CYMEVENE
- Polvere per soluzione per infusione
Ogni flaconcino di liofilizzato contiene:
Principio attivo
Ganciclovir����������� mg� 500
- Capsule
Ogni capsula contiene:
Principio attivo
Ganciclovir����������� mg� 250
- Liofilizzato per la preparazione di una soluzione per infusione.
Ogni confezione contiene un flaconcino di liofilizzato ed una fiala solvente.
- Capsule per somministrazione orale.
Ogni confezione contiene un flacone da 84 capsule.
Terapia di induzione |
Terapia di mantenimento |
|
clearance creatinina (ml/min) |
dosaggio |
dosaggio |
� � > 70 |
5,0 mg/kg ogni 12 ore |
5,0 mg/kg/die |
50 - 69 |
2,5 mg/kg ogni 12 ore |
2,5 mg/kg/die |
25 - 49 |
2,5 mg/kg ogni 24 ore |
1,25 mg/kg/die |
10 - 24 |
1,25 mg/kg ogni 24 ore |
0,625 mg/kg/die |
< 10 |
1,25 mg/kg 3 volte alla settimana, dopo emodialisi |
0,625 mg/kg 3 volte alla settimana |
La clearance della creatinina può essere determinata sulla base del valore della creatinina sierica secondo le seguenti formule:
uomini :�� clearance della creatinina =� � (140 - età [anni]) x (peso corporeo [kg])
��������������������������� ����������������������� ������������������ (72) x (creatinina sierica [mg/dl])
donne :��� clearance della creatinina =�� 0,85 x� valore calcolato secondo la formula soprariportata
In caso di compromissione della funzionalità renale, i dosaggi dovranno essere adattati in base ai valori di creatinina sierica (vedi la tabella sopra riportata); in tali pazienti il dosaggio della creatinina sierica e la clearance della creatinina devono essere attentamente monitorati.
B)- PAZIENTI CON LEUCOPENIA, NEUTROPENIA GRAVE, ANEMIA E TROMBOCITOPENIA
In pazienti trattati con Cymevene sono stati osservati casi di granulocitopenia (neutropenia), anemia e trombocitopenia; l'uso clinico di� ganciclovir può provocare anche leucopenia; una riduzione della posologia deve essere prevista in questi casi.
Si raccomanda di eseguire frequenti controlli ematici sul sangue "in toto" e delle piastrine.
C)- Pazienti anziani
Dato che il paziente anziano ha sovente una riduzione della funzionalità renale, Cymevene deve essere somministrato in questi casi previo stretto controllo dello stato funzionale del rene. (vedere istruzioni per posologie particolari in: "Pazienti con ridotta funzionalità renale")
d)- Bambini
Al momento non sono state ancora accertate l'efficacia e la tollerabilità dell'uso di ganciclovir in pediatria, incluso il trattamento delle infezioni da Citomegalovirus congenite o neonatali.
L'uso di Cymevene nei bambini deve essere estremamente cauto dato il potenziale potere cancerogeno del farmaco ed i suoi effetti a lungo termine sulla fertilità.
Per tali motivi la somministrazione nel bambino deve essere effettuata dopo attenta valutazione clinica del rapporto rischio-beneficio.
Modalità di preparazione e di somministrazione della soluzione per infusione
Ricostituzione della soluzione nel flaconcino.
1) Il liofilizzato (500 mg di ganciclovir per flaconcino) deve essere ricostituito al momento della preparazione dell'infusione iniettando 10 ml di acqua per preparazioni iniettabili nel flaconcino.
Non usare soluzioni contenenti para-idrossi-benzoati in quanto potrebbero causare precipitazione del principio attivo.
2) Il flaconcino deve essere agitato per permettere lo scioglimento della polvere.
3) Tale soluzione deve essere opportunamente controllata, per evitare la presenza di particelle in sospensione, e diluita prima di procedere alla somministrazione.
4) La soluzione ricostituita mantenuta nel flaconcino è stabile per 12 ore a temperatura ambiente; essa non dovrebbe essere tenuta in frigorifero.
Preparazione e somministrazione della soluzione di infusione.
In base al peso del paziente, il volume/dose appropriato deve essere prelevato dalla soluzione del flaconcino (che ha una concentrazione di ganciclovir pari a 50 mg/ml) ed aggiunto ad una soluzione compatibile con l'infusione. Le soluzioni compatibili con Cymevene sono: fisiologica, destrosio 5%, Ringer e Ringer-lattato.
Non sono consigliate concentrazioni superiori a 10 mg/ml.
