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Gravi emorragie acute del tratto gastroenterico superiore (da
ulcere gastriche, duodenali e gastroduodenali, gastriti
emorragiche, varici esofagee).
Trattamento profilattico delle complicazioni post-operatorie
conseguenti ad interventi sul pancreas.
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Emorragie acute del tratto digerente
superiore:
Salvo diversa prescrizione, nelle emorragie acute del tratto
gastroenterico superiore, somministrare per infusione venosa
continua 3,5 mg/kg/ora di somatostatina in soluzione fisiologica
sterile ed apirogena. Si consiglia di ricorrere, per
praticità di somministrazione, a ETAXENE 3 mg.
In taluni casi la somministrazione per fleboclisi può
essere preceduta da un'iniezione endovenosa lenta (non meno di 3
minuti) di una fiala di ETAXENE 0,250 mg, controllando i valori
della pressione arteriosa.
Accertato l'arresto dell'emorragia il trattamento dovrà
essere proseguito, al fine di evitare un risanguinamento, con le
stesse modalità per 48-72 ore. La durata complessiva del
trattamento non dovrà superare le 120 ore; infatti
l'utilità di tempi di infusione più lunghi non
è ancora stata accertata.
Complicazioni post-operatorie conseguenti ad intervento
sul pancreas:
E' consigliabile somministrare ETAXENE contemporaneamente
all'atto chirurgico e tenere il paziente sotto trattamento
profilattico per 5 giorni dopo l'intervento.
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Ipersensibilità individuale verso la somatostatina.
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L'uso del prodotto è riservato ai pazienti adulti.
A causa del suo effetto inibitorio sulla secrezione
dell'insulina e del glucagone, la somatostatina deve essere
somministrata con cautela in pazienti emorragici
insulino-dipendenti. In tali pazienti può verificarsi
un'ipoglicemia temporanea che può essere seguita dopo 2-3
ore da iperglicemia.
E' consigliabile quindi controllare la glicemia ad intervalli
regolari (ogni 3-4 ore) adottando eventualmente le misure del
caso.
Tenere fuori della portata dei bambini.
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La somatostatina prolunga la durata del sonno da barbiturici
ed aumenta l'effetto del pentetrazolo. E' consigliabile evitare
la contemporanea assunzione di questi farmaci od eventualmente
attendere la scomparsa della loro azione.
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Il prodotto è controindicato in gravidanza (accertata o
presunta), nel puerperio e durante l'allattamento.
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Non pertinente la specialità in esame.
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La somatostatina è generalmente ben tollerata.
Con la somministrazione per via endovenosa diretta, sono state
segnalate in alcuni casi vampate di calore, vertigini, nausea,
talora con vomito; si tratta di reazioni transitorie rapidamente
regredibili e che, comunque, possono essere ovviate
somministrando il prodotto lentamente (in non meno di 3').
Raramente è stata segnalata ipotensione ortostatica
ovviabile praticando l'iniezione a paziente supino.
Anche per quanto riguarda l'infusione endovenosa sono stati
segnalati episodi transitori di vertigini, nausee e vampate di
calore, prontamente regrediti riducendo la velocità di
infusione.
E' stata segnalata la possibilità che la
somministrazione di somatostatina per bolo endovenoso possa dare
luogo ad arresto respiratorio.
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Non sono stati segnalati sintomi da sovradosaggio.
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Struttura della sostanza attiva, proprietà chimiche e
proprietà biologiche della somatostatina sono analoghe a
quelle del tetradecapeptide ciclico ipotalamico denominato
fattore inibitore della liberazione dell'ormone della
crescita.
Gli effetti inibitori della somatostatina si estendono anche
alla gastrina, alla secrezione cloridropeptica gastrica ed alla
secrezione pancreatica esocrina (enzimi pancreatici) ed endocrina
(insulina e glucagone).
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Gruppo farmacoterapeutico: Ormone anticrescita
(H01CB01).
Meccanismo d'azione/effetti farmacodinamici:
La somatostatina corrisponde al tetradecapeptide ciclico
ipotalamico denominato fattore inibente la liberazione
dell'ormone della crescita.
