Interazioni - [Vedi Indice]Nel corso di terapie con anticoagulanti orali si consiglia di ridurre le dosi.
Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monoossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina).
La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).
Gli effetti degli alcaloidi dell'oppio possono essere potenziati da altri farmaci depressori come sedativi, tranquillanti ed antistaminici.
Non utilizzare nel primo trimestre di gravidanza e durante l'allattamento.
Il prodotto può causare sonnolenza e di ciò devono essere avvertiti i conducenti di veicoli e le persone che usano macchinari.
Con l'uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravità inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica.
Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Inoltre, sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalità epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastrointestinali e vertigini.
In caso di iperdosaggio, il paracetamolo può provocare citolisi epatica che può volvere verso la necrosi massiva e irreversibile.
Gli effetti indesiderati della codeina sono rappresentati da sonnolenza, stipsi, nausea, vomito, broncospasmo, depressione respiratoria.
Paracetamolo
L'intossicazione acuta si manifesta con nausea, vomito, anoressia, pallore, dolori addominali: tali sintomi compaiono in genere entro le 24 ore.
Il paracetamolo, assunto in dosi elevate di gran lunga superiori a quelle comunemente consigliate, può provocare citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi completa e irreversibile.
Le intossicazioni vanno trattate mediante lavanda gastrica e somministrazione di sostanze a raggruppamento SH-libero o liberabile, quali cisteamina e N-acetilcisteina, che sembra preferibile perché più facilmente disponibile e priva degli effetti secondari della cisteamina.
La posologia è di 150 mg/kg/e.v. in soluzione glucosata in 15 minuti, poi 50 mg/kg nelle 4 ore successive e 100 mg/kg nelle 16 ore successive, cioé un totale di 300 mg/kg in 20 ore.
Codeina
I sintomi sono rappresentati da depressione acuta dei centri respiratori, sonnolenza, rash, prurito, vomito, atassia, edema polmonare.
Le intossicazioni vanno trattate con naloxone e con sostegni respiratori.
Co-Efferalgan è una specialità farmaceutica a base di paracetamolo e codeina, classificata tra i farmaci analgesici ed antipiretici anilidi (paracetamolo, associazioni esclusi gli psicolettici; atc: N02BE51), indicata nel trattamento sintomatologico delle affezioni dolorose.
Ilparacetamolo occupa un posto di rilievo tra gli antalgici-antipiretici. Essendo inoltre un farmaco non salicilico, esso è ben tollerato a livello gastrico, e può quindi essere vantaggiosamente utilizzato in caso di intolleranza ai salicilati. Lacodeina , alcaloide naturale dell'oppio, interagisce con i recettori degli oppiacei del S.N.C. e periferico.
L'associazioneparacetamolo-codeina è dotata di effetto antalgico maggiore rispetto ai singoli componenti e più duraturo.
Ilparacetamolo viene assorbito a livello gastro-intestinale rapidamente e quasi totalmente, con rapida diffusione nei liquidi organici e debole legame alle proteine plasmatiche; ha una emivita di circa 2 ore. A livello epatico viene metabolizzato ed eliminato per via urinaria in forma di glicuronoconiugati (60-80%), solfoconiugati (20-30%) e come tale solo in piccola parte (meno del 5%). Una piccola percentuale (4% circa) ad opera del citocromo P 450 dà luogo ad un metabolita che viene coniugato dal glutatione; la quantità di tale metabolita aumenta in caso di intossicazione da sovradosaggio. Lacodeina è assorbita rapidamente a livello intestinale, con emivita di circa 3 ore; a livello epatico viene trasformata in glicuronoconiugati inattivi ed escreta per via urinaria. Lacodeina attraversa la barriera placentare.
Ilparacetamolo somministrato ai comuni animali da laboratorio e per diverse vie (orale, i.p., sottocutanea) si è dimostrato privo di proprietà ulcerogene, anche a seguito di somministrazioni prolungate. Inoltre è risultato privo di effetti embriotossici e teratogeni ed è stato ben tollerato anche in specifici studi di carcinogenesi. Il suo profilo tossicologico non viene potenziato dalla associazione concodeina .
Compresse
polivinilpirrolidone, cellulosa microcristallina, carbossimetilcellulosa sodica, magnesio stearato, metilidrossipropilcellulosa, colorante (titanio diossido).
Compresse effervescenti
sodio bicarbonato, sodio carbonato, acido citrico, sorbitolo, sodio benzoato, sodio docusato, polivinilpirrolidone, aspartame, aroma naturale pompelmo.
Non sono note incompatibilità specifiche.
A confezionamento integro: Compresse e compresse effervescenti: 36 mesi
Proteggere da umidità e calore.
Blister alluminio/politene
Confezione di 16 compresse
Confezione di 16 compresse effervescenti
Confezione di 100 compresse effervescenti
Nessuna.
Laboratoires UPSA - Agen (Francia)
rappresentata in Italia da: UPSA S.p.A.
Via Virgilio Maroso, 50 - 00142 Roma
16 compresse AIC n. 027989033
16 compresse effervescenti AIC n. 027989019
100 compresse effervescenti AIC n. 027989021
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16 compresse, 16 e 100 compresse effervescenti: 18 Giugno 1993.
Soggetto al D.P.R. n. 309/90 - Tabella V.
Settembre 2000
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