Interazioni - [Vedi Indice]
Il cefotaxime non deve essere miscelato con antibiotici ed
altri farmaci.
L’impiego contemporaneo di aminoglicosidi, associazione
che “in vitro” dà origine ad effetto sinergico
od almeno additivo, può essere indicato in infezioni
particolarmente gravi: i due antibiotici vanno comunque
somministrati in siringhe separate; in questi casi è
raccomandato il controllo costante della funzionalità
renale.
In corso d’infezione da Pseudomonas aeruginosa
può essere indicato associare al cefotaxime un altro
antibiotico anch’esso attivo nei confronti di questo
particolare agente patogeno.
La somministrazione di alte dosi di cefotaxime,
contemporaneamente a saluretici� ad alta efficacia (furosemide),
non ha finora dimostrato� di influenzare la funzionalità
renale. A scopo cautelativo si ricorda tuttavia che la
funzionalità renale può essere compromessa dalla
contemporanea somministrazione di alte dosi di cefalosporine e
saluretici efficaci.
Il probenecid, somministrato per os e per breve tempo prima o
contemporaneamente al cefotaxime, usualmente rallenta il tasso di
escrezione dell’antibiotico e dei suoi metaboliti e
determina concentrazioni plasmatiche del farmaco e dei suoi
metaboliti� più alte e più prolungate.
Il volume di distribuzione del farmaco non appare influenzato
dalla somministrazione concomitante di probenecid per via
orale.
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Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima
infanzia, il prodotto va somministrato nei casi di effettiva
necessità e sotto il diretto controllo del medico.
Il cefotaxime passa nel latte materno; pertanto è
necessario decidere se interrompere l’allattamento o il
trattamento con il medicinale, tenendo in considerazione
l’importanza del farmaco per la madre.
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Il cefotaxime non interferisce sulla capacità di
guidare e sull’uso di macchine.
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Con le cefalosporine reazioni indesiderabili sono
essenzialmente limitate a disturbi gastrointestinali, e
occasionalmente, a fenomeni di ipersensibilità.
La possibilità di comparsa di questi ultimi è
maggiore in individui che in precedenza abbiano manifestato
reazioni di ipersensibilità ed in quelli con precedenti
anamnestici di allergia, asma, febbre da fieno ed orticaria.
In corso di terapia con cefotaxime sono state segnalate le
seguenti reazioni:
Gastrointestinali: anoressia, glossite, nausea, vomito,
diarrea, pirosi gastrica, e dolori addominali. Il manifestarsi di
diarree gravi e prolungate è stato messo in relazione con
l’impiego di diverse classi di antibiotici. In tale
evenienza si deve considerare la possibilità di colite
pseudomembranosa. Nel caso che l’indagine coloscopica ne
confermi la diagnosi, l’antibiotico in uso deve essere
sospeso immediatamente e si deve instaurare trattamento con
vancomicina per os. I farmaci inibitori della peristalsi sono
controindicati.
Allergiche: anafilassi, lieve orticaria o rash cutaneo,
prurito, artralgia e febbre da farmaci.
Ematologiche: variazioni di alcuni parametri di
laboratorio: transitoria neutropenia, granulocitopenia,
eosinofilia e, molto raramente, agranulocitosi.
Epatiche: aumento transitorio delle transaminasi
sieriche (SGOT, SGPT), della fosfatasi alcalina e della
bilirubina totale.
Renali: transitorio aumento dell’azoto ureico e
delle concentrazioni sieriche di creatinina.
Locali: la somministrazione e.v. ha causato flebite e
tromboflebite e la somministrazione i.m. ha causato dolore,
indurimento e fragilità nella sede d’iniezione.
Altre reazionisegnalate sono state: cefalea, vertigini,
senso di costrizione toracica, vaginite da Candida, agitazione,
confusione, astenia, sudorazione notturna ed aumento dei livelli
sierici di latticodeidrogenasi.
Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a
trattamento con cefalosporine.
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Non sono note sindromi da sovradosaggio.
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Il cefotaxime è un antibiotico ad ampio spettro,
particolarmente attivo anche in presenza di b-lattamasi
batteriche. Il cefotaxime è attivo "in vitro" sia su
batteri Gram-positivi che Gram-negativi, sia aerobi che
anaerobi.
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Il cefotaxime non è apprezzabilmente assorbito dal
tratto gastrointestinale, per cui deve essere somministrato per
via parenterale.
Dopo somministrazione i.m. i picchi ematici sono raggiunti in
circa 30 minuti e corrispondono ai seguenti valori: 24 mg/ml dopo 1 g, 12
mg/ml dopo 500 mg, 5 mg/ml dopo 250 mg; l’emivita
plasmatica media è di 70-80 minuti.
Dopo somministrazione endovenosa diretta i picchi ematici
vengono raggiunti in 5’-10’ e corrispondono ai
seguenti valori: 214�
mg/mL dopo 2 g; 110
mg/mL dopo 1 g; 40
mg/mL dopo 500 mg, con emivita
plasmatica media di 40’.
Dopo somministrazione i.m. e e.v. della dose abituale il
cefotaxime si distribuisce nei tessuti e nei liquidi corporei;
umore acqueo, secrezione bronchiale, saliva, orecchio medio,
tessuto osseo, bile, liquido ascitico, pleurico, prostatico e
cefalorachidiano.
Il cefotaxime è parzialmente metabolizzato nel fegato a
desacetilcefotaxime che ha attività antibatterica.