Cymevene non deve essere miscelato ad altri prodotti per uso endovenoso.
Poichè per la ricostituzione di Cymevene viene impiegata acqua sterile ma non batteriostatica, la soluzione deve essere infusa appena possibile e comunque entro 24 ore dalla preparazione per ridurre il rischio di contaminazione batterica.
La soluzione deve essere conservata in frigorifero; il congelamento non è consigliato.
La somministrazione endovena o in bolo o troppo rapida deve essere evitata dato il possibile incremento di tossicità di Cymevene dovuto al raggiungimento di livelli plasmatici troppo elevati.
La somministrazione intramuscolare o sottocutanea� può provocare severa irritazione tissutale a causa del pH� (circa 11) della soluzione di ganciclovir.
Il dosaggio raccomandato, la frequenza e le modalità di infusione devono essere rigorosamente rispettate
Capsule
Dosaggio standard
Nella terapia di mantenimento della retinite da Citomegalovirus (CMV) in pazienti immunocompromessi, in cui la retinite stessa risulti stabilizzata dopo una appropriata terapia di induzione, la posologia consigliata di Cymevene per via orale è di 1000 mg (pari a 4 capsule) tre volte al giorno o, in alternativa, 500 mg (pari a 2 capsule) sei volte al giorno.
Nella prevenzione di patologie da CMV, la dose raccomandata è di 1000 mg (pari a 4 capsule) tre volte al giorno.
L' assunzione� delle capsule deve avvenire durante i pasti.
Posologie particolari
a)- Pazienti con insufficienza renale
Nei pazienti con insufficienza renale è raccomandata una riduzione del dosaggio con il seguente schema posologico:
clearance Creatinina (ml/min) |
DOSAGGIO |
� > 70 |
3000 mg/die (1000 mg tre volte/die o� 500 mg sei volte/die) |
50 - 69 |
1500 mg/die ( 500 mg tre volte/die) |
25 - 49 |
1000 mg/die ( 500 mg due volte/die) |
10 - 24 |
500 mg/die |
< 10 |
500 mg tre volte alla� settimana, dopo emodialisi |
La clearance della creatinina può essere determinata secondo quanto già riportato per la soluzione per infusione endovenosa.
Nel trattamento di particolari categorie di pazienti adulti (pazienti con insufficienza renale, pazienti anziani, pazienti con leucopenia, neutropenia grave, anemia e trombocitopenia) e nei bambini è opportuno seguire attentamente quanto riportato per la soluzione per infusione endovenosa.
Cymevene è controindicato in pazienti con nota ipersensibilità a ganciclovir o aciclovir.
Generalmente controindicato in gravidanza e durante l’allattamento (vedi 4.6)
In studi condotti in vitro e in vivo nell'animale Cymevene ha provocato mutagenicità, teratogenicità e carcinogenicità e deve quindi essere considerato potenzialmente cancerogeno per l'uomo.
Sono stati osservati casi di neutropenia, anemia o trombocitopenia in pazienti trattati con Cymevene.
Nei pazienti con severa neutropenia (conta totale dei neutrofili inferiore a 500/ml) e/o trombocitopenia (conta delle piastrine inferiore a 25.000/ml) la terapia con Cymevene non deve essere iniziata.
Nel caso di alterata funzionalità renale si raccomanda un adeguamento della posologia sulla base dei valori di clearance della creatinina (vedere "Posologia e modo di somministrazione").
Il ganciclovir si lega alle proteine plasmatiche soltanto per l'1-2% e pertanto non sono prevedibili interazioni di legame.
Probenecid
Probenecid, può ridurre la clearance del Ganciclovir (22% circa) e aumentarne l'emivita plasmatica (AUC +50% circa).
Zidovudina
L'uso concomitante di ganciclovir e zydovudina porta ad un possibile aumento dell'AUC di quest'ultima (+19% circa) e a una riduzione dell'AUC di ganciclovir (-17% circa).
Entrambi i farmaci provocano granulocitopenia (neutropenia) ed anemia. Questi eventi avversi devono essere tenuti sotto controllo.
Didanosina
L'uso concomitante di ganciclovir e didanosina porta ad un aumento dell'AUC di quest'ultima (70-100% circa) e i pazienti devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza per il possibile aumento degli effetti tossici di didanosina.
Se il trattamento con didanosina precede di 2 ore il ganciclovir, la AUC di quest'ultimo diminuisce (20% circa); mentre nessun effetto è stato riscontrato quando i due farmaci vengono dati contemporaneamente.
