FLUOXEREN 20 mg capsule.
FLUOXEREN 20 mg/5 ml soluzione orale.
FLUOXEREN 20 mg compresse solubili.
Ogni unità posologica (una capsula, una compressa
solubile, 5 ml di soluzione) contiene:
Patent blu V E-131, ossido di ferro giallo E-172, biossido di
titanio E-171, gelatina
Cellulosa microcristallina, saccarina sodica, mannitolo,
sorbitolo, aroma di anice, aroma di menta
Capsule rigide, compresse solubili e soluzione orale.
- [Vedi Indice]
Fluoxeren è indicato nel trattamento
della depressione, del disturbo ossessivo compulsivo e della
bulimia nervosa.
�
Nel trattamento della depressione e del disturbo ossessivo
compulsivo la dose raccomandata di Fluoxeren
è di 20 mg al giorno (1 capsula, 1 compressa solubile o 5
ml di soluzione), somministrata preferibilmente a colazione od a
pranzo, anche durante il pasto.
Come per gli altri antidepressivi, l'effetto terapeutico
completo può essere osservato 4 o più settimane
dopo l'inizio del trattamento.
In alcuni casi, e se necessario, per ottenere l'effetto
terapeutico il medico può aumentare la dose giornaliera
fino ad un massimo di 80 mg. Se la dose giornaliera supera i 20
mg, si consiglia di somministrare Fluoxeren due
volte al dì, a colazione ed a pranzo.
Nel trattamento della bulimia nervosa la dose raccomandata
è di 60 mg al mattino in unica somministrazione per via
orale (3 capsule, 3 compresse solubili o 15 ml di soluzione).
Poichè è spesso necessario continuare il
trattamento per periodi prolungati dopo la remissione
dell'episodio acuto, Fluoxeren può
essere somministrato alle dosi più basse, idonee a
mantenere il miglioramento.
La sicurezza e l’efficacia di
Fluoxeren nei bambini non sono state
valutate.
Nei soggetti con ridotta funzionalità epatica o renale
e negli anziani, nei soggetti con malattie intercorrenti o che
stanno assumendo altri farmaci le dosi di
Fluoxeren devono essere opportunamente ridotte
o l'intervallo fra le somministrazioni aumentato.
�
Ipersensibilità verso i componenti del prodotto od
altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista
chimico.
La fluoxetina non deve essere assunta contemporaneamente agli
Inibitori delle MAO (VEDI PRECAUZIONI D’USO E
INTERAZIONI).
Generalmente controindicato in gravidanza (VEDI GRAVIDANZA E
ALLATTAMENTO).
�
Come con tutti i farmaci antidepressivi, la sospensione brusca
del trattamento con gli SSRI può dar luogo alla comparsa
di sintomi quali: insonnia, vertigini, sudorazione, palpitazioni,
nausea, ansia irritabilità, parestesie e cefalee.
Tuttavia� tali sintomi si manifestano con una bassa frequenza con
Fluoxeren, probabilmente a causa della lunga
emivita di fluoxetina e del suo metabolita attivo norfluoxetina.
Qualora tali sintomi si presentino alla interruzione della
terapia, porre attenzione a non interpretarli come un
peggioramento della malattia psichiatrica trattata.
Inibitori delle Monoamino Ossidasi - Gli
Inibitori delle MAO devono essere sospesi almeno 15 giorni prima
dell’inizio del trattamento con fluoxetina. Inoltre, a
causa della lunga emivita della fluoxetina e del suo metabolita
attivo norfluoxetina, devono trascorrere almeno 5 settimane tra
la sospensione della fluoxetina e l’inizio della terapia
con l’IMAO. Se la fluoxetina viene prescritta per lunghi
periodi di tempo e/o a dosaggi elevati, si deve considerare un
intervallo di tempo più lungo.
Eruzione cutanea ed altri eventi di possibile natura
allergica - Segni clinici riferiti in associazione
all’eruzione cutanea includono febbre, leucocitosi,
artralgie, edema, sindrome del tunnel carpale, disturbi
respiratori, linfoadenopatie, proteinuria e lieve innalzamento
delle transaminasi.
