Ciascun millilitro contiene 22,26 mg di dorzolamide
cloridrato, corrispondenti a 20 mg di dorzolamide, e 6,83 mg di
timololo maleato, corrispondenti a 5 mg di timololo.
Collirio, soluzione.
- [Vedi Indice]
Cosopt è indicato per il trattamento della pressione
endoculare (PIO) elevata� in pazienti con glaucoma ad angolo
aperto o glaucoma pseudoesfoliativo, quando la monoterapia con
beta-bloccanti per uso topico non è sufficiente.
�
La dose è una goccia di Cosopt nell’occhio o
negli occhi affetti (sacco congiuntivale) due volte al
giorno.
Se si usa un altro agente oftalmico topico, Cosopt e
l’altro agente devono essere somministrati ad almeno 10
minuti di distanza.
Vedere 6.6 Istruzioni e modalità per
l’uso.
Uso pediatrico
La sicurezza e l’efficacia nei bambini non
sono state accertate.
�
Cosopt è controindicato in pazienti con:
malattia reattiva delle vie aeree, inclusa l’asma
bronchiale, o anamnesi positiva per asma bronchiale, o malattia
polmonare cronica ostruttiva di grado severo;
bradicardia sinusale, blocco atrioventricolare di secondo o
terzo grado, insufficienza cardiaca conclamata, shock
cardiogeno;
compromissione renale di grado severo (clearance della
creatinina < 30ml/min) o acidosi ipercloremica;
ipersensibilità verso qualsiasi componente di questo
prodotto.
Le suddette controindicazioni sono quelle dei componenti e non
sono specifiche dell’associazione.
�
Reazioni cardiovascolari/respiratorie
Come altri agenti oftalmici per uso topico, questo farmaco
può essere assorbito per via sistemica. Il componente
timololo è un beta-bloccante. Quindi, con la
somministrazione topica possono verificarsi gli stessi tipi di
reazioni indesiderate riscontrate con la somministrazione
sistemica dei beta-bloccanti, inclusi il peggioramento
dell’angina di Prinzmetal, il peggioramento dei disturbi
circolatori periferici e centrali e l’ipotensione.
Per la presenza del componente timololo maleato,
l’insufficienza cardiaca deve essere adeguatamente
controllata prima di iniziare la terapia con Cosopt. I pazienti
con una storia di malattia cardiaca severa devono essere tenuti
sotto osservazione per i segni di insufficienza cardiaca e deve
essere controllata la frequenza.
Sono state riportate, dopo somministrazione di timololo
maleato, reazioni respiratorie e cardiache, inclusa la morte per
broncospasmo in pazienti con asma e, raramente, morte associata
ad insufficienza cardiaca.
Compromissione epatica
Cosopt non è stato studiato in pazienti con
compromissione epatica; in tali pazienti, quindi, deve essere
usato con cautela.
Immunologia e Ipersensibilità
Come altri agenti oftalmici per uso topico, questo farmaco
può essere assorbito per via sistemica. Il componente
dorzolamide è una sulfonamide. Quindi, gli stessi tipi di
reazione avverse riscontrati con la somministrazione sistemica
delle sulfonamidi possono verificarsi con la somministrazione
topica. Sospendere l’uso di questa preparazione qualora si
manifestino segni di reazioni serie o di
ipersensibilità.
In studi clinici, con la somministrazione cronica della
soluzione oftalmica della dorzolamide cloridrato sono stati
riportati effetti indesiderati oculari locali, principalmente
congiuntiviti e reazioni a carico delle palpebre. Alcune di
queste reazioni avevano l’aspetto e il decorso clinico di
una reazione di tipo allergico e si sono risolte con la
sospensione della terapia farmacologica. Reazioni simili sono
state riportate con Cosopt. Qualora si osservino tali reazioni,
deve essere considerata la sospensione del trattamento con
Cosopt.