Il cefotaxime ed i suoi metaboliti sono escreti principalmente
nelle urine. Negli adulti con normale funzionalità renale
circa il 40-60% della dose singola i.m. o e.v. è escreto
nelle urine immodificato e circa il 24% è escreto come
desacetilcefotaxime nelle 24 ore.
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La DL50 del cefotaxime somministrato per via e.v., è
compresa, nel topo e nel ratto, fra 9000 e 10.000 mg/kg peso
corporeo ed è, nel cane, superiore a 1.500 mg/kg; per via
i.p. e s.c. è, nel topo, rispettivamente di
60 e
18.700 mg/kg, mentre per via i.m. nel ratto è superiore a
7.000 mg/kg.
La somministrazione per 6 mesi di dosi di cefotaxime fino a
250 mg/kg s.c. a ratti e i.m. a cani non ha indotto variazioni
significative dei parametri esaminati.
Studi effettuati su ratti e su conigli hanno evidenziato che
il cefotaxime è privo di effetti teratogeni; non sono
stati compromessi né la fertilità né lo
sviluppo peri- e post-natale.
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CEFOTAXIME
IBI 1g polvere e solvente per soluzione iniettabile
per uso
intramuscolare
1 fiala solvente contiene: lidocaina cloridrato 40 mg, acqua
per preparazioni iniettabili q.b. a 4 ml
CEFOTAXIME
IBI 1g polvere e solvente per soluzione iniettabile
per uso intramuscolare o endovenoso
1 fiala solvente contiene: acqua per preparazioni iniettabili
4 ml
CEFOTAXIME
IBI 2 g polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso
1 fiala solvente contiene: acqua per preparazioni iniettabili
10 ml
CEFOTAXIME
IBI 2 g polvere per soluzione iniettabile per infusione
endovenosa
Il prodotto non contiene fiala solvente, esso deve essere
diluito in solvente idoneo al momento della somministrazione
secondo le modalità indicate alla voce “Posologia e
modo di somministrazione”.
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Si raccomanda di non miscelare
CEFOTAXIME IBI con soluzioni di
sodio bicarbonato, con antibiotici ed altri farmaci.
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A confezionamento integro, correttamente conservato: 24
mesi
Il prodotto ricostituito (solubilizzazione del contenuto del
flacone con il contenuto della corrispondente fiala solvente)
può essere conservato in frigorifero a +2 / + 8 °C per
24 ore� ( al riparo dalla luce).
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Conservare a temperatura inferiore a 25°C ed al riparo
dalla luce.
Le soluzioni allestite incluso quelle diluite con tecnica
asettica con soluzioni perfusionali restano chimicamente stabili
per 24 ore a temperatura ambiente, ma in ottemperanza alle buone
norme di pratica farmaceutica si raccomanda di utilizzare le
soluzioni, laddove è possibile,� entro 3 ore dalla loro
costituzione.
ATTENZIONE: Il prodotto non contiene conservanti. Dopo
l’uso va gettato anche se utilizzato solo parzialmente.
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CEFOTAXIME
IBI 1g polvere e solvente per soluzione iniettabile
per uso intramuscolare: 1 flacone di polvere
e 1 fiala solvente da 4 ml.
CEFOTAXIME
IBI 1g polvere e solvente per soluzione iniettabile per
uso intramuscolare o endovenoso: 1 flacone di polvere e 1
fiala solvente da 4 ml.
CEFOTAXIME
IBI 2 g polvere e solvente per soluzione iniettabile
per uso endovenoso: 1
flacone di polvere e 1 fiala solvente da 10 ml.
CEFOTAXIME
IBI 2 g polvere per soluzione iniettabile per infusione
endovenosa: 1 flacone di polvere.
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Apertura fiala solvente.
Prelevare mediante siringa il contenuto della fiala solvente e
versarlo nel flaconcino di polvere.
A solubilizzazione completa prelevare il contenuto del
flaconcino e procedere con l’iniezione.
Attenzione: la soluzione per uso intramuscolare non deve mai
essere impiegata per la somministrazione endovenosa.
Il prodotto sciolto, fin dall’inizio, si presenta di
tonalità gialla, ciò non pregiudica
l’efficacia e la tollerabilità del farmaco.
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ISTITUTO BIOCHIMICO
ITALIANO GIOVANNI LORENZINI S.p.A.
Via
Tucidide 56, Torre 6 - Milano
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CEFOTAXIME
IBI 1g polvere e solvente per soluzione iniettabile �
per uso intramuscolare - A.I.C. n.: 035118013
CEFOTAXIME
IBI 1g polvere e solvente per soluzione iniettabile
per uso intramuscolare o endovenoso - A.I.C. n.: 035118025
CEFOTAXIME
IBI 2 g polvere e solvente per soluzione iniettabile
per uso endovenoso - A.I.C. n.: 035118037
CEFOTAXIME
IBI 2 g polvere per soluzione iniettabile per infusione
endovenosa - A.I.C. n.: 035118049
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CEFOTAXIME IBI 1g polvere e solvente per
soluzione iniettabile� per uso intramuscolare
CEFOTAXIME IBI 1g polvere e solvente per
soluzione iniettabile per uso intramuscolare o endovenoso
Da
vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
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CEFOTAXIME IBI 2 g polvere e solvente per
soluzione iniettabile per uso endovenoso
CEFOTAXIME IBI 2 g polvere per soluzione
iniettabile per infusione endovenosa
Uso
riservato agli Ospedali e alle Case di Cura. Vietata la vendita
al pubblico.
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Febbraio 2002
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TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]
Non
soggetto
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Febbraio 2002