Cerotti transdermici per applicazione su di un’area di
cute integra.
E’ un cerotto sottile, piatto, multistrato, trasparente,
di forma quadrata con gli angoli arrotondati, incollato su di una
pellicola di protezione di dimensioni leggermente superiori.
La matrice, composta da farmaco e adesivo, viene laminata su
di una pellicola di copertura in poliestere (parete dorsale) e va
direttamente a contatto con la pelle.
La sostanza attiva penetra attraverso la pelle dalla matrice
adesiva e passa direttamente nel circolo sanguigno.
Il rilascio della sostanza attiva continua per 4 giorni.
- [Vedi Indice]
Sintomi da carenza estrogenica conseguenti a menopausa
fisiologica o indotta chirurgicamente, come ad esempio: vampate
di calore, disturbi del sonno, atrofia urogenitale,
instabilità e malumore conseguenti.
Prevenzione dell’accelerata perdita ossea
menopausale.
Nelle pazienti con utero intatto l’estrogeno deve
essere sempre associato ad un trattamento sequenziale con
progestinici.
- [Vedi Indice]
Posologia
ESTROCLIM MX viene applicato due volte alla settimana, deve
cioè essere cambiato ogni 3-4 giorni.
Il trattamento viene normalmente iniziato con ESTROCLIM MX
50.� Il dosaggio viene adattato individualmente durante il
trattamento.
In caso di comparsa di sintomi da iperdosaggio del farmaco,
quali tensione mammaria, sanguinamenti vaginali, ritenzione di
liquidi, o gonfiore addominale (persistenti per più di 6
settimane), la dose deve essere ridotta.
Invece, nel caso in cui i sintomi da carenza estrogenica non
vengano eliminati con la dose scelta, si deve aumentare la
dose.
Per il trattamento dei sintomi del climaterio si dovrebbe
sempre impiegare la dose minima efficace.
Per la prevenzione dell'osteoporosi si consiglia
l’utilizzo di ESTROCLIM MX 50 o 100.
ESTROCLIM MX 25 dovrebbe essere prescritto solo a pazienti che
non tollerano i dosaggi più elevati. Dati epidemiologici
suggeriscono che la terapia con estrogeni effettuata per almeno 5
anni all’inizio del periodo climaterico, riduce del 50%
circa le conseguenti fratture dell’anca e di Colles e fino
al 90% quelle della colonna vertebrale.
ESTROCLIM MX viene somministrato in modo continuo o
ciclico.�
Trattamento continuo: applicazione ininterrotta 2 volte la
settimana.
Trattamento ciclico: 3 settimane di terapia seguite da un
intervallo di 1 settimana senza terapia.
In donne con utero intatto la terapia con estrogeni dovrebbe
essere associata ad una terapia sequenziale con progestinici,
secondo il seguente schema.
Nel caso di somministrazione continua di estradiolo mediante
ESTROCLIM MX, si consiglia la prescrizione di un progestinico (ad
esempio medrossiprogesterone acetato (MAP) 10 mg, noretisterone 5
mg, noretisterone acetato 1-5 mg o diidrogesterone 20 mg, al
giorno) per 10-14 giorni (preferibilmente 12) ogni mese.
In caso di somministrazione ciclica di estradiolo il
progestinico verrà somministrato negli ultimi 12 giorni di
ogni periodo di 3 settimane di trattamento con estradiolo, in
modo che durante la 4° settimana di ogni ciclo non venga
somministrato nessun ormone. In entrambi i casi alla fine di ogni
ciclo di 12 giorni di terapia con progestinici, si ha
generalmente sanguinamento vaginale.
- [Vedi Indice]
Cancro mammario sospetto o accertato; cancro endometriale;
endometriosi; emorragie vaginali di origine non accertata; grave
insufficienza epatica; tromboflebiti attive o disturbi
tromboembolici; ipersensibilità nota ai componenti del
sistema o a sostanze strettamente correlate dal punto di vista
chimico; gravidanza e allattamento.
- [Vedi Indice]
Prima di iniziare o riprendere la terapia ormonale sostitutiva
(HRT), oltre ad eseguire una visita generale e ginecologica,
dovrebbe essere valutata l'anamnesi personale e familiare della
paziente, alla luce delle controindicazioni e delle avvertenze
speciali e precauzioni per l'uso.
