Principio attivo: budesonide 3 mg.
Capsule rigide a rilascio modificato.
Le capsule rigide di ENTOCIR 3 mg sono di gelatina dura con
il corpo grigio chiaro opaco e la testa rosa opaco in cui
è stampata la scritta radiale nera “CIR 3
mg”.
- [Vedi Indice]
Morbo di Crohn di grado da lieve a moderato ad interessamento
ileale e/o del colon ascendente.
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ADULTI
Nel morbo di Crohn in fase attiva si consiglia una dose
giornaliera di 9 mg in un’unica somministrazione al
mattino, per un periodo fino ad otto settimane. In seguito, per
mantenere la remissione, si consiglia una dose di 6 mg, da
somministrare una volta al giorno, al mattino. La piena efficacia
è usualmente raggiunta entro 2-4 settimane.
Prima della sospensione della terapia la dose va ridotta
gradualmente.
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BAMBINI
L’esperienza con ENTOCIR capsule nei bambini è
limitata.
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ANZIANI
Si consiglia lo stesso dosaggio degli adulti. Tuttavia,
l’esperienza con ENTOCIR capsule negli anziani è
limitata.
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Le capsule non devono essere masticate e vanno deglutite
intere con dell’acqua.
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Ipersensibilità a budesonide o ad uno qualsiasi degli
eccipienti.
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Da usare con cautela nei pazienti con infezioni, ipertensione
arteriosa, diabete mellito, osteoporosi, ulcera peptica,
glaucoma, cataratta o con una storia familiare di diabete o
glaucoma o in qualsiasi altra condizione in cui l’uso di
glucocorticosteroidi può avere effetti indesiderati.
Particolare cautela è necessaria nei pazienti che
passino dal trattamento con glucocorticosteroidi per via
sistemica, con più elevati effetti sistemici, ad ENTOCIR capsule. In tali pazienti la
funzionalità surrenalica potrebbe essere soppressa.
E’ quindi consigliabile un controllo della
funzionalità surrenalica e la dose di steroidi sistemici
va ridotta con cautela.
Durante la riduzione della dose di glucocorticosteroidi
sistemici, alcuni pazienti potrebbero riferire malessere non
meglio specificato, ad es. dolori muscolari e articolari.
Un’insufficienza sistemica di glucocorticosteroidi deve
essere sospettata qualora, in rari casi, insorgano sintomi quali
stanchezza, mal di testa, nausea e vomito. In questi casi
è talvolta necessario aumentare temporaneamente la dose di
glucocorticosteroidi sistemici.
I glucocorticosteroidi possono ridurre la risposta
dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene allo stress. Un
trattamento supplementare a base di glucocorticosteroidi
sistemici è consigliato nei pazienti che vengono
sottoposti ad un intervento chirurgico o ad altre condizioni di
stress.
Il passaggio dal trattamento con glucocorticosteroidi per via
sistemica, che dà effetti sistemici maggiori, ad ENTOCIR capsule evidenzia talvolta
allergie, ad es. riniti ed eczemi che venivano in precedenza
controllate dal farmaco somministrato per via sistemica.
Varicella e morbillo possono avere un decorso più grave
in pazienti che assumono glucocorticosteroidi orali. In pazienti
che non hanno mai contratto tali infezioni, è necessario
usare cautela per evitare l’esposizione al contagio. In
caso sia avvenuta l’esposizione, può essere indicato
un trattamento con immunoglobuline per la varicella zoster o con
un concentrato di immunoglobuline per via endovenosa. In caso di
varicella manifesta, considerare l’opportunità di
somministrare farmaci antivirali.
La riduzione della funzionalità epatica può
influire sull’eliminazione dei glucocorticosteroidi. La
farmacocinetica dopo somministrazione orale di budesonide
è risultata influenzata dalla compromissione della
funzionalità epatica, come evidenziato dall’aumento
della biodisponibilità sistemica. La farmacocinetica dopo
somministrazione endovenosa nei pazienti affetti da cirrosi
tuttavia è risultata analoga a quella nei volontari
sani.
Studi in vivo hanno evidenziato che la somministrazione orale
di ketoconazolo (noto inibitore dell’attività CYP3A4
nel fegato e nella mucosa intestinale – vedere anche parte
4.5 - Interazioni) causa un molteplice aumento
dell’esposizione sistemica a budesonide somministrata per
via orale.
In caso di trattamento concomitante con ketoconazolo e
budesonide, se si dovessero verificare i tipici effetti
indesiderati da glucocorticoidi, bisognerebbe prendere in
considerazione una riduzione della dose di budesonide.
In caso di consumo elevato di succo di pompelmo (inibitore
dell’attività CYP3A4 soprattutto a livello della
mucosa intestinale) l’esposizione sistemica di budesonide
somministrata per via orale aumenta di circa due volte.
Come per altri farmaci metabolizzati principalmente attraverso
il CYP3A4, l’assunzione regolare di pompelmo o del suo
succo dovrebbe essere evitata durante la somministrazione di
budesonide (altri succhi come il succo d’arancia o di mela
non inibiscono il CYP3A4 – vedere anche parte 4.5� -
Interazioni).
