Interazioni - [Vedi Indice]Osservazioni occasionali indicano la possibilità che pazienti in profilassi per la malaria con pirimetamina a dosi superiori a 25 mg/settimana possano sviluppare anemia megaloblastica in caso di somministrazione contemporanea di cotrimossazolo.
È stato dimostrato che il cotrimossazolo potenzia l'attività anticoagulante del Warfarin. Durante la terapia con Eusaprim è pertanto consigliabile un attento controllo di eventuali terapie anticoagulanti.
Il cotrimossazolo prolunga l'emivita della Fenitoina; è per tanto consigliabile uno stretto controllo delle condizioni del paziente e dei livelli plasmatici di Fenitoina.
Il cotrimossazolo può alterare la funzione tiroidea ma il significato clinico di questo eventuale effetto necessita di una conferma clinica. L'uso concomitante di rifampicina e cotrimossazolo causa una riduzione dell'emivita del trimetoprim dopo circa una settimana. Non si ritiene che ciò abbia una rilevanza clinica.
La somministrazione del prodotto è controindicata in gravidanza e durante l'allattamento.
Non sono noti effetti negativi dell'Eusaprim sulla capacità di guidare e sull'uso di macchinari.
Reazioni allergiche: prurito, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, sindrome di Lyell, eruzioni cutanee e mucose generalizzate, urticaria, dermatite esfoliativa, fotosensibilizzazione, reazioni anafilattiche.
Reazioni gastro-intestinali: stomatite, nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, ittero, epatite, necrosi epato-cellulare, colite pseudomembranosa, pancreatite.
Reazioni al S.N.C.: cefalea, neuropatie periferiche, depressione mentale, convulsioni, atassia, allucinazioni, tinnito, vertigini, insonnia, astenia.
Discrasie ematiche: agranulocitosi, anemia aplastica, anemia megaloplastica, trombopenia, leucopenia, anemia emolitica, porpora, ipoprotrombinemia, metaemoglobinemia, alterazioni del metabolismo dei folati.
Reazioni uropoietiche: albuminuria, cristalluria, ematuria.
Può manifestarsi allergenicità crociata con altri sulfamidici.
Nausea, vomito, vertigini e stato confusionale, sono i sintomi più probabili di iperdosaggio. Se non si è avuto vomito può essere utile indurlo. La lavanda gastrica può essere utile anche se l'assorbimento nel tratto gastrointestinale è normalmente rapido e completo dopo circa 2 ore; ciò potrebbe comunque non verificarsi in caso di iperdosaggio massivo. L'acidificazione delle urine aumenta l'eliminazione del trimetoprim.
Diuresi ed alcalinizzazione aumentano invece l'eliminazione del sulfametossazolo.
L'alcalinizzazione riduce invece l'eliminazione del trimetoprim. Il calcio folinato (3-6 mg/die) può far regredire eventuali effetti del trimetoprim sul midollo osseo.
Sia il trimetoprim sia il sulfametossazolo sono dializzabili.
L'Eusaprim, associazione di trimetoprim chemioterapico originale dei Laboratori Wellcome e di sulfametossazolo, agisce per doppio blocco sequenziale del metabolismo batterico.
Il sulfametossazolo inibisce l'utilizzazione dell'acido p-aminobenzoico nella sintesi del diidrofolato nella cellula batterica con effetto batteriostatico. Il trimetoprim inibisce la diidrofolato reduttasi batterica, un enzima della via metabolica dei folati, che trasforma il diidrofolato in tetraidrofolato. In determinate condizioni l'effetto può essere battericida.
Così il trimetoprim ed il sulfametossazolo bloccano due tappe consecutive nella biosintesi delle purine e quindi degli acidi nucleici. Questo meccanismo d'azione produce un marcato potenziamento dell'attività in vitro dei due composti.
La maggior parte dei batteri patogeni sono sensibili in vitro a concentrazioni di trimetoprim e sulfametossazolo inferiori a quelle raggiunte nel plasma e nei tessuti dopo la somministrazione delle dosi suggerite.
I microrganismi sensibili comprendono:
Gram negativi:
Bordetella pertussis, Brucella, Citrobacter, Escherichia coli, Hae mophilus influenzae, Klebsiella/Enterobacter, Legionella pneumophila, Neisseria, Proteus, Providencia, Salmonella, Serratia marcescens, Shigella, Vibrio cholerae, e Yersinia.
