- Colimicina orale:
Nei lattanti e prima infanzia la dose media è di 100.000-150.000 U/kg/die in 3-4 somministrazioni.
Nei giovani e negli adulti la dose media è di 100.000 U/kg/die in 3-4 somministrazioni.
- Colimicina iniettabile:
Adulti, ragazzi e bambini con funzionalità renale normale: 50.000 U/kg/die in 2-4 somministrazioni.
Anziani (per la diminuzione fisiologica della funzionalità renale): 25.000-30.000 U/kg/die. Il dosaggio massimo giornaliero è di 100.000 U/kg/die. La terapia non dovrebbe superare i 10 giorni.
Pazienti con funzionalità renale ridotta: Dopo una dose di carico di 25.000 U/kg, il dosaggio può essere regolato:
riducendo la dose, mantenendo fisso l'intervallo di 12 ore, oppureprolungando l'intervallo di somministrazione, mantenendo fissa la dose di 25.000 U/kg.
Schemi di dosaggio di Colimicina iniettabile in pazienti con insufficienza renale
Funzione renale | I Schema
dosi modificate | II Schema dosi fisse |
Creatinina
sierica
(mg/100 ml) | Clearance
urea
(% del
normale) | Clearance
creatinina
(ml/min) | Intervallo
12 ore
% dose
abituale | Intervallo
modificato |
0.7 - 1.2 | 80 - 100 | oltre 75 | 100 | Ogni 12 ore |
1.3 - 1.5 | 40 - 70 | oltre 20 | 75 - 100 | Ogni 24 ore |
1.6 - 2.5 | 25 - 40 | 5 - 20 | 50 | Ogni 36 ore |
2.6 - 4.0 | 10 - 25 | meno di 5 | 30 - 35
(12-18 ore) | Ogni 60 ore |
Somministrazione endocavitaria (intrapleurale ed intraperitoneale): Le soluzioni di Colimicina possono anche essere inoculate nel cavo pleurico e nel cavo peritoneale. In questi casi si sono in genere inoculate in cavità 500.000-1.000.000 U di Colimicina per volta, sciolte in 20-50 ml di soluzione isotonica sterile di cloruro di sodio.
Colimicina orale
Sebbene la colistina per os non venga assorbita in misura apprezzabile, si presume che un modesto assorbimento possa avvenire, specie in caso di lesioni della mucosa intestinale. Con trattamenti prolungati si può avere la soppressione della flora batterica intestinale e ne potrebbe conseguire lo sviluppo di organismi come il Proteus, che richiederebbe un'appropriata terapia. Prima di iniziare la terapia va attentamente valutata la funzionalità renale del paziente. Il trattamento, in genere, non va prolungato oltre i 3-5 giorni.
Colimicina iniettabile
Durante la terapia possono intervenire disturbi neurologici transitori quali parestesia periorale, formicolio alle estremità, prurito, vertigini. Non è necessario, in questi casi, sospendere il trattamento: è sufficiente avvertire il paziente di non condurre veicoli od attendere ad operazioni richiedenti integrità del grado di vigilanza: con la riduzione del dosaggio, di solito si ha la scomparsa dei sintomi. Durante il trattamento vanno effettuate prove di funzionalità renale e qualora si verificasse oliguria, iperazotemia, iper-creatininemia, la terapia va prontamente interrotta. Il prodotto va usato con la massima precauzione in soggetti nei quali esiste la possibilità di funzionalità renale compromessa; in caso di pazienti con insufficienza renale i dosaggi vanno opportunamente ridotti; la somministrazione di colistina in eccesso rispetto alla capacità renale di eliminazione potrebbe infatti provocare una ulteriore diminuzione della funzionalità renale capace di indurre un'astenia muscolare generalizzata, segno di inizio di un blocco neuromuscolare. Se la terapia non viene prontamente interrotta, si potrà giungere sino all'apnea. Sarà necessaria un'assistenza respiratoria finché non si riducano i livelli ematici. La terapia può essere ripresa, se esiste una situazione di minaccia per la vita del paziente, a dosaggi più bassi. La sintomatologia soggettiva riferita dall'adulto può essere non manifesta nei bambini più piccoli, per cui va tenuta sotto controllo la loro funzionalità renale.