Imipenem-cilastatina
Convulsioni generalizzate sono state segnalate in pazienti che assumevano contemporaneamente Cymevene ed imipenem-cilastatina. Tali farmaci non dovrebbero essere utilizzati contemporaneamente a meno che i benefici� superino i potenziali rischi.
Altri farmaci
La tossicità può essere aumentata insieme ad altri farmaci noti per essere mielosoppressivi o associati all'insufficienza renale.
La tollerabilità clinica di Cymevene in gravidanza non é stata ancora accertata. I risultati degli studi sperimentali nell'animale indicano una tossicità riproduttiva che si manifesta in difetti di nascita o come altri effetti sullo sviluppo dell'embrione o del feto, sulla gestazione oppure sullo sviluppo peri- e postnatale.
Nell'animale il prodotto è risultato teratogeno; inoltre ganciclovir ha provocato l'inibizione temporanea o permanente della spermatogenesi.
Altri risultati nell'animale indicano che anche la fertilità nella femmina può essere soppressa.
Pertanto il farmaco può essere somministrato in gravidanza solo se il potenziale beneficio giustifica il rischio per il feto.
Le donne potenzialmente fertili devono essere avvertite sull'uso di sistemi contraccettivi efficaci durante il periodo di trattamento.
I pazienti maschi devono essere avvertiti di utilizzare un'efficace contraccezione durante il periodo di trattamento e per almeno altri 90 giorni dopo il termine del trattamento con Cymevene.
Non si conosce se Cymevene viene escreto nel latte materno; così come altri farmaci, Cymevene non deve essere somministrato durante l'allattamento.
Non si conosce l'intervallo minimo tra la ripresa dell'allattamento e l'ultimo trattamento con Cymevene.
Nei pazienti che ricevono Cymevene possono manifestarsi� crisi epilettiche, sonnolenza, capogiri, atassia, confusione e/o coma. Tali reazioni , se accadono, possono disturbare le attività che richiedono vigilanza come la guida di automobili o l'uso di macchinari.
Gli effetti collaterali di seguito elencati possono manifestarsi nei pazienti trattati con Cymevene. Alcuni di essi possono essere causati da affezioni preesistenti.
Sistema emo-linfatico: anemia, anemia ipocromica, leucopenia, pancitopenia, splenomegalia, trombocitopenia, eosinofilia, ipofunzionalità del midollo.
Sistema gastrointestinale: dolore addominale, stomatiti aftose, stipsi, diarrea, dispepsia, disfagia, eruttazione, esofagiti, incontinenza fecale, flatulenza, gastriti, emorragia gastrointestinale, anormalità nei test di funzionalità epatica, ulcerazioni della mucosa della bocca, disturbi della lingua, nausea, pancreatite, vomito.
Generali: aumento dell'addome, anoressia, astenia, cellulite, dolore al petto, febbre, brividi, mal di testa, infezioni, malessere, dolore, dimagrimento; nel sito dell'iniezione dolore, ascesso, edema, emorragia e infiammazione; reazioni di fotosensibilità, sepsi.
Fegato: epatite, ittero.
Sistema cardiovascolare: aritmia, tromboflebite profonda, emicrania, vasodilatazione, ipertensione, ipotensione, flebite.
Sistema respiratorio: dispnea, aumento della tosse.
Sistema nervoso centrale e periferico: attività onirica anormale, pensieri anormali, andatura anormale, agitazione, ansia, atassia, amnesia, confusione, capogiri, secchezza delle fauci, labilità emotiva, euforia, iperestesia, ipercinesi, ipertonia, insonnia, diminuzione della libido, reazioni maniacali, mioclono, neuropatia, crisi epilettiche, sonnolenza, tremori , stati comatosi, depressione, nervosismo, parestesia, psicosi.
Sistema cutaneo: alopecia, acne, pelle secca, rash cutaneo, prurito, sudorazione, rash maculopapulare, herpes simplex, orticaria.
Organi di senso: visione anormale, alterazione del gusto, alterazione del corpo vitreo, dolore agli occhi e all'orecchio, ambliopia, cecità, congiuntivite, sordità, distacco della retina, retiniti, tinnito, glaucoma.
Alterazioni metaboliche e nutrizionali: iperglicemia, ipoglicemia, ipocaliemia, aumento della creatinina, aumento della fosfatasi alcalina, aumento della creatina-fosfochinasi, aumento della lattico-deidrogenasi, aumento delle SGOT e SGPT.
