Ciascuna compressa contiene 75 microgrammi di desogestrel.
Compresse rivestite.
- [Vedi Indice]
Prevenzione del concepimento.
�
Le compresse devono essere prese ogni giorno
all’incirca alla stessa ora, in modo che l’intervallo
tra due compresse corrisponda sempre a 24 ore. La prima compressa
deve essere assunta il primo giorno della mestruazione. Si deve
poi proseguire con una compressa al giorno, tutti i giorni, anche
se si verifica un qualunque sanguinamento vaginale. Ogni nuovo
blister deve essere iniziato direttamente il giorno dopo il
precedente. Quando proviene da un’altra pillola a base di
solo progestinico, la donna può iniziare a prendere
Cerazette qualunque giorno, senza osservare interruzione tra un
preparato e l’altro.
Dopo il parto il trattamento contraccettivo con
Cerazette può essere iniziato prima che le mestruazioni
siano ritornate. Se sono trascorsi più di 21 giorni dal
parto è necessario escludere una gravidanza e si deve
impiegare un metodo contraccettivo aggiuntivo nella prima
settimana.
Dopo un aborto al primo trimestre si raccomanda di
iniziare il trattamento immediatamente. In questo caso non
è necessario impiegare un metodo contraccettivo
aggiuntivo.
Compressa dimenticata: la protezione
contraccettiva può risultare ridotta se tra
l’assunzione di 2 compresse sono trascorse più di 27
ore. Se il ritardo nell’assunzione di una qualunque
compressa è inferiore alle 3 ore, la compressa dimenticata
deve essere presa non appena ci si ricordi di farlo; quella
successiva deve essere presa secondo lo schema abituale. Se il
ritardo è superiore alle 3 ore, la donna deve usare un
metodo contraccettivo aggiuntivo per i successivi 7 giorni. Se si
è dimenticato di assumere compresse nella prima settimana
e, nel corso della settimana precedente, si sono avuti rapporti
sessuali, si deve tenere in considerazione la possibilità
che si sia instaurata una gravidanza. Se si manifesta un episodio
di vomito nelle 3-4 ore successive all’assunzione della
compressa, si devono osservare le stesse precauzioni come nel
caso di compressa dimenticata.
Monitoraggio del trattamento
Prima di prescrivere il prodotto è necessario
effettuare un’accurata anamnesi medica; si raccomanda
inoltre un accurato esame ginecologico per escludere una
gravidanza in atto. Prima di prescrivere il prodotto devono
essere valutati disturbi del ciclo quali oligomenorrea e
amenorrea. L’intervallo tra i controlli medici è in
funzione di ciascun caso individuale. Se il prodotto è in
grado di influenzare sostanzialmente una malattia latente o
manifesta (vedere Paragrafo 4.4), debbono essere programmati i
relativi esami medici di controllo.
Anche quando Cerazette viene assunto regolarmente,
possono verificarsi disturbi del ciclo. Se i sanguinamenti sono
molto frequenti e irregolari si deve prendere in considerazione
l’impiego di un altro metodo contraccettivo. Se i sintomi
persistono, deve essere esclusa una causa organica. In caso di
amenorrea durante la terapia è necessario indagare se le
compresse siano state assunte o meno secondo le istruzioni; in
tali casi può essere indicato un test di gravidanza.
In caso di gravidanza il trattamento deve essere
interrotto.
�
Gravidanza accertata o presunta
Disturbi tromboembolici venosi in atto
Grave malattia epatica in atto o pregressa, fin quando i
valori di funzionalità epatica non sono tornati nella
norma
Tumori progestinico-dipendenti
Sanguinamento vaginale non diagnosticato
Ipersensibilità ad uno qualunque dei componenti di
Cerazette.
�
Il rischio di cancro mammario aumenta in genere con il
progredire dell’età. Durante l’uso di
contraccettivi orali il rischio di avere diagnosticato un cancro
al seno è leggermente aumentato. Questo aumento di rischio
diminuisce gradualmente nei 10 anni successivi alla interruzione
dell’assunzione del contraccettivo orale e non dipende
dalla durata di impiego, ma dall’età della donna che
assume il contraccettivo orale. Il numero atteso di casi
diagnosticati per 10.000 donne che usano contraccettivi orali
combinati� (sino a 10 anni dopo la sospensione del trattamento),
rispetto alle donne che non hanno mai fatto uso di contraccettivi
nello stesso periodo di tempo, è stato così
calcolato nei rispettivi gruppi di età: 4.5/4 (16-19
anni), 17.5/16 (20-24 anni), 48.7/44 (25-29 anni), 110/100 (30-34
anni), 180/160 (35-39 anni) e 260/230 (40-44 anni). Il rischio
nelle donne che usano la pillola a base di solo progestinico
è verosimilmente simile a quello associato
all’assunzione dei contraccettivi orali combinati.
