Fiale.
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Trattamento sintomatico degli episodi dolorosi acuti