Sistema urogenitale: alterazione della funzionalità renale, dolore al seno, diminuzione della clearance della creatinina, impotenza, aumento della necessità di urinare, infezioni del tratto urinario, insufficienza renale, ematuria, aumento del contenuto di urea nel sangue (BUN).
Sistema muscoloscheletrico: dolore agli arti, male di schiena, dolore alle ossa, miastenia, mialgia, crampi alle gambe.
Sono noti alcuni casi di sovradosaggio con Cymevene dato in soluzione e.v., che hanno provocato pancitopenia irreversibile, persistente soppressione della funzionalità del midollo osseo, neutropenia o granulocitopenia reversibili, disturbi epatici, disturbi renali e attacchi epilettici.
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio di Cymevene somministrato per via orale.
Emodialisi ed idratazione possono essere utili per ridurre i livelli plasmatici in pazienti in cui si è avuto sovradosaggio con Cymevene.
Ganciclovir è un analogo sintetico della 2'-deossiguanosina che inibisce la replicazione degli herpes-virus "in vitro" e "in vivo".
Lo spettro antivirale sensibile comprende i seguenti patogeni umani: Citomegalovirus (CMV), virus Herpes simplex I e II (HSV-1 e HSV-2), virus Herpes umano tipo 6 (HHV-6), virus Hepstein Barr (EBV), virus Varicella Zoster (VZV) e il virus dell'epatite B.
Gli studi clinici si sono limitati alla dimostrazione dell'efficacia in pazienti affetti da infezioni da CMV.
Nella cellula infettata ganciclovir viene inizialmente fosforilato� a ganciclovir monofosfato; successivamente per l'azione di diverse chinasi cellulari si forma ganciclovir trifosfato.
In cellule infettate da Citomegalovirus ritroviamo in concentrazini più elevate sia le chinasi cellulari che il ganciclovir trifosfato, rispetto a cellule non infettate; quindi i processi di fosforilazione avvengono preferenzialmente nelle cellule infettate da virus.
Nelle cellule infettate da virus il ganciclovir trifosfato viene metabolizzato lentamente: il 60 - 70% di ganciclovir è ancora nella cellula 18 ore dopo la sua rimozione dal liquido estracellulare.
Si ritiene che l'attività antivirale di ganciclovir sia il risultato della inibizione della sintesi del DNA virale che avviene in due modi:
1- inibendo competitivamente l'incorporazione di deossiguanina trifosfato nel DNA tramite l'enzima DNA-polimerasi;
2- venendo incorporato come trifosfato nel DNA del virus ed in tal modo bloccando o limitando molto l'allungamento del DNA virale.
Nei pazienti che rispondono con un modesto risultato clinico o per i quali persiste l'escrezione virale durante la terapia, deve essere presa in considerazione la possibilità di una resistenza del virus al farmaco.
Una resistenza del virus al farmaco è stata osservata anche in pazienti affetti da retinite da citomegalovirus trattati con Cymevene e.v.
Assorbimento
Con la dose di 5mg/kg di ganciclovir, dopo 1 ora di infusione venosa si ottengono i seguenti valori: AUC (totale) da� 22,1+ 3,2 a 26,8 + 6,1 mcg.ora/ml; Cmax da 8,27 + 1,02 a 9,0 +1,4 mcg/ml.
La biodisponibilità assoluta di ganciclovir somministrato per via orale è risultata di circa il 5% a digiuno, e del 6-9% quando somministrato con il cibo.
Dosi orali di 3g/die� (500mg x 6; o 1000mg x 3)� portano a valori� di assorbimento,� espressi come AUC nelle 24 ore e Cmax,� paragonabili per i due regimi posologici (con AUC di 15,9 +4,2 e 15,4 +4,3 mcg.ora/ml rispettivamente e Cmax di 1,02 +0,24 e 1,18 +0,36 mcg/ml rispettivamente).
La somministrazione di Cymevene capsule� ( 1000 mg ogni 8 ore� dati a 20 pazienti HIV-positivi) aggiunto ad un pasto di 602 calorie e con il 46,5 % di grassi, determina un incremento del 22% (con variazioni dal 6 al 68%) della biodisponibilità, (AUC allo stato stazionario) e un allungamento del� picco sierico (Tmax) da 1,8 +0,8 ore a 3,0 +0,6 ore e un Cmax più alto (da 0,85 +0,25 a 0,96 +0,27 mcg/ml).
Distribuzione.
Il legame alle proteine plasmatiche è dell'1-2% per concentrazioni di ganciclovir di 0,5 e 51 mcg/ml.
