- [Vedi Indice]Trattamento palliativo dei tumori maligni epiteliali, soprattutto del retto, del colon, della mammella, dello stomaco, del pancreas e del fegato (primitivo). Ha dimostrato efficacia anche nel trattamento dei tumori dell'utero, dell'ovaio e della vescica.
Il farmaco può anche avere indicazioni come trattamento profilattico delle recidive dei tumori, quando l'intervento chirurgico non garantisce la radicalità.
Il fluorouracile ICN va somministrato solo sotto il controllo di personale medico specialistico, esperto nel trattamento con farmaci citostatici. A causa della possibilità di insorgenza di gravi reazioni tossiche, si raccomanda che almeno il trattamento iniziale venga condotto in ambiente ospedaliero.
Generalità. Il fluorouracile ICN va somministrato per via endovenosa. La dose dipende in genere dall'effettivo peso corporeo del malato o dalla sua superficie corporea: nei soggetti obesi o in quelli con edema, ascite o altra forma di ritenzione anormale di liquidi, la dose sarà calcolata secondo quello che dovrebbe essere il peso o la superficie corporea normale.
La dose totale giornaliera di fluorouracile ICN non deve superare 1 g.
Trattamento iniziale. Può essere praticato mediante perfusione o iniezione. L'esperienza ha dimostrato che i sintomi di tossicità compaiono con maggiore frequenza dopo iniezione che non dopo perfusione.
Perfusione. 15 mg per kg o 600 mg per m2 al giorno (al massimo 1 g per dose), diluiti in 300-500 ml di soluzione glucosata al 5% somministrati in perfusione e.v. della durata di 4 ore. Ripetere la perfusione ogni giorno, sino a comparsa dei primi effetti collaterali (stomatite, diarrea, leucopenia o trombocitopenia); a questo punto sospendere il trattamento. Dopo scomparsa dei suddetti effetti secondari a carico dell'apparato digerente, e dopo aumento dei leucociti sino a 3000-4000/mm3 e dei trombociti sino a 80.000-100.000/mm3 si instaurerà una terapia di mantenimento (vedere più avanti).
Iniezione. 12 mg per kg o 480 mg per m2 al giorno, per via e.v. per 3 giorni consecutivi. Se non si manifesta alcun sintomo di tossicità (stomatite, diarrea, leucopenia, trombocitopenia), si inietteranno 6 mg/kg o 240 mg/m2 per via e.v. in 5a , 7a e 9a giornata, sempre a condizione che nel frattempo non siano comparsi effetti secondari. In assenza di tali effetti, si può passare alla terapia di mantenimento, in caso contrario si dovrà attendere la scomparsa degli effetti secondari (vedere sopra).
Terapia di mantenimento. Questa terapia si pratica mediante iniezioni: 5-10 mg/kg o 200-400 mg/m2 una volta alla settimana.
La comparsa di segni di tossicità è rara, anche se essi costituiscono il fattore limitante del trattamento.
Altre modalità di somministrazione. Il fluorouracile ICN può essere associato ad altri citostatici o alla terapia radiante. In questi casi, la dose indicata dovrà essere ridotta. Si è pure somministrato il Fluoro-uracile ICN in perfusione endoarteriosa continua (5-7,5 mg per kg o 200-300 mg/m2 al giorno).
Gravidanza e allattamento.
Pazienti debilitati o con depressione midollare (in base al giudizio di gravità stabilito dal medico curante) conseguente a radioterapia o a trattamento con altri agenti citostatici.
Ipersensibilità già nota verso il farmaco o verso qualcuno degli eccipienti.
Il farmaco, come del resto la maggior parte dei farmaci antitumorali ed immunosoppressori, ha dimostrato proprietà cancerogene negli animali in particolari situazioni sperimentali.
La comparsa di stomatite, di diarrea e di vomito incoercibile impone l'arresto del trattamento sino al momento in cui questi sintomi siano spariti (vedere "Posologia e modo di somministrazione"). Se all'inizio della terapia si osserva la comparsa di ulcere e di emorragie a carico delle mucose del tratto digerente oppure qualsiasi altra manifestazione emorragica, il trattamento va immediatamente sospeso.
Si dovrà procedere a frequenti esami della formula ematologica (ogni 2-3 giorni); durante la terapia di mantenimento, un controllo ogni 1-2 settimane potrà essere sufficiente. Per quanto riguarda i valori limite dei leucociti e dei trombociti, si veda il paragrafo "Posologia e modo di somministrazione".
Il prodotto va somministrato con cautela ai pazienti con alterata funzionalità epatica o renale.
Nei casi seguenti, la posologia raccomandata dovrà essere ridotta di un terzo o della metà nella fase iniziale del trattamento:
quando il malato si trova in uno scadente stato di nutrizionedopo un intervento di chirurgia maggiore (praticato nei 30 giorni che precedono l'inizio del trattamento)in caso di alterazioni ematopoietiche (leucociti al di sotto di 5000/mm3 ), trombociti al di sotto dei 100.000/mm3 in presenza di disturbi della funzione epatica o renale.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Il fluorouracile ICN potenzia l'azione di altri citostatici e della terapia radiante.
