Un flacone contiene: cefuroxima sodica 263 mg
pari a cefuroxima 250 mg.
Una fiala solvente contiene: acqua p.p.i. 1 ml.
Curoxim 500:
Un flacone contiene: cefuroxima sodica 526 mg
pari a cefuroxima 500 mg.
Una fiala solvente contiene: acqua p.p.i. 2 ml.
Curoxim 750:
Un flacone contiene: cefuroxima sodica 789 mg
pari a cefuroxima 750 mg.
Una fiala solvente contiene: acqua p.p.i. 3 ml.
Curoxim 1:
Un flacone contiene: cefuroxima sodica 1,052 g
pari a cefuroxima 1 g.
Una fiala solvente contiene: acqua p.p.i. 4 ml.
Curoxim Vena 1:
Un flacone contiene: cefuroxima sodica 1,052 g
pari a cefuroxima 1 g.
Una fiala solvente contiene: acqua p.p.i. 10 ml.
Curoxim Vena 2:
Un flacone contiene: cefuroxima sodica 2,104 g
pari a cefuroxima 2 g.
- [Vedi Indice]
Clearance Creatinina (ml/min.) | Dosaggio max giornaliero (mg/die) |
10-20 | 1500 |
minore di 10 | 750 |
Nei pazienti sottoposti ad emodialisi va somministrata una dose addizionale di cefuroxima di 750 mg per i.m. o e.v. dopo ciascuna dialisi. La cefuroxima può inoltre essere aggiunta alle soluzioni per dialisi peritoneale (di solito 250 mg ogni due litri di liquido per dialisi). Nei pazienti sottoposti ad emodialisi artero-venosa continua o ad emofiltrazione ad alto flusso in unità di terapia intensiva la dose indicata è 750 mg due volte al giorno.
Nei pazienti sottoposti ad emofiltrazione a basso flusso seguire le dosi sopraspecificate per il trattamento in caso di insufficienza renale.
Generalmente controindicato in gravidanza e durante l'allattamento (vedi "Gravidanza e allattamento").
L'insorgenza di una qualsiasi reazione di tipo allergico impone la sospensione del trattamento e se necessario l'adozione di una terapia adeguata (p. es.: adrenalina, antistaminici o corticosteroidi).
L'uso contemporaneo o ravvicinato di farmaci nefrotossici (kanamicina, streptomicina, colistina, viomicina, polimixina, neomicina, gentamicina) o diuretici potenti (ad es. furosemide) è sconsigliabile e comunque richiede assiduo controllo della funzionalità renale. L'esperienza clinica ha dimostrato che è improbabile che il Curoxim causi problemi di questo tipo se somministrato al livello di dosaggio raccomandato.
Come con altri regimi terapeutici utilizzati nel trattamento della meningite, in un numero ristretto di pazienti pediatrici, trattati con cefuroxima sodica, sono stati segnalati casi di diminuzione lieve o moderata dell'udito.
Inoltre è stata rilevata, con cefuroxima sodica per iniezione, come con altre terapie antibiotiche, persistenza di colture positive di H. influenzae nel liquido cerebrospinale a distanza di 18-36 ore; tuttavia la rilevanza clinica di questo dato non è nota.
Virtualmente con tutti gli antibiotici ad ampio spettro (inclusi macrolidi, penicilline semisintetiche e cefalosporine) si sono verificati casi di colite pseudomembranosa: di conseguenza è importante considerarne la causa nei pazienti che presentano diarrea in corso di terapia con antibiotici.
Tali forme di colite possono variare da lievi a molto gravi. Il trattamento con antibiotici ad ampio spettro altera la normale flora del colon e può facilitare la crescita dei clostridi. Gli studi effettuati hanno evidenziato che una tossina prodotta dal Clostridium difficile è la principale causa della colite associata all'uso di antibiotici. Forme lievi di colite pseudomembranosa rispondono in genere favorevolmente alla semplice interruzione del farmaco. In forme moderate o gravi il trattamento deve includere la sigmoidoscopia, opportune ricerche batteriologiche e la somministrazione di liquidi, elettroliti e proteine. Nei casi in cui la colite non migliori dopo la sospensione del farmaco e nei casi gravi, la somministrazione di Vancomicina per via orale costituisce il trattamento di scelta della colite pseudomembranosa da Clostridium difficile indotta da antibiotici. Devono essere escluse altre cause di colite.