Pazienti con una storia di atopia o reazione anafilattica
severa verso una varietà di allergeni, mentre assumono
beta-bloccanti, possono essere più reattivi nei confronti
di una ripetuta esposizione, accidentale, diagnostica o
terapeutica, a tali allergeni. Tali pazienti possono essere non
responsivi alle dosi abituali di adrenalina usata per trattare
reazioni anafilattiche.
Terapia concomitante
Esiste la potenzialità di un effetto additivo sugli
effetti sistemici noti dell’inibizione dell’anidrasi
carbonica in pazienti che ricevono contemporaneamente inibitori
dell’anidrasi carbonica per os e per uso topico. La
contemporanea somministrazione di dorzolamide e� inibitori
dell’anidrasi carbonica per os non è
raccomandata.
Pazienti già in terapia sistemica con agenti bloccanti
beta-adrenergici a cui viene somministrato Cosopt devono essere
controllati a causa del potenziale effetto additivo sia sulla
pressione intraoculare sia sui noti effetti sistemici del
beta-blocco. L’uso di due agenti beta-bloccanti per uso
topico non è raccomandato.
Sospensione della terapia
In alcuni pazienti, dopo somministrazione di beta-bloccanti
per via sistemica in corso di anestesia, è stata osservata
una ipotensione severa e prolungata. Quindi, prima di un
intervento chirurgico programmato, è raccomandata una
sospensione graduale di Cosopt.
Come per i beta-bloccanti sistemici, se nei pazienti con
cardiopatia coronarica è necessaria la sospensione del
timololo oftalmico, la terapia deve essere sospesa
gradualmente.
Effetti additivi del beta-blocco
Nei pazienti affetti da diabete mellito o ipoglicemia la
terapia con beta-bloccanti può mascherare alcuni sintomi
dell’ipoglicemia.
La terapia con beta-bloccanti può mascherare alcuni
sintomi dell’ipertiroidismo. La sospensione brusca della
terapia con beta-bloccanti può accelerare un peggioramento
dei sintomi.
La terapia con beta-bloccanti può aggravare i sintomi
della miastenia gravis.
Ulteriori effetti dell’inibizione
dell’anidrasi carbonica
Specialmente nei pazienti con una precedente anamnesi di
calcoli renali, la terapia con inibitori orali
dell’anidrasi carbonica è stata associata con
urolitiasi quale risultato dell’alterazione
dell’equilibrio acido-base. Sebbene con Cosopt non siano
state osservate alterazioni dell’equilibrio acido-base,
infrequentemente è stata riferita urolitiasi.
Poichè Cosopt contiene un inibitore topico
dell’anidrasi carbonica che viene assorbito per via
sistemica, i pazienti con una precedente anamnesi di calcoli
renali possono essere maggiormente a rischio per urolitiasi
mentre usano Cosopt.
Altro
La gestione dei pazienti con glaucoma ad angolo chiuso in fase
acuta richiede interventi terapeutici in aggiunta agli agenti
ipotensivi oculari. Cosopt non è stato studiato in
pazienti con glaucoma acuto ad angolo chiuso.
Nei pazienti con alterazioni corneali croniche preesistenti
e/o storia di chirurgia intraoculare, è stato riportato
edema corneale e scompenso corneale irreversibile con l’uso
di dorzolamide. In tali pazienti, la dorzolamide per uso topico
deve essere usata con cautela .
Con la somministrazione di terapia che riduce l’umore
acqueo, sono stati riportati distacco della coroide concomitante
ad ipotonia oculare dopo procedure filtranti.
Così come con l’uso di altri farmaci
antiglaucoma, è stata riportata in alcuni pazienti una
ridotta responsività al timololo maleato oftalmico dopo
terapia prolungata. Comunque, in studi clinici nei quali 164
pazienti sono stati seguiti per almeno tre anni, dopo
l’iniziale stabilizzazione non sono state osservate
differenze significative nella pressione intraoculare media.
Uso di lenti a contatto
Cosopt contiene il conservante benzalconio cloruro che
può depositarsi sulle lenti a contatto di tipo morbido;
quindi, Cosopt non deve essere somministrato mentre si usano tali
lenti. Le lenti devono essere rimosse prima
dell’applicazione delle gocce e non devono essere
reinserite prima di 15 minuti dopo l’applicazione.