Il prodotto è controindicato in gravidanza e durante l'allattamento.
Il prodotto non interferisce direttamente su tali capacità.
Se ci si attiene alle dosi ed alle modalità di somministrazione sopra indicate, la tolleranza al fluorouracile ICN è soddisfacente.
All'inizio del trattamento, diarrea, nausea e vomito sono frequenti. La diarrea va in genere trattata con tintura d'oppio; nausea e vomito regrediscono assumendo antiemetici. Raramente si osserva la comparsa di alopecia e di dermatiti e, ancor meno frequentemente, di emorragie di diversa localizzazione, soprattutto a livello digerente. Leucopenia e trombocitopenia si riscontrano con frequenza all'inizio del trattamento: esse sono tuttavia più rare dopo l'instaurazione della terapia di mantenimento. Detti effetti collaterali vanno attentamente controllati perché potrebbero, anche se in rari casi, manifestarsi in forma grave.
Dolori precordiali e modificazioni transitorie dell'ECG sono stati segnalati in rari casi isolati; in tale evenienza si consiglia di sospendere il trattamento con fluorouracile ICN. Effetti neurotossici di tipo cerebellare e extrapiramidale, reversibili con la sospensione del 5-fluorouracile, sono stati osservati in una piccolissima percentuale di pazienti. In qualche caso isolato è stata segnalata una sindrome cerebellare acuta, con atassia, nistagmo, disartria e disorientamento; tale sindrome può persistere anche dopo la sospensione del trattamento.
Benché fino ad oggi non siano note manifestazioni di iperdosaggio è ragionevole attendersi una esaltazione della frequenza e dell'intensità degli effetti collaterali. Dato che non si conoscono antidoti, lo stato ematologico, epatico e renale del paziente deve essere strettamente controllato e devono essere instaurate le misure generali e le terapie sintomatiche del caso.
Il meccanismo d'azione del fluorouracile ICN si esplica attraverso l'inibizione dell'enzima timidilatosintetasi. Questo enzima catalizza la metilazione dell'acido desossiuridilico ad acido timidilico, che a sua volta fornisce la timina per la sintesi del DNA. L'azione antitumorale del 5-fluorouracile è infatti correlata alla inibizione della sintesi del DNA.
Collateralmente il 5-fluorouracile interferisce con il meccanismo d'azione dell'RNA, determinando la formazione di un RNA anomalo per la incorporazione del 5-fluorouracile nei ribonucleotidi.
Rispetto al ciclo cellulare il 5-fluorouracile agisce esclusivamente sulle cellule in ciclo mitotico, ovvero in attività proliferativa, per cui deve essere considerato un chemioterapico ciclo-specifico.
Qualunque sia la via di somministrazione, il 5-fluorouracile si distribuisce rapidamente nei tessuti. Il metabolismo del farmaco è simile a quello dell'uracile endogeno. Il metabolita attivo del 5-fluorouracile è la fluoro desossiuridina monofosfato che inibisce la timidilatosintetasi.
La via catabolica comporta la riduzione epatica del 5-fluorouracile a diidro-5 fluorouracile e poi attraverso successivi passaggi di degradazione enzimatica si trasforma infine in fluoroalanina, anidride carbonica, urea e ammoniaca.
La concentrazione plasmatica del 5-fluorouracile diminuisce molto rapidamente dopo somministrazione endovenosa. Il tempo di dimezzamento è mediamente intorno ai 10 minuti.
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Un flacone contiene:
Eccipienti: sodio idrossido pH 9,4; acqua per preparazioni iniettabili q.b. a ml 5.
Non sono note ad oggi incompatibilità specifiche.
24 mesi. La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Il fluorouracile ICN deve essere conservato a temperature comprese tra i 15 °C e 25 °C. In caso di comparsa di un precipitato in seguito ad esposizione temporanea a temperature troppo basse, è opportuno riscaldare la soluzione a 60 °C ed agitarla fino a quando non ridiventa limpida. Conservare il prodotto al riparo dalla luce solare.
Flaconi di vetro (con tappo in gomma e capsula di alluminio) racchiusi in astuccio di cartone assieme al foglietto illustrativo.
Fluoro-uracile ICN 250 mg/5 ml, 10 flaconi iniettabili da 5 ml.
Nessuna particolare istruzione per l'uso.
ICN PHARMACEUTICALS GERMANY GmbH
Bolongarostrabe 82 - 84
D - 65929 Francoforte sul Meno (Germania)
Fluoro - Uracile ICN 250 mg/5 ml - 10 flac. iniett. AIC n. 020352011
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica da vendersi una sola volta.
Giugno 2000
y TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]
Il prodotto non appartiene alla tabella di detto decreto.
Giugno 2000
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