Il trattamento a lungo termine con soli estrogeni aumenta il rischio di iperplasia e cancro endometriale.
L'iperplasia endometriale (atipica o adenomatosa) spesso precede il cancro endometriale. Un aumentato rischio di iperplasia endometriale può essere evitato se viene aggiunta, per almeno 10 giorni per ciclo, una dose sufficiente di progestinico.
Attualmente vi sono alcune dimostrazioni, sebbene non conclusive, che lasciano sospettare un lieve aumento del rischio relativo di cancro mammario tra le donne in post-menopausa che assumono terapia ormonale sostitutiva per più di 5 anni. Pertanto, le donne che assumono terapia ormonale sostitutiva devono effettuare un controllo regolare del seno e una mammografia.
Prima di iniziare il trattamento con estrogeni deve essere effettuato un esame obiettivo con speciale riguardo al seno, agli organi addominali e pelvici ed alla misurazione della pressione.
L'esame obiettivo e quello ginecologico devono essere effettuati regolarmente durante il trattamento.
Particolare attenzione dovrà essere riposta alle donne con utero conservato che presentano sanguinamento vaginale di eziologia ignota o donne con utero conservato trattate in precedenza con soli estrogeni, al fine di diagnosticare una eventuale iperstimolazione endometriale anche a carattere maligno prima di iniziare il trattamento con Estrofem.
Donne affette da epatopatie acute o croniche o con pregressa storia di disturbi epatici, ove i valori della funzionalità epatica non siano tornati nella norma, devono essere controllate regolarmente, per esempio ogni 8-12 settimane, con le prove di funzionalità epatica durante il trattamento con Estrofem.
Una valutazione rischio/beneficio deve essere effettuata nelle donne con malattie renali gravi. Se il Medico decide di trattare la paziente con Estrofem, deve controllarla molto attentamente.
Studi recenti hanno riportato che la terapia ormonale sostitutiva effettuata con soli estrogeni o con estro-progestinici era associata a un rischio tre volte maggiore di tromboembolia venosa in confronto alle donne non trattate. In questi studi il rischio di embolia polmonare era il doppio in confronto alle donne non trattate.
Donne trattate con antipertensivi o affette da epilessia, emicrania, diabete, asma o disturbi cardiaci devono essere controllate regolarmente durante il trattamento. Nelle diabetiche il fabbisogno di antidiabetici orali o insulina può cambiare a seguito di modificazioni della tolleranza al glucosio.
Le pazienti che hanno avuto o sono a rischio di sviluppare calcolosi biliare devono essere controllate attentamente durante il trattamento.
Preesistenti fibromi uterini possono aumentare in volume e i sintomi dell'endometriosi esacerbarsi durante la terapia con estrogeni.
Motivi per una immediata sospensione del trattamento
In pazienti con una anamnesi positiva o con un aumentato rischio di disturbi tromboembolici (sovrappeso, vene varicose ecc.) bisogna prendere in considerazione se interrompere il trattamento con Estrofem in caso di trauma, immobilizzazione prolungata o intervento chirurgico programmato.
Il trattamento con Estrofem deve essere sospeso e devono essere effettuate opportune indagini se compare una delle seguenti situazioni:
disturbi tromboembolici venosi sia nel caso di tromboflebiti superficiali o profonde che nel caso di embolie polmonari. I sintomi possono essere rigonfiamento delle vene superficiali, gonfiore delle estremità, tumefazione e dolore delle estremità (specialmente le caviglie). I sintomi della embolia polmonare possono comprendere dolore al torace, dovuto a risentimento pleurico, improvvisa difficoltà respiratoria ed emissione di sangue con la tosse (emoftoe);comparsa di ittero o altri sintomi indicanti epatopatie;dolore, gonfiore o tensione addominale dovuti a patologie a carico della colecisti o dei dotti biliari;aumentato numero delle crisi epilettiche;comparsa di cefalea tipo emicrania;cefalea forte o vomito associato a vertigini, lipotimia, alterazioni della vista o difficoltà della parola, debolezza o perdita di sensibilità di una estremità che potrebbe indicare un embolo cerebrale o oculare;la comparsa di mal di testa, improvvisi disturbi della vista, o altri sintomi che potrebbero essere causati da un importante aumento della pressione arteriosa;gravidanza.
Contraccezione: Estrofem non ha effetto contraccettivo.