�
Non sono stati effettuati studi specifici
sull’interazione di farmaci con Cosopt.
In studi clinici, Cosopt è stato usato
contemporaneamente alle seguenti terapie sistemiche senza
evidenza di interazioni indesiderate: ACE-inibitori,
calcio-antagonisti, diuretici, farmaci antiinfiammatori non
steroidei inclusa l’aspirina, e ormoni (come estrogeni,
insulina, tiroxina).
Comunque esiste la potenzialità di effetti additivi e
ipotensione e/o bradicardia marcata quando la soluzione oftalmica
di timololo maleato è somministrata insieme a
calcio-antagonisti per os, farmaci che causano deplezione delle
catecolamine o beta bloccanti, antiaritmici (incluso
l’amiodarone), glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici,
narcotici e inibitori delle monoaminossidasi (MAO).
Durante il trattamento combinato con chinidina e timololo
è stato riportato un potenziamento del beta-blocco
sistemico (per esempio, riduzione della frequenza cardiaca),
possibilmente perché la chinidina inibisce il metabolismo
del timololo tramite la via enzimatica P-450, CYP2D6.
Il componente dorzolamide di Cosopt è un inibitore
dell’anidrasi carbonica e sebbene somministrato
topicamente, è assorbito per via sistemica. In studi
clinici la soluzione oftalmica di dorzolamide cloridrato non
è stata associata ad alterazioni dell’equilibrio
acido-base. Comunque, queste alterazioni sono state riportate con
inibitori dell’anidrasi carbonica per os e, in alcune
circostanze, hanno dato luogo ad interazioni farmacologiche (per
esempio, tossicità associata a terapia con alte dosi di
salicilato). Perciò, in pazienti in terapia con Cosopt, la
potenzialità delle interazioni per questi farmaci deve
essere presa in considerazione.
Sebbene Cosopt da solo abbia un effetto scarso o nullo sul
diametro pupillare, occasionalmente è stata riportata
midriasi risultante dall’uso concomitante di timololo
maleato oftalmico ed adrenalina.
I beta-bloccanti possono incrementare l’effetto
ipoglicemizzante dei farmaci antidiabetici.
I beta–bloccanti per via orale possono esacerbare
l’ipertensione di rimbalzo che può far seguito alla
sospensione della clonidina.
�
Uso durante la gravidanza
Non sono stati effettuati studi in donne in gravidanza. Nei
conigli trattati con dosi di dorzolamide tossiche per la madre,
associate con acidosi metabolica, sono state osservate
malformazioni dei corpi vertebrali. Cosopt non deve essere usato
durante la gravidanza.
Uso durante l’allattamento
Non è noto se la dorzolamide venga escreta nel latte
materno. In ratti che allattano in terapia con dorzolamide,
è stata osservata una riduzione dell’accrescimento
del peso corporeo dei neonati. Il timololo compare nel latte
umano. Cosopt non deve essere usato durante
l’allattamento.
�
Possibili effetti collaterali, come la visione offuscata,
possono interferire con la capacità di alcuni pazienti di
guidare e/o usare macchinari.
�
In studi clinici non sono state osservate reazioni avverse
specifiche con Cosopt; le reazioni avverse sono state limitate a
quelle riportate precedentemente con dorzolamide cloridrato e/o
timololo maleato. In generale, le reazioni avverse più
comuni sono state lievi e non sono state causa di interruzione
della terapia.
Durante gli studi clinici, 1035 pazienti furono trattati con
Cosopt. Circa il 2,4% di tutti i pazienti ha sospeso la terapia
con Cosopt a causa di reazioni indesiderate oculari locali, circa
l’1,2% di tutti i pazienti l‘ha sospesa a causa di
reazioni locali indesiderate indicative di allergia o
ipersensibilità (come infiammazione della palpebra e
congiuntivite).