La maggior parte dei pazienti ha presentato un pronto
miglioramento dopo la sospensione della fluoxetina e/o il
trattamento addizionale con antistaminici o steroidi; peraltro
tutti i pazienti che hanno presentato questi disturbi sono poi
guariti completamente.
In studi clinici precedenti la commercializzazione, due
pazienti hanno sviluppato una malattia sistemica cutanea grave.
In nessun paziente é stato possibile fare una diagnosi
inequivocabile, ma uno sembra che abbia presentato una vasculite
leucocitoclastica e l'altro, una sindrome desquamativa grave,
diagnosticata da alcuni come vasculite e da altri come eritema
multiforme.
Altri pazienti hanno presentato sindromi sistemiche indicative
di una malattia da siero. Dopo l'introduzione in commercio della
fluoxetina, reazioni sistemiche gravi, probabilmente correlate a
vasculiti, si sono sviluppate in pazienti con eruzione
cutanea.
Benchè questi eventi siano rari, possono essere gravi,
potendo coinvolgere i polmoni, i reni o il fegato. Sono stati
anche riportati decessi avvenuti in concomitanza a questi eventi
sistemici. Sono stati riferiti eventi di tipo anafilattico,
incluso il broncospasmo, l'angioedema e l'orticaria da soli ed in
combinazione. Sono stati riferiti raramente anche eventi
polmonari, includenti processi infiammatori di diversa
istopatologia e/o fibrosi. La dispnea é stato l'unico
sintomo anticipatorio di questi disturbi.
Non é noto se questi eventi sistemici e
l’eruzione cutanea siano sostenuti da una causa comune o
siano dovuti a diversi processi etiopatogenetici.
Inoltre non é stata riconosciuta per questi disturbi
una base immunologica. Alla comparsa dell’eruzione cutanea
o di altri fenomeni di possibile natura allergica per i quali non
può essere identificata una diversa etiologia, la
somministrazione di Fluoxeren dovrebbe essere
interrotta.
Suicidio - La possibilità di un tentativo
di suicidio é inerente alla depressione e può
persistere fino a che non si verifichi una remissione
significativa di questa malattia. Uno stretto controllo dei
pazienti ad alto rischio, dovrebbe accompagnare la terapia
farmacologica iniziale.
Fluoxeren dovrebbe essere prescritto in
quantità minime necessarie, per ridurre il rischio di
sovradosaggio.
Attivazione maniacale/ipomaniacale - Nel corso
di studi clinici precedenti la commercializzazione del prodotto,
ipomania o mania sono state osservate in circa l'1% dei pazienti
trattati con fluoxetina.
Malattie concomitanti - L'esperienza clinica con
Fluoxeren in pazienti con malattie concomitanti
è limitata.
Si raccomanda cautela nell'uso di Fluoxeren
con malattie o condizioni che potrebbero alterare il metabolismo
o le risposte emodinamiche quali malattie cardiache, renali ed
epatiche.
Controllo glicemico - Nei pazienti diabetici, la
fluoxetina può alterare il controllo glicemico. Durante la
terapia con fluoxetina si è verificata ipoglicemia, mentre
si è sviluppata iperglicemia a seguito dell'interruzione
del farmaco.
Così come per molti altri farmaci assunti da pazienti
diabetici, può essere necessario un aggiustamento del
dosaggio dell'insulina o dell'antidiabetico orale nella fase di
inizio o di interruzione della terapia con fluoxetina.
Associazione con psicofarmaci - L'associazione
con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza
da parte del medico, onde evitare inattesi effetti indesiderati
da interazione.
Altre associazioni farmacologiche - I farmaci
appartenenti alla classe degli antidepressivi inibitori della
ricaptazione della serotonina vanno somministrati con cautela in
pazienti che ricevono in concomitanza anticoagulanti, farmaci che
influenzano l'aggregazione piastrinica (FANS, acido
acetilsalicilico, ticlopidina, ecc.) o altri farmaci che possono
accrescere il rischio di sanguinamento.
