04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
Interazioni
04.6 Gravidanza ed allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio

  Farmaci in Emergenza

05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
.

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
home

TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90

     

- [Vedi Indice]

CLEXANE T

- [Vedi Indice]

1 siringa preriempita da 0,6 ml 0,8 ml 1,0 ml
continene:
Principio attivo:
enoxaparina 6000 U.I. aXa 8000 U.I. aXa 10000 U.I. aXa

- [Vedi Indice]

Soluzione iniettabile per via sottocutanea.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

- [Vedi Indice]

 

- [Vedi Indice]Trattamento della trombosi venosa profonda.

Trattamento dell'angina instabile e dell'infarto miocardico non-Q, in associazione ad acido acetilsalicilico.

La posologia deve essere adattata al peso del paziente (si veda "Posologia e modo di somministrazione").

  - [Vedi Indice]

Somministrazione per via sottocutanea

Trattamento della trombosi venosa profonda:

l'enoxaparina segue la terapia eparinica tradizionale istituita a seguito di diagnosi positiva.

L'enoxaparina sarà somministrata al ritmo di una iniezione ogni 12 ore per 10 giorni. La dose di ogni iniezione sarà di 100 U.I. aXa/kg di peso corporeo.

Sorveglianza biologica: si veda "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso".

Trattamento dell'angina instabile e dell'infarto miocardico non-Q:

la dose di enoxaparina sodica raccomandata e di 100 U.I. anti-Xa (1 mg)/kg ogni 12 ore per iniezione sottocutanea, somministrata contemporaneamente ad acido acetilsalicilico per via orale (da 100 a 325 mg al giorno).

Il trattamento di questi pazienti con enoxaparina sodica dovrà essere prescritto per almeno 2 giorni e continuato fino a stabilizzazione della situazione clinica. Generalmente la durata del trattamento è da 2 a 8 giorni.

Tecnica dell'iniezione

L'iniezione sottocutanea deve essere praticata, preferibilmente con il paziente in decubito, nel tessuto sottocutaneo della cintura addominale antero-laterale o postero-laterale, a destra e a sinistra alternativamente.

L'iniezione stessa deve essere eseguita introducendo interamente l'ago, perpendicolarmente e non tangenzialmente, nello spessore di una plica cutanea realizzata tra il pollice e l'indice dell'operatore.

La plica cutanea va mantenuta per tutta la durata dell'iniezione.

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

-Anamnesi positiva per trombocitopenia con enoxaparina (si veda anche "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso").

Poiché il rischio di insorgenza di trombocitopenia con altre eparine a basso peso molecolare non è ancora stato determinato e poiché il passaggio agli anticoagulanti orali richiede un certo lasso di tempo, l'insorgenza di trombocitopenia con enoxaparina non è controindicazione assoluta per l'uso di un'altra eparina a basso peso molecolare (resta comunque indispensabile il controllo della conta piastrinica).

-Manifestazioni o tendenza emorragica legate a disturbi dell'emostasi, ad eccezione delle coagulopatie da consumo non dovute ad eparina.

-Lesioni organiche a rischio di sanguinamento: ulcera peptica, retinopatie, sindromi emorroidarie, traumi recenti specialmente a carico del SNC.

-Endocardite infettiva acuta (ad eccezione di quella relativa a protesi meccaniche).

-Accidenti cerebrovascolari emorragici.

-Ipersensibilità all'enoxaparina.

04.3 Controindicazioni relative: associazione con ticlopidina, con salicilati o FANS, con antiaggreganti piastrinici (dipiridamolo, sulfinpirazone ecc.).

Per prudenza e per mancanza di esperienza è sconsigliato somministrare Clexane T nel primo trimestre di gravidanza. Se si prevede il ricorso ad anestesia peridurale, è consigliabile sospendere il trattamento con eparina.

Anche se a priori è da ritenersi improbabile l'eventuale assorbimento gastrointestinale da parte dei neonati, il trattamento con eparina a basso peso molecolare è sconsigliato durante l'allattamento, data la mancanza di esperienza clinica.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

Anestesia spinale/epidurale

Come con altri anticoagulanti, si sono verificati rari casi di ematomi intra-spinali riportati con l'uso concomitante di enoxaparina e anestesia spinale/epidurale che ha portato a paralisi a lungo termine o permanente. Il rischio di questi eventi rari potrebbe risultare maggiore con l'uso post-operatorio di cateteri epidurali a permanenza.

