Interazioni - [Vedi Indice]
Non sono finora note interazioni con altri farmaci, in
particolare con quelli di frequente impiego.
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Non esistono preclusioni all’uso del preparato in
gravidanza e durante l’allattamento. Tuttavia a scopo
prudenziale è opportuno evitarne l’uso durante il
primo trimestre di gravidanza.
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Non riscontrati.
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Raramente sono stati riscontrati lievi disturbi gastrici. In
tal caso si consiglia di assumere il farmaco durante i pasti.
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Non sono stati riscontrati fenomeni di sovradosaggio.
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I glicosidi triterpenici, come estratto secco standardizzato
di ippocastano semi, agiscono sui fenomeni essudativi, di natura
infiammatoria e non a livello del circolo venoso linfatico
periferico e del microcircolo. In particolare la somministrazione
di Curaven porta ad una diminuzione della concentrazione degli
enzimi lisosomiali nel sangue, i quali, liberati in eccesso nei
pazienti con sindromi varicose, danneggiano il filtro molecolare
costituito dai mucopolisaccaridi della parete capillare; la
normalizzazione del rapporto tra sintesi e demolizione dei
mucopolisaccaridi parietali porta ad un riequilibrio dei fenomeni
di filtrazione e di assorbimento transcapillari con prevenzione
della formazione di edema o graduale regressione di esso.
I glicosidi triterpenici, come estratto secco standardizzato
di ippocastano semi, agiscono inoltre sul tono della parete
venosa, favorendo il ritorno venoso.
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I glicosidi triterpenici, come estratto secco standardizzato
di ippocastano semi, vengono rapidamente assorbiti dal tratto
gastro-intestinale dopo somministrazione orale di una loro
soluzione.
In seguito ad uno spiccato “first-pass-effect” e/o
demolizione da parte della microflora intestinale, la
biodisponibilità assoluta è pari a 1,5%. La
biodisponibilità dei glicosidi triterpenici a partire dal
Curaven, rispetto alla biodisponibilità a partire da una
soluzione, è pari al 100%.
Ad un dosaggio di Curaven equivalente a 50 mg di glicosidi
triterpenici si raggiungono, in virtù dell’effetto
ritardo, concentrazioni plasmatiche massime di 25 ng/ml dopo 2,4
ore. La tecnica farmaceutica ritardo nel Curaven fa sì che
il principio attivo si liberi dai pellets continuativamente e
completamente nello spazio di 5 ore. Nella messa a punto del
Curaven si è tenuto infatti conto dell’emivita� dei
glicosidi triterpenici relativamente lunga di 14,4 ore.
Con il procedimento Divido ® “divided dose”,
la quantità di principio attivo contenuta in una capsula
di Curaven viene suddivisa in centinaia di unità
microsferiche, pellets Divido ® a rilascio ritardato. I
vantaggi di tale
sono:
tollerabilità gastrica ottimale, in quanto il principio
attivo si distribuisce su di una più ampia superficie del
tratto gastro-enterico;
migliore adeguamento dell’andamento
dell’assorbimento al profilo cinetico.
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Tossicità per somministrazione singola:
LD 50 in diverse specie animali con i limiti
fiduciali. Dose di principio attivo in mg/kg. Durata del test: 10
giorni.
Specie |
Orale |
Intraperitoneale |
Endovena |
Topo |
990(651-1505) |
97 (63-148) |
8.8� (4.9-9.4) |
|
1050 (778-1418) |
342 (273-429)* |
138�(102-185)* |
Ratto |
2150 (1641-2817) |
175 (131-235) |
(8.0 –18) |
|
2600 (2600-3302) | �
|
165� (110-248)* |
Cavia |
1120 (926-1355) |
|
465� (332-651)* |
Coniglio |
1530 (1117-2096) |
|
180� (118-274) |
Cane | ����������
130** |
|
|
*����� Formulazione in fiale
**��� Dosi maggiori causano vomito
Tossicità per somministrazioni ripetute:
L’estratto secco standardizzato di ippocastano semi si
è dimostrato molto ben tollerato, specie dopo
somministrazione orale, nelle diverse specie animali.
In ratti trattati per 8 settimane con 9, 30, 90 mg/kg e.v. si
sono riscontrati alcuni casi di morte soltanto con il dosaggio
più elevato di 90 mg/kg e.v..� Al dosaggio intermedio di
30 mg/kg e.v., si è riscontrato soltanto un lieve aumento
del consumo di acqua, il che può far presumere una lieve
riduzione della funzionalità renale. Per il resto assenza
di rilievi patologici. Al dosaggio più basso di 9 mg/kg
non si sono avute alterazioni alcune.
La dose “no effect” si aggira intorno a 30 mg/kg,
cioè 7/8 volte la dose terapeutica nell’uomo (300 mg
nell’uomo corrispondono a ca. 4 mg/kg).
Il principio attivo è stato sperimentato per 34
settimane nel cane e nel ratto per os; ad un dosaggio nel cane di
80, 40, 20 mg/kg e nel ratto di 400, 200 e 100 mg/kg, il che
corrisponde, per quanto riguarda il ratto, a 40, 20, 10 volte la
dose giornaliera terapeutica umana.
Nel cane si è riscontrato dopo 8 settimane al dosaggio
più elevato vomito con irritazione gastrica, fenomeni che
sono scomparsi con l’uso di una
gastro-resistente.
Non si sono riscontrate alterazioni e danni istologici
correlabili con la sostanza.
Nel ratto la dose massima è stata tollerata senza
comparsa di alterazioni.
La tollerabilità è stata buona sia nel cane che
nel ratto per tutta la durata delle 34 settimane.
Non si sono riscontrati effetti tossici da accumulo.
La buona tollerabilità trova riscontro nell’uso
clinico-terapeutico pluridecennale del principio attivo.
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Destrina, copolimero di vinilpirrolidone-vinilacetato 60:40;
dibutil-ftalato; copolimeri metacrilici RS 100 (etilacrilato,
metilmetacrilato, trimetilammonio-etilmetacrilato cloruro
1:2:0,1) copolimeri metacrilici RL 100 (etilacrilato,
metilmetacrilato, trimetilammonio-etilmetacrilato cloruro
1:2:0,2), talco.
Componenti della capsula di gelatina: gelatina, acqua
depurata, titanio biossido E 171, ferro ossido rosso E 172, ferro
ossido giallo E 172, ferro ossido nero E 172, chinolina giallo E
104, indigotina E 132.
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Non riscontrate.
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36 mesi.
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Nessuna.
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Astuccio da capsule ritardo da 300 mg in blisters� L.
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Nessuna in particolare.
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Boehinger Ingelheim International GmbH – Ingelheim am
Rhein, Germania
Rappresentante per la vendita:
BOEHRINGER INGELHEIM ITALIA s.p.a.
Reggello (Firenze) – Località Prulli n.
103/c.
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30 capsule ritardo da 300 mg:���� A.I.C. n. 027855016
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Classificazione ai fini della fornitura:
Medicinale non soggetto a prescrizione medica.
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Giugno 1993
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Non pertinente.
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Provv. AIC n. 222 dell’
y 4.2001