Le seguenti reazioni avverse sono state riportate durante gli
studi clinici o durante l’esperienza post-marketing:
Oculari: bruciore e dolore puntorio, erosione corneale,
congestione congiuntivale, visione offuscata, lacrimazione,
prurito oculare;
Apparato respiratorio: respiro corto, insufficienza
respiratoria;
Ipersensibilità: segni e sintomi di reazioni
allergiche sistemiche che, raramente, comprendono il
broncospasmo;
Nasofaringei: alterazione del gusto, sinusiti,
riniti;
Apparato renale/urogenitale:urolitiasi;
Apparato tegumentario: dermatite da contatto.
Ulteriori effetti indesiderati, che sono stati osservati con
uno dei componenti e che possono essere potenziali effetti
indesiderati di Cosopt, sono:
Soluzione oftalmica di dorzolamide
cloridrato:
Oculari: infiammazione della palpebra, irritazione
della palpebra, incrostazione della palpebra, irritazione incluso
rossore, dolore, edema corneale, iridociclite, miopia transitoria
(che si è risolta dopo interruzione della
terapia),ipotonia oculare e distacco della coroide a seguito di
chirurgia filtrante (vedere anche 4.4)
Sistema nervoso:cefalea, astenia/faticabilità,
capogiro, parestesia.
Ipersensibilità: segni e sintomi di reazioni
allergiche locali incluse reazioni palpebrali e di reazioni
allergiche sistemiche incluso angioedema, orticaria, prurito,
raramente broncospasmo.
Organismo in toto:rash, nausea.
Apparato respiratorio:epistassi.
Apparato tegumentario:, irritazione faringea, secchezza
delle fauci.
Soluzione oftalmica di timololo
maleato:
Sensi speciali:segni e sintomi di irritazione oculare
inclusa blefarite, cheratite, ridotta sensibilità corneale
e secchezza oculare; disturbi del visus incluse modificazioni
della rifrazione (causate, in alcuni casi, dalla sospensione
della terapia miotica), diplopia, ptosi, distacco della coroide
(a seguito di chirurgia filtrante), tinnito.
Apparato cardiovascolare:bradicardia, aritmia,
ipotensione, sincope, blocco cardiaco, accidente
cerebrovascolare, ischemia cerebrale, insufficienza cardiaca
congestizia, palpitazione, arresto cardiaco, edema, claudicatio,
fenomeno di Raynaud, mani e piedi freddi.
Apparato respiratorio:broncospasmo (in modo
predominante nei pazienti con malattie broncospastiche
pre-esistenti), dispnea, tosse.
Disordini genereali:cefalea, astenia,
faticabilità, dolore toracico.
Apparato tegumentario:alopecia, eruzione psoriasiforme
o esacerbazione della psoriasi.
Ipersensibilità: segni e sintomi di reazioni
allergiche incluse anafilassi, angioedema, orticaria, eruzione
cutanea (rash) localizzata e generalizzata.
Sistema nervoso/patologia psichiatrica: capogiro,
depressione, insonnia, incubi, perdita della memoria, incremento
dei segni e sintomi di miastenia gravis, parestesia.
Apparato digerente:nausea, diarrea, dispepsia,
secchezza delle fauci.
Apparato urogenitale:riduzione della libido, malattia
di Peyronie.
Sistema immunologico: lupus eritematoso sistemico.
Riscontri di laboratorio
In studi clinici Cosopt non è stato associato a
squilibri elettrolitici clinicamente rilevanti.
�
Nell’uomo non sono disponibili dati sul sovradosaggio
per l’ingestione accidentale o intenzionale di Cosopt.
Sono stati riportati casi di sovradosaggio involontario con la
soluzione oftalmica di timololo maleato, che hanno comportato
effetti sistemici simili a quelli osservati con agenti di blocco
beta-adrenergico somministrati per via sistemica quali capogiro,
cefalea, respiro corto, bradicardia, broncospasmo ed arresto
cardiaco. I segni e sintomi più comuni che devono essere
attesi con il sovradosaggio di dorzolamide sono alterazione del
bilancio elettrolitico, sviluppo di uno stato di acidosi, e
possibili effetti sul sistema nervoso centrale.