Gram positivi:
Listeria, Nocardia, Streptococcus viridans, Stafilococchi, Streptococchi.
L'Eusaprim non è efficace contro il Mycobacterium tuberculosis ed il Treponema pallidum ed inoltre contro i Micoplasmi e l'Ureoplasma ureolitico. Gli Pseudomonas sono generalmente insensibili.
Il trimetoprim si lega alla diidrofolato reduttasi dei micoplasmi con una affinità inferiore a quella per l'enzima batterico. La sua affinità per l'enzima di cellule di mammifero è circa 50.000 volte inferiore a quella per l'enzima batterico.
Dopo somministrazione orale il trimetoprim e il sulfametossazolo sono rapidamente e pressoché completamente assorbiti, l'assunzione insieme ad alimenti non sembra ritardarne l'assorbimento. Il picco delle concentrazioni plasmatiche si osserva tra 1 e 4 ore dall'ingestione ed il livello raggiunto è dose-dipendente.
Livelli plasmatici efficaci persistono per 24 ore e livelli di "steady-state" si raggiungono dopo 2-3 giorni di terapia.
I livelli tissutali del trimetoprim (lipofilo, base debole) sono generalmente più elevati di quelli plasmatici.
L'emivita plasmatica varia da 8,6 a 17 ore ed aumenta di 1,5-3 volte per clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min.
Il trimetoprim è legato alle proteine plasmatiche per il 50% circa. L'escrezione avviene principalmente per via renale, il 50% è escreto come farmaco immodificato nelle prime 24 ore. Sono stati identificati vari metaboliti.
Il sulfametossazolo raggiunge nei fluidi tissutali concentrazioni nell'ordine del 20-30% di quelle plasmatiche. È legato alle proteine plasmatiche per il 66% circa e l'emivita, a normale funzionalità renale è di 9-11 ore. In caso di compromessa funzionalità renale non si ha un prolungamento dell'emivita del sulfametossazolo ma di quella del suo metabolita acetilato. La principale via di eliminazione è renale circa il 15-30% del sulfametossazolo ritrovato nelle urine è in forma attiva.
I principali effetti osservati nell'animale dopo somministrazione di dosi tossiche sono nel topo un abbassamento nella conta delle cellule ematiche.
Ipoplasia del midollo è stata osservata nel ratto e nelle scimmie.
Trimetoprim Topo 7000 mg/kg Ratto 2100 mg/kg
DL50
Sulfametossazolo Topo 5500 mg/kg Ratto 4100 mg/kg
- Eusaprim Compresse, Compresse forti, Compresse pediatriche:
Sodio amido glicolato, polivinilpirrolidone, sodio diottisolfosuccinato, magnesio stearato
- Eusaprim Sospensione forte, Sospensione pediatrica:
Saccarosio, glicerina, cellulosa dispersibile, sodio carbossimetilcellulosa, metile p-idrossibenzoato, sodio saccarinato, ammonio glicirrizinato, essenza di anice, alcool etilico, essenza di vaniglia, polisorbitan monooleato, acqua depurata
Non sono note incompatibilità con altri farmaci.
Compresse: 5 anni
Sospensioni: 4 anni
Compresse: Conservare in luogo asciutto e al riparo dalla luce;
Sospensioni: Conservare al riparo dalla luce.
Eusaprim Compresse: Blister da 20 compresse
Eusaprim Compresse forti: Blister da 20 compresse
Eusaprim Compresse pediatriche: Blister da 20 compresse
Eusaprim Sospensione pediatrica: Flacone da 100 ml
Eusaprim Sospensione forte: Flacone da 100 ml
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Via A. Fleming 2 - 37100 Verona
Concessionario per la vendita: Segix Italia S.p.A.
Via del Mare, 36 - Pomezia (Roma)
Eusaprim Compresse AIC n. 021977018
Eusaprim Compresse pediatriche AIC n. 021977020
Eusaprim Compresse forti AIC n. 021977044
Eusaprim Sospensione pediatrica AIC n. 021977057
Eusaprim Sospensione forte AIC n. 021977069
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Maggio 2000
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Maggio 2000
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