6-8 ore.
Il cefonicid raggiunge concentrazioni terapeutiche nei seguenti tessuti: cuore, ossa, vie biliari, prostata, utero, tessuto adiposo; nei seguenti fluidi: sangue, urine, bile ed inoltre nelle ferite purulente e chirurgiche.
Il cefonicid non è indicato nel trattamento delle meningiti poiché non attraversa la barriera ematoencefalica. Benché il cefonicid raggiunga livelli terapeutici nella bile, questi livelli sono più bassi di quelli rilevati con altre cefalosporine e le quantità del cefonicid rilasciate nel tratto gastrointestinale sono minime.
La DL50 è 7000 mg/kg dopo somministrazione intraperitoneale e circa 3000 mg/kg dopo somministrazione endovenosa. Tali dosi corrispondono rispettivamente a circa 500 e 200 volte la dose terapeutica nell’uomo (1 g/die pari a circa 15 mg/kg).
Le prove di mutagenesi non hanno evidenziato alcun effetto genotossico.
Polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare: fiala solvente: lidocaina cloridrato, acqua per preparazioni iniettabili.
Polvere e solvente per soluzione per infusione endovenosa: fiala solvente: sodio bicarbonato, acqua per preparazioni iniettabili.
E’ stata segnalata l’incompatibilità (formazione di particelle e/o filamenti) del cefonicid con hetastarch, filgrastim e sargramostim.
18 mesi.
La soluzione per uso intramuscolare ricostituita va utilizzata immediatamente.
Nessuna in particolare.
Cefonicid DOC500 mg polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare:
Contenitore della polvere: flaconcino di vetro neutro, trasparente, di resistenza idrolitica di tipo III (sodico calcico), di capacità utile alla spalla pari a 7 ml; tappo in materiale elastomero per preparazioni iniettabili, fissato sulla bocca del flacone da ghiera in alluminio.
Contenitore del solvente: fiala di vetro neutro, incolore, di resistenza idrolitica di tipo I (borosilicato) saldata alla fiamma, munita di prerottura con serigrafia.
Confezione: astuccio di cartone litografato contenente 1 flaconcino di polvere liofilizzata da 500 mg + 1 fiala solvente da 2 ml ed un foglio illustrativo.
Cefonicid DOC1 g polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare:
Contenitore della polvere: flacone di vetro neutro, trasparente, di resistenza idrolitica di tipo III (sodico calcico), di capacità utile alla spalla pari a 7 ml; tappo in materiale elastomero per preparazioni iniettabili, fissato sulla bocca del flacone da ghiera in alluminio.
Contenitore del solvente: fiala di vetro neutro, incolore, di resistenza idrolitica di tipo I (borosilicato) saldata alla fiamma, munita di prerottura con serigrafia
Confezione: astuccio di cartone litografato contenente 1 flaconcino di polvere liofilizzata da 1 g + 1 fiala solvente da 2,5 ml ed un foglio illustrativo.
Cefonicid DOC1 g polvere e solvente per soluzione per infusione endovenosa:
Contenitore della polvere: flaconcino di vetro neutro, trasparente, di resistenza idrolitica di tipo III (sodico calcico), di capacità utile alla spalla pari a 7 ml; tappo in materiale elastomero per preparazioni iniettabili, fissato sulla bocca del flacone da ghiera in alluminio.
Contenitore del solvente: fiala di vetro neutro, incolore, di resistenza idrolitica di tipo I (borosilicato) saldata alla fiamma, munita di prerottura con serigrafia.
Confezione: astuccio di cartone litografato contenente 1 flaconcino di polvere liofilizzata da 1 g + 1 fiala solvente da 2,5 ml ed un foglio illustrativo.
Per iniezioni intramuscolari ricostituire la soluzione con la fiala solvente da 2 - 2,5 ml, contenente lidocaina HCl 1%, inserita nella confezione. La soluzione ricostituita per uso intramuscolare non deve essere mai impiegata in caso di somministrazione endovenosa.
Per iniezioni endovenose dirette (bolo) ricostituire la soluzione con la fiala solvente da 2,5 ml, contenente sodio bicarbonato al 4% in acqua per preparazioni iniettabili, inserita nella confezione. Scuotere bene.
Diluire la soluzione così ricostituita nei liquidi per infusione parenterale elencati più avanti.
Nota: i prodotti per uso parenterale, dovrebbero essere ispezionati visivamente, qualora la soluzione ed il contenitore lo permettano, per eventuali impurità o cambiamenti di colore prima della somministrazione. Un lieve ingiallimento non influenza l’attività del prodotto.
Stabilità: benché la ricostituzione della soluzione di Cefonicid DOC e le diluizioni della soluzione nei liquidi per infusione consigliati siano stabili per 12 ore a temperatura ambiente, Cefonicid DOC dovrebbe essere somministrato appena possibile dopo la ricostituzione della soluzione.
Somministrazione: prima della somministrazione intramuscolare o endovenosa si consiglia la disinfezione della cute.
Somministrazione intramuscolare: iniettare la soluzione profondamente in una massa muscolare. L’aspirazione è necessaria per evitare di iniettare inavvertitamente la soluzione in un vaso sanguigno. Quando si somministrano 2 g i.m. in un’unica dose giornaliera, metà della dose dovrebbe essere somministrata in una massa muscolare differente.
Somministrazione endovenosa: per iniezione diretta (bolo), somministrare la soluzione ricostituita di Cefonicid DOC lentamente, in un periodo di 3-5 minuti, direttamente o attraverso il tubicino nei pazienti che stanno ricevendo fluidi per via parenterale (vedere elenco sottostante). Per infusione, diluire la soluzione ricostituita di Cefonicid DOC in 100 ml (1 g) di una delle seguenti soluzioni:
-soluzione di sodio cloruro (0,9%),
-destrosio al 5% o 10%,
-destrosio al 5% e sodio cloruro 0,9%, o 0,45% o 0,2%,
-Ringer,
-Ringer lattato,
-destrosio al 5% in soluzione di Ringer lattato.
In queste soluzioni Cefonicid DOC è stabile a temperatura ambiente per 12 ore.
DOC Generici S.r.l.
Via Manuzio, 7 – 20124 Milano
Cefonicid DOC 500 mg polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare A.I.C. n. 035012018/G
Cefonicid DOC 1 g polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare� A.I.C. n. 035012020/G
Cefonicid DOC 1 g polvere e solvente per soluzione per infusione endovenosa A.I.C. n. 035012032/G
Polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare: medicinale soggetto a prescrizione medica.
Polvere e solvente per soluzione per infusione endovenosa: medicinale utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero e in cliniche e case di cura.
Cefonicid DOC 500 mg polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare: Luglio 2001
Cefonicid DOC 1 g polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare: Luglio 2001
Cefonicid DOC 1 g polvere e solvente per soluzione per infusione endovenosa: Luglio 2001
Medicinale non soggetto al DPR 309/90.
Marzo 2002.