Le eparine a basso peso molecolare differiscono per il metodo impiegato nella produzione, per il peso molecolare e per l'attività specifica. Si raccomanda pertanto di non passare da un principio attivo all'altro durante il trattamento.

Clexane T non va somministrato per via intramuscolare.

Monitoraggio biologico

Monitoraggio della conta piastrinica:

Effettuare una conta piastrinica prima del trattamento e quindi due volte la settimana; se si prevede un trattamento prolungato, questo schema di monitoraggio deve essere rispettato almeno per il primo mese; in seguito il monitoraggio potrà essere più distanziato.

In caso di precedenti di trombocitopenia conseguenti a trattamento con un'altra eparina, è indispensabile porre particolare attenzione alle condizioni cliniche e deve essere effettuata giornalmente la conta piastrinica.

In caso di insorgenza di trombocitopenia con eparina classica, cioè non frazionata, si può ricorrere alla sostituzione con un'eparina a basso peso molecolare.

In questo caso è necessario il monitoraggio quotidiano del numero delle piastrine e il trattamento dovrà essere interrotto appena possibile; infatti sono stati riportati casi di persistenza della trombocitopenia iniziale con eparine a basso peso molecolare.

I test di aggregazione piastrinica in vitro hanno un valore solo orientativo. Si consiglia di prendere contatto con una èquipe specializzata.

Trattamento

Il dosaggio dell'attività anti-Xa deve essere effettuato per stabilire la sensibilità individuale del paziente; il prelievo deve essere eseguito 3 ore dopo l'iniezione s.c.; il dosaggio sarà calcolato col metodo amidolitico. Il range terapeutico ottenuto si pone tra 0,5 e 1,2 Unità anti-Xa/ml.

Da usare con precauzione in caso di insufficienza epatica, insufficienza renale, ipertensione arteriosa, anamnesi di ulcera gastrointestinale o di tutte le altre lesioni organiche suscettibili di sanguinamento, o di malattie vascolari della corioretina.

Periodo post-operatorio a seguito di neurochirurgia endocranica o spinale.

Interventi di rivascolarizzazione coronarica per via percutanea:

Al fine di minimizzare il rischio di sanguinamento dopo intervento vascolare durante il trattamento dell'angina instabile, l'introduttore di accesso vascolare deve essere mantenuto in loco da 6 a 8 ore dopo una dose di enoxaparina sodica. La successiva dose prevista dovrà essere somministrata non prima di 6-8 ore dopo aver tolto l'introduttore. Il sito d'intervento dovrà essere tenuto sotto osservazione per l'eventuale comparsa di sanguinamento o formazione di ematomi.

Esami di laboratorio:

Alle dosi utilizzate per la profilassi di tromboembolia venosa, l'enoxaparina sodica non influenza significativamente gli esami del tempo di sanguinamento e del tempo di coagulazione totale del sangue, né interferisce con l'aggregazione piastrinica o con il legame del fibrogeno alle piastrine.

A dosi maggiori, possono verificarsi aumenti dell'aPTT (tempo di tromboplastina parzialmente attivata) e dell'ACT (tempo di coagulo attivato).

Gli aumenti dell'aPTT e dell'ACT non sono linearmente correlati con l'aumentata attività antitrombotica dell'enoxaparina sodica e sono quindi esami inadatti e inaffidabili per il monitoraggio dell'attività dell'enoxaparina sodica.

Tenere fuori dalla portata dei bambini .

Interazioni - [Vedi Indice]Associazioni sconsigliate:

-Acido acetilsalicilico e altri salicilati (per via generale)

Aumento del rischio di emorragia (inibizione della funzione piastrinica ed aggressione della mucosa gastroduodenale da salicilati).

Utilizzare altre sostanze per un effetto antalgico o antipiretico.

-FANS (per via generale)

Aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica e aggressione della mucosa gastroduodenale da farmaci antiinfiammatori non steroidei).

Se non è possibile evitare l'associazione, istituire un'attenta sorveglianza clinica e biologica.

-Ticlopidina

Aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica da ticlopidina).

È sconsigliata l'associazione a forti dosi di eparina.

L'associazione a basse dosi di eparina (eparinoterapia preventiva) richiede un'attenta sorveglianza clinica e biologica.

- Antiaggreganti piastrinici (dipiridamolo, sulfinpirazone)

Aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica).

Associazioni che necessitano di precauzioni d'uso:

- Anticoagulanti orali

Potenziamento dell'azione anticoagulante. L'eparina altera il risultato del dosaggio del tasso di protrombina.

