Interazioni - [Vedi Indice]
I vasocostrittori di tipo simpaticomimetico, come
l'adrenalina, possono essere potenziati, nel loro effetto
ipertensivo, dagli antidepressivi triciclici o dagli IMAO, anche
se interazioni di questo tipo sono state riferite con
concentrazioni� massime di adrenalina di 1:80.000. La
concentrazione di adrenalina in CARTIDONT e in CARTIDONT Forte
è di 1:200.000 e di 1:100.000 rispettivamente e quindi
inferiore. Tuttavia, considerando l'eventualità di una
interferenza, il prodotto deve essere utilizzato con estrema
cautela in corso di trattamento con i farmaci sopra
menzionati.
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Il prodotto è controindicato.
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Solo il medico può� decidere se, dopo l'intervento, il
paziente può guidare veicoli o azionare macchine.
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Si possono avere reazioni tossiche e reazioni allergiche sia
all'anestetico che al vasocostrittore. Fra le prime vengono
riferiti fenomeni di stimolazione nervosa centrale con
eccitazione, tremori, disorientamento, vertigini, midriasi,
aumento del metabolismo e della temperatura corporea e, per dosi
molto elevate, trisma e convulsioni; se è interessato il
midollo allungato si ha la compartecipazione dei centri
cardiovascolare, respiratorio ed emetico, con sudorazione,
aritmie, ipertensione, tachipnea, broncodilatazione, nausea e
vomito. Effetti di tipo periferico possono interessare l'apparato
cardiovascolare con bradicardia e vasodilatazione.
Le reazioni allergiche si verificano per lo più in
soggetti ipersensibili, ma vengono riferiti molti casi con
assenza di ipersensibilità individuale all'anamnesi. Le
manifestazioni a carattere locale comprendono eruzioni cutanee di
tipo vario, orticaria, prurito; quelle a carattere generale
broncospasmo, edema laringeo fino al collasso cardiorespiratorio
da shock anafilattico.
Il vasocostrittore, per la sua azione sul circolo, può
determinare effetti abnormi di vario tipo, specialmente nei
soggetti non normali sotto il profilo cardiocircolatorio: ansia,
sudorazione, ambascia respiratoria, aritmie cardiache,
ipertensione (particolarmente grave nei soggetti già
ipertesi e negli ipertiroidei), cefalea acuta, fotofobia, dolore
retrosternale e faringeo, vomito; nel caso comparissero sintomi
di questo tipo, si deve sospendere subito la
somministrazione.
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Al primo segno di allarme occorre interrompere la
somministrazione, porre il paziente in posizione orizzontale ed
assicurarne la pervietà delle vie aeree, somministrandogli
ossigeno in caso di dispnea grave o effettuando la ventilazione
artificiale (pallone di Ambu). L'uso di analettici bulbari deve
essere evitato per non aggravare la situazione aumentando il
consumo di ossigeno. Eventuali convulsioni possono essere
controllate con l'uso di diazepam in dose di 10 - 20 mg per via
endovenosa; sono sconsigliabili invece i barbiturici che possono
accentuare la depressione bulbare. Il circolo può essere
sostenuto con la somministrazione di cortisonici in dosi
appropriate per via endovenosa; possono aggiungersi soluzioni
diluite di α-β stimolanti ad azione vasocostrittrice
(mefentermina, metaminolo ed altri) o di solfato di atropina.
Come antiacidosico può essere impiegato il bicarbonato di
sodio in concentrazione mirata, per via endovenosa.
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L'articaina, principio attivo delle due varietà del
CARTIDONT, è un anestetico locale di tipo amidico
caratterizzato dalla presenza di un anello tiofenico al posto
dell'anello benzenico presente negli altri anestetici di uso
odontoiatrico. L'articaina è attiva per via parenterale ma
non per via topica e l'attività anestetica è circa
1,8 volte quella della lidocaina. Alla concentrazione di uso non
provoca irritazione tissutale e non dà sensazione di
bruciore al termine dell'azione. La buona diffusione ossea
conferisce all'articaina una soddisfacente efficacia
nell'anestesia plessica, anche in regioni solitamente non
raggiungibili dall'anestetico.
Il tempo medio di latenza dell'azione anestetica è di 2
minuti. L'associazione del cloridrato di articaina con un
vasocostrittore, come la L-adrenalina, consente di ottenere una
durata dell'anestesia che va dai 45 ai 75 minuti, a seconda della
concentrazione del vasocostrittore stesso.
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A differenza degli altri anestetici locali di tipo amidico che
hanno un metabolismo epatico, l'articaina viene metabolizzata a
livello plasmatico. Da ciò consegue il vantaggio di una
breve emivita, di uno scarso accumulo, di una rapida eliminazione
dall'organismo e la possibilità di usarla a una
concentrazione più alta e quindi di ottenere un effetto
anestetico più intenso rispetto agli altri anestetici
locali (4% contro il 2-3%). L'articaina dà luogo a diversi
metaboliti che vengono eliminati per via urinaria. Si lega alle
proteine plasmatiche nella misura del 94% e l'emivita di una
soluzione al 4% con adrenalina 1:200.000 è di circa 25
minuti.
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La DL50 dell'articaina è di 37 mg/kg (i.v.)
nel topo; di 260 mg/Kg (i.m.) e di� 24,5 mg/Kg (i.v.) nel ratto;
di 179 mg/Kg (i.m.) e di 20,3 mg/Kg (i.v.) nel coniglio. Nessuna
deviazione dalla norma hanno evidenziato le prove di
tossicità subacuta nel ratto e nel cane. Lo stesso dicasi
di prove specifiche sulla eventuale teratogenesi effettuate nel
ratto e nel coniglio.
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Sodio cloruro; Sodio metabisolfito; Acqua per preparazioni
iniettabili.
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Non sono note incompatibilità chimiche con altre
sostanze.
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24 mesi in confezionamento integro, correttamente
conservato.
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Da conservarsi al riparo dalla luce ed a temperatura non
superiore ai 25°C.
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Cartuccia in vetro di classe I, con chiusura formata, nella
parte inferiore, da un pistone scorrevole in clorobutile a tre
settori di tenuta e, nella parte superiore, da una guarnizione
perforabile, pure in clorobutile, oltre ad una capsula di
garanzia in alluminio.
Confezioni:
a)� CARTIDONT: 50 tubofiale da 1,7 ml
b)� CARTIDONT Forte: 50 tubofiale da 1,7 ml�
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Non pertinente.
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STAFFORD MILLER srl Via Zambeletti s.n.c. – Baranzate di
Bollate (MI)
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CARTIDONT: 029523014
CARTIDONT FORTE: 029523026
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Autorizzazione luglio 1996 – GU n. 294 del 16.12.96
Rinnovo luglio 2001
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TABELLA DI APPARTENENZA D.P.R. 309/90 - [Vedi Indice]
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Settembre 2001
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