Inoltre tali farmaci vanno somministrati con cautela nei
pazienti con precedenti di disordini della coagulazione,
Hypericum perforatum – Gli effetti
indesiderati possono essere più frequenti durante
l’uso contemporaneo di inibitori della ricaptazione della
serotonina (SRIs) e preparazioni a base diHypericum
perforatum.
Effetti centrali - Ansia, tensione nervosa e
insonnia sono presenti nel 10-20% dei pazienti. Cefalea (20%),
sonnolenza (13%), astenia (9-21%) e tremori (8%) sono ugualmente
effetti sgraditi frequenti nei pazienti trattati con
Fluoxeren.
Alterazioni dell'appetito e del peso - Perdita
di peso significativa, specialmente in pazienti depressi sotto
peso, può essere un risultato indesiderato del trattamento
con Fluoxeren.
In prove cliniche controllate, circa il 9% dei pazienti
trattati con Fluoxeren ha sperimentato
anoressia. Questa incidenza è approssimativamente 6 volte
superiore a quella vista nei controlli trattati con placebo. Una
perdita ponderale maggiore del 5% del peso corporeo si è
avuta nel 13% dei pazienti trattati con
Fluoxeren, verso il 4% del placebo, ed il 3%
dei pazienti trattati con antidepressivi triciclici.
Tuttavia, solo raramente i pazienti trattati con
Fluoxeren hanno sospeso la terapia per calo
ponderale.
Convulsioni - Dodici pazienti tra più di
6.000 valutati in tutto il mondo in corso di studi pre-marketing,
hanno sperimentato convulsioni (o eventi descritti come possibili
convulsioni). Come per altri antidepressivi,
Fluoxeren deve essere somministrato con cautela
in pazienti con una anamnesi di convulsioni.
Iponatremia - Sono stati riferiti alcuni casi di
iponatremia con valori sierici del sodio talvolta inferiori a 110
mmol/L. L'iponatremia è regredita sospendendo la
somministrazione di Fluoxeren. Benchè
complessivamente questi casi siano apparsi attribuibili ad
etiologie diverse, alcuni erano inquadrabili nell'ambito di una
sindrome da inappropriata increzione di ormone antidiuretico.
La maggior parte dei casi ha riguardato pazienti anziani e
pazienti che assumevano diuretici o che erano in condizione di
ipovolemia per altre cause. Pertanto usare con cautela in
associazione con diuretici.
Uso Pediatrico - La sicurezza e l'efficacia non
sono state valutate e pertanto se ne sconsiglia l'impiego.
Uso Geriatrico-
Fluoxeren non é stato impiegato in modo
sistematico nell'anziano, comunque diverse centinaia di pazienti
anziani hanno partecipato in studi sull'efficacia di
Fluoxeren e non é stato osservato alcun
fenomeno avverso legato all'età.
Questi dati, peraltro, sono insufficienti ad escludere
possibili differenze legate all'età nell'uso cronico,
particolarmente in quei pazienti anziani con malattie sistemiche
concomitanti o che assumono altri farmaci.
Funzione piastrinica - Ci sono stati rapporti
sporadici di alterata funzione piastrinica in pazienti che
assumono fluoxetina. La fluoxetina può prolungare il tempo
di sanguinamento poiché riduce il contenuto di serotonina
nei granuli delle piastrine; sono state osservate anche petecchie
ed ecchimosi. L’interruzione della terapia è
lentamente seguita da un ripristino della funzione
piastrinica.
�
Come con tutti i farmaci, sono possibili interazioni
farmacologiche, per una varietà di meccanismi di azione
(es: inibizione o potenziamento di tipo farmacodinamico e/o
farmacocinetico di alcuni farmaci).
Inibitori delle Monoamino Ossidasi - In pazienti
che assumevano fluoxetina in associazione ad un Inibitore delle
Monoamino Ossidasi (IMAO) ed in pazienti che avevano sospeso da
poco la fluoxetina e iniziato ad assumere un IMAO, è stata
riportata la comparsa di reazioni gravi, talvolta letali, che
includevano ipertermia, rigidità, mioclono,
instabilità del sistema nervoso autonomo con possibili
fluttuazioni rapide dei segni vitali, e modificazioni dello stato
mentale che includevano agitazione estrema fino al delirio e al
coma.
