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FLOSSAC è indicato per il trattamento delle infezioni
delle alte e basse vie urinarie (cistite, pielite, cistopielite,
pielonefrite), causate da batteri sensibili al FLOSSAC.
Con dosi normali di FLOSSAC sono state trattate con successo
infezioni causate da microrganismi patogeni pluriresistenti.
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Il dosaggio normale negli adulti è di 400 mg 2 volte al
giorno.
Per evitare i rischi di una ricaduta si consiglia di protrarre
la terapia con FLOSSAC per almeno 7-10 giorni.
La sensibilità degli agenti patogeni al farmaco deve
essere testata, ma la terapia con FLOSSAC può essere
iniziata prima di ottenere i risultati di questi test.
Per il dosaggio nei pazienti con insufficienza renale vedere
“PRECAUZIONI”.
Le capsule vanno assunte un’ora prima o due ore dopo i
pasti con un bicchiere d’acqua.
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FLOSSAC è controindicato in quei pazienti con
ipersensibilità nota a qualsiasi componente del prodotto o
ad altri agenti antibatterici chinolonici chimicamente
correlati.
Gravidanza e allattamento
La sicurezza e l’efficacia nei bambini non sono state
verificate, perciò FLOSSAC non deve essere somministrato a
bambini prima dell’età puberale o nei ragazzi con
incompleto sviluppo scheletrico.
Come con altri acidi organici, FLOSSAC non deve essere usato
in soggetti con storia di convulsioni o fattori noti
predisponenti ad attacchi epilettici (vedereEffetti
Indesiderati).
Precedenti tendinopatie con fluorochinolonici.
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FLOSSAC viene impiegato nel trattamento delle infezioni delle
vie urinarie anche in pazienti con insufficienza renale. In
coloro che presentano una clearance della creatinina inferiore a
30 ml/min/1,73 m2 la posologia raccomandata è
1 capsula da 400 mg al giorno. A questo dosaggio la
concentrazione urinaria è superiore alla MIC della maggior
parte dei patogeni sensibili a FLOSSAC.
Si consiglia un sufficiente apporto di liquidi durante il
trattamento per evitare il manifestarsi di cristalluria.
Dal momento che FLOSSAC è escreto principalmente per
via renale, una grave compromissione renale può alterarne
in maniera significativa i livelli urinari.
Sono state osservate reazioni di fotosensibilità con
eccessive esposizioni al sole in pazienti in trattamento con
alcuni farmaci di questa classe. Si deve evitare un
‘eccessiva esposizione al sole� e qualora si verifichi
fotosensibilità la somministrazione del farmaco deve
essere interrotta.
In casi sporadici in corso di terapia con fluorochinolonici si
possono manifestare infiammazioni e lesioni con rottura dei
tendini. In caso di comparsa di dolore e/o edema al tendine di
Achille (a livello della caviglia) interrompere il trattamento,
mettersi a completo riposo ed avvisare il proprio medico curante
per l’adozione delle opportune misure terapeutiche.
Fattori predisponenti alle tendiniti o alla rottura dei
tendini sono: età superiore ai 60 anni, esercizio fisico
intenso, trattamento a lungo termine con corticosteroidi, fase
precoce di deambulazione di pazienti a letto.
Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.
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La contemporanea somministrazione di probenecid non altera le
concentrazioni sieriche di FLOSSAC, ma l’escrezione
urinaria di questo farmaco diminuisce. Come con altri acidi
organici ad attività antibatterica, si è dimostrato
in vitro antagonismo fra FLOSSAC e nitrofurantoina.
Sono stati riportati livelli plasmatici elevati di teofillina
con l’uso concomitante di chinolonici. Si sono avute,
raramente, segnalazioni di effetti collaterali correlati alla
teofillina in pazienti in terapia concomitante con norfloxacina e
teofillina. Di conseguenza si deve considerare il monitoraggio
dei livelli plasmatici di teofillina e, se necessario, un
aggiustamento del dosaggio.
Sono stati riportati livelli serici elevati di ciclosporina
con l’uso concomitante di norfloxacina. Quando questi
farmaci vengono usati in concomitanza, quindi, si devono
monitorizzare i livelli serici di ciclosporina ed aggiustarne
appropriatamente il dosaggio.
I chinolonici, inclusa la norfloxacina, possono aumentare gli
effetti del warfarin, anticoagulante orale, e dei suoi derivati.
Quando questi prodotti vengono somministrati in concomitanza con
chinolonici, si devono attentamente controllare il tempo di
protrombina o altri esami della coagulazione disponibili.
Preparati polivitaminici, prodotti contenenti ferro o zinco,
antiacidi o sucralfato non devono essere somministrati
contemporaneamente e nelle 2 ore successive alla somministrazione
della norfloxacina, in quanto possono interferire
sull’assorbimento, riducendo i livelli serici ed urinari di
norfloxacina.
