- [Vedi Indice]Trattamento dell'insufficienza pancreatica esocrina causata da fibrosi cistica, pancreatite cronica, pancreatectomia, gastrectomia totale e resezioni gastriche parziali (BillrothI/II), ostruzione duttale da neoplasie (es. del pancreas o del coledoco).
La supplementazione di enzimi pancreatici può anche essere di aiuto nell'insufficienza pancreatica esocrina dell'anziano.
Una-due capsule durante i pasti principali e ad ogni spuntino. Il dosaggio può essere aumentato secondo le necessità. L'esperienza clinica indica che la dose efficace è generalmente compresa tra 5 e 15 capsule al giorno.
Se risultasse difficile deglutire le capsule, queste possono essere aperte e i microgranuli sospesi in una piccola quantità di cibi liquidi o semi-solidi che non richiedono masticazione (ad es. succo di frutta, latte, minestre, gelatine ecc.). Tale modalità dovrà essere adottata nei pazienti gastrectomizzati.
Tali preparazioni vanno consumate rapidamente e non devono essere conservate.
La rottura o la masticazione dei microgranuli, così come l'aggiunta dei microgranuli a cibi con pH maggiore di 5,5 può distruggere la membrana gastro-protettiva che riveste i microgranuli.
Il farmaco è controindicato in pazienti con ipersensibilità alle proteine suine o ad altri componenti del prodotto. Come per tutti i prodotti a base di pancrelipasi, non ne è indicato l'impiego negli stadi precoci della pancreatite acuta. Generalmente controindicato in gravidanza e nell'allattamento.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
La pancrelipasi è incompatibile chimicamente con alcali caustici, ioni di metalli pesanti, tannino.
In gravidanza e nell'allattamento la sicurezza di Creon 10000 non è dimostrata; pertanto va somministrato solo quando, a giudizio del medico, i potenziali benefici superano i rischi possibili.
Nessuno noto.
Dosi elevate di enzimi pancreatici possono provocare: iperuricemia, iperuricosuria. Lesioni buccali e perianali specie nei bambini.
Durante il trattamento con enzimi pancreatici possono manifestarsi reazioni cutanee, diarrea, stipsi, epigastralgia e nausea.
Dosaggi elevati possono provocare nausea o diarrea.
La pancrelipasi idrolizza i grassi a glicerolo ed acidi grassi, scinde le proteine in peptidi ed aminoacidi, converte l'amido in destrine e zuccheri.
Come è noto le unità F.I.P. sono approssimativamente uguali a quelle della B.P. (1 unità B.P. di attività proteasica è approssimativamente equivalente a 62,5 unità N.F.; 1 unità B.P. di attività lipasica è approssimativamente equivalente a 1 unità N.F.; 1 unità B.P. di attività amilasica è approssimativamente equivalente a 4,5 unità N.F.)
La particolare formulazione farmaceutica in grado di proteggerla dalla degradazione del succo gastrico acido, permette di ottenere, con un dosaggio nettamente inferiore a quello di una preparazione di pancrelipasi non protetta, una efficacia sovrapponibile nel trattamento dell'insufficienza pancreatica esocrina.
Non sono stati riportati in letteratura effetti tossici associati alla terapia con pancrelipasi.
Nel cane Mongrel la DL50 si può considerare nettamente superiore a 15 g/kg.
Polietilenglicole 4000, paraffina liquida, idrossipropilmetilcellulosa ftalato, dibutilftalato, dimeticone, gelatina, ossido di ferro nero (E172), ossido di ferro rosso (E172), ossido di ferro giallo (E172), titanio biossido (E171).
Vedi "Interazioni".
24 mesi, a confezionamento integro e correttamente conservato.
Mantenere la confezione ben chiusa in luogo asciutto, a temperatura non superiore a 20° C.
Blister di polivinilcloruro/polivinildivinilcloruro, sigillato con foglio di alluminio, da 25 capsule ognuno, in astuccio di cartone da 50 e 100 capsule.
50 capsule
100 capsule
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Astuccio da 50 capsule AIC n. 029018052
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