In alcuni casi si sono manifestati sintomi simili alla
Sindrome Maligna da Neurolettici.
Pertanto la fluoxetina non deve essere assunta
contemporaneamente agli Inibitori delle MAO che devono essere
sospesi almeno due settimane prima di iniziare la terapia con
fluoxetina. A causa della lunga emivita della fluoxetina e del
suo metabolita attivo, almeno 5 settimane debbono intercorrere
tra la sospensione della fluoxetina e l’inizio della
terapia con l’IMAO.
Se la fluoxetina viene prescritta per lunghi periodi di tempo
e/o a dosaggi elevati, deve essere considerato un intervallo di
tempo più lungo.
Effetti potenziali della contemporanea somministrazione
di farmaci metabolizzati dallo stesso sistema enzimatico
- Poiché la fluoxetina può inibire
l’isoenzima P450IID6 del citocromo P450, la contemporanea
somministrazione di fluoxetina con altri farmaci metabolizzati
dallo stesso isoenzima può necessitare di una riduzione
del dosaggio abituale tanto della fluoxetina quanto
dell’altro farmaco assunto in associazione.
Farmaci ad azione sul Sistema Nervoso Centrale -
La somministrazione di fluoxetina può determinare aumento
dei livelli ematici di fenitoina, carbamazepina, aloperidolo,
clozapina, alprazolam, imipramina e desipramina; in alcuni casi
sono state osservate manifestazioni cliniche di tossicità.
Si consiglia pertanto di somministrare il farmaco concomitante
secondo schemi terapeutici conservativi e di seguire attentamente
le condizioni cliniche del paziente.
Triptofano - Cinque pazienti che assumevano
Fluoxeren in associazione con triptofano hanno
sperimentato reazioni avverse incluso agitazione, irrequietezza o
disturbi gastrointestinali.
Uso concomitante dei sali di litio - Sono stati
riferiti casi sia di aumento che di diminuizione della litiemia
in terapia di associazione con fluoxetina. Sono pure stati
riferiti casi di tossicità da litio.
La litiemia dovrebbe essere controllata attentamente quando
questi farmaci sono associati.
Clearance del diazepam - L'emivita del diazepam
somministrato in associazione può essere più lunga
in alcuni pazienti.
Effetti potenziali della contemporanea somministrazione
di farmaci ad elevato legame proteico - Poiché
fluoxetina é fortemente legata alle proteine plasmatiche,
la somministrazione a pazienti che assumono altri farmaci
anch'essi a forte legame sieroproteico (per es. warfarin,
digitossina) può causare una modificazione nelle
concentrazioni plasmatiche che potenzialmente può avere
esito in eventi avversi. Parimenti, effetti avversi possono
risultare dallo spiazzamento della fluoxetina da parte di altri
farmaci a forte legame proteico.
Warfarin - A seguito della somministrazione
contemporanea di fluoxetina e warfarin sono stati osservati
infrequentemente e, senza un valido motivo, effetti
anti-coagulanti alterati (dati di laboratorio e/o sintomi e segni
clinici), comprendenti un aumentato sanguinamento.
Così come viene consigliata prudenza durante
l’uso di warfarin in associazione con molti altri farmaci,
si deve effettuare un attento monitoraggio della coagulazione
quando la terapia con fluoxetina viene iniziata od interrotta nei
pazienti in trattamento con warfarin.
I farmaci appartenenti alla classe degli antidepressivi
inibitori della ricaptazione della serotonina possono accrescere
il rischio di sanguinamento quando sono somministrati in
concomitanza con anticoagulanti o con farmaci che influenzano
l'aggregazione piastrinica (FANS, acido acetilsalicilico,
ticlopidina, ecc.) (vedi anche sezione 4.4)
Terapia elettroconvulsiva (ESK) - In pazienti
trattati con fluoxetina che ricevono un trattamento
elettroconvulsivo, sono state raramente osservate convulsioni
prolungate.