Sono disponibili solo informazioni limitate sul sovradosaggio
da ingestione accidentale o volontaria di dorzolamide cloridrato
nell’uomo. E’ stata riportata sonnolenza con
l’ingestione orale. Con l’applicazione topica sono
stati riportati: nausea, capogiro, cefalea, faticabilità,
anormalità dell’attività onirica e
disfagia.
Il trattamento deve essere sintomatico e di supporto. I
livelli degli elettroliti sierici (in particolare del potassio) e
i livelli di pH ematico devono essere monitorizzati. Gli studi
hanno dimostrato che il timololo non viene dializzato
prontamente.
�
Gruppo farmacoterapeutico:
S01ED51
(oftalmologici - sostanze beta-bloccanti - timololo,
associazioni)
Meccanismo d’azione
Cosopt è composto da due componenti: dorzolamide
cloridrato e timololo maleato. Ciascuno di questi due componenti
riduce la pressione intraoculare elevata diminuendo la secrezione
di umor acqueo, ma mediante un differente meccanismo di
azione.
La dorzolamide cloridrato è un potente inibitore della
anidrasi carbonica II umana. L’inibizione
dell’anidrasi carbonica nei processi ciliari
dell’occhio riduce la secrezione di umor acqueo
presumibilmente rallentando la formazione di ioni bicarbonato,
con conseguente riduzione del trasporto di sodio e fluidi. Il
timololo maleato è un agente di blocco recettoriale
beta-adrenergico non selettivo. Il preciso meccanismo di azione
del timololo maleato nell’abbassamento della pressione
intraoculare non è stato chiaramente stabilito a
tutt’oggi, sebbene uno studio con fluoresceina e studi di
tonografia indichino che la azione predominante può essere
correlata alla ridotta formazione dell’umor acqueo.
Comunque, in alcuni studi è stato anche osservato un lieve
incremento nella facilità di deflusso. L’effetto
combinato di questi due agenti determina una riduzione
addizionale della pressione intraoculare se confrontato con
ciascuno dei due componenti somministrato da solo.
In seguito a somministrazione topica, Cosopt riduce la
pressione intraoculare elevata, associata o no al glaucoma. La
pressione intraoculare elevata è un fattore di rischio
maggiore nella patogenesi del danno del nervo ottico e nella
perdita del campo visivo del glaucomatoso. Cosopt riduce la
pressione intraoculare senza i comuni effetti collaterali degli
agenti miotici quali la cecità notturna, lo spasmo
dell’accomodazione e la costrizione pupillare.
Effetti farmacodinamici
Effetti clinici
Studi clinici fino a 15 mesi di durata sono stati condotti al
fine di confrontare l’effetto sulla riduzione della PIO di
Cosopt b.i.d. (somministrato la mattina e prima di andare a
letto) nei confronti di timololo 0,5% e dorzolamide 2%
somministrati singolarmente e contemporaneamente in pazienti con
glaucoma o ipertensione oculare, per i quali negli studi è
stata considerata appropriata la terapia di associazione. Questo
ha incluso sia pazienti non trattati che pazienti non controllati
adeguatamente mediante monoterapia con timololo. La maggior parte
dei pazienti sono stati trattati con la monoterapia topica con
beta-bloccanti prima dell’arruolamento nello studio. In
un’analisi degli studi combinati l’effetto di Cosopt
b.i.d. nella riduzione della PIO è stato maggiore rispetto
a quello della monoterapia con dorzolamide 2% t.i.d. o timololo
0,5% b.i.d. L’effetto di Cosopt b.i.d. nella riduzione
della PIO è risultato equivalente a quello della terapia
di associazione con dorzolamide b.i.d. e timololo b.i.d. E’
stato dimostrato l’effetto di Cosopt b.i.d. nella riduzione
della PIO quando misurata ai vari momenti predefinitinel
corso del giorno e questo effetto è stato mantenuto
durante la somministrazione a lungo termine.
