Preparazione iniettabile per via sottocutanea.
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Profilassi e terapia della malattia tromboembolica venosa e
arteriosa.
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Secondo prescrizione medica.
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L'uso dell'eparina calcica è controindicato nei casi di
ipersensibilità individuale accertata al farmaco; nel periodo di attività terapeutica delle
antivitamine K; nelle lesioni a rischio emorragico (ulcera peptica, retinopatie, sindrome
emorroidaria); in caso di operazioni sul sistema nervoso centrale, ictus apoplettico, diatesi emorragica,
nefropatie e pancreopatie gravi, ipertensione arteriosa grave, endocardite lenta, emorragia
chirurgica di natura non precisata, traumi cranio-encefalici gravi.
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Una particolare sorveglianza si impone nel caso di persone
anziane, di persone soggette ad allergie o affette da insufficienza epatica o renale.
L'innocuità del prodotto durante la gravidanza non
è stata chiaramente provata; pertanto, in tale circostanza, l'uso di eparina richiede un'attenta sorveglianza
medica.
L'effetto anticoagulante della somministrazione di ECAFAST per
via sottocutanea può essere neutralizzato per mezzo di una iniezione endovenosa di
protamina solfato e, se necessario, per mezzo della somministrazione della stessa sostanza
contemporaneamente all'eparina, anche per via intramuscolare.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
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La somministrazione contemporanea di ECAFAST e di altri
farmaci che influenzano l'emocoagulabilità (acido acetilsalicilico, salicilati,
destrano, dipiridamolo) comporta un reciproco potenziamento dell'attività e deve essere
fatta con particolare cautela. In caso di somministrazione contemporanea di acido ascorbico,
antistaminici, digitale, penicillina e.v., tetracicline o fenotiazine, si può verificare una
inibizione dell'attività di ECAFAST.
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L'innocuità del prodotto durante la gravidanza non
è stata chiaramente provata. Pertanto l'uso in gravidanza richiede una particolare sorveglianza medica.
L'eparina calcica non attraversa la barriera placentare e non
viene escreta nel latte materno.
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Nessun effetto è stato riscontrato sulla
capacità di guidare veicoli o di utilizzare
macchinari.
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L'emorragia è la complicanza principale della terapia
con eparina. In soggetti ipersensibili possono verificarsi lievi reazioni allergiche (eruzioni
orticarioidi, febbre, asma, rinite, lacrimazione e segni di anafilassi); in caso di trattamento
intensivo e prolungato sono stati osservati alcuni casi di perdita temporanea dei capelli,
osteoporosi, ipoaldosteronismo.
Sono stati segnalati rari casi di trombocitopenia acuta
reversibile.
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In caso di sovradosaggio possono verificarsi incidenti
emorragici.
Se questi si verificano entro le 6 ore dall'ultima iniezione
di eparina calcica, è necessario somministrare per via endovena 3 ml di solfato di protamina
all'1%, pari a 30 mg.
E' opportuno fare una seconda iniezione per via endovenosa di
2 ml di solfato di protamina tra la 8 a e la 12 a ora, dal momento che la neutralizzazione si
attua solo sull'eparina in circolo e non su quella depositata in sede di iniezione.
Nel caso in cui l'incidente si verifichi quando già
siano trascorse 6 ore dall'ultima iniezione sarà sufficiente somministrare per via endovena 2 ml di solfato di
protamina all'1% pari a 20 mg, senza ripetere l'iniezione.
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ECAFAST è un sale di calcio dell'eparina esente da EDTA
che agisce direttamente sul sistema emocoagulativo del sangue, formando con l'Antitrombina III un
complesso attivo, che potenzia notevolmente l'attività inibitrice su alcuni fattori
della coagulazione (fattore IXa, Xa, XIa, XIIa).
A piccole dosi, ECAFAST agisce principalmente sul fattore Xa,
inibendo la conversione di protrombina in trombina ed esplicando quindi un'azione
antitrombotica. Il farmaco è inoltre in grado di stimolare la funzionalità piastrinica,
inducendo l'aggregazione e la liberazione del Fattore Piastrinico.
ECAFAST permette il trattamento eparinico per via sottocutanea
in quanto non mobilita lo ione calcio dei vasi, rispettando l'integrità dei
capillari.
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Il farmaco, somministrato per via sottocutanea, viene
assorbito gradualmente ed è presente in circolo dopo circa 15 minuti. L'eparina non attraversa la
placenta e viene inattivata nel fegato ad opera di un'eparinasi. I prodotti metabolici inattivi vengono
escreti con le urine.
L'emivita e la "clearance" sono dose-dipendenti.
