Enduronil -Ogni compressa contiene:
Principi attivi: deserpidina (11-desmetossi reserpina) 0,25 mg.
meticlotiazide (6-cloro-3-clorometil-2-metil-7-sulfamil-3,4-diidro
-1,2, 4-benzotiazina-1,1-biossido) 5 mg.
Enduronil Forte -Ogni compressa contiene:
Principi attivi: deserpidina (11-desmetossi reserpina) 0,5 mg.
meticlotiazide (6-cloro-3-clorometil-2-metil-7-sulfamil-3,4-diidro
-1,2, 4-benzotiazina-1,1-biossido) 5 mg.
- [Vedi Indice]L'Enduronil (meticlotiazide più deserpidina) è indicato nel trattamento dell'ipertensione da lieve a moderatamente grave. In casi refrattari od insolitamente gravi, l'Enduronil può essere integrato da agenti ipotensivi più potenti. Quando siano somministrati con Enduronil, tali agenti possono essere somministrati in dosi ridotte onde ridurre al minimo gli effetti collaterali nocivi.
Nei pazienti che ricevono ganglioplegici o idralazinici il dosaggio di questi farmaci deve essere opportunamente ridotto quando siano somministrati contemporaneamente all'Enduronil.
L'Enduronil va somministrato per via orale. I due tipi di dosaggio (Enduronil, Enduronil Forte) sono preparati in compresse divisibili e consentono di regolare la somministrazione secondo le necessità individuali del paziente. Si consiglia di iniziare la terapia con 1 compressa al giorno di Enduronil.
Generalmente i casi di ipertensione leggera o moderatamente grave rispondono bene a questa dose. Come terapia di mantenimento in molti casi può essere sufficiente la dose di mezza compressa al dì. Nei casi più gravi o resistenti si può aumentare la dose ad 1 compressa e mezza o 2 di Enduronil al giorno o ad 1 compressa di Enduronil Forte una volta al dì.
Per poter stabilire gli effetti del dosaggio somministrato è necessario lasciar trascorrere un periodo di 10-14 giorni dall'inizio della terapia.
La meticlotiazide è controindicata nei pazienti con anuria e nei soggetti ipersensibili a questo od altri farmaci derivati dai sulfamidici. La deserpidina è controindicata in pazienti con ipersensibilità nota, depressione mentale specie con tendenze suicide, ulcere peptiche attive e colite ulcerosa.
Tutti i pazienti sotto terapia tiazidica vanno sorvegliati per la comparsa di segni clinici di squilibri dei fluidi o degli elettroliti, e cioè iponatremia, alcalosi da ipocloremia ed ipokalemia.
I segni di allarme, indipendentemente dalla causa, sono: secchezza delle fauci, sete, debolezza, sonnolenza, irrequietezza, dolori o crampi muscolari, fatica muscolare, ipotensione, oliguria, tachicardia e disturbi gastrointestinali quali nausea e vomito.
L'ipokalemia può manifestarsi con le tiazidi come con qualunque altro potente diuretico, quando sia presente una cirrosi epatica grave od in concomitanza con l'impiego di corticosteroidi od ACTH.
In taluni pazienti sotto terapia tiazidica può verificarsi iperuricemia o lo scatenarsi di una gotta conclamata.
Le tiazidi possono diminuire la reattività arteriosa alla noradrenalina. Tale diminuzione non è sufficiente ad annullare l'efficacia dell'agente pressore per impieghi terapeutici.
Le tiazidi possono far diminuire i tassi sierici dello iodio legato alle proteine senza segni di alterazioni tiroidee.
Giacché i preparati di Rauwolfia fanno aumentare la motilità e le secrezioni gastrointestinali, tale farmaco va impiegato con cautela nei pazienti con anamnesi di ulcera peptica, colite ulcerosa o calcoli biliari, in cui esiste la possibilità di scatenare una colica biliare.
Il trattamento dovrà essere effettuato sotto il personale controllo del Medico, il quale di volta in volta, stabilirà lo schema di dosaggio e di cura più idoneo per i singoli casi.
Nei casi di prolungato trattamento è consigliabile effettuare periodiche determinazioni della potassiemia, specialmente nei cirrotici e nei soggetti sottoposti a cure con ACTH o corticosteroidi. Particolarmente nel caso di pazienti diabetici ed iperuricemici il trattamento con Enduronil deve essere effettuato sotto il controllo del Medico.