�
Dorzolamide cloridrato
Diversamente dagli inibitori dell’anidrasi carbonica
orali, la somministrazione topica di dorzolamide cloridrato
permette al farmaco di esercitare i suoi effetti direttamente
nell’occhio a dosi sostanzialmente inferiori e quindi con
minore esposizione sistemica. In studi clinici, ciò ha
determinato una riduzione della PIO senza alterazione
dell’equilibrio acido-base o alterazioni degli elettroliti
caratteristiche degli inibitori dell’anidrasi carbonica
orali.
Quando applicata topicamente, la dorzolamide raggiunge la
circolazione sistemica. Per valutare il potenziale di inibizione
dell’anidrasi carbonica a livello sistemico dopo
somministrazione topica, sono state misurate le concentrazioni
del farmaco e dei metaboliti nelle emazie e nel plasma
nonchè l’inibizione dell’anidrasi carbonica
nelle emazie. La dorzolamide si accumula nelle emazie durante la
somministrazione cronica quale risultato di legame selettivo alla
anidrasi carbonica di tipo II (AC-II), mentre sono mantenute
concentrazioni plasmatiche di farmaco libero estremamente basse.
Dal farmaco progenitore si forma un singolo metabolita N-desetile
che inibisce la AC-II in modo meno potente rispetto al farmaco
progenitore, ma inibisce anche un isoenzima AC-I, meno attivo. Il
metabolita si accumula anche nelle emazie dove si lega
principalmente all’AC-I. La dorzolamide si lega
moderatamente alle proteine plasmatiche (circa il 33%). La
dorzolamide è principalmente escreta immodificata con le
urine; anche il metabolita è escreto con le urine. Alla
fine della terapia, la dorzolamide viene eliminata dalle emazie
in modo non lineare, con un rapido declino iniziale delle
concentrazioni del farmaco seguito da una più lenta fase
di eliminazione, con un’emivita di circa 4 mesi.
Quando la dorzolamide è stata somministrata oralmente
in modo da simulare l’esposizione massima sistemica dopo
somministrazione topica oculare a lungo termine, lo stato di
equilibrio è stato raggiunto entro 13 settimane. Nel
plasma, al momento dello stato di equilibrio, non era
virtualmente presente farmaco libero o metabolita;
l’inibizione della AC nelle emazie è stata minore
rispetto a quanto si riteneva fosse necessario per ottenere un
effetto farmacologico sulla funzione renale o respiratoria.
Simili risultati farmacocinetici sono stati osservati dopo
somministrazione topica cronica di dorzolamide cloridrato.
Comunque alcuni pazienti anziani con compromissione renale
(clearance della creatinina stimata� da 30 a 60 ml/min)
presentavano nelle emazie concentrazioni del metabolita
più alte, ma non differenze rilevanti
dell’inibizione dell’anidrasi carbonica e a tali
riscontri non erano direttamente attribuibili effetti collaterali
sistemici clinicamente significativi.
Timololo maleato
In uno studio su concentrazioni plasmatiche del farmaco in 6
soggetti, l’esposizione sistemica al timololo è
stata determinata dopo somministrazione topica due volte al
giorno di soluzione oftalmica allo 0,5% di timololo maleato. La
concentrazione plasmatica media al picco dopo la dose del mattino
è stata di 0,46 ng/ml e dopo la dose serale è stata
di 0,35 ng/ml.
�
Il profilo di sicurezza oculare e sistemico dei singoli
componenti è ben dimostrato. Inoltre, non sono stati
osservati effetti oculari indesiderati in animali trattati
topicamente con soluzioni oftalmiche di dorzolamide cloridrato e
timololo maleato o con dorzolamide cloridrato e timololo maleato
somministrati contemporaneamente. Studiin vitro edin
vivo con ciascuno dei componenti non hanno rivelato una
potenzialità mutagenica. Inoltre, non si prevede rischio
significativo per la sicurezza umana con dosi terapeutiche di
Cosopt.