Oltre che nell'ipotalamo la somatostatina è presente
nella tiroide, nello stomaco, intestino, nelle ghiandole salivari
e nel pancreas.
A livello del tratto ipotalamo-ipofisario, la somatostatina
regola l'attività secretoria delle cellule dell'ipofisi
anteriore. In diverse specie animali inibisce la liberazione di
GH e di TSH, senza modificare gli ormoni FSH e ACTH.
Nel tratto digerente la somatostatina è localizzata a
livello delle cellule D che fanno parte del sistema APUD (Amine
Precursor Uptake Decarboxylation) e a livello delle mucose della
parete intestinale.
Nel pancreas la somatostatina inibisce la secrezione endocrina
(insulina e glucagone) ed esocrina (bicarbonati, acqua ed enzimi
pancreatici) sia in condizioni basali che sotto stimolo
alimentare o secretinico.
A livello del tratto gastroenterico la somatostatina agisce su
tutte le funzioni basilari, incluse secrezione, motilità,
assorbimento e circolazione splancnica, riducendo le secrezioni
cloridro-peptica e gastrinica, sia basali che stimolate, e
diminuendo l'entità del flusso ematico splancnico senza
effetti sul circolo generale.
Le proprietà farmacodinamiche della somatostatina sono
alla base dell'impiego clinico del farmaco nella terapia delle
emorragie digestive e delle pancreopatie.
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La somatostatina introdotta nell'organismo per la sola via
parenterale permane in circolo per un tempo brevissimo (emivita
3-5 minuti), acquisizione che ne giustifica la utilizzazione
pratica per infusione endovenosa continua.
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Gli studi tossicologici hanno dimostrato che la
DL50 della somatostatina, per via endovenosa, è
> 35 mg/kg nel topo ed uguale a 24,9 mg/kg nel ratto. Le prove
di tossicità cronica nel ratto e nel cane hanno confermato
la buona tollerabilità della somatostatina anche per
trattamenti prolungati.
Gli studi sulla riproduzione, fertilità e teratogenesi
nel ratto e nel coniglio e gli studi di tossicità peri e
post-natale nel ratto hanno dimostrato che la somatostatina non
ha effetto tossico sulla gestazione e sui feti.
Le prove di antigenicità nella cavia non permettono di
escludere con certezza la possibilità di una
sensibilizzazione da somatostatina.
Le prove di mutagenesi eseguite 'in vitro' (con o senza
attivazione metabolica) e 'in vivo' hanno dimostrato che la
somatostatina non ha manifestato alcuna attività
mutagena.
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250 mcg
Fiala: Mannite
Fiala solvente da 2 ml: Sodio cloruro, acqua per
preparazioni iniettabili.
3 mg
Non previsti.
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Non è stata segnalata incompatibilità con altre
sostanze; si consiglia la somministrazione in soluzione
fisiologica.
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ETAXENE allo stato liofilizzato è stabile per 24 mesi a
temperatura ambiente.
La soluzione di ETAXENE può essere conservata a
temperatura ambiente fino a 12 ore.
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Conservare a temperatura ambiente.
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250 mcg:Astuccio di cartone contenente una fiala
in vetro neutro incolore da 250 mcg ed una fiala solvente in
vetro neutro incolore da 2 ml, in vaschetta di polistirolo.
3 mg:Astuccio di cartone contenente una fiala in
vetro neutro incolore da 3 mg in vaschetta di polistirolo.
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Vale quanto riportato ai paragrafi precedenti.
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ALFA WASSERMANN S.p.A.
Sede legale: Contrada S. Emidio, s.n.c.
65020 - ALANNO (Pescara)
Sede amministrativa: Via Ragazzi del '99, 5
40133 - BOLOGNA
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250 mcg polvere e solvente per soluzione iniettabile
– 1 fiala da 250 mcg + 1 fiala da 2 ml: A.I.C. n°
027102019
3 mg polvere per soluzione iniettabile – 1 fiala:
A.I.C. n° 027102021
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01/06/1989-01/06/2000
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15/9/2001
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