Al momento della sostituzione dell'eparina con gli anticoagulanti orali:

a. rinforzare la sorveglianza clinica

b. per controllare l'effetto degli anticoagulanti orali effettuare il prelievo prima della somministrazione di eparina, nel caso questa sia discontinua o, di preferenza, utilizzare un reattivo non sensibile all'eparina.

- Glucocorticoidi (via generale)

Aggravamento del rischio emorragico proprio della terapia con glucocorticoidi (mucosa gastrica, fragilità vascolare), a dosi elevate o in trattamento prolungato (superiore a dieci giorni).

L'associazione deve essere giustificata; potenziare la sorveglianza clinica.

- Destrano 40 (via parenterale)

Aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica) con il destrano 40.

Adattare la posologia dell'eparina in modo da ottenere uno stato di ipocoagulabilità non superiore a 1,5 volte il valore di riferimento, durante l'associazione e dopo la sospensione di destrano.

04.6 Gravidanza ed allattamento - [Vedi Indice]

Gli studi condotti nell'animale non hanno dimostrato proprietà embriotossiche o teratogene.

Dagli studi condotti è emerso che l'enoxaparina non attraversa la barriera feto-placentare sia nell'animale che nella donna al secondo trimestre di gravidanza.

Per prudenza e per mancanza di esperienza è sconsigliato somministrare Clexane T nel primo trimestre di gravidanza. Se si prevede il ricorso ad anestesia peridurale, è consigliabile sospendere il trattamento con eparina.

Anche se a priori è da ritenersi improbabile l'eventuale assorbimento gastrointestinale da parte dei neonati, il trattamento con eparina a basso peso molecolare è sconsigliato durante l'allattamento, data la mancanza di esperienza clinica.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Enoxaparina non ha effetti sulla capacità di guidare o di utilizzare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

-Rari casi di ematomi intra-spinali sono stati riportati con l'uso concomitante di enoxaparina, anestesia spinale/epidurale e cateteri a permanenza nel post-operatorio. Questi eventi hanno portato a danno neurologico di vario grado inclusa la paralisi a lungo termine o permanente (si veda "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso").

-Manifestazioni emorragiche: prevalentemente legate a preesistenti fattori di rischio, quali lesioni organiche con tendenza emorragica, effetti iatrogeni (vedi "Controindicazioni" e "Interazioni"). Sono stati riportati episodi di emorragia maggiore compreso il sanguinamento retroperitoneale e intracranico. Alcuni di questi casi sono stati letali.

-Sono stati riportati casi di trombocitopenia lieve, transitoria e ansiomatica durante i primi giorni di terapia.

Sono stati segnalati inoltre rari casi di trombocipetonia su base immuno-allergica con trombosi. In alcuni casi, la trombosi è stata complicata da infarto d'organo o ischemia degli arti (vedi "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso: monitoraggio della conta piastrinica").

-Rari casi di necrosi cutanea, generalmente localizzati nel punto d'iniezione, osservati sia con le eparine classiche che con le eparine a basso peso molecolare.

Questi fenomeni sono preceduti dalla comparsa di porpora o di placche eritematose, infiltrate e dolenti, con o senza sintomi generali. In questi casi è necessario sospendere immediatamente il trattamento.

- Eccezionalmente lievi ematomi nel punto di iniezione.

- Rare manifestazioni di allergia cutanea o generale. In certi casi la loro comparsa deve portare all'interruzione del trattamento.

- Aumento delle transaminasi.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

In caso di una assunzione orale massiva di enoxaparina (nessun caso segnalato) non sono da temere gravi conseguenze, tenuto conto del minimo assorbimento gastrico e intestinale del prodotto.

Per una verifica potrà tuttavia essere effettuato un dosaggio plasmatico delle attività anti-Xa ed anti-IIa.

Un sovradosaggio accidentale dopo somministrazione endovenosa o sottocutanea di dosi massive di enoxaparina potrà determinare complicazioni emorragiche per la comparsa di attività anticoagulante. L'enoxaparina può essere in gran parte neutralizzata mediante iniezione endovenosa lenta di protamina (solfato o cloridrato).

La dose di protamina deve essere pari a quella di enoxaparina iniettata ossia: 1 mg o 100 unità anti-eparina di protamina per neutralizzare l'attività anti-IIa, determinata da 100 U.I. aXa di enoxaparina.