�
Idrossietilcellulosa, mannitolo, sodio citrato, idrossido di
sodio (per aggiustare il pH) e acqua per preparazioni
iniettabili. Il benzalconio cloruro (0,0075%) è aggiunto
come conservante.
�
Non note.
�
La durata di stabilità è di 24 mesi.
Cosopt deve essere usato non oltre quattro settimane dopo
l’apertura del contenitore.
�
Conservare il flacone nell’imballaggio esterno.
Cosopt deve essere usato non oltre quattro settimane dopo
l’apertura del contenitore.
�
Il dosatore oftalmico OCUMETER Plus è costituito da un
contenitore translucido in polietilene ad alta densità con
un dosatore contagocce sigillato, una superficie comprimibile per
l’erogazione delle gocce ed un tappo costituito da due
parti assemblate. All’atto della prima apertura, il� tappo
perfora il dosatore contagocce sigillato e, automaticamente, le
due parti che lo compongono si incastrano, trasformandolo in un
unico elemento. Il sigillo di protezione è costituito da
una fascetta di sicurezza� sull’etichetta del flacone.
Il dosatore oftalmico OCUMETER Plus contiene 5 ml di
soluzione.
Cosopt è disponibile nelle seguenti confezioni:
1 x 5 ml ( 1 flacone da 5 ml)
3 x 5 ml ( 3 flaconi da 5 ml)
6 x 5 ml ( 6 flaconi da 5 ml)
�
Il paziente deve essere informato di evitare che la
estremità del contagocce venga a contatto con
l’occhio o con le zone circostanti.
Il paziente deve essere informato che le soluzioni oftalmiche,
se maneggiate impropriamente, possono essere contaminate da
batteri comuni che notoriamente causano infezioni oculari.
L’uso di soluzioni infette può causare gravi danni
all’occhio e conseguente perdita della visione.
I pazienti devono essere informati sul corretto uso dei
flaconi OCUMETER PLUS.
Istruzioni per l’uso
Prima di usare il farmaco per la prima volta, assicurarsi che
la fascetta di sicurezza situata nella� parte anteriore del
flacone sia intatta. Uno spazio� fra flacone e tappo è
normale per un flacone che non è ancora stato aperto.
Strappare la fascetta di sicurezza per rompere il sigillo.
Per aprire il flacone, svitare il tappo ruotandolo nel senso
indicato dalle frecce.
Inclinare il capo all'indietro e tirare leggermente verso il
basso la palpebra inferiore, in modo da formare una tasca fra la
palpebra e l'occhio.
Capovolgere il flacone e premere leggermente con il pollice o
l’indice a livello dell’area comprimibile fino a che
non sia stata erogata una singola goccia nell’occhio, come
prescritto dal� proprio medico. NON METTERE A CONTATTO
L'ESTREMITA' DEL CONTAGOCCE CON L'OCCHIO O CON LA PALPEBRA.
Ripetere i punti 4 e 5 per l'altro occhio, qualora il medico
abbia prescritto il trattamento per entrambi gli occhi.
Avvitare il tappo ermeticamente. Non stringere il tappo in
maniera eccessiva.
Il contagocce è calibrato per l’emissione di una
goccia di volume prestabilito; NON allargare il foro del
contagocce.
Una volta esaurite le dosi, il flacone conterrà ancora
dei residui di Cosopt. Il flacone contiene infatti un eccesso di
Cosopt per assicurare la disponibilità della dose completa
di Cosopt prescritta dal medico. Non rimuovere l’eccesso di
farmaco dal flacone.�
�
MERCK SHARP & DOHME (ITALIA) S.p.A.
Via G. Fabbroni, 6 - 00191 ROMA
�
1 x 5 ml (1 flacone da 5 ml)����������� n.034242014/M
3 x 5 ml (3 flaconi da 5 ml)�����������
n.034242026/M�������
6 x 5 ml (6 flaconi da 5 ml)������ �����n.034242038/M
�
-----
�
Maggio 1999
�
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�
Gennaio 2003
�
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