Interazioni - [Vedi Indice]L'uso contemporaneo di acido acetilsalicilico, di salicilati, di destrano, o comunque di farmaci che interferiscono con l'aggregazione piastrinica, deve essere improntato alla massima cautela.
Emoklar deve essere usato sotto una sorveglianza particolare durante la gravidanza, specialmente nell'ultimo trimestre e nell'immediato periodo post-partum.
Il prodotto non oltrepassa la barriera placentare e non viene escreto nel latte materno.
Nessuno.
Il rischio più classico è rappresentato da fenomeni emorragici, generalmente dovuti a sovradosaggio. In tal caso occorre sospendere il trattamento e somministrare immediatamente solfato di protamina per via endovenosa.
In soggetti ipersensibili, possono verificarsi eruzioni orticarioidi, febbre, asma, rinite, lacrimazione e segni di anafilassi.
Raramente sono state segnalate forme di trombocitopenia reversibile e fenomeni di irritazione in sede di iniezione.
A seguito di trattamenti intensivi e prolungati è stata descritta perdita dei capelli.
In caso di sovradosaggio può verificarsi un incidente emorragico. Se questo si verifica entro 6 ore dall'ultima iniezione di Emoklar, occorre iniettare endovena 3 ml di solfato di protamina all'1% (pari a 30 mg). Poiché esso neutralizza solo l'eparina circolante e non quella depositata in sede di iniezione, sarà opportuno ripetere l'iniezione endovena di 2 ml fra l'8a e la 12a ora.
Se l'incidente emorragico si verifica dopo la 6ª ora dall'iniezione di Emoklar è sufficiente iniettare endovena 2 ml di solfato di protamina all'1% (pari a 20 mg).
Emoklar soluzione concentrata di eparina calcica, permette il trattamento eparinico per via sottocutanea, in quanto tale preparazione non favorisce fuoriuscita di ione calcio dai vasi, essendone satura. Ciò consente di rispettare l'integrità dei vasi capillari e permette un assorbimento graduale lento, determinando una eparinemia durevole ed efficace senza picchi eccessivi o flessioni improvvise. L'effetto si manifesta 30 minuti circa dopo l'iniezione e si mantiene, quando la posologia è adeguata, per circa 12 ore.
Un'iniezione sottocutanea di 15.000 U.I. di eparina calcica comporta una eparinemia di 0,2 U.I./ml (quindi già efficace) tra il 15° e il 30° minuto. La concentrazione in eparina cresce progressivamente fino alla 3a ora e si stabilizza intorno alle 0,5 U.I./ml tra la 3a e la 7a ora. In seguito l'eparinemia decresce progressivamente per giungere, alla 12a ora, ad un valore di circa 0,15 U.I./ml ancora in grado, in molti casi, di indurre uno stato di ipocoagulabilità.
La tossicità dell'eparina è scarsa (la DL50 nel topo per via endovenosa è di 2 g/kg). Dosi molto elevate possono essere somministrate agli animali da esperimento senza effetti tossici di rilievo: se si evitano traumi non compaiono neppure fenomeni emorragici.
Acqua per preparazioni iniettabili.
Non note.
36 mesi a confezionamento integro.
Nessuna.
Astuccio contenente 10 fiale-siringa pronto uso iniettabili sottocute da 0,2 ml 5000 U.I.
Astuccio contenente 10 fiale-siringa pronto uso iniettabili sottocute da 0,5 ml 12500 U.I.
Modalità per l'utilizzo della fiala-siringa
Togliere la guaina proteggi-ago.
Procedere all'iniezione.
Tecnica dell'iniezione
L'iniezione deve essere realizzata nel tessuto cellulare sottocutaneo, preferibilmente nei glutei o nella regione della cresta iliaca, sia a destra che a sinistra. L'ago deve essere introdotto interamente, perpendicolarmente e non tangenzialmente, nello spessore di una plica cutanea realizzata tra il pollice e l'indice dell'operatore.
La plica deve essere mantenuta durante tutta la durata dell'iniezione. Se l'introduzione dell'ago ha determinato dolore vivo (lesione di un vaso), ritirarlo e praticare l'iniezione dal lato opposto.
I.B.N. SAVIO S.r.l.
Via E. Bazzano, 14 - 16019 Ronco Scrivia (GE)
10 fiale-siringa da 0,2 ml 5000 U.I. AIC n. 028868014
10 fiale-siringa da 0,5 ml 12500 U.I. AIC n. 028868026
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
29.10.1994
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9.1997
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