Alcuni chinolonici, inclusa la norfloxacina, hanno anche
mostrato di interferire con il metabolismo della caffeina. Questo
può portare ad una riduzione della clearance della
caffeina e ad un prolungamento della sua emivita plasmatica.
Dati provenienti da studi su animali hanno mostrato che i
chinolonici in associazione a fenbufene possono provocare
convulsioni; di conseguenza la somministrazione concomitante di
chinolonici e fenbufene deve essere evitata.
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FLOSSAC è stato ritrovato nel sangue del cordone
ombelicale, nel liquido amniotico e nel latte materno; di
conseguenza FLOSSAC non deve essere usato in gravidanza e durante
l’allattamento.
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Il prodotto può dar luogo a vertigini e stordimento; di
ciò dovranno essere avvertiti quei pazienti che svolgono
attività che richiedono l’integrità del grado
di vigilanza (guida di autoveicoli, manovre di macchinari,
ecc.).
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L’incidenza degli effetti collaterali correlati al
farmaco riportati durante gli studi clinici è stata
complessivamente di circa il 3%.
I più comuni� sono stati i disturbi gastrointestinali,
neuropsichiatrici e reazioni cutanee; questi includono in ordine
di frequenza: nausea, cefalea, vertigini, stanchezza, rash,
dolori addominali, dispepsia, sonnolenza, depressione, insonnia,
stipsi, flatulenza, gastralgia.
Con minor frequenza sono stati segnalati: anoressia, secchezza
delle fauci, diarrea, febbre, vomito, eritema, ansietà,
agitazione, irritabilità, euforia, disorientamento,
allucinazioni, ronzii, epifora.
Con farmaci di questa classe sono stati riportati disturbi
della visione (inclusa la diplopia) e dell’udito (ronzii ed
ipoacusia), alterazioni del gusto.
Raramente sono state riportate convulsioni in pazienti senza
precedenti anamnestici di convulsioni, che assumevano
norfloxacina; comunque una sicura correlazione causale con
FLOSSAC non è stata fino ad oggi dimostrata.
Sono stati osservati, inoltre, effetti collaterali nei valori
di laboratorio quali: eosinofilia, aumento delle transaminasi e
della fosfatasi alcalina, leucopenia, neutropenia,
trombocitopenia; più raramente aumento dell’azotemia
e della creatininemia e diminuzione dell’ematocrito.
I seguenti effetti collaterali addizionali sono stati
riportati in seguito all’entrata in commercio del farmaco:
reazioni di ipersensibilità, incluse anafilassi, nefrite
interstiziale, angioedema, vasculite, orticaria, artrite, mialgia
e artralgia; fotosensibilità, sindrome di Stevens-Johnson,
necrolisi tossica epidermica, dermatite esfoliativa, eritema
multiforme, prurito, colite pseudomembranosa, pancreatite (rara),
confusione mentale.
Con l’uso del prodotto sono possibili reazioni
anafilattoidi gravi (edema della lingua, edema della glottide,
dispnea, ipotensione arteriosa fino allo shock pericoloso).
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Non sono disponibili informazioni specifiche sul trattamento
di un sovradosaggio di FLOSSAC.
Si deve mantenere un’adeguata idratazione.
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La norfloxacina è un acido organico antibatterico la
cui struttura chimica è la seguente: acido
l-etil-6-fluoro-1,4-diidro-4-ossi-7-(l-piperazinil)-3-chinolin-carbossilico.
La norfloxacina possiede un ampio spettro d’azione
antimicrobica verso i batteri aerobi gram-positivi e
gram-negativi.
L’atomo di fluoro in posizione 6 fornisce un aumento di
potenza contro i microrganismi gram-negativi e l’anello
piperazinico in posizione 7 è responsabile
dell’attività contro lo Pseudomonas.
La norfloxacina è generalmente attiva contro
microrganismi che sono resistenti all’acido nalidixico,
ossolinico e pipemidico, cinoxacina e flumechina.
La norfloxacina non possiede resistenza crociata con agenti
antibatterici non correlati strutturalmente come ad esempio le
penicilline, le cefalosporine, le tetracicline, i macrolidi, gli
aminoglicosidi ed i sulfamidici, 2,4 diaminopirimidine e loro
associazioni (p.e. il cotrimossazolo)
L’analisi dell’esperienza clinica complessiva con
Flossac ha rivelato un’elevata correlazione tra i risultati
dei test di sensibilità condotti in vitro e
l’efficacia clinica e batteriologica del farmaco
nell’uomo. FLOSSAC è attivo in vitro contro i
seguenti batteri riscontrati nelle infezioni del tratto urinario:
E. coli, Proteus mirabilis, Proteus spp. indolo-positivo,
Providencia spp., Morganella, morganil, Klebsiella, Enterobacter,
Serratia, Citrobacter spp., Edwardsielle tarda, Hafnia spp.,
Pseudomonas aeruginosa, Alcaligenes spp., Flavobacterium spp.,
Staphylococcus saprophyticus, Staphylococcus spp.,
Enterococchi.