L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del Medico ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione.
Tenere fuori dalla portata dei bambini .
La deserpidina va usata con precauzione con la digitale e la chinidina in quanto aritmie cardiache si sono manifestate con preparati di Rauwolfia.
La sospensione pre-operatoria della deserpidina non garantisce contro il manifestarsi di una instabilità circolatoria. È importante che l'anestesista sia al corrente dell'assunzione del farmaco da parte del paziente e ne tenga conto nel trattamento complessivo.
L'impiego delle tiazidi in pazienti in età fertile esige che i potenziali effetti benefici del farmaco vengano valutati rispetto ai possibili rischi a carico del feto. Tali rischi comprendono l'ittero fetale o neonatale e la trombocitopenia.
Le tiazidi attraversano la barriera placentare e compaiono nel sangue del cordone ombelicale e nel latte materno.
L'innocuità dell'impiego della deserpidina durante la gravidanza o l'allattamento non è stata accertata; essa pertanto deve essere somministrata a donne gravide od atte al concepimento solo quando a parere del Medico essa risulti indispensabile al benessere della paziente. Un aumento delle secrezioni respiratorie, congestione nasale, cianosi ed anoressia possono manifestarsi nei neonati partoriti da donne trattate con alcaloidi della Rauwolfia, poiché tali sostanze risultano capaci di attraversare la barriera placentare e di comparire nel sangue del cordone ombelicale e nel latte materno.
Il prodotto specie se assunto contemporaneamente a bevande alcooliche, può ridurre la capacità di reazione; di ciò devono tenere conto coloro che guidano autoveicoli o eseguono operazioni che richiedono integrità del grado di vigilanza.
Meticlotiazide
Effetti sul sistema gastrointestinale: anoressia, nausea, vomito, crampi, diarrea, costipazione, itterizia.Effetti sul sistema nervoso centrale: ottundimento, vertigini, cefalee.Effetti ematologici: leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia, anemia aplastica.Effetti dermatologici e di ipersensibilità: porpora, fotosensibilità, eruzioni cutanee, orticaria.Effetti cardiovascolari: si può avere ipotensione ortostatica e può risultare aggravata dalla ingestione di alcool, barbiturici o narcotici.Altri: iperglicemia, glicosuria, iperuricemia, spasmi muscolari, debolezza, irrequietezza.
Quando gli effetti collaterali sono di media o notevole gravità, occorre ridurre la posologia delle tiazidi o sospenderne la somministrazione.
Deserpidina
Sono stati segnalati i seguenti effetti collaterali ai preparati della Rauwolfia; essi sono di norma reversibili e cessano con l'interruzione della somministrazione del farmaco.
Gastrointestinali: comprendono ipersecrezioni, anoressia, diarrea, nausea e vomito.Cardiovascolari: comprendono sintomi anginoidi, aritmie e bradicardia.Sistemi nervoso centrale: comprendono ottundimento, depressione, nervosismo, ansia ed incubi, sintomi extrapiramidali, sensibilizzazione del SNC manifestantesi con ottundimento del sensorio.Dermatologici ed ipersensibilità: comprendono prurito, eruzioni cutanee ed asma nei pazienti asmatici.Ematologici: porpora trombocitopenica.Vari: congestione nasale, aumento di peso, impotenza o diminuzione della libido, disuria e dolori muscolari, secchezza delle fauci, stordimento e cefalea.
I sintomi di iperdosaggio con tiazidi comprendono lo squilibrio degli elettroliti ed i segni di carenza potassica quali lo stato confusionale, lo stordimento, la debolezza muscolare ed i disturbi gastrointestinali. Per il trattamento dell'iperdosaggio possono essere indicate misure di sostegno generali quali la reintegrazione dei fluidi e degli elettroliti.
L'iperdosaggio con deserpidina è caratterizzato da depressione centrale, ipotensione, ptosi palpebrale, miosi e catatonia nei casi gravi. Per il trattamento dell'iperdosaggio si suggerisce la somministrazione di uno stimolante ad azione centrale.