La lunga emivita di fluoxetina e dei suoi
metaboliti - A causa della lunga emivita del farmaco base
(emivita di eliminazione da 1 a 3 giorni dopo somministrazione
acuta e da 4 a 6 giorni dopo somministrazione cronica) e del suo
maggiore metabolita attivo (emivita di eliminazione da 4 a 16
giorni dopo somministrazione acuta e cronica), modificazioni
posologiche non si rifletteranno nella concentrazione plasmatica
per diverse settimane, e ciò ha delle implicazioni sia nel
titolare la dose finale sia nella sospensione del
trattamento.
�
Effetti teratogeni - Studi sulla riproduzione
sono stati compiuti in ratti e conigli a dosi rispettivamente 9 e
11 volte superiori la dose umana massima giornaliera (80 mg) e
non hanno evidenziato alcun effetto dannoso al feto dovuto a
Fluoxeren.
Nonostante gli studi negli animali non abbiano dimostrato
alcun effetto teratogeno o embriotossico selettivo, la sicurezza
della fluoxetina nella donna in gravidanza non è stata
stabilita; pertanto il prodotto non dovrebbe essere utilizzato
durante la gravidanza se non nei casi in cui il potenziale
beneficio superi il possibile rischio e comunque sotto il diretto
controllo del medico.
Allattamento al seno - Poiché molti
farmaci sono escreti nel latte materno umano, fluoxetina inclusa,
si usi particolare cautela nel somministrare la fluoxetina a
donne in allattamento.
�
Qualsiasi farmaco psicoattivo può alterare il giudizio,
il pensiero, o le capacità motorie e i pazienti dovrebbero
essere avvertiti di usare cautela nell'operare con macchinari
pericolosi, automobili incluse, finché siano
ragionevolmente sicuri che il trattamento farmacologico non
interferisca sfavorevolmente su queste loro capacità.
�
Come osservato con altri inibitori selettivi della
ricaptazione della serotonina, a seguito del trattamento con
fluoxetina sono stati riportati i seguenti effetti
indesiderati:
Corpo in toto- Manifestazioni a carico
del sistema nervoso autonomo, reazioni di ipersensibilità
(vedere a Controindicazioni e Avvertenze), Sindrome Maligna da
Neuroloettici (vedere a Interazioni), fotosensibilità.
Sistema digerente - Disturbi
gastrointestinali.
Sistema endocrino - Inappropriata secrezione di
ormone antidiuretico.
Sistema emolinfatico - Ecchimosi. Raramente in
seguito alla somministrazione di antidepressivi inibitori della
ricaptazione della serotonina si possono verificare
manifestazioni emorragiche quali ecchimosi, emorragie
ginecologiche, manifestazioni emorragiche a carico del tratto
gastrointestinale, delle mucose o anche di altri distretti
dell'organismo.
Sistema nervoso - Tremore, disturbi del
movimento, cefalea, anoressia, ansia e sintomi associati,
sensazione di instabilità, affaticamento, insufficiente
capacità di concentrazione o alterazioni del processo
cognitivo, depersonalizzazione, attivazione maniacale, disturbi
del sonno.
Sistema respiratorio - sbadiglio.
Cute e annessi - Alopecia.
Sistemi sensoriali - Disturbi della visione sono
presenti nel 3% dei pazienti in terapia e in certi casi è
necessaria la sospensione del trattamento.
Sistema urogenitale - Disturbi della minzione,
priapismo/erezione prolungata, disturbi della sfera sessuale.
Quando si interrompe bruscamente il trattamento possono
comparire sintomi di astinenza.
Tali sintomi sono, in genere, lievi e di completa risoluzione
e comprendono, ad esempio: insonnia, vertigini, sudorazione,
palpitazione, nausea, ansia, irritabilità, parestesie e
cefalea.
Nel corso di studi clinici, sono stati osservati più
raramente altri eventi avversi per i quali non è stata
stabilita una relazione causale certa con il farmaco.
