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Trattamento sintomatico del bruciore e dell'iperacidità
dello stomaco occasionali.
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Adulti: Una compressa da 200 mg, due volte al giorno,
preferibilmente a stomaco vuoto: in caso di persistenza dei sintomi si potrà aumentare la
dose non superando comunque le quattro compresse al giorno (800 mg).
In caso di compromissione della funzione renale il dosaggio
deve essere deciso dal medico.
Non usare per più di sette giorni. Non superare le dosi
ed il periodo di trattamento indicati: in caso di mancanza di risultati apprezzabili o di
co-somministrazioni farmacologiche, anche per patologie non correlate, occorre consultare il Medico.
Modo di somministrazione: L’ assunzione delle
compresse può avvenire in qualunque momento del giorno o della notte, vicino o lontano dai
pasti.
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Ipersensibilità verso i componenti o altre sostanze
strettamente correlate dal punto di vista chimico.
Controindicato nei bambini di età inferiore ai 12 anni,
generalmente controindicato nei ragazzi al di sotto dei 16 anni (vedere p. 4.4).
Generalmente controindicato in gravidanza e durante
l'allattamento (vedere p. 4.6).
Per la presenza di aspartame è controindicato nella
fenilchetonuria.
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In caso di dieta iposodica occorre tener presente che una
compressa effervescente contiene 659,5 mg di sodio (pari a 28,8 mEq).
Il trattamento con CIMETIDINA deve essere seguito con cautela
dai pazienti:
- che hanno un’ ulcera gastrica o duodenale
- che hanno problemi al fegato e ai reni;
- che stanno assumendo altri farmaci prescritti dal loro
medico;
- anziani o di età matura in cui i sintomi dovuti
all’ acidità di stomaco sono comparsi per la
prima volta o si sono modificati di recente;
- che, in aggiunta ai sintomi, perdono peso senza seguire
diete;
- hanno una rara malattia chiamata porfiria.
Poiché l'esperienza clinica nell'infanzia è
limitata, l'uso del medicinale al di sotto dei 16 anni richiede particolare cautela da parte del Medico nella
valutazione del rapporto rischio/beneficio.
Il trattamento con questo medicinale può mascherare i
sintomi del cancro dello stomaco.
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L’ uso della cimetidina in associazione ai seguenti
farmaci deve essere evitata o richiede una cauta valutazione e una idonea sorveglianza da parte del
medico.
Antiaritmici: la cimetidina aumenta la concentrazione
plasmatica di vari antiaritmici (amiodarone, flecainide, lidocaina, procainamide, propafenone,
chinidina).
Anticoagulanti: la cimetidina aumenta l’ effetto
anticoagulante di warfarin e acenocumarolo. I pazienti in terapia con anticoagulanti orali e cimetidina
potrebbero presentare un aumento del tempo di protrombina: è bene pertanto che questi
pazienti si rivolgano al medico curante per il controllo, e la riduzione, se ritenuto necessario, della dose
di anticoagulante.
Antiepilettici: la cimetidina aumenta la concentrazione
plasmatica di carbamazepina, fenitoina e valproato.
Ciclosporina: la cimetidina può aumentare la
concentrazione plasmatica della ciclosporina.
Teofillina: la cimetidina aumenta la concentrazione plasmatica
di teofillina.
L’ uso della cimetidina in associazione ai seguenti
farmaci comporta generalmente un rischio minore ma richiede sempre la prescrizione del medico.
Analgesici: analgesici oppioidi, azaprazone.
Antielmintici: mebendazolo.
Antibatterici: cefpodoxima, eritrocina, rifampicina,
metronidazolo.
Antidepressivi: amitriptilina, doxepina, imipramina,
nortriptilina.
Antidiabetici: metformina, sulfaniluree.
Antimicotici: itraconazolo, ketoconazolo, terbinafina.
Antistaminici: loratadina.
Antimalarici: clorochina, chinina.
Antipsicotici: clorpromazina, clozapina e altri.
Antivirali: zalcitabina.
Ansiolitici e ipnotici: benzodiazepine (diazepam),
clordiazepossido.
Beta-bloccanti: aumento della concentrazione plasmatica di
ß-bloccanti quali labetalolo, metoprololo, propranololo.
Calcio-antagonisti: aumento della concentrazione plasmatica di
alcuni calcio-antagonisti.
Citotossici: fluorouracile.
Antagonisti ormonali: octreotide.
Antiemicranici: zolmitriptan.
Sildenafil.
Non somministrare congiuntamente ad antiacidi contenenti
Alluminio e/o Magnesio in quanto questi ultimi sono in grado di interferire con l'assorbimento
della Cimetidina e potrebbero diminuirne l'attività terapeutica.
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Non esistono studi adeguati e ben controllati sull'uso del
medicinale in gravidanza; la Cimetidina attraversa la placenta ed è escreta nel
latte.
Pertanto in caso di gravidanza accertata o presunta il
medicinale deve essere usato solo in caso di necessità, sotto il diretto controllo del
medico, dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto.
L’ uso di cimetidina da parte della madre può
causare effetti indesiderati nel lattante; pertanto è necessario decidere se interrompere l’
allattamento o il trattamento con il medicinale, tenendo in considerazione l’ importanza del farmaco per
la madre.
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Attenzione. Occasionalmente il medicinale può causare
vertigine e sonnolenza. Evitare, in tal caso, di guidare o di usare macchinari o comunque di svolgere
attività che richiedono pronta vigilanza.