Dopo ganciclovir somministrato per infusione� il volume di distribuzione allo stato stazionario è risultato pari a 0,74 +0,15 l/kg.
Nel fluido cerebrospinale si sono ottenute concentrazioni� di 0,31 - 0,68 mcg/ml pari� al 24 - 70 % delle rispettive concentrazioni plasmatiche, misurate dopo 0,25 e 5,67 ore dalla somministrazione di una dose di 2,5 mg/kg e.v. di ganciclovir ( 3 pazienti che hanno ricevuto la dose a intervalli di 8 o 12 ore).
Per Cymevene capsule non esiste correlazione tra il valore della AUC e il reciproco del peso corporeo: per questo non è necessario adeguare la dose orale al peso corporeo del paziente.
Metabolismo
Dopo la somministrazione orale di una singola dose di 1000 mg di ganciclovir-C14 si ritrovano quantità di radioattività pari all'86 +3% nelle feci e 5 +1% nelle urine.
Nessuno dei metaboliti presenti nelle feci e nelle urine supera l'1-2% della radioattività totale.
Eliminazione
La maggior quantità di ganciclovir non metabolizzato viene escreta attraverso la via renale dopo filtrazione glomerulare e secrezione tubulare.
Somministrato per via venosa il ganciclovir presenta una farmacocinetica lineare nell' intervallo di dosi di 1,6-5,0 mg/kg.
Nei pazienti con funzione renale normale, il 91,3+5,0% di ganciclovir dato per via venosa si ritrova immodificato nelle urine. Il valore di clearance sistemica per ganciclovir dato per e.v. è stata di 3,52+0,80 ml/min/kg mentre quella renale è stata di 3,20+0,80 ml/min/kg, pari quest'ultima, al 91+11% di quella sistemica. L'emivita plasmatica dopo somministrazione venosa è stata di 3,5 +0,9 ore.
Somministrato per via orale il ganciclovir presenta una farmacocinetica� lineare fino ad una dose massima di 4 g/die.
L'escrezione renale del farmaco non modificato dalla filtrazione glomerulare e la secrezione tubulare attiva rappresentano la via principale di eliminazione del ganciclovir. Dopo somministrazione per via orale del ganciclovir, l'equilibrio dinamico viene raggiunto entro 24 ore. La clearance renale dopo somministrazione orale era 3,1+1,2 ml/min/kg. La vita media dopo somministrazione per via orale era� 4,8 +0,9 ore.
Farmacocinetica in situazioni cliniche particolari
Funzionalità renale compromessa.
Per e.v. la farmacocinetica di Cymenene è stata valutata in 10 pazienti con immuno-deficienza e funzionalità renale compromessa che hanno ricevuto dosi del farmaco variabili da 1,25 mg/kg a 5,0 mg/kg.
Con Cymenene capsule è stata valutata in 8 pazienti con trapianti d'organo nei quali sono state impiegate dosi di farmaco adeguate al valore di clearance stimata.
L'emodialisi riduce le concentrazioni plasmatiche di ganciclovir di circa il 50%, tanto dopo somministrazione e.v. che orale.
Bambini
La farmacocinetica di ganciclovir è stata studiata anche in 10 bambini di età tra i 9 mesi e i 12 anni trattati per via e.v. Le caratteristiche cinetiche sono risultate le stesse sia dopo dose singola che dopo dose ripetuta ogni 12 ore (5 mg/kg): volume di distribuzione allo stato stazionario 0,64+0,22 l/kg; Cmax 7,9+3,9 mcg/ml; clearance sistemica� 4,7+2,2ml/min./kg ed emivita plasmatica di 2,4+0,7 ore.
La farmacocinetica di ganciclovir per via e.v. nel neonato e nel bambino è risultata simile a quella osservata nell'adulto.
Anziani
Non sono stati eseguiti studi clinici nell'adulto con oltre 65 anni di età.
Tossicologia
La DL50 di Cymevene per via endovenosa è di circa 900 mg/kg nel topo e tra 150 e 500 mg/kg nel cane.
Il trattamento per via endovenosa con Cymevene in topi e cani per 30 giorni ha prodotto effetti tossici particolarmente nel tessuto riproduttivo maschile. Ad eccezione degli effetti sul sistema emopoietico e sugli annessi cutanei, le modificazioni indotte da Cymevene occorrono a dosaggi maggiori di quelli utilizzati nella pratica clinica.
