EUPHYLLINA RILCON
- [Vedi Indice]Euphyllina Rilcon 200: teofillina anidra 200mg.
Euphyllina Rilcon 300: teofillina anidra 300mg.
Capsule con pellets a rilascio controllato di teofillina.
- [Vedi Indice]Asma bronchiale; affezioni polmonari con componente spastica bronchiale.
Salvo diversa prescrizione medica, la posologia media nell'adulto è di 2 capsule da 300 mg al giorno: 1 al mattino - 1 alla sera, con possibilità di raddoppiare la dose serale nei particolari casi ad elevato rischio di ricorrenze broncospastiche notturne. Inoltre, secondo il giudizio del medico, la posologia potrà essere modulata giovandosi pure delle capsule da 200 mg. In tutti i casi non converrà superare la posologia giornaliera di 1200 mg (corrispondente a 4 capsule da 300 mg).
Nei bambini la posologia media consigliata è di 13-16 mg/kg/die da 30 mesi a 8 anni e 10-13 mg/kg/die dai 9 ai 16 anni.
Le capsule ed i pellets non vanno masticati.
Da non usarsi immediatamente dopo l'infarto cardiaco e nei casi di ipersensibilità accertata verso la teofillina; nei bambini al di sotto dei 30 mesi; in presenza di ulcera gastrointestinale e di gastrite in fase attiva. Il preparato è controindicato nelle donne che allattano.
Numerosi fattori possono ridurre la clearance epatica della teofillina con aumenti dei livelli plasmatici del farmaco. Tra questi sono compresi l'età, lo scompenso cardiaco congestizio, le affezioni ostruttive croniche del polmone, le infezioni concomitanti, la contemporanea somministrazione di molti farmaci quali: eritromicina, TAO, lincomicina, clindamicina, allopurinolo, cimetidina, vaccino antinfluenzale, propranololo. In questi casi può essere necessario ridurre il dosaggio della teofillina.
La fenitoina, altri anticonvulsivanti ed il fumo di sigaretta possono aumentare la clearance della teofillina con riduzione dell'emivita plasmatica. In questi casi può essere necessario aumentare il dosaggio di teofillina.
I pazienti trattati con teofillina non dovrebbero assumere preparazioni a base di hypericum perforatum, in quanto l'assunzione contemporanea di preparazioni a base di hypericum perforatum può causare diminuzione dell'efficacia terapeutica della teofillina.
In caso di fattori che possono influire sulla clearance della teofillina, si raccomanda un monitoraggio della concentrazione dei livelli ematici del farmaco ai fini del controllo del range terapeutico della teofillina (valori terapeutici 10-15 mcg/ml, valori ai limiti della tossicità 20 mcg/ml).
La teofillina non deve essere associata ad altri trattamenti con derivati xantinici. I teofillinici vanno usati con precauzione nei pazienti con malattie cardiache e/o ipossiemie gravi, ipertensione, ipertiroidismo, infarto miocardico, cor pulmonale, insufficienza cardiaca congestizia, malattie epatiche, obesità, negli anziani (soprattutto maschi) e nei neonati. Anche nei pazienti con storia di ulcera gastrica la teofillina va usata con cautela. I teofillinici possono peggiorare aritmie cardiache preesistenti.
Avvertenze.
Gli effetti tossici della teofillina sono solitamente legati a livelli serici troppo elevati (superiori a 20 mg/l). Alle dosi convenzionali si possono avere livelli ematici superiori alla media a causa di una clearance plasmatica rallentata, in casi di disfunzione epatica, di malattie polmonari ostruttive croniche ed in pazienti di età superiore ai 55 anni, soprattutto maschi. Il dosaggio della teofillina serica può essere eseguito mediante metodiche radioimmunologiche (RIA) o mediante cromatografia liquida ad alta pressione (HPLC). (v. sopra)
L'uso contemporaneo di trioleandomicina (TAO), clindamicina, eritromicina, lincomicina, cimetidina aumenta i tassi ematici di teofillina. Può esserci potenziamento reciproco con efedrina. Può esaltare l'azione e la tossicità della digitale. A dosi molto elevate accentua l'effetto degli anticoagulanti.
I pazienti trattati con teofillina non dovrebbero assumere preparazioni a base di hypericum perforatum, in quanto l'assunzione contemporanea di preparazioni a base di hypericum perforatum può causare diminuzione dell'efficacia terapeutica della teofillina.
Quantunque non siano stati rilevati effetti negativi della teofillina sullo sviluppo fetale, il suo impiego in gravidanza deve essere limitato solamente ai casi in cui il medico ritenga che il mancato controllo dell'asma costituisca un reale rischio per la madre. È segnalato il passaggio di teofillina attraverso il latte materno e ciò può causare effetti collaterali nel lattante.
Il prodotto non influisce sulla capacità di guida e sull'uso di macchine.
Talvolta, dopo l'assunzione di teofillina, si possono avere disturbi del tratto gastrointestinale quali nausea, vomito, dolore epigastrico, ematemesi, diarrea, in genere dovuti all'impiego di dosi eccessive. Analogamente la comparsa di sintomi da stimolazione centrale (mal di testa, irritabilità, irrequietezza, insonnia, iperriflessia, crampi muscolari, convulsioni tonico-cloniche generalizzate), o di manifestazioni cardiovascolari (palpitazioni, tachicardia, extrasistoli, ipotensione, vampe di calore, insufficienza circolatoria, gravi aritmie ventricolari), di tachipnea respiratoria, di disturbi renali (albuminuria, aumentata escrezione di cellule tubulari renali e globuli rossi, aumento della diuresi), di iperglicemia sono indice di surdosaggio ed impongono una diminuzione della dose.