Durante il trattamento sono raccomandati controlli
specialistici periodici la cui natura e frequenza va adattata
alla paziente e vanno condotte ripetute visite del seno e/o
mammografia, in linea con i programmi di controllo consigliati
per le donne sane, modificati secondo le necessità
cliniche individuali.
Attualmente i dati clinici disponibili (derivanti dalla
valutazione dei dati emersi da cinquantuno studi epidemiologici),
suggeriscono che nelle donne in postmenopausa che si sottopongono
o si siano sottoposte a terapia ormonale sostitutiva, vi sia un
aumento, da lieve a moderato, della probabilità di
diagnosi di cancro mammario. Ciò può essere dovuto
sia ad una diagnosi precoce nelle pazienti trattate, che ad un
reale effetto della HRT, che alla combinazione di ambedue. La
probabilità di porre diagnosi di cancro mammario aumenta
con la durata del trattamento e sembra ritornare al valore
iniziale dopo cinque anni dalla sospensione della HRT. Il cancro
mammario diagnosticato in pazienti che usino o abbiano usato
recentemente HRT sembrerebbe di natura meno invasiva di quello
trovato in donne non trattate.
Nelle donne di età compresa tra i 50 e i 70 anni, che
non usano HRT, viene diagnosticato il cancro mammario a circa
quarantacinque soggetti ogni mille, con un aumento legato
all'età. E' stato stimato che nelle donne che fanno uso di
HRT, per almeno cinque anni, il numero dei casi supplementari di
diagnosi di cancro mammario sarà tra due e dodici per ogni
mille soggetti, ciò in relazione all'età in cui le
pazienti iniziano il trattamento e alla durata dello stesso.
E' importante che il medico discuta l'aumento della
probabilità di diagnosi di cancro mammario con la paziente
candidata a terapia a lungo termine, valutandolo in relazione ai
benefici della HRT.
Dovrebbero essere strettamente controllate le pazienti con
storia familiare di neoplasie e quelle che soffrano o abbiano
sofferto delle patologie che seguono:
- colestasi ricorrente o prurito insistente durante la
gravidanza
- alterazioni della funzionalità epatica
- insufficienza renale o cardiaca;
- noduli al seno o mastopatia fibrocistica;
- epilessia
- asma
- otospongiosi;
- diabete mellito
- sclerosi multipla;
- Lupus eritematoso sistemico.
Come per ogni altra terapia con ormoni sessuali, la
prescrizione di ESTROCLIM MX dovrebbe essere preceduta da un
accurato esame medico e ginecologico, che escluda anomalie
dell'endometrio e tumori al seno. L'esame, comprendente
accertamenti sull'endometrio, deve essere ripetuto ad intervalli
regolari in pazienti sottoposte a terapie di lunga durata.
Nelle donne in menopausa una monoterapia prolungata con
estrogeni aumenta il rischio di iperplasia e carcinoma
dell'endometrio, se non viene associata ad una terapia
sequenziale con progestinici che costituisce una protezione per
l'endometrio.
Le pazienti con leiomioma uterino, che può ingrossarsi
in corso di terapia con estrogeni, dovrebbero essere sorvegliate
attentamente.
Le pazienti con insufficienza cardiaca, alterazioni della
funzionalità renale o epatica, ipertensione arteriosa,
epilessia, emicrania devono essere tenute sotto particolare
controllo in quanto alte dosi di estrogeni possono causare
ritenzione idrica.
Non è stato riportato un aumentato rischio di
tromboflebite e/o malattie tromboemboliche in donne sottoposte a
terapie estrogeniche sostitutive. Comunque è opportuno
tenere sotto particolare controllo le donne con anamnesi
familiare positiva o con precedenti di disturbi tromboembolici
verificatisi in gravidanza o durante precedenti trattamenti con
estrogeni.
E' consigliabile cautela in pazienti con anamnesi di ittero
correlato ad assunzione di estrogeni. Pazienti che sviluppino
ittero colostatico devono interrompere il trattamento,
finché non ne sia chiarita la causa.
Sebbene i dati finora raccolti suggeriscano che l'estradiolo
associato a basse dosi di progestinico non influenza il
metabolismo dei carboidrati, si raccomanda di sorvegliare
attentamente le pazienti diabetiche in terapia combinata.
