- [Vedi Indice]
La Ticlopidina è indicata nella prevenzione secondaria
di eventi ischemici occlusivi cerebro e cardiovascolari in
pazienti a rischio trombotico (arteriopatia obliterante
periferica, pregresso infarto del miocardio, pregressi attacchi
ischemici transitori ricorrenti, ictus cerebrale ischemico,
angina instabile). In pazienti con pregresso infarto miocardico e
con pregressi attacchi ischemici transitori l'uso della
Ticlopidina dovrebbe essere riservato a quei pazienti che non
tollerano l'acido acetilsalicilico (ASA) o nei quali l'ASA
è risultato inefficace. La Ticlopidina è inoltre
indicata: nella prevenzione della riocclusione dei by-pass
aorto-coronarici, nella circolazione extracorporea, nella
emodialisi e nella trombosi della vena centrale della retina.
�
La posologia consigliata per la terapia a lungo termine
è di 1 o 2 compresse al giorno, da assumersi durante i
pasti.
�
Ipersensibilità verso uno dei componenti. Il farmaco
è controindicato nei soggetti che presentino od abbiano
presentato leucopenia, piastrinopenia od agranulocitosi. Diatesi
emorragiche ed ematopatie che comportano un allungamento del
tempo di sanguinamento. Lesioni organiche suscettibili di
sanguinamento (ulcere dell'apparato gastrointestinale, varici
esofagee, ecc.). Accidenti vascolari cerebrali emorragici in fase
acuta. Epatopatie gravi. In qualche caso è stata segnalata
durante il trattamento con Ticlopidina la comparsa di leucopenia
od agranulocitosi, talvolta anche ad esito irreversibile;
pertanto il farmaco deve essere impiegato solo nei casi in cui
esso è insostituibile. Va categoricamente escluso
l'impiego della Ticlopidina nella prevenzione primaria nei
soggetti clinicamente sani. Deve essere evitata
L'associazione con altri farmaci potenzialmente mielotossici.
�
E' necessario prima di iniziare la terapia ed ogni 15 giorni
durante i primi tre mesi di trattamento, effettuare un controllo
quindicinale della crasi ematica, con particolare riguardo alla
conta dei globuli bianchi e delle piastrine. Qualora durante il
trattamento insorgano faringite, ulcerazioni della mucosa
buccale, angina, febbre, sanguinamenti od ematomi, deve essere
immediatamente sospesa l'assunzione del farmaco ed informato il
medico curante; l'eventuale ripresa della terapia è
subordinata all'esito di un controllo urgente della crasi ematica
ed alla valutazione clinica. Prima di un intervento chirurgico di
elezione sospendere il trattamento per una settimana (tranne nei
casi in cui non sia espressamente richiesta un'attività
antitrombotica) in considerazione del rischio emorragico indotto
dal farmaco; dopo la sospensione della terapia è
consigliabile valutare l'eventuale persistenza dell'effetto
sull'emostasi (tempo di sanguinamento) prima di procedere
all'intervento. In caso di estrazione dentaria, informare il
medico del trattamento in corso.
Tenere il medicinale fuori dalla portata dei
bambini.
Non disperdere il contenitore nell’ambiente dopo
l’uso.
�
Poiché la Ticlopidina induce un allungamento del tempo
di sanguinamento, la sua associazione con antinfiammatori non
steroidei (ac. acetilsalicilico, ecc.), con anticoagulanti
(eparina, anti-vitamina K, ecc.), con altri antiaggreganti
piastrinici deve essere evitata. Deve essere inoltre evitata
l'associazione con atri farmaci potenzialmente mielotossici.
�
E' sconsigliato l'uso del prodotto in gravidanza e durante
l'allattamento.