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Apparato gastrointestinale: diarrea e altri disturbi
gastrointestinali, alterazione dei valori epatici (raramente con danno epatico associato; epatite colostatica);
raramente: pancreatite acuta.
Sistema nervoso: cefalea, vertigini; raramente: confusione,
depressione, allucinazioni.
Cute e annessi: eruzioni cutanee, alopecia.
Effetti generali: stanchezza; raramente: reazioni di
ipersensibilità (comprendenti: febbre, artralgia, mialgia, anafilassi).
Apparato cardiovascolare: bradicardia, blocco
atrioventricolare; raramente: tachicardia.
Sangue: raramente: agranulocitosi, leucopenia, neutropenia,
pancitopenia, trombocitopenia, anemia aplastica; incrementi della creatinina e delle
transaminasi sieriche.
Rene: raramente: nefrite interstiziale.
Sono stati segnalati casi isolati di ginecomastia e
impotenza.
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Le informazioni sulla tossicità acuta da Cimetidina
sono limitate. Sono stati segnalati casi di sovradosaggio con sintomi simili agli abituali effetti
indesiderati del farmaco o con pupille dilatate, difficoltà di parola, agitazione o con gravi
sintomi neurologici (ad esempio incapacità di rispondere agli stimoli). Per il trattamento del
sovradosaggio da Cimetidina dovrebbero essere adottate le misure consuete utili a rimuovere il
farmaco dal tratto gastrointestinale, il monitoraggio clinico del paziente e le necessarie terapie di
supporto. Gli studi animali suggeriscono che il sovradosaggio di Cimetidina può
causare insufficienza respiratoria e tachicardia che possono essere trattate con respirazione
assistita e beta-bloccanti.
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La Cimetidina è un antagonista dei recettori
H2-istaminici. Come tutte le sostanze ad azione antagonista è un analogo strutturale dell’
istamina, infatti porta legata all’ anello imidazolico
una voluminosa catena laterale a 6 atomi di Carbonio. La
cimetidina riduce l’ acidità gastrica, poiché è in grado di regolare la secrezione
acida, dal momento che inibisce la risposta secretoria allo stimolo indotto dal cibo, dalla gastrina e
dalla stimolazione vagale.
La neutralizzazione dell’ acidità gastrica
è un valido rimedio per il dolore causato da
iperacidità gastrica. La cimetidina trova quindi impiego in quelle
condizioni morbose nelle quali è indispensabile una riduzione della secrezione acida
gastrica.
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Il picco plasmatico viene raggiunto dalla cimetidina entro le
prime due ore dalla ingestione.
L’ assorbimento è rapido nell’ ileo e nel
duodeno, più lento ed incompleto nel digiuno e nel grande intestino.
La cimetidina viene assorbita molto rapidamente quando lo
stomaco è vuoto e molto lentamente quando viene assunta durante un pasto.
L’ eliminazione avviene per via urinaria, con un’
emivita di circa 2 ore. Gran parte della cimetidina è eliminata in forma immodificata, minor
quantità sotto forma di metaboliti.
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Tossicologia. DL50: topo (os) 2450 mg/kg; topo (e.v.)
143 mg/kg; topo (i.p.) 459 mg/kg; ratto (os) 4920 mg/kg; ratto (e.v.) 112 mg/kg; cane (os) 2000 mg/kg.
Tossicità cronica: fino alla dose di 200 mg/kg/die, largamente eccedente quella consigliata
in terapia, la cimetidina risulta ben tollerata per somministrazione orale ripetuta per 6 mesi
nel ratto e per 4 mesi nel mini-pig.
Alla dose di 500 mg/kg/die per 6 mesi nel ratto la cimetidina
provoca invece manifestazioni di intolleranza con modesti sintomi di
compromissione della funzionalità epatica e renale e parziale compromissione della
spermatogenesi.
Tossicità fetale: fino alla dose di 300
mg/kg/die somministrata per via orale, durante la fase organogenetica dello sviluppo fetale, la cimetidina non
influisce sfavorevolmente sull’ andamento della gravidanza, sulla fertilità
e sull’ embriogenesi del ratto e del coniglio.
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Sodio bicarbonato, Sodio citrato monobasico, Sodio citrato
bibasico, Sodio benzoato, Aroma pompelmo, Aspartame, Aroma fresh lime in polvere, Dimeticone,
Saccarosio monopalmitato.
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Non sono note incompatibilità chimico-fisiche della
cimetidina verso altri composti, si consiglia comunque di non mescolare altri farmaci alla soluzione di
cimetidina.
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36 mesi.
La data si riferisce al prodotto in confezionamento integro
correttamente conservato.
Il preparato va assunto una volta allestita la soluzione.
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In ragione della stabilità del prodotto, CIMETIDINA 200
EG non richiede particolari precauzioni di conservazione. Si consiglia comunque di
conservare il tubetto ben chiuso in luogo asciutto.
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Astuccio di cartone litografato contenente 1 tubo in
polipropilene con tappo in politene con gel di silice - 1 tubo contiene 10 compresse
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Sciogliere la compressa in un bicchiere contente un pò
d’ acqua mescolando al bisogno con un cucchiaino. Si ottiene così una soluzione gradevole che
può essere bevuta direttamente dal bicchiere.
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EG S.p.A. - Via D. Scarlatti, 31 - 20124 MILANO
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CIMETIDINA EG 200 mg compresse effervescenti – 10
compresse –
A.I.C. n. 033650021/G
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24/05/2001
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24/05/2001
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