Come in tutti i casi di somministrazione topica di un farmaco
possono verificarsi sensibilizzazioni da contatto. Sebbene
ciò sia estremamente raro con ESTROCLIM MX, è
opportuno avvertire i pazienti a rischio di sensibilizzazione da
contatto verso uno qualsiasi dei componenti del sistema, della
possibilità di una grave reazione di
ipersensibilità a seguito di una continua esposizione
all'agente responsabile, indipendentemente dalla via di
somministrazione
- [Vedi Indice]
I farmaci che hanno un effetto di induzione degli
enzimi microsomiali epatici come ad esempio i barbiturici,
l’idantoina, la carbamazepina, il meprobamato, il
fenilbutazone, la rifampicina possono diminuire l’effetto
degli estrogeni e dei progestinici.
Non è noto invece il grado di interferenza nel
caso in cui l’estradiolo venga somministrato per via
transdermica.
- [Vedi Indice]
L’ESTROCLIM MX non deve essere usato durante la
gravidanza e l’allattamento.
- [Vedi Indice]
Nessuno noto.
- [Vedi Indice]
Sono state valutate le frequenze nel modo seguente: >10% =
frequentemente; 1-10% = occasionalmente; 0,001-1% = raramente;
<0,001% = casi isolati.
Sistema nervoso centrale
Occasionalmente: cefalea, emicrania.
Raramente: vertigini.
Sistema cardiovascolare
In casi isolati: disturbi tromboembolici, esacerbazione di
vene varicose, aumento della pressione arteriosa.
Tratto gastrointestinale
Occasionalmente: nausea, crampi o gonfiori addominali.
In casi isolati: peggioramento asintomatico della
funzionalità renale, ittero colostatico.
Cute e annessi cutanei
Negli studi clinici effettuati con ESTROCLIM MX si sono
verificate le seguenti reazioni.
Occasionalmente: eritema transitorio e irritazione (6% ca dei
casi) con prurito (meno dell’1% dei casi).
In casi isolati: prurito generalizzato e rash.
Sistema endocrino
Frequentemente: tensione mammaria (segno
dell’attività dell’estrogeno o di
sovradosaggio).
Tratto urogenitale
Frequentemente: sanguinamenti vaginali (generalmente sintomo
di sovradosaggio).
Se l’estrogeno viene adeguatamente associato ad un
progestinico si verifica un periodico sanguinamento, come avviene
nel normale ciclo mestruale. Come con ogni altro estrogeno, la
terapia con estrogeni per via transdermica può indurre
iperplasia dell’endometrio, se non associata alla
somministrazione di adeguate dosi di progestinico.
Vari
Raramente: edema e/o variazioni di peso, dolori alle gambe
(non correlati a malattie tromboemboliche e generalmente
transitori, della durata di 3-6 settimane. Se i sintomi
persistono, si dovrebbe ridurre la dose di estrogeno).
- [Vedi Indice]
E’� improbabile un sovradosaggio di estradiolo
somministrato per via transdermica.
Se necessario si può comunque risolvere rapidamente
rimuovendo il sistema.
Sintomi di sovradosaggio sono rappresentati da tensione
mammaria e/o insorgenza di sanguinamenti vaginali e/o ritenzione
di liquidi e gonfiore addominale.
L’azione metabolica degli estrogeni, come per tutti gli
ormoni steroidei, si esplica a livello intracellulare. Nelle
cellule dell'organo bersaglio gli estrogeni interagiscono con un
recettore specifico, formando un complesso che stimola la sintesi
proteica e del DNA.
Tali recettori sono stati individuati in diversi organi: a
livello della vagina, dell’uretra, del seno, del fegato,
dell’ipotalamo, dell’ipofisi e degli osteoblasti.
L’estradiolo, prodotto dal follicolo ovarico nella donna
dal menarca alla menopausa, è l’estrogeno più
attivo sui recettori.
Dopo la menopausa, quando cessa la funzione delle ovaie, viene
prodotto estradiolo solo in piccole quantità, mediante
aromatizzazione dell’androstenedione ed in minor
quantità del testosterone ad opera dell’enzima
aromatasi, dando origine rispettivamente ad estrone ed
estradiolo. L’estrone è poi trasformato in
estradiolo dall’enzima 17b-idrossisteroidideidrogenasi.
Entrambi gli enzimi sono presenti principalmente nel fegato, nel
tessuto adiposo e muscolare.