�
La Ticlopidina non interferisce sulle
capacità di guidare e sull’uso di macchine.����
�
Sono stati osservati, in corso di trattamento con la
Ticlopidina: manifestazioni emorragiche; turbe della
crasi ematica: leucopenia, piastrinopenia, agranulocitosi,
aplasia midollare (particolarmente gravi nei soggetti anziani);
disturbi gastrointestinali (nausea, gastralgie, diarrea); aumento
delle transaminasi e, raramente, ittero colestatico (è
pertanto consigliabile eseguire durante il trattamento periodici
controlli della funzionalità epatica); eruzioni cutanee su
base allergica, reversibili con l'interruzione del trattamento;
vertigini; porpora trombotica, trombocitopenica.
Nel caso si verificassero degli effetti indesiderati non
descritti, il paziente deve informare il suo medico od il suo
farmacista.
�
A tutt'oggi non sono stati segnalati casi di sovradosaggio del
farmaco. In caso di assunzione accidentale di dosi elevate del
prodotto è consigliabile la messa in atto delle misure
terapeutiche urgenti, indicate per le intossicazioni accidentali
(gastrolusi, ecc.).
�
La Ticlopidina appartiene alla classe delle tienopiridine ed
è dotata di peculiare attività antitrombotica, in
quanto diminuisce l'adesività piastrinica, inibisce
l'aggregazione piastrinica (indotta da ADP, collagene, trombina
ed endoperossidi), stimola la disaggregazione piastrinica,
diminuisce l'iperaggregabilità eritrocitaria indotta da
protamina solfato, migliora la capacità degli eritrociti
di modificare la propria forma (filtrabilità).
�
Dopo somministrazione di una dose unica di Ticlopidina per via
orale (250 o 500 mg) la massima concentrazione plasmatica del
principio attivo è raggiunta alla 2° ora ed il farmaco
viene quasi completamente eliminato dal torrente circolatorio
otto ore dopo la somministrazione. Alle dosi terapeutiche
l'inibizione dell'aggregazione piastrinica indotta dalla
Ticlopidina diviene significativa dopo 24 - 48 ore dall'inizio
del trattamento; l'effetto massimo viene raggiunto in 5° e
6° giornata e scompare 5 - 6 giorni dopo la sospensione della
terapia. La somministrazione nell'animale da esperimento (ratto)
di Ticlopidina marcata con C14 per via orale a dosi di 25 mg/kg
ha evidenziato che il prodotto viene eliminato per circa il 70%
attraverso la via biliare e per il 30% attraverso l'emuntorio
renale.
�
La valutazione tossicologica della Ticlopidina è stata
eseguita sul ratto e sul topo. Le vie di somministrazione
impiegate sono state quella orale e quella endovenosa per il
ratto e quella orale ed intraperitoneale per il topo. La DL50 nel
ratto è stata rispettivamente 1400 +/- 220 mg/kg per via
orale e 60,6 +/- 8,6 mg/kg per via venosa. La DL50 nel topo
è risultata rispettivamente 630 +/- 87 mg/kg per via orale
e 123 +/- 37 mg/kg per via intraperitoneale.
�
Lattosio; Idrossipropilcellulosa; Cellulosa microcristallina;
Talco; Magnesio stearato; Sodio croscaramellose;
Polietilenglicole 6000; Titanio biossido.
�
Non sono note incompatibilità con altri
farmaci.
�
36 mesi a confezionamento integro, correttamente
conservato.
�
Il prodotto può essere conservato alle
normali condizioni di temperatura, umidità e luce.
�
30 compresse rivestite raccolte in 2 blisters di PVC/AL
contenute in una scatola di cartone.
�
Non sono necessarie particolari istruzioni per l'uso.
�
FARMACEUTICI DAMOR S.p.A.
Via E. Scaglione, 27 - 80145 Napoli
�
A.I.C n° 034601017
�
Su presentazione di ricetta medica da rinnovare
volta per volta.
�
17 maggio 2001��
�
Non soggetto.
�
Marzo 2002
�
Prontuariofarmaci. - Copyright � 2000-2012 - Anibaldi.it@Network -
Tutti i diritti riservati.
[http://www.carloanibaldi.com/terapia/schede/summary.htm]