Mutagenesi e Cancerogenesi - Fertilità
Cymevene ha indotto mutazioni puntiformi e danno cromosomico nelle cellule di mammifero in vitro e in vivo ma non mutazioni puntiformi in cellule batteriche od ospiti nel ratto.
Sebbene non si siano manifestate modificazioni morfologiche in vitro, Cymevene deve essere considerato un potenziale cancerogeno.
Dati di farmacologia animale indicano che Cymevene ha indotto riduzione della fertilità ed incremento di morti fetali nel ratto trattato con dosaggi di 90 mg/kg endovena.
Dosaggi giornalieri di 20 mg/kg endovena o dosaggi orali di 1000 mg/kg non hanno modificato la fertilità del ratto.
Soluzione per infusione
Ogni flaconcino di prodotto liofilizzato contiene:
Eccipienti: Sodio idrossido� mg 78,4.
Ogni fiala solvente contiene:
Eccipienti: Acqua per preparazioni iniettabili ml 10.
Capsule
Ogni capsula contiene:
Eccipienti
Polivinilpirrolidone����������������������� mg����������������������� 8,09
Croscarmellosio sodico��������������mg����������������������� 10,78
Magnesio stearato����������������������� mg����������������������� 0,67
La capsula di gelatina dura vuota è costituita da: Gelatina, sodio laurilsolfato, silice colloidale, ossido di ferro giallo (E172), titanio biossido (E171), colorante E132, gommalacca.
Si raccomanda di ricostituire il liofilizzato con le soluzioni esclusivamente riportate al punto 4.2.
Non usare soluzioni contenenti para-idrossi-benzoati in quanto potrebbero causare precipitazione del principio attivo.
Soluzione per infusione
36 mesiper il liofilizzato in confezionamento integro, correttamente conservato.
24 ore per la soluzione diluita per l'infusione.
Capsule
36 mesi in confezionamento integro, correttamente conservato.
Soluzione per infusione
La soluzione ricostituita, mantenuta nel flaconcino, è stabile per 12 ore a temperatura ambiente; essa non deve essere conservata in frigorifero.
La soluzione diluita per l'infusione deve essere infusa appena possibile entro le 24 ore e deve essere conservata in frigorifero; il congelamento non è consigliato.
Capsule
Le capsule devono essere conservate ad una temperatura inferiore a 30°C.
Soluzione per infusione
Flaconcino di vetro tipo I, sigillato con tappo di gomma butilica siliconata e ghiera metallica.
Fiala di vetro tipo I, incolore.
Astuccio contenente un flaconcino di liofilizzato da 500 mg più una fiala solvente da 10 ml.
Capsule
Flacone in vetro scuro, tipo III, provvisto di chiusura in polipropilene a prova di bambino e tappo interno, con inserimento di una unità essiccante.
Flacone da 84 capsule.
Soluzione per infusione
Poichè Cymevene ha evidenziato analogie con farmaci antitumorali (mutagenicità, cancerogenicità) si raccomanda di adottare le precauzioni del caso nelle fasi di utilizzo e smaltimento del prodotto. In particolare devono essere evitati l'inalazione della polvere liofilizzata ed il suo contatto diretto con la pelle. Anche il contatto della soluzione ricostituita con la pelle e le mucose deve essere evitato. Nel caso ciò dovesse succedere lavare accuratamente con sapone ed acqua; se sono coinvolti gli occhi sciacquarli abbondantemente con acqua.
Le soluzioni di Cymevene sono alcaline con un pH di circa 11.
Capsule
Il Ganciclovir ha dimostrato di avere attività carcinogena e mutagena, particolare cautela deve essere quindi osservata nell'utilizzo di Cymevene capsule; in particolare deve essere evitata l'inalazione o il diretto contatto con la pelle e le mucose della polvere contenuta nelle capsule. In caso di contatto lavare accuratamente con sapone ed acqua; se sono coinvolti gli occhi sciacquarli abbondantemente con acqua.
Le capsule di Cymevene non devono essere aperte o rotte.
RECORDATI Industria Chimica e Farmaceutica S.p.A - Via� Civitali, 1 - Milano.
su licenza SYNTEX Pharm. Intnl. Ltd.
Soluzione per infusione������� ����������� AIC n. 027427018
Capsule���������� ����������������������� ����������� AIC n. 027427020
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Soluzione per infusione
Prima autorizzazione: 17/04/1990
Rinnovo autorizzazione: 31/05/1995
Capsule
Prima autorizzazione: 18/05/1998
Rinnovo autorizzazione:
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Ottobre 2001