Bustine
Ogni bustina contiene:
Principio attivo
Lattulosio g 3; g 6;
Eccipienti : Nessuno
Sciroppo
100 ml contengono:
Principio attivo : Lattulosio g 65
Eccipienti : Sodio benzoato g 0,118 (pari ad acido benzoico g 0,1),
Acqua depurata q.b. a ml 100.
- [Vedi Indice]Adulti
Stipsi cronica. Coadiuvante nelle affezioni batteriche intestinali.
Lattanti - Bambini
Stipsi. Trattamento delle sindromi putrefattive dovute a disordini alimentari. Come correttivo della dieta del lattante in particolar modo nel passaggio dall'allattamento materno a quello artificiale.
1 misurino di sciroppo corrisponde a 6 g di lattulosio granulare in buste.
Adulti
Stipsi: 12 g (= 2 misurini) al giorno come dose iniziale, seguiti da 6 g (= 1 misurino) al giorno come terapia di mantenimento. In certi soggetti può essere richiesta una dose iniziale più alta (12-24 g = 2-4 misurini al giorno) che deve essere quindi progressivamente ridotta fino all'ordinaria dose di mantenimento.
Coadiuvante nelle affezioni batteriche intestinali: 6-12 g per 5-7 giorni o secondo giudizio del medico.
Bambini
da 6 a 14 anni: 12 g (= 2 misurini) al giorno come dose iniziale, seguiti da 6 g (=1 misurino) al giorno come terapia di mantenimento.
da 1 a 5 anni: 3-6 g (= 1 /2 -1 misurino) al giorno
Lattanti 3 g (= 1 /2 misurino) al giorno.
Nei bambini non superare 7 giorni di terapia senza consultare il medico. Non superare le dosi consigliate.
Ipersensibilità individuale accertata verso uno dei componenti del prodotto. Galattosemia.
Pur essendo il lattulosio uno zucchero scarsamente assorbibile e non metabolizzato, per la presenza di altri zuccheri quali lattosio, galattosio e tagatosio, nei pazienti diabetici è necessario informare il medico.
L'uso continuativo di lassativi può provocare assuefazione o danni di diverso tipo.
Se la costipazione è ostinata consultare il medico.
Non usare il farmaco se sono presenti dolori addominali, nausea e vomito.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Dopo un breve periodo di trattamento senza risultati apprezzabili, consultare il proprio medico curante.
Agenti battericidi a largo spettro ed antiacidi, somministrati per os contemporaneamente al lattulosio, possono ridurne la degradazione limitando la possibilità di acidificazione del contenuto intestinale e, per conseguenza, l'efficacia terapeutica. Il farmaco può portare ad una aumentata tossicità dei digitalici per deplezione potassica. I pazienti in terapia digitalica debbono consultare il medico prima di iniziare la terapia. È possibile un effetto sinergico con la neomicina.
Nessuna controindicazione.
Non ci sono presupposti né videnze che il farmaco possa modificare la capacità sulla attenzione e sui tempi di reazione.
In rari casi Epalfen può causare produzione di gas e crampi addominali. Tali sintomi sono, in genere, di lieve entità, e recedono spontaneamente dopo i primi giorni di trattamento. Solo in caso di comparsa di diarrea è opportuno sospendere la terapia.
In casi eccezionali, dopo lungo trattamento, si può manifestare la possibilità di una perdita di elettroliti.
L'assunzione accidentale di dosi eccessivamente alte può provocare diarrea e crampi addominali, reversibili con la sospensione del farmaco.
Epalfen è una specialità a base di lattulosio.
Il lattulosio viene degradato ad opera della flora intestinale.
L'ambiente intestinale diventa acido e favorisce la crescita dei Lactobacilli a scapito dei batteri "coliformi" putrefattivi potenzialmente patogeni.
Gli effetti biochimici esplicati dal lattulosio concorrono a favorire l'aumento della motilità intestinale e la conseguente formazione di feci soffici e voluminose con tendenza alla normalizzazione delle funzioni escretorie.
Epalfen nel lattante induce lo sviluppo di una flora intestinale simile a quella ottenuta per alimentazione con latte materno.
Il lattulosio è uno zucchero sintetico scarsamente assorbibile, che raggiunge immodificato l'ultimo tratto dell'intestino (colon).
Sia nel ratto che nel topo la DL50 non è risultata determinabile per os, non avendo procurato alcun decesso la dose di 30 g/kg. Il trattamento a 12 settimane con dosi fino a 10 g/kg è ben tollerato nel ratto, senza evidenza di lesioni a carico dei principali organi.
In tossicità cronica nel ratto (6 mesi in miscela con la dieta al 2,5 e 5%) si sono osservate, all'esame autoptico degli animali trattati con le concentrazioni più elevate del farmaco, microemorragie della mucosa gastrica senza altri segni di tossicità.
Vedere punto "Composizione quali-quantitativa".
Nessuna per quanto noto.
Bustine: validità anni 3 (tre).
Sciroppo: validità anni 2 (due).
La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro correttamente conservato.
Nessuna in particolare.
Bustine: carta-alluminio-politene.
Astuccio da 20 bustine da 3 g (Pediatrico)
Astuccio da 20 bustine da 6 g
Sciroppo: flacone in vetro giallo con tappo tipo "pilferproof" con misurino dosatore.
Flacone da 180 ml di soluzione.
La dose giornaliera può essere assunta anche in un'unica somministrazione (preferibilmente la mattina a digiuno o la sera prima del pasto).
Il prodotto può essere sciolto o diluito in acqua, nel latte o in altre bevande.
ZAMBON ITALIA S.r.L.
Via della Chimica, 9 - Vicenza
Epalfen Pediatrico 20 bustine da 3 g AIC n. 029119029
Epalfen 20 bustine da 6 g AIC n. 029119031
Epalfen sciroppo da 180 ml AIC n. 029119017
Medicinale non soggetto a prescrizione medica.
Prima autorizzazione: 29.10.1994
Rinnovo dell'autorizzazione: 16.999
Non pertinente.
29.10.1994
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