Tuttavia, per la pillola a base di solo progestinico le prove
sono meno evidenti. L’aumento di rischio associato ai
contraccettivi orali è basso rispetto al rischio di aver
diagnosticato un cancro al seno nel corso della vita. I casi di
cancro al seno diagnosticati nelle donne che fanno uso di
contraccettivi orali tendono ad essere meno avanzati rispetto a
quelli riscontrati nelle donne che non hanno usato contraccettivi
orali. L’aumento di rischio nelle donne che fanno uso di
contraccettivi orali può essere dovuto ad una più
precoce diagnosi, agli effetti biologici della pillola o ad una
combinazione di entrambi i fattori. Poiché non può
essere escluso un effetto biologico, nelle donne con
pre-esistente cancro al seno e nelle donne nelle quali viene
diagnosticato un cancro al seno durante l’uso di Cerazette,
deve essere eseguita una valutazione individuale del rapporto
beneficio/rischio.
Poiché un effetto biologico dei progestageni sul
cancro del fegato non può essere escluso, nelle donne con
cancro al fegato deve essere effettuata una valutazione
individuale del rapporto beneficio/rischio.
Studi epidemiologici hanno evidenziato
l’associazione tra l’impiego di contraccettivi orali
combinati ed una aumentata incidenza di tromboembolia venosa
(trombosi venosa profonda ed embolia polmonare). Benché
per il desogestrel usato come contraccettivo in assenza di
componente estrogenica la rilevanza clinica di questa evidenza
sia sconosciuta, è necessario interrompere il trattamento
con Cerazette in caso di trombosi. Si deve prendere in
considerazione l’interruzione del trattamento con Cerazette
anche in caso di immobilizzazione protratta conseguente ad
intervento chirurgico o malattia. Donne con storia di disturbi
tromboembolici debbono essere informate della possibilità
di ricomparsa della malattia.
Benché i progestinici possano avere effetto
sulla resistenza periferica all’insulina e sulla tolleranza
al glucosio, non vi è prova della necessità di
modificare il regime terapeutico nelle donne diabetiche che usano
la pillola a base di solo progestinico. Tuttavia le pazienti
diabetiche debbono essere attentamente controllate durante i
primi mesi di impiego di Cerazette.
Il trattamento con Cerazette provoca riduzione dei
livelli serici di estradiolo sino a valori corrispondenti ad una
fase follicolare iniziale. E’ ancora sconosciuto se questa
riduzione possieda alcun effetto di rilevanza clinica sulla
densità minerale ossea.
Con le pillole tradizionali a base di solo progestinico
la protezione nei confronti delle gravidanze ectopiche non
è altrettanto buona come con i contraccettivi orali
combinati, ed è stata associata alla frequente comparsa di
ovulazione durante l’impiego della pillola a base di solo
progestinico. Nonostante il fatto che Cerazette inibisca
regolarmente l’ovulazione, qualora la donna presenti
amenorrea o dolore addominale, nella diagnosi differenziale si
deve tenere conto dell’eventualità di una gravidanza
ectopica.
Occasionalmente può comparire cloasma,
soprattutto nelle donne con storia di cloasma gravidico. Durante
l’assunzione di Cerazette le donne con tendenza al cloasma
devono evitare l’esposizione ai raggi solari o
ultravioletti.
�
Interazioni con farmaci possono ridurre
l’efficacia dei contraccettivi orali. I dati sono
essenzialmente basati su segnalazioni relative a contraccettivi
orali combinati; tuttavia esistono anche informazioni sui
contraccettivi a base di solo progestinico. E’ stata
stabilita interazione con idantoine, barbiturici, primidone,
carbamazepina e rifampicina; probabilmente anche per
oxcarbazepina, rifabutina e griseofulvina. Il meccanismo di
queste interazioni sembra sia basato sulle proprietà di
induzione degli enzimi epatici da parte di queste sostanze.