La cefuroxima non interferisce con la determinazione della creatinina nel saggio con picrato alcalino.
La cefuroxima è escreta nel latte materno; è necessaria quindi cautela in caso di somministrazione a donne in allattamento.
Sono state riportate rare reazioni di ipersensibilità: queste includono rash cutanei, orticaria, prurito, nefrite interstiziale, febbre da farmaco e, molto raramente, anafilassi.
Come con altre cefalosporine vi sono state rare segnalazioni di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica (necrolisi esantematica).
L'uso prolungato dell'antibiotico può favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili, ad esempio della Candida, che richiede l'adozione di misure adeguate o l'eventuale interruzione del trattamento.
Disturbi gastro-intestinali, inclusi, molto raramente, sintomi di colite pseudomembranosa, che possono insorgere durante o dopo il trattamento.
Le principali alterazioni dei parametri ematologici segnalate in alcuni pazienti sono state la diminuzione della concentrazione di emoglobina, leucopenia, neutropenia, eosinofilia e trombocitopenia.
Le cefalosporine tendono ad essere assorbite sulla superficie delle membrane degli eritrociti e reagiscono con gli anticorpi specifici per le cefalosporine determinando positività del test di Coombs: ciò può interferire con i test di compatibilità del sangue e molto raramente provocare anemia emolitica.
Sebbene si siano verificati talvolta aumenti transitori degli enzimi epatici sierici e della bilirubina sierica, in particolare in pazienti con pre-esistenti malattie epatiche, non vi è evidenza di lesività a livello epatico.
Si possono presentare variazioni dei test biochimici relativi alla funzionalità renale: incrementi della creatinina e/o dell'azotemia e riduzioni della clearance della creatinina. La funzionalità del rene dovrebbe essere controllata a scopo precauzionale, in presenza di funzionalità renale alterata.
Si può avere dolore transitorio nella sede di iniezione dopo somministrazione, soprattutto con i dosaggi più elevati. Tuttavia ciò non necessariamente richiede l'interruzione del trattamento.
Occasionalmente l'iniezione endovenosa può causare tromboflebite.
Il Curoxim è dializzabile. In caso di sovradosaggio il farmaco può essere eliminato mediante trattamento emodialitico o dialisi peritoneale.
- [Vedi Indice]
Non viene inattivata dalla maggior parte delle betalattamasi prodotte da gram-negativi nonché dalla penicillinasi stafilococcica: è quindi attiva contro i ceppi batterici che inattivano penicillina, ampicillina e cefalosporine, compresi vari ceppi di Enterobacter.
Il Curoxim provoca la lisi della cellula batterica per inibizione della sintesi di mucoproteine a livello della parete cellulare.
La Minima Concentrazione Battericida (MCB) è praticamente sovrapponibile alla Minima Concentrazione Inibente (MIC).
Il Curoxim è un antibiotico ad ampio spettro: particolarmente sensibili in vitro si sono dimostrati numerosi microrganismi patogeni gram-positivi e gram-negativi.
I seguenti microrganismi si sono dimostrati non sensibili al Curoxim: Clostridium difficile, Pseudomonas spp., Campylobacter spp., Acinetobacter calcoaceticus, Listeria monocytogenes, Legionella spp. ed i ceppi meticillino resistenti dello Staplylococcus aureus ed epidermidis.
Alcuni ceppi dei seguenti generi non sono sensibili al Curoxim: Enterococcus (Streptococcus) faecalis, Morganella morganii, Proteus vulgaris, Enterobacter spp., Citrobacter spp., Serratia spp. e Bacteroides fragilis.
L'emivita dopo somministrazione intramuscolare od endovenosa è approssimativamente di 70 minuti.
Nelle prime settimane di vita l'emivita può risultare pari a 3-5 volte quella nell'adulto.
La somministrazione contemporanea di probenecid prolunga l'escrezione dell'antibiotico e produce livelli sierici di picco elevati.
L'entità del legame con le proteine del siero risulta compresa tra il 33 ed il 50% a seconda del metodo di determinazione impiegato.
Il farmaco non viene metabolizzato nell'organismo e viene eliminato in forma attiva dal rene, sia per filtrazione glomerulare, sia per secrezione tubulare. Il recupero urinario entro le 24 ore è praticamente completo ed è pari all'85-90% della dose somministrata. La maggior parte della dose viene eliminata nelle prime 6 ore.