Sistema nervoso centrale - Stato confusionale,
convulsioni, reazioni extrapiramidali, neuropatie, allucinazioni,
deliri.
Sistema cardiovascolare - Angina pectoris,
aritmie, blocco atrioventricolare di 1° grado, ipotensione,
ipertensione.
Sistema digerente - Il 25-30% dei pazienti
presenta nausea, ma solo il 4% interrompe la terapia per questo
effetto. Secchezza delle fauci e diarrea compaiono nel 14% e 10%
dei pazienti, rispettivamente. Possono inoltre comparire
alterazioni delle prove di funzionalità epatica, ittero,
ulcera gastrica.
Sistema emolinfatico - Anemia, leucopenia,
trombocitopenia, porpora.
Metabolici e nutrizionali - Ipoglicemia,
iponatremia, ipokaliemia.
Sistema endocrino - Iperprolattinemia,
galattorrea, turbe mestruali.
Apparato urogenitale - Proteinuria,
ematuria.
Eruzione cutanea ed altri eventi di natura allergica
- Sindromi sistemiche con possibile interessamento di cute,
vasi sanguigni, polmoni, reni o fegato.
Rapporti successivi alla commercializzazione -
Dopo la commercializzazione sono stati fatti rapporti spontanei
di altri eventi avversi temporalmente associati al trattamento
con Fluoxeren che tuttavia potrebbero non
essere in relazione causale con il farmaco.
Questi eventi hanno incluso: anemia aplastica, accidenti
vascolari cerebrali, confusione, discinesie, polmonite
eosinofila, emorragia gastrointestinale, iperprolattinemia,
anemia emolitica su base immunologica, disturbi della
motilità in pazienti a rischio per l'assunzione di farmaci
che possono di per sé causare questi eventi e
peggioramento di disturbi della motilità preesistenti,
pancreatite, pancitopenia, ideazione suicidaria, trombocitopenia,
porpora trombocitopenica, sanguinamento vaginale successivo alla
sospensione del farmaco e comportamenti violenti.
�
Nausea e vomito sono stati riportati in tutti i sovradosaggi
di fluoxetina. Altri sintomi preminenti sono risultati
agitazione, irrequietezza, ipomania, convulsioni ed altri segni
di eccitamento nervoso.
Dopo la commercializzazione, i casi di decesso attribuiti al
sovradosaggio di fluoxetina da sola sono stati estremamente
rari.
Trattamento del sovradosaggio - Favorire e
mantenere la respirazione. Assicurare un'adeguata ossigenazione e
ventilazione.
Il carbone attivo, che può essere usato in associazione
con il sorbitolo, può essere un trattamento ancora
più efficace della emesi o lavanda gastrica, e dovrebbe
essere considerato nel trattamento del sovradosaggio.
Si raccomanda di monitorare le funzioni cardiache e vitali
oltre a misure sintomatiche generali e di supporto.
Basandoci sull'esperienza in animali, che può non
essere rilevante al caso umano, le convulsioni indotte da
fluoxetina che non si rimettono spontaneamente possono rispondere
al diazepam.
Non ci sono antidoti specifici per
Fluoxeren. A causa del largo volume di
distribuzione di Fluoxeren, una diuresi
forzata, la dialisi, l'emoperfusione e trasfusione di ricambio
probabilmente non sono in grado di offrire benefici. Nel trattare
un sovradosaggio si consideri la possibilità di un
interessamento di più farmaci. Il medico dovrebbe prendere
contatto con un centro antiveleni per il trattamento di qualsiasi
sovradosaggio.
�
La fluoxetina (INN) è un inibitore selettivo della
ricaptazione della serotonina.
La fluoxetina é una
(±)-N-metil-3-fenil-3-[(a,a,a,-trifluoro-p-tolil)-ossi]-propilamina
cloridrato a struttura non triciclica la cui azione
antidepressiva è presumibilmente legata alla inibizione
dell'uptake della serotonina nei neuroni centrali. In studi sulle
piastrine umane, è stato dimostrato che la fluoxetina
blocca l'uptake della serotonina nelle piastrine.