L’induzione enzimatica massima non si osserva prima di 2-3
settimane, ma può poi persistere per almeno 4 settimane
dopo l’interruzione della terapia. Nelle donne trattate con
farmaci noti come induttori enzimatici è consigliabile
raccomandare il temporaneo impiego di un metodo di barriera
aggiuntivo oppure prescrivere un altro metodo contraccettivo non
ormonale.��
Durante il trattamento con carbone medicinale,
l’assorbimento del principio attivo può essere
ridotto e, di conseguenza, ridotta l’efficacia
contraccettiva. In questi casi si vedano le raccomandazioni
riportate per le compresse dimenticate.
�
Studi negli animali hanno dimostrato che dosi molto
elevate di sostanze progestagene possono provocare
mascolinizzazione dei feti femmina. Ampi studi epidemiologici non
hanno rilevato un rischio aumentato di difetti alla nascita nei
bambini nati da donne che, prima della gravidanza, avevano
assunto contraccettivi orali né un effetto teratogeno
qualora il contraccettivo orale fosse stato inavvertitamente
preso all’inizio della gravidanza.
Anche i dati di farmacovigilanza raccolti per diversi
contraccettivi orali combinati a base di desogestrel non indicano
un rischio aumentato.
Cerazette non influenza la produzione o la
qualità del latte materno. Tuttavia, piccole
quantità di etonogestrel vengono escrete con il latte. Di
conseguenza, potrebbero essere ingeriti dal bambino 0.01-0.05 mcg
di etonogestrel per kg di peso corporeo al giorno (sulla base di
una presunta ingestione di latte di 150 ml/kg/die). Pur non
essendo disponibili dati di follow-up a lungo termine, i dati a 7
mesi con Cerazette non indicano un rischio per il lattante.
Tuttavia, sviluppo e crescita del bambino debbono essere
attentamente controllati.
�
Non applicabile����
�
Nelle donne che fanno uso di Cerazette sono stati
riportati alcuni tipi di irregolarità del sanguinamento,
in percentuale sino al 50%. Poiché Cerazette, diversamente
dagli altri contraccettivi a base di solo progestinico, provoca
un’inibizione dell’ovulazione prossima al 100%, il
sanguinamento vaginale è un fenomeno più comune
rispetto ad altri preparati a base di solo progestinico. Nel
20-30% delle donne il sanguinamento può diventare
più frequente, mentre in un altro 20% può risultare
meno frequente o del tutto assente. Anche la durata del
sanguinamento vaginale può essere più lunga. Dopo
un paio di mesi di trattamento, i sanguinamenti tendono ad essere
meno frequenti. Una corretta informazione, alcune raccomandazioni
ed un diario dei sanguinamenti possono migliorare
l’accettabilità dell’evento da parte della
donna.
Gli effetti collaterali più frequentemente
riportati negli studi clinici con Cerazette sono stati
irregolarità mestruali, acne, modificazioni
dell’umore, dolore mammario, nausea ed aumento del peso
corporeo.
Gli effetti collaterali di seguito riportati sono stati
giudicati dagli sperimentatori come aventi una certa, probabile o
possibile correlazione con il trattamento.
Comuni
|
organismo nel suo insieme: mal di testa, aumento del peso
corporeo
|
(>1/100)
|
sistema endocrino: dolore mammario
|
|
apparato gastrointestinale: nausea
|
|
apparato riproduttivo: sanguinamento irregolare, amenorrea
|
|
pelle: acne
|
|
sistema nervoso: modificazioni dell’umore, riduzione
della libido
|
meno comuni
|
apparato riproduttivo: vaginite, dismenorrea, cisti
ovariche
|
(<1/100)
|
apparato gastrointestinale: vomito
|
|
pelle: alopecia
|
|
sistema nervoso: affaticamento
|
|
occhi: difficoltà ad indossare le lenti a contatto
|
rari
|
pelle: rash, orticaria, eritema nodoso
|
(<1/1000)
|
|
�
Non vi sono segnalazioni di effetti gravi a seguito di
sovradosaggio. Sintomi che possono presentarsi in questo caso
sono nausea, vomito e, nelle giovani, lieve sanguinamento
vaginale. Non esistono antidoti e l’eventuale trattamento
deve essere sintomatico.