I livelli sierici di cefuroxima vengono ridotti dalla dialisi.
Concentrazioni di cefuroxima superiori alle CMI per i comuni patogeni si raggiungono nelle ossa, nel liquido sinoviale e nell'umor acqueo.
La cefuroxima passa nel latte e, in caso di infiammazione delle meningi, attraversa la barriera ematoencefalica.
750 mg di cefuroxima sodica contengono 42 mg di sodio (1,8 mEq).
Negli animali in esperimento la cefuroxima ha dimostrato di possedere una tossicità subacuta estremamente bassa.
Infatti, la somministrazione endovenosa ai ratti, al dosaggio di 400 mg/kg/die per un mese, non ha provocato effetti tossici.
La cefuroxima negli studi istopatologici di tossicologia animale non ha indotto modificazioni a carico dei tessuti e degli organi indagati.
- [Vedi Indice]
La cefuroxima non va mescolata nello stesso contenitore con antibiotici aminoglicosidici.
Compatibilità
1,5 g di cefuroxima ricostituiti con 15 ml di acqua p.p.i. possono essere addizionati a metronidazolo iniettabile (500 mg/100 ml) ed entrambi i componenti mantengono la loro attività per 24 ore a temperatura inferiore a 25 °C.
1,5 g di cefuroxima sono compatibili con 1 g di azlocillina (in 15 ml di solvente) e con 5 g di azlocillina (in 50 ml di solvente); le soluzioni così ottenute sono stabili per 24 ore a 4 °C o per 6 ore a temperatura inferiore a 25 °C.
La cefuroxima (5 mg/ml) può essere conservata per 24 ore a 25 °C in una soluzione di xilitolo iniettabile al 5% o 10% p/v.
La cefuroxima è compatibile con soluzioni acquose contenenti fino all'1% di lidocaina cloridrato. Inoltre è compatibile con i liquidi infusionali di impiego più comune.
La cefuroxima è stabile per 24 ore a 25 °C nelle seguenti soluzioni iniettabili:
- Sodio cloruro 0,9% p/v
- Destrosio 5%
- Sodio cloruro 0,18% p/v e Destrosio 4%
- Destrosio 5% e Sodio cloruro 0,9%
- Destrosio 5% e Sodio cloruro 0,45%
- Destrosio 5% e Sodio cloruro 0,225%
- Destrosio 10%
- Zucchero invertito 10% in Acqua p.p.i.
- Soluzione Ringer
- Soluzione Ringer lattato
- Sodio lattato M/6
- Soluzione di Hartmann.
La stabilità della cefuroxima in soluzione di sodio cloruro 0,9% p/v e destrosio 5% non è influenzata dalla presenza di Idrocortisone sodio fosfato.
La cefuroxima si è inoltre dimostrata compatibile per 24 ore a 25° C in infusione endovenosa mescolata a:
- Eparina (10 e 50 unità/ml) in Sodio cloruro 0,9%
- Potassio cloruro (10 e 40 mEqL) in Sodio cloruro 0,9%.
Il prodotto in soluzione è stabile per 5 ore se conservato a temperatura inferiore ai 25 °C e 48 ore se conservato a 4 °C.
Le soluzioni e le sospensioni ricostituite possono presentare una intensificazione della colorazione durante la conservazione.
Curoxim 250 con fiala solvente da 1 ml
Curoxim 500 con fiala solvente da 2 ml
Curoxim 750 con fiala solvente da 3 ml
Curoxim 1 con fiala solvente da 4 ml
Curoxim Vena 1 con fiala solvente da 10 ml
Curoxim Vena 2
Preparazione della sospensione
Aggiungere al flacone il contenuto della fiala annessa: si ottiene una sospensione lattescente.
Curoxim Vena
Preparazione della soluzione
Aggiungere al flacone il contenuto della fiala solvente annessa o il volume desiderato di liquido infusionale: si ottiene una soluzione limpida di colore giallo.
Via A. Fleming, 2 - Verona
Concessionario per la venditaSegix Italia S.p.A. Pomezia - Roma
Curoxim 500 AIC n. 023576022
Curoxim 750 AIC n. 023576034
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Curoxim Vena 1 AIC n. 023576059
Curoxim Vena 2 AIC n. 023576061