L'azione combinata anti-ipertensiva della meticlotiazide e della deserpidina produce un effetto clinico anti-ipertensivo complessivo superiore a quello ordinariamente conseguibile con la somministrazione dell'uno o dell'altro farmaco da solo.
Gli effetti diuretici e saluretici della meticlotiazide derivano da una inibizione farmaco-indotta del riassorbimento tubulo-renale degli elettroliti. L'escrezione del sodio e del cloro risulta fortemente potenziata; l'escrezione del potassio è scarsa. Sebbene l'escrezione urinaria del bicarbonato venga leggermente aumentata, di norma non si verificano variazioni apprezzabili del pH urinario.
Entro due ore dalla somministrazione di una dose singola di meticlotiazide si hanno apprezzabili effetti diuretici e natriuretici. Tali effetti raggiungono il massimo entro circa sei ore e persistono per 24 ore dalla somministrazione orale di una singola dose.
Nei pazienti non edematosi la dose singola natriuretica di massima efficacia di meticlotiazide è di 10 mg, mentre la dose di massima efficacia kaliuretica è di 5 mg. Pertanto, raddoppiato una dose singola giornaliera di 5 mg si ottiene un aumento dell'escrezione di sodio senza provocare un aumento apprezzabile di quella del potassio.
La meticlotiazide ha anche effetti anti-ipertensivi e può essere impiegata a tal fine sia da sola sia per potenziare l'azione anti-ipertensiva di altri farmaci. La meticlotiazide viene facilmente assorbita dall'apparato gastrointestinale e viene escreta immutata dai reni.
Le azioni farmacologiche della deserpidina sono essenzialmente le medesime di quelle di altri alcaloidi attivi della Rauwolfia. La deserpidina esercita i suoi effetti anti-ipertensivi per riduzione degli accumuli tessutali di catecolamine (adrenalina e noradrenalina) dalle sedi periferiche. L'effetto anti-ipertensivo è spesso accompagnato da bradicardia. Non si riscontrano variazioni degne di nota della gettata cardiaca o del flusso ematico renale.
La deserpidina, come gli altri alcaloidi della Rauwolfia, è caratterizzata da un lento inizio di azione e da un effetto prolungato che spesso si protrae anche dopo la sospensione del farmaco.
In studi sulla riproduzione e la teratologia in ratti, la deserpidina in dosi di 5 e 10 volte superiori a quelle terapeutiche nell'uomo non ha dimostrato effetti teratogeni.
Enduronil è il nome depositato Abbott per un'associazione per uso orale di meticlotiazide e deserpidina, sostanze entrambe indicate per il trattamento della ipertensione arteriosa.
Enduronil (meticlotiazide 5 mg, deserpidina 0,25 mg) associa le proprietà di una tiazide ad azione prolungata, la meticlotiazide, a quelle di un derivato purificato della rauwolfia, la deserpidina. Questa associazione assicura un efficace controllo dell'ipertensione nei casi di leggera o di modica gravità, con limitata perdita di potassio. Viene preparato anche nella confezione Enduronil Forte (meticlotiazide 5 mg, deserpidina 0,5 mg) onde consentire un preciso adattamento al dosaggio individuale.
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Enduronil: amido, lattosio, talco, stearato di magnesio.
Enduronil Forte: lattosio, carbone, amido, talco, stearato di magnesio
Non vi sono controindicazioni all'eventuale somministrazione con altri agenti antiipertensivi. L'eventuale associazione Enduronil con altri antiipertensivi deve essere fatta gradualmente ed in funzione della risposta del paziente. Esistono dimostrazioni cliniche di una interferenza con farmaci galclionici o idralazinici, in tal caso la somministrazione di questi ultimi va opportunamente ridotta quando concomitante alla somministrazione con Enduronil.
In confezionamento integro: 36 mesi.
Non sono previste particolari precauzioni per la conservazione.
Enduronil Blister 20 cprs
Enduronil Forte Blister 20 cprs
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ABBOTT S.p.A.
Campoverde di Aprilia (Latina)
Enduronil AIC n. 021296013
Enduronil Forte AIC n. 021296037
Medicinale soggetto a prescrizione medica.
Enduronil: 25/03/1969.
Enduronil Forte: 25/03/1969.
Il prodotto non è soggetto al DPR 309/90.
Maggio 2000.
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