I primi segni di allarme sono costituiti da agitazione, tremori, confusione, vomito, tachicardia; in seguito compaiono ematemesi, convulsioni, aritmia cardiaca, disidratazione, febbre.
Interventi di emergenza e antidoti.
Se non ci sono convulsioni: indurre il vomito, somministrare un catartico e carbone attivo.
In caso di convulsioni: assicurare assistenza respiratoria e somministrare ossigeno, diazepam I.V., reidratare e controllare la pressione.
In caso di coma: intubare e praticare lavaggio gastrico in sostituzione dell'induzione del vomito.
L'impiego ormai consolidato della teofillina nella terapia delle broncopneumopatie ostruttive croniche è il risultato delle sue vantaggiose caratteristiche farmacodinamiche: broncodilatazione, stabilizzazione dei mastociti, stimolazione del centro respiratorio, incremento della clearance mucociliare, riduzione dell'ipertensione polmonare. Numerose proprietà farmacodinamiche della teofillina sono riconducibili all'aumento della concentrazione intracellulare di AMP ciclico (adenosinmonofosfato ciclico). Tale nucleotide viene prodotto dall'ATP con l'intervento dell'enzima adenilciclasi e viene demolito in AMP (non ciclico ed inattivo) dall'enzima fosfodiesterasi. La teofillina è un potente inibitore delle fosfodiesterasi, per cui induce un aumento della concentrazione intracellulare di AMP ciclico. Studi recenti dimostrano inoltre un antagonismo competitivo fra la teofillina e l'adenosina, la quale ultima esercita a livello dei mastociti una spiccata azione favorente la liberazione dei mediatori del broncospasmo (istamina). Tale fenomeno può essere spiegato con l'analogia strutturale delle due sostanze, consentendo l'ipotesi di un antagonismo competitivo a livello recettoriale. Attraverso questi due meccanismi d'azione la teofillina quindi possiede un'azione broncodilatatrice ottenuta tramite il rilasciamento della muscolatura liscia dell'albero bronchiale, un'azione preventiva e terapeutica dell'asma bronchiale ottenuta con la stabilizzazione dei mastociti e l'inibizione della liberazione di sostanze broncospasmogene. A tutto ciò si aggiunge poi l'effetto sul centro respiratorio e sulla clearance mucociliare, l'incremento del flusso coronarico e la modesta azione favorente la diuresi.
La teofillina viene rapidamente e quasi completamente assorbita nel tratto gastroenterico; viene poi metabolizzata attraverso l'attività enzimatica del fegato ed eliminata tramite l'emuntorio renale secondo lo schema seguente: il 45% sotto forma di 1,3-acido dimetilurico; il 25% sotto forma di 1-acido metilurico; il 17% sotto forma di 3-metil-xantina; il 13% come teofillina immodificata. Solamente il metabolita 3-metilxantina è farmacologicamente attivo, tuttavia con efficacia molto ridotta rispetto alla teofillina stessa. La scarsa quota di teofillina immodificata eliminata per via renale, rende ragione del fatto che la variabilità, peraltro notevole, della clearance del farmaco, non è dovuta alla capacità funzionale renale, bensì è determinata dalla diversa capacità metabolica del fegato. Infatti, la clearance del farmaco è molto variabile (il T1 /2 varia da 3 a 12 ore) per cui a parità di dose somministrata vengono raggiunti e mantenuti dei tassi serici differenti fra un soggetto e l'altro. Studi di farmacologia clinica hanno dimostrato che esiste una correlazione diretta fra livelli ematici di teofillina e la sua azione terapeutica. Studi di farmacocinetica hanno dimostrato che dopo la prima capsula a rilascio controllato di Euphyllina Rilcon da 300 mg il picco di concentrazione teofillinica serica viene raggiunto in media dopo 6-7 ore ed è contenuto nel range terapeutico. Successive somministrazioni del farmaco, ritmate ad intervalli di 12 ore l'una dall'altra, sono in grado di riportare i valori di teofillina serica ad un nuovo livello massimo, seguito a sua volta da un plateau, sino alla 4a giornata circa, allorché si raggiunge uno "steady state" dei valori teofillinemici. Al raggiungimento dello "steady state" i tassi teofillinemici medi rientrano costantemente nella fascia più affidabile del range terapeutico, ossia tra 10 e 15 mg/l e le differenze tra valori massimi e minimi nell'intervallo tra due somministrazioni sono decisamente contenute.
DL50 della sostanza non ritardata nel topo: 540 mg/kg (somministrazione orale).
Euphyllina Rilcon 200:
Saccarosio, Etilcellulosa, Polivinilpirrolidone, Amido di mais, Polimero anionico dell'acido metacrilico e metilmetacrilato, Triacetina, Acido stearico, Talco, Sciroppo di glucosio, Biossido di titanio, Gelatina
Euphyllina Rilcon 300:
Saccarosio, Etilcellulosa, Polivinilpirrolidone, Amido di mais, Polimero anionico dell'acido metacrilico e metilmetacrilato, Triacetina, Acido stearico, Talco, Sciroppo di glucosio, Biossido di titanio, Giallo chinolina, Indigotina, Gelatina.
Non sono state segnalate incompatibilità di Euphyllina Rilcon con altri farmaci.
3 anni.
Non sono necessarie.
Astucci da 30 capsule a rilascio controllato di teofillina, suddivise in 3 blister.
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BYK GULDEN ITALIA S.p.A.
Via Giotto 1 - Cormano (Milano)
Euphyllina Rilcon capsule da 300 mg AIC n. 008730083
Euphyllina Rilcon capsule da 200 mg AIC n. 008730071
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Data rinnovo: giugno 2000.
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Luglio 2000
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