La cessata secrezione di estradiolo da parte delle ovaie
provoca in molte donne disturbi vasomotori e della
termoregolazione (vampate di calore), disturbi del sonno
così come una progressiva atrofia dell’apparato
urogenitale. Attraverso una terapia sostitutiva con estrogeni si
possono in gran parte eliminare questi disturbi.
In un grande numero di donne si manifesta, in conseguenza
dell’accelerata perdita di sostanza ossea indotta dalla
mancata secrezione di estradiolo dopo la menopausa, osteoporosi
soprattutto a carico della colonna vertebrale, dell’anca e
del polso. Una terapia di sostituzione estrogenica, iniziata
preferibilmente nei primi tempi della menopausa, può
prevenire questo fenomeno.
Con l’applicazione transdermica di ESTROCLIM MX si
immettono direttamente in circolo quantità fisiologiche di
estradiolo. Con la somministrazione di ESTROCLIM MX le
concentrazioni di estradiolo si alzano a livelli simili a quelli
della fase follicolare iniziale o media e si mantengono tali per
tutto il periodo di applicazione (3-4 giorni).
Di conseguenza cambia anche il rapporto estradiolo
(E2)/estrone (E1) nel plasma, passando da
1:5 - 1:2 a circa 1:1, portandosi cioè su valori simili a
quelli osservati prima della menopausa in donne con ovaie
normalmente funzionanti. In sintesi, ESTROCLIM MX garantisce una
sostituzione fisiologica dell’estrogeno.
Poiché è stata dimostrata la bioequivalenza di
ESTROCLIM MX ed ESTROCLIM, gli effetti farmacodinamici qui
descritti sono confrontabili per entrambi i tipi di cerotti
transdermici.
L’applicazione di ESTROCLIM per 28 giorni non ha
influenzato le concentrazioni o l’attività dei
fattori della coagulazione fibrinopeptide A, fibrinogeno ad alto
peso molecolare ed antitrombina III, né le concentrazioni
dei substrati di renina circolante o degli ormoni sessuali, della
tirossina e del cortisolo legati alle globuline.
E’ stato osservato inoltre che, dopo tre sole settimane
di somministrazione di estradiolo per via transdermica, si
ottiene una riduzione dose-dipendente dell’escrezione
urinaria di calcio e idrossiprolina. Dopo 24 settimane di
somministrazione continua di ESTROCLIM 100 si è osservato
un aumento della concentrazione di HDL.
In donne in menopausa si osservano alterazioni negative del
profilo lipidico e di altri fattori che sono considerati
predittivi di rischio cardiovascolare. E’ noto che un
migliore profilo lipidico può essere uno dei fattori che
contribuiscono all’effetto benefico della terapia
estrogenica sul rischio di malattie coronariche in donne in
menopausa. Diversi studi condotti con ESTROCLIM, associato a
progestinici, ne hanno dimostrato i benefici effetti sui livelli
di colesterolo plasmatico totale, delle lipoproteine a bassa
densità (LDL), dei trigliceridi e delle lipoproteine ad
alta densità (HDL). Solo pochi studi a lungo termine sono
stati condotti con ESTROCLIM da solo per valutarne
l’influenza su questi parametri e pertanto le evidenze di
effetti favorevoli sono meno conclusive. Alcuni studi condotti
con ESTROCLIM associato a progestinici hanno evidenziato un
effetto sul tono arterioso che potrebbe diminuire il rischio
cardiovascolare. Inoltre non si sono osservati effetti
sfavorevoli sulla pressione arteriosa, la coagulazione e la
resistenza all’insulina.
Indipendentemente dalla via di somministrazione, le dosi di
estrogeni necessarie per alleviare i sintomi della menopausa e
conservare la massa ossea rappresentano anche un� forte stimolo
per la mitosi e la proliferazione endometriale.
Gli estrogeni impiegati da soli aumentano l’incidenza di
iperplasia endometriale e il rischio di carcinoma
endometriale.
Dopo un anno di terapia con estrogeni non associati a
progestinici si riscontra iperplasia endometriale in percentuali
che arrivano fino al 57% delle biopsie effettuate.
Iperplasie endometriali si sono osservate anche con terapia
estrogenica per via transdermica, non associata a progestinici,
soprattutto con l’impiego del dosaggio superiore di
ESTROCLIM.