�
Cerazette è una pillola a base di solo
progestinico, contenente il progestinico desogestrel (classe ATC
proposta G03AC09). Come altre pillole a base di solo
progestinico, Cerazette è più adatta per
l’uso durante l’allattamento al seno e per le donne
che non possono o non vogliono usare estrogeni. Diversamente
dalle pillole tradizionali a base di solo progestinico,
l’effetto contraccettivo di Cerazette è raggiunto
principalmente attraverso l’inibizione
dell’ovulazione, come provato dal monitoraggio ecografico
delle ovaie e dall’assenza sia del picco LH a metà
ciclo che dell’aumento di progesterone nella fase luteale.
Altri effetti comprendono un aumento della viscosità del
muco cervicale. In uno studio comparativo di efficacia,
l’indice di Pearl complessivo di Cerazette calcolato nella
popolazione target è stato 0.4, rispetto al valore di 1.6
calcolato per 30 mcg di levonorgestrel. L’indice di Pearl
per Cerazette è confrontabile con quello storicamente
calcolato per i contraccettivi orali combinati nella popolazione
che usa in genere contraccettivi orali. Il trattamento con
Cerazette determina anche riduzione dei livelli di estradiolo a
valori corrispondenti all’inizio della fase follicolare.
Non sono stati osservati effetti di rilevanza clinica sul
metabolismo glucidico, su quello lipidico e
sull’emostasi.
�
Assorbimento
Dopo somministrazione orale di Cerazette, il
desogestrel (DSG) viene rapidamente assorbito e convertito in
etonogestrel (ENG). In condizioni di steady state, il picco dei
livelli serici è raggiunto 1,8 ore dopo assunzione della
compressa e la biodisponibilità assoluta dell’ENG
è del 70% circa.
Distribuzione
L’ENG è legato per il 95.5-99% alle
proteine plasmatiche, in prevalenza albumina e, in misura minore,
SHBG.
Metabolismo
Il DSG viene metabolizzato per ossidrilazione e
deidrogenazione in ENG, metabolita attivo.L’ENG viene
metabolizzato attraverso solfo- e glicurono-coniugazione.
Eliminazione
L’ENG viene eliminato con un’emivita media
di circa 30 ore, senza differenza tra somministrazione singola e
somministrazioni multiple. I livelli plasmatici di steady state
sono raggiunti dopo 4-5 giorni. La clearance sierica dopo
somministrazione e.v. di ENG è di circa 10l/h.
L’escrezione dell’ENG e dei suoi metaboliti, sotto
forma di steroide libero� o di prodotti della coniugazione,
avviene attraverso urine e feci (nel rapporto 1,5:1). Nelle donne
che allattano al seno, l’ENG è escreto nel latte
materno con un rapporto latte/siero di 0,37-0,55. Sulla base di
questi dati e di una ingestione di latte stimata in 150
ml/kg/die, una quota pari a 0.01-0.05 mcg di etonogestrel
può essere ingerita dal neonato.
�
Gli studi tossicologici non hanno evidenziato alcun
effetto diverso da quelli prevedibili sulla base delle
proprietà ormonali del desogestrel.
�
Nucleo: silice colloidale anidra, alfa-tocoferolo,
lattosio monoidrato, amido di mais, povidone, acido stearico.
Rivestimento: ipromellosa, macrogol 400, talco, titanio
biossido (E 171).
�
Nessuna rilevata.
�
3 anni.
�
Non sono previste speciali precauzioni per la
conservazione
�
Blister in PVC/alluminio, con 28 compresse (confezioni
con 1, 3 o 6 blisters).
Ciascun blister è avvolto in un sacchetto di
alluminio, confezionato in astuccio di cartone serigrafato.
Le compresse sono bianche, rotonde, biconvesse, del
diametro di 5 mm, recanti il codice KV su 2 su un lato e
la scrittaORGANON sull’altro lato.
�
Non applicabile
�
N.V. Organon, PO Box 20, 5340 BH Oss, Olanda
Rappresentante e Concessionario in Italia:
Organon Italia S.p.A.
Via Ostilia, 15 – 00184 - ROMA
�
Astuccio da 1 blister contenente 28 compresse�� ���� N.
AIC 034118012/M
Astuccio da 3 blisters contenenti ciascuno 28
compresse�� N. AIC 034118024/M
Astuccio da 6 blisters contenenti ciascuno 28
compresse�� N. AIC 034118036/M
�
-----
�
3 novembre 1998
�
-----
�
-----
�
Prontuariofarmaci. - Copyright � 2000-2012 - Anibaldi.it@Network -
Tutti i diritti riservati.
[http://www.carloanibaldi.com/terapia/schede/summary.htm]