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La tossicità dell'eparina è molto bassa. La DL
50 è risultata nel topo pari a 1.500-2.000 mg/Kg dopo la somministrazione endovena e nel ratto pari a 420 mg/Kg
dopo somministrazione endoperitoneale.
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Acqua per preparazioni iniettabili
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Non note.
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A confezionamento integro:
- fiala: 5 anni;
- siringa-pronta: 5 anni.
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Nessuna
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ECAFAST è disponibile nelle seguenti confezioni:
- Fiale di vetro neutro incolore tipo I (borosilicato),
confezionate con foglio illustrativo in un astuccio di cartone litografato;
ECAFAST 5.000 U.I.: N° 10 fiale da 0,2 ml
ECAFAST 12.500 U.I.: N° 10 fiale da 0,5 ml
- Fiale di vetro neutro incolore tipo I (borosilicato)
+ siringhe sterili Plastipak da 1 ml graduate in decimi con ago 45/100 - 10 mm, confezionate con il
foglio illustrativo in un astuccio di cartone litografato.
ECAFAST 5.000 U.I.: N° 10 fiale da 0,2 ml + 10 siringhe
sterili
ECAFAST 12.500 U.I.: N° 10 fiale da 0,5 ml + 10 siringhe
sterili
ECAFAST 20.000 U.I.: N° 10 fiale da 0,8 ml + 10 siringhe
sterili
- Siringhe-pronte di vetro neutro incolore tipo I
(borosilicato), confezionate in blister formato da un'accoppiata carta-PVC. Il blister con il foglio
illustrativo è inserito in un astuccio di cartone litografato.
ECAFAST 5.000 U.I.: N° 10 siringhe-pronte da 0,2 ml
ECAFAST 12.500 U.I.: N° 2 siringhe-pronte da 0,5 ml
ECAFAST 12.500 U.I.: N° 10 siringhe-pronte da 0,5 ml
ECAFAST 20.000 U.I.: N° 10 siringhe-pronte da 0,8 ml
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1) Per scoprire il pistone girare il cappuccio fino a rompere
il punto di saldatura e toglierlo.
2) Girare il cappuccio dell'ago fino a rompere il punto di
saldatura e toglierlo badando a non storcere l'ago.
3) Adesso la siringa può essere riempita.
Accertarsi che il contenuto della fiala non sia raccolto nel
collo della stessa: in questo caso scuotere ripetutamente la fiala e mantenerla in posizione
eretta per almeno 30" al fine di consentire la completa raccolta del liquido sul fondo. Quindi
operare come segue: rompere la fiala, aspirare con l'ago innestato sulla siringa evitando la
formazione di bolle d'aria. Qualora queste si producano 1) porre la siringa in posizione verticale
con l'ago rivolto in alto; 2) aspirare un'ulteriore piccola quantità d'aria; 3) percuotere
leggermente e ripetutamente la siringa in modo da far raccogliere tutta l'aria nella parte superiore della
siringa (verso l'ago); 4) far fuoriuscire l'aria evitando di espellere la soluzione di Ecafast.
Modalità per l'utilizzo della
siringa-pronta:
Togliere la guaina proteggi-ago. Procedere all'iniezione.
Tecnica dell'iniezione
L'iniezione deve essere effettuata nel tessuto cellulare
sottocutaneo, preferibilmente nei glutei o nella parete antero-laterale dell'addome sia a destra che a
sinistra: introdurre l'ago perpendicolarmente sottocute per tutta la sua lunghezza,
realizzando una plica cutanea tra il pollice e l'indice, mantenendo la plica per tutta la durata
dell'iniezione. Soprassedere all'iniezione se l'introduzione dell'ago ha determinato un dolore vivo,
indice di lesione di un vaso. In tal caso ritirare l'ago e praticare l'iniezione sul lato opposto.
Ad ogni somministrazione spostare il punto di inoculo.
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CRINOS S.p.A. – Via Pavia, 6 - Milano
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ECAFAST: 10 fiale da 0,2 ml A.I.C. n. 027429087; 10 fiale da
0,5 ml A.I.C. n. 027429099;
10 fiale da 0,2 ml+10 siringhe sterili A.I.C. n. 027429164; 10
fiale da 0,5 ml+10 siringhe sterili A.I.C. n. 027429176; 10 fiale da 0,8 ml+10 siringhe sterili
A.I.C. n. 027429188;
10 siringhe-pronte da 0,2 ml A.I.C. n. 027429113; 2 siringhe-pronte da 0,5 ml
A.I.C. n. 027429125;
10 siringhe-pronte da 0,5 ml A.I.C. n. 027429149; 10
siringhe-pronte da 0,8 ml A.I.C. n. 027429152.
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Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
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16.01.2002
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Non soggetta al DPR 309/90.
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Dicembre 1999
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