In queste condizioni, e anche in caso di dosaggi elevati di protamina, l'attività anti-Xa non viene mai totalmente neutralizzata (massimo: 60% circa), e permette così la persistenza di un'attività antitrombotica.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

- [Vedi Indice]

05.1 Proprietà farmacodinamiche - [Vedi Indice]

L'enoxaparina è una eparina a basso peso molecolare. È caratterizzata da un peso molecolare medio di 4500 dalton, un'attività anti-Xa elevata (circa 100 U.I./mg) e una bassa attività anti-IIa o antitrombinica (il rapporto tra queste due attività è di circa 3,7).

Nell'animale l'enoxaparina ha dimostrato di possedere una elevata attività antitrombotica con minimi effetti sul sanguinamento; l'enoxaparina ha inoltre proprietà trombolitiche.

Nell'uomo l'enoxaparina ha confermato una prolungata efficacia antitrombotica.

05.2 Proprietà farmacocinetiche - [Vedi Indice]

I parametri farmacocinetici di Clexane T sono stati studiati sulla base dell'evoluzione dell'attività anti-Xa plasmatica. Il dosaggio è effettuato con metodo amidolitico, contro uno standard interno di enoxaparina a sua volta valutato contro un riferimento internazionale HBMM1 (NIBSC).

Biodisponibilità

Dopo iniezione per via sottocutanea l'assorbimento del prodotto è rapido e completo e strettamente proporzionale alla dose somministrata nell'intervallo 20-80 mg. La biodisponibilità assoluta è pari al 95%.

Distribuzione

Il picco plasmatico viene raggiunto alla 3ª ora.

I valori medi espressi in U.I. anti-Xa/ml dopo iniezione sottocutanea sono di 0,52 U.I. anti-Xa/ml dopo iniezione di 6000 U.I. aXa e di 0,71 U.I. anti-Xa/ml dopo iniezione di 8000 U.I. aXa.

L'attività anti-Xa determinata dall'enoxaparina è localizzata a livello del lume vascolare.

Eliminazione

L'eliminazione dell'enoxaparina è caratterizzata da una emivita di 4,4 ore per una dose di 4000 U.I. aXa e di circa 4 ore per una dose di 6.000 o 8.000 U.I. aXa. Concentrazioni plasmatiche di attività anti-Xa sono ancora presenti in circolo 24 ore dopo l'iniezione.

Con posologia di 2000 U.I. aXa/kg/24 ore, lo stato di equilibrio dell'attività anti-Xa è raggiunto entro il sesto giorno di trattamento.

L'eliminazione dell'enoxaparina è leggermente rallentata nell'anziano (t 1/2 = 6-7 ore). Questa variazione non influisce sulla dose e sulla frequenza delle somministrazioni, dal momento che nel soggetto anziano non si verifica accumulo plasmatico.

L'eliminazione dell'enoxaparina non è modificata in pazienti con insufficienza renale sottoposti a dialisi. I parametri che misurano la scomparsa dell'attività anti-Xa subiscono modificazioni nei pazienti con insufficienza renale non dializzati trattati a forti dosi.

L'attività anti-Xa generata dall'enoxaparina non attraversa la barriera placentare al secondo trimestre di gravidanza.

Metabolizzazione

La metabolizzazione dell'enoxaparina è modesta e si effettua essenzialmente a livello epatico (desolfatazione, depolimerizzazione).

L'eliminazione del prodotto avviene principalmente per via renale, con meccanismo non saturabile, sotto forma tal quale o solo lievemente modificata.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

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- [Vedi Indice]

06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

Acqua per preparazioni iniettabili.

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Nessuna.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

24 mesi.

- [Vedi Indice]

Conservare al riparo dal calore.

- [Vedi Indice]

Clexane T 6000 - Astuccio di 2 siringhe preriempite da 6.000 U.I. aXa (0,6 ml)

Clexane T 8000 - Astuccio di 2 siringhe preriempite da 8.000 U.I. aXa (0,8 ml)

Clexane T 10000 - Astuccio di 2 siringhe preriempite da 10.000 U.I. aXa (1,0 ml)

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Nulla da segnalare.

- [Vedi Indice]

AVENTIS PHARMA S.p.A.

Via G. Rossini 1/A - 20020 Lainate (MI)

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

Clexane T 6.000 U.I. aXa AIC n. 029111046

Clexane T 8.000 U.I. aXa AIC n. 029111059

Clexane T 10.000 U.I. aXa AIC n. 029111061

REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

Dispensabile solo su presentazione di ricetta medica.

10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - [Vedi Indice]

20/07/1995.

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TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90
- [Vedi Indice]

Farmaco non soggetto al DPR n° 309/90.

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2.2001

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