Quando ENTOCIR capsule viene assunto
cronicamente in dosi eccessive possono verificarsi effetti
glucocorticosteroidei sistemici quali ipercorticismo e
soppressione surrenalica.
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Nelle donne che assumono estrogeni o contraccettivi orali
è stato osservato un aumento dei livelli plasmatici e
degli effetti dei corticosteroidi. Tuttavia la somministrazione
di estroprogestinici a basso dosaggio non determina alcun effetto
significativo sulla concentrazione plasmatica di budesonide
somministrata per via orale; al contrario di ciò che si
verifica con i livelli plasmatici di prednisolone che vengono
raddoppiati.
Omeprazolo nelle dosi raccomandate non influenza la
farmacocinetica di budesonide somministrata per via orale, mentre
cimetidina ha una leggera influenza clinicamente irrilevante.
Il metabolismo di budesonide è primariamente mediato
dal CYP3A4, sottofamiglia del citocromo 450. L’inibizione
esercitata da budesonide su altri farmaci metabolizzati
attraverso il CYP3A4 è improbabile in quanto budesonide ha
una bassa affinità verso questo enzima. L’inibizione
del CYP3A4, per esempio con ketoconazolo o succo di pompelmo,
può aumentare l’esposizione sistemica di budesonide
(vedere parte 4.4 - Speciali avvertenze e precauzioni
d’uso).
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La somministrazione di budesonide, come di altri
glucocorticosteroidi, nell’animale gravido causa anomalie
dello sviluppo fetale. La rilevanza di tali osservazioni per
l’impiego nell’uomo non è ancora stata
stabilita.
Come per altri farmaci, ENTOCIR capsule può essere usato
in gravidanza solo dopo un’accurata valutazione del
rapporto rischio per il feto/beneficio per la madre.
Non vi sono informazioni sul passaggio di budesonide nel latte
materno.
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ENTOCIR capsule non influisce sulla
capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
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La maggior parte degli effetti indesiderati rilevati negli
studi clinici è stata di intensità da lieve a
moderata e di natura non grave.
Si possono verificare le reazioni avverse tipiche della
terapia corticosteroidea sistemica (manifestazioni cushingoidi e
riduzione della velocità di crescita). Tali effetti
dipendono dalla dose, dalla durata del trattamento,
dall’assunzione precedente o concomitante di
glucocorticosteroidi e dalla sensibilità individuale.
Altri eventi avversi osservati nelle sperimentazioni cliniche
con ENTOCIR capsule includono dispepsia,
crampi muscolari, tremori, palpitazioni, offuscamento della
vista, reazioni cutanee (orticaria, esantema), disturbi mestruali
e modificazioni del comportamento quali nervosismo, insonnia e
sbalzi d’umore.
Gli studi clinici hanno mostrato che la frequenza delle
reazioni avverse tipiche dei glucocorticosteroidi è
sostanzialmente inferiore (pari alla metà circa) con ENTOCIR capsule di quanto riscontrato
con prednisolone a dosi terapeuticamente equivalenti.
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Raramente sono stati segnalati casi di tossicità acuta
e/o di morte susseguenti ad un sovradosaggio di
glucocorticosteroidi.
Anche a dosi molto elevate è improbabile che un
sovradosaggio acuto con ENTOCIR capsule determini effetti
tossici di rilevanza clinica.
In caso di sovradosaggio acuto non è disponibile un
antidoto specifico. Il trattamento consiste in una lavanda
gastrica immediata o nell’emesi, seguiti da una terapia
sintomatica con misure di supporto generiche.
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Budesonide è un glucocorticosteroide dotato di spiccate
proprietà antiinfiammatorie ad azione locale.
Le capsule per uso orale di ENTOCIR sono di gelatina e contengono
granuli gastroresistenti a cessione prolungata. I granuli sono
praticamente insolubili nel succo gastrico e hanno
caratteristiche di rilascio prolungato tali da consentire la
liberazione di budesonide dal piccolo intestino attraverso il
colon.
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Codice ATC: A07EA06.
Categoria farmacoterapeutica: antinfiammatori intestinali
– corticosteroidi per uso topico.
L’esatto meccanismo d’azione dei
glucocorticosteroidi nel trattamento del morbo di Crohn non
è stato completamente chiarito. Si ipotizza che
l’attività antiinfiammatoria, come
l’inibizione del rilascio dei mediatori
dell’infiammazione o della risposta infiammatoria mediata
dalle citochine, sia importante.
I dati ottenuti dagli studi di farmacologia clinica e dagli
studi clinici controllati indicano che ENTOCIR capsule agisce a livello topico.
Questa conclusione è confermata dal fatto che mentre
l’efficacia è equivalente a quella di prednisolone,
l’effetto sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e sui
marker sistemici dell’infiammazione è
significativamente inferiore.