Inoltre è attivo contro: Shigella spp., Salmonella
typhi, Salmonella spp., Campylobacter spp., Yersinia
enterocolitica, Vibrio cholerae, Vibrio parahemolyticus, Bacillus
cereus, Neisseria gonorrohoeae, Ureaplasma urealyticum ed
Hemophilus influentiae.
Non è attivo contro gli anaerobi quali: Actinomyces
spp., Fusobacterium spp., Bacteroides spp., diversi dal C.
perfringens.
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La norfloxacina è rapidamente assorbita dopo
somministrazione orale. L’emivita serica media è di
circa 3-4 ore e non è dose-dipendente.
L’assorbimento della norfloxacina è del 30-40%
con concentrazioni seriche dopo dosi di 400 mg di 1,5 mcg/ml,
mentre le concentrazioni urinarie raggiungono i valori medi di
200 mcg/ml o più in volontari sani e rimangono a livelli
battericidi (30 mcg/ml) per almeno 12 ore. In volontari anziani
sani (65-75 anni con funzione renale normale relativamente alla
loro età) la norfloxacina è eliminata più
lentamente a causa della loro funzione renale lievemente
diminuita. L’assorbimento del farmaco non sembra alterato;
comunque l’emivita effettiva di norfloxacina in questi
soggetti anziani è di 4 ore. In seguito ad una singola
dose di norfloxacina la disponibilità del farmaco nei
pazienti con clearance della creatinina maggiore di 30
ml/min./1,73 mq è simile a quella dei volontari sani. In
pazienti con clearance della creatinina� inferiore a 30
ml/min./1,73 mq l’eliminazione renale di norfloxacina
diminuisce significativamente e l’emivita serica è
di 6,5 ore. L’assorbimento del farmaco non sembra alterato
dalla diminuita funzionalità renale.
La norfloxacina viene eliminata sia per via renale che
biliare. Nelle prime 24 ore il 33-48 % del farmaco si ritrova
nelle urine sia in forma libera che metabolizzata. Il 70%
dell’escrezione urinaria riguarda la sostanza immodificata;
l’attività battericida della sostanza non è
intaccata da pH urinario. Il legame proteico è inferiore
al 15%.
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La norfloxacina, quando somministrata per 3-5 mesi in cani
vecchi a dosaggi 4 o più volte superiori alla dose
usualmente utilizzata nell’uomo, determinava la formazione
di vescica ed eventualmente erosioni a livello della cartilagine
delle articolazioni a maggior gravamento di peso. Simili
alterazioni sono state causate da altri farmaci strutturalmente
correlati. Cani di 6 mesi o più grandi non hanno riportato
tali alterazioni.
Studi teratologici in topi e ratti e sulla fertilità
nei topi a dosi orali 30-50 volte la dose abituale per
l’uomo non hanno evidenziato effetti teratogeni o tossici
per il feto. Embriotossicità è stata osservata in
conigli a dosi di 100 mg/kg/die. Questa era secondaria ad una
tossicità materna consistente in un effetto antimicrobico
aspecifico che si verifica nel coniglio a causa di una sua
atipica sensibilità ad alterazioni della microflora
batterica intestinale antibiotico-indotta.
Sebbene il farmaco non fosse teratogenico nelle scimmie
“cynomolgus”, con un dosaggio diverse volte
più elevato rispetto a quello terapeutico per l’uomo
è stata osservato un aumento del numero di aborti.
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Sodio laurilsolfato, amido, acqua di idratazione, ossido di
ferro giallo E 172, eritrosina E 127, indigotina E 132, biossido
di titanio E 171, gelatina.
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Non note
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36 mesi. Il periodo di validità indicato si riferisce
al prodotto in confezionamento integro, correttamente
conservato.
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Il prodotto va conservato alle normali condizioni
ambientali.
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Confezione interna: Blister in accoppiato PVC/Al; confezione
esterna: astuccio in cartoncino stampato.
FLOSSAC 14 capsule da 400 mg
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Vedere punto 4.2
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Farmaceutici Caber S.p.A., Via Cavour n° 11 - Comacchio
/FE)
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A.I.C. n° 025001025
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Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
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5.83 / 6.95 / 31.05.2000
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Luglio 2002
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