Proprietà farmacodinamiche. Proprietà farmacocinetiche. Dati preclinici di sicurezza.
La tirotricina è un preparato antibiotico isolato da colture di Bacillus brevis; contiene due polipeptidi biologicamente attivi: tirocidina (60-80%) e gramicidina (20-25%).
A seconda delle concentrazioni a cui viene impiegata può essere batteriostatica o battericida. La gramicidina è specialmente efficace contro i batteri Gram-positivi (pneumococchi, streptococchi, stafilococchi, bacilli della difterite, bacilli sporigeni aerobici, ecc.). La tirocidina condivide lo spettro antibatterico della gramicidina.
Contro i batteri sensibili ad entrambe le frazioni di tirotricina, la gramicidina è almeno due volte più attiva della tirocidina. Il meccanismo d'azione della tirotricina si svolge su due fronti: la frazione tirocidinica agisce inattivando i sistemi di ossidoriduzione dei batteri ad essa sensibili. In virtù dei suoi gruppi basici provoca sui batteri una lisi simile a quella causata dai composti cationici tensioattivi.
La gramicidina, a concentrazioni terapeutiche, è solo batteriostatica, ma stimola un tipo anormale di metabolismo dei carboidrati impedendo il normale scambio di energia e rendendo impossibile lo sviluppo e la divisione batterica.
La tirocidina è tossica sugli eritrociti in quanto lisa la cellula, la gramicidina invece non ha potere emolitico. Per questa ragione la tirotricina non è utilizzabile né per via parenterale né ove vi sia possibilità di contatto con il flusso ematico; non presenta invece azione irritante per la pelle e le mucose.
Somministrazioni orali di gramicidina in ratti e topi sono tollerate sino a 1 g/kg, questa buona tollerabilità è imputabile all'effetto distruttivo operato dal succo gastrico sull'antibiotico; anche la tirotricina è distrutta dal succo gastrico per cui è innocua se somministrata per os.
La tirotricina è insolubile in acqua e non viene assorbita dai tessuti; è dotata di bassa tensione superficiale e di proprietà detergenti, il che contribuisce ad evitare che materiale patogeno venga a stretto contatto con le superfici interessate dal processo infiammatorio e possa penetrare negli interstizi più profondi dei tessuti. Lo scarso assorbimento della Faringotricina attraverso le mucose ne condiziona la lunga permanenza nella cavità oro-faringea a concentrazioni sufficienti a sviluppare una azione topica battericida e batteriostatica, mentre riduce la possibilità di sensibilizzazioni allergiche e di fenomenologie tossiche alle dosi consigliate.