Alle dosi consigliate, ENTOCIR capsule determina un effetto
significativamente inferiore a quello di 20-40 mg giornalieri di
prednisolone sui livelli plasmatici di cortisolo del mattino, sui
livelli plasmatici di cortisolo nelle 24 ore (AUC 0-24 ore) e sui
livelli urinari di cortisolo nelle 24 ore. Anche i test con
l’ACTH hanno dimostrato che ENTOCIR capsule determina un effetto
sulla funzionalità surrenalica significativamente
inferiore rispetto a prednisolone.
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Assorbimento
L’assorbimento dopo somministrazione orale di budesonide
in polvere micronizzata è rapido e sembra essere completo.
Dopo la somministrazione di ENTOCIR capsule la maggior parte del
farmaco viene assorbita nell’ileo e nel colon ascendente.
La biodisponibilità sistemica media dopo somministrazione
in dose singola varia da circa il 10% al 20%.�
Distribuzione
Budesonide ha un volume di distribuzione di circa 3 L/kg. Il
legame alle proteine plasmatiche è in media pari
all’85-90%. Dopo somministrazione per via orale di 9 mg di ENTOCIR capsule, la concentrazione
plasmatica massima risulta mediamente di 5-10 nmol/L e viene
raggiunta in 3-5 ore.
Biotrasformazione
Durante il primo passaggio attraverso il fegato budesonide
subisce una degradazione significativa a metaboliti dotati di
attività glucocorticosteroidea ridotta.
L’attività glucocorticosteroidea dei due metaboliti
principali - 6b-idrossibudesonide e 16a-idrossiprednisolone -
è pari a meno dell’1% di quella di budesonide. Il
metabolismo di budesonide è primariamente mediato dal
CYP3A4, sottofamiglia del citocromo 450.
Eliminazione
La velocità di eliminazione di budesonide,
somministrata come ENTOCIR capsule, è limitata dal
suo assorbimento; l’emivita plasmatica media è di 4
ore. I metaboliti vengono escreti principalmente per via renale
immodificati o in forma coniugata. Nelle urine non compare
budesonide immodificata. Budesonide ha un’elevata clearance
sistemica (circa 1,2 L/min) e l’emivita plasmatica dopo
somministrazione endovenosa è pari mediamente a 2-3
ore.
Linearità
La cinetica di budesonide è dose dipendente ai dosaggi
clinicamente rilevanti.
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I risultati degli studi di tossicità acuta, subacuta e
cronica mostrano che gli effetti sistemici di budesonide - ad es.
diminuzione della crescita ponderale e atrofia dei tessuti
linfoidi e della corteccia surrenale - sono meno gravi o simili
rispetto a quelli osservati con altri glucocorticosteroidi.
Budesonide non ha mostrato alcun effetto mutageno o
clastogenico nella serie di sei test condotti.
In un ulteriore studio non è stato confermato
l’aumento dell’incidenza di gliomi nel cervello di
ratti di sesso maschile che si era verificato in uno studio di
carcinogenesi, in quanto l’incidenza di gliomi non è
risultata diversa nei vari gruppi trattati con diversi principi
attivi (budesonide, prednisolone, triamcinolone acetonide) e nei
gruppi di controllo.
Le alterazioni epatiche (neoplasie epatocellulari primarie)
rilevate nei ratti di sesso maschile in un primo studio di
cancerogenesi sono state confermate in un ulteriore studio sia
con budesonide, sia con altri glucocorticosteroidi di confronto.
Tali effetti sono probabilmente dovuti ad un effetto recettoriale
ed è quindi tipico della classe terapeutica.
L’esperienza clinica fino ad oggi acquisita non indica
che budesonide o altri glucocorticosteroidi inducano gliomi
cerebrali o neoplasie epatocellulari primarie
nell’uomo.
La tossicità di ENTOCIR capsule sul tratto
gastrointestinale è stata studiata nella scimmia
cynomolgus dopo somministrazione per via orale di dosi ripetute
fino a 5 mg/kg (circa 25 volte la dose giornaliera consigliata
nell’uomo) per un periodo fino a 6 mesi. Non è stato
osservato alcun effetto sul tratto gastrointestinale, né
all’analisi macroscopica né a quella
istopatologica.
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Etilcellulosa, acetiltributilcitrato, copolimero
dell’acido metacrilico, trietilcitrato (E 1505), agente
antischiuma, polisorbato 80 (E 433), talco (E 553b), sfere di
saccarosio (a base di saccarosio e amido). Capsula: gelatina,
titanio biossido (E 171), ferro ossido (E172).
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Non è nota alcuna incompatibilità.
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2 anni.
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Conservare a temperatura non superiore a 30°C nel
contenitore originale. Tenere il contenitore ben chiuso.
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Flacone in polietilene ad alta densità, con tappo a
vite in polipropilene con essiccante.
Flacone da 50 capsule rigide.
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Nessuna istruzione particolare.
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AstraZeneca S.p.A.
Via Francesco Sforza – Palazzo Volta
20080 Basiglio (Milano).
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Flacone da 50 capsule rigide: AIC 034734018
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12.12.2001.
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12.12.2001
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