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- [Vedi Indice]
Entro 8 ore dall’applicazione di ESTROCLIM MX 50 a donne
sane in menopausa, vengono raggiunte concentrazione plasmatiche
stazionarie medie di estradiolo di 41 pg/ml, che si mantengono
stabili per 4 giorni; questo valore corrisponde ad un aumento
medio di 37 pg/ml, rispetto al valore medio di base in menopausa
di 4 pg/ml (range 2,1-9,0 pg/ml).
Il rapporto E2/E1 aumenta da un valore
di 0,3 in menopausa ad un valore di 1,3, che è simile al
rapporto fisiologico di E2/E1 osservato
prima della menopausa in donne con ovaie normalmente
funzionanti.
Nel corso di applicazioni bisettimanali di ESTROCLIM MX 50,
ripetute per 12 settimane in pazienti in menopausa, la
concentrazione media sierica di estradiolo sale fino a 36 pg/ml
sopra il livello di base alla fine della fase di trattamento,
senza evidenziare un accumulo di E2.
Con ESTROCLIM MX 25 i livelli plasmatici misurati per
E2 sono la metà di quelli osservati con
ESTROCLIM MX 50 e con ESTROCLIM MX 100 sono leggermente superiori
al doppio di quelli misurati con ESTROCLIM MX 50.
Ventiquattro ore dopo la rimozione del sistema la
concentrazione sierica di estradiolo scende ai valori di
base.
Estradiolo
L’emivita media dell’estradiolo nel plasma
è di circa 1 ora. Il tasso di eliminazione plasmatica
metabolica è di 650-900 l/die-m2.
L’estradiolo viene metabolizzato soprattutto nel
fegato.
I suoi più importanti metaboliti sono l’estriolo
e l’estrone ed i loro coniugati (glicuronati, solfati).
Questi sono molto meno attivi dell’estradiolo. La maggior
parte dei metaboliti coniugati viene escreta
nell’urina.
I metaboliti estrogenici� passano inoltre attraverso il
circolo enteroepatico.
-----
Acrilato-metacrilato copolimero (Durotak®),
isopropilpalmitato, polietilene tereftalato,
etilene-vinilacetato. La pellicola di protezione, che viene
rimossa prima dell’applicazione del cerotto transdermico,
è siliconata sul lato interno.
- [Vedi Indice]
Luce ultravioletta (per es. luce solare).
L’esposizione dei cerotti di ESTROCLIM MX alla luce
ultravioletta provoca la degradazione dell’estradiolo. Essi
non devono essere esposti alla luce solare, ma applicati
immediatamente dopo l’estrazione dalla bustina ad
un’area cutanea coperta dagli abiti.
- [Vedi Indice]
2 anni.
- [Vedi Indice]
Conservare a temperatura inferiore a 25°
C.
Tenere fuori dalla portata dei bambini, sia prima che dopo
l’uso.
- [Vedi Indice]
Bustine di carta/alluminio/poliacrilonitrile.
8 sistemi ESTROCLIM MX 25 microgrammi cerotti transdermici �
L. 14.000� €� 7,23
8 sistemi ESTROCLIM MX 50 microgrammi cerotti transdermici �
L. 20.500� € 10,59
8 sistemi ESTROCLIM MX 100 microgrammi cerotti transdermici
L.� 27.900 € 14,41
Subito dopo la rimozione della pellicola di protezione,
applicare ESTROCLIM MX sui glutei, su di un’area di pelle
pulita, asciutta ed integra. La superficie cutanea selezionata
non deve essere unta di olio o di crema, né presentare
arrossamenti o irritazioni.
ESTROCLIM MX non va applicato sul seno.
Non applicare il sistema transdermico per due volte
consecutive sulla stessa zona della pelle.
- [Vedi Indice]
Sigma-Tau Industrie Farmaceutiche Riunite S.p.A.
Viale Shakespeare, 47 - 00144 Roma
Concessionaria per la vendita: Avantgarde S.p.A., Via
Treviso n. 4 – 00040 Pomezia (Roma)
ESTROCLIM MX 25 microgrammi cerotti transdermici
AIC n. 027318070
ESTROCLIM MX 50 microgrammi cerotti transdermici
AIC n. 027318082
ESTROCLIM MX 100 microgrammi cerotti
transdermici AIC n. 027318094
- [Vedi Indice]
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica
utilizzabile una sola volta.
- [Vedi Indice]
Autorizzazione: Luglio 2001
y TABELLA DI APPARTENENZA DPR�309/90
- [Vedi Indice]
Non soggetta al D.P.R. 309/90.
Luglio 2001����
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