Gli studi su animali ugualmente suggeriscono che la fluoxetina
esplica un'azione inibitoria sull'uptake della serotonina molto
più potente di quella esercitata sull'uptake delle altre
monoamine.
E' stato ipotizzato che un'azione antagonista sui recettori
muscarinici, istaminici e a1-adrenergici sia
responsabile dei vari effetti anticolinergici e cardiovascolari
degli antidepressivi triciclici classici. La fluoxetina si lega
molto meno dei farmaci triciclici a questi e ad altri recettori
di membrana.
�
L'assorbimento dopo somministrazione orale è rapido e
completo. Nell'uomo, dopo una singola dose di 40 mg, si osservano
picchi plasmatici di fluoxetina compresi fra 15 e 55 ng/ml dopo
6-8 ore.
Le preparazioni di fluoxetina in capsule, compresse solubili
ed in soluzione per uso orale sono bioequivalenti.
La fluoxetina può essere somministrata durante o fuori
dei pasti poichè il cibo non altera la
biodisponibilità sistemica, anche se può rallentare
lievemente l'assorbimento.
La fluoxetina viene metabolizzata nel fegato prevalentemente
in norfluoxetina ed in altri metaboliti inattivi successivamente
escreti dal rene.
La fluoxetina si distribuisce diffusamente
nell’organismo ed è ampiamente legata alle proteine
plasmatiche.
L’emivita di eliminazione della fluoxetina è di
4-6 giorni, mentre quella del suo metabolita attivo è di
4-16 giorni (Tali valori possono risultare ulteriormente
prolungati in pazienti con deficit del sistema enzimatico
P450IID6). Ciò determina un significativo accumulo di
questi prodotti attivi nell’impiego cronico. Le
concentrazioni plasmatiche all’equilibrio sono raggiunte
solo dopo settimane di trattamento.
La seguente tabella riassume le caratteristiche
farmacocinetiche più salienti.
METABOLITA ATTIVO
|
NORFLUOXETINA
|
LEGAME CON LE SIEROPROTEINE
|
94,5%
|
PICCO DEI LIVELLI SIERICI (dopo singola dose)
|
6-8 ore
|
EMIVITA PLASMATICA
- FLUOXETINA
- NORFLUOXETINA
|
4-6* giorni
4-16* giorni
|
CONCENTRAZIONE PLASMATICA DI EQUILIBRIO
|
2-4 settimane
|
VOLUME DI DISTRIBUZIONE
|
20-45 L/Kg
|
CLEARANCE PLASMATICA
- FLUOXETINA
- NORFLUOXETINA
|
20 L/ora
� 9 L/ora
|
*����� Tali valori possono risultare ulteriormente prolungati
in pazienti con deficit del sistema enzimatico P450IID6
La presenza di insufficienza epatica può ostacolare
l’eliminazione della fluoxetina.
Nei pazienti con insufficienza renale grave può
verificarsi un ulteriore accumulo di fluoxetina o dei suoi
metaboliti.
�
Nelle prove di tossicità per somministrazione singola e
ripetuta, sub-acuta e cronica, in diverse specie animali inclusi
i primati, sia la fluoxetina che il suo metabolita attivo
norfluoxetina hanno dimostrato un elevato grado di
tollerabilità.
Le DL50 (mg/kg) per somministrazione acuta sono
state:
Fluoxetina
|
Via orale
|
Via endovenosa
|
Topo
|
248,3 ± 13,7
|
44,8 ± 1,5
|
Ratto
|
468,6 ± 33,1
|
34,8 ± 1,3
|
Gatto
|
>50
|
-
|
Cane
|
>100
|
-
|
Norfluoxetina
|
|
|
Topo
|
360
|
42
|
Ratto
|
-
|
37
|
Le dosi acute che causano fenomeni tossici sono diverse volte
più elevate rispetto alle dosi terapeutiche nell'uomo
(0,3-1,0 mg/kg/die). Gli eventuali effetti tossici riscontrati
nelle prove di tossicità cronica (anoressia, perdita di
peso, fosfolipidosi in alcune specie animali) si sono dimostrati
reversibili con l'interruzione del trattamento.
Studi sulla riproduzione: la fluoxetina, alle dosi saggiate,
non influisce sulla fertilità� e sulla capacità
riproduttiva.
Studi di teratogenesi: la fluoxetina non influisce
sfavorevolmente sullo sviluppo prenatale o sul peso dei feti, e
non sono stati notati effetti teratogeni significativi.
Studi di mutagenesi: sia in vitro che in vivo la fluoxetina e
la norfluoxetina sono prive di effetti mutageni.
Studi di cancerogenesi: con dosi medie circa dieci volte la
dose giornaliera proposta nell'uomo per un periodo di 2 anni, non
sono stati osservati effetti cancerogeni nel ratto e nel
topo.
�
Ogni unità posologica (una capsula, una compressa
solubile, 5 ml di soluzione) contiene:
Principio attivo
Fluoxetina cloridrato 22,36 mg pari a fluoxetina 20,00 mg.
Eccipienti
FLUOXEREN CAPSULE: ogni capsula contiene amido fluido
(diluente) e dimeticone (lubrificante).
FLUOXEREN SOLUZIONE: 5 ml di soluzione contengono acido
benzoico (conservante), saccarosio (dolcificante), glicerina
(lubrificante), aroma di menta (aromatizzante), acqua depurata
q.b. a 5 ml (veicolo).
FLUOXEREN COMPRESSE SOLUBILI: ogni compressa solubile contiene
cellulosa microcristallina (diluente), saccarina sodica
(dolcificante), mannitolo (dolcificante), sorbitolo
(dolcificante), aroma di anice (aromatizzante), aroma di menta
piperita (aromatizzante), silice colloidale (antiaderente), amido
fluido (diluente), sodio stearil fumarato (lubrificante),
polividone (disintegrante).
�
Non riferite.
�
FLUOXEREN capsule: 36 mesi
FLUOXEREN COMPRESSE SOLUBILI: 24 mesi.
FLUOXEREN soluzione: 24 mesi
(a confezionamento integro)
�
Conservare a temperatura ambiente controllata (15° -
30°C).
�
FLUOXEREN capsule
Il prodotto viene confezionato in blister costituiti da PVC
(opaco) ed alluminio.
12 e 28 capsule� da 20 mg.
FLUOXEREN COMPRESSE SOLUBILI
Il prodotto viene confezionato in blister costituiti da ACLAR
ed Alluminio.
12 e 28� ccompresse. solubili da 20 mg.
FLUOXEREN soluzione
Il prodotto viene confezionato in bottiglie di vetro ambrato
con tappo in plastica.
confezione da 60 ml.
�
FLUOXEREN capsule:
Deglutire senza masticare.
FLUOXEREN soluzione:
L’esatta dose di Fluoxeren soluzione
consigliata può essere facilmente assunta seguendo le
seguenti istruzioni:
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FLUOXEREN COMPRESSE SOLUBILI:
Deglutire senza masticare oppure sciogliere la compressa in
acqua, diluendo a piacere.
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A. Menarini Industrie Farmaceutiche Riunite s.r.l. – Via
Sette Santi, 3 – Firenze
Concessionario per la vendita: Istituto Luso Farmaco
d’Italia S.p.A. - Milano
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FLUOXEREN capsule:
12 capsule - AIC n. 025959014
28 capsule - AIC n. 025959040
FLUOXEREN soluzione:
AIC n. 025959026
FLUOXEREN COMPRESSE SOLUBILI:
12 compresse - AIC n. 025959038
28 compresse - AIC n. 025959053
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RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE
FLUOXEREN 12 capsule e
FLUOXEREN soluzione:
Giugno 1995.
PRIMA AUTORIZZAZIONE
FLUOXEREN 12 COMPRESSE SOLUBILI: Agosto
1999
FLUOXEREN 28 capsule: dicembre 1999
FLUOXEREN 28 compresse solubili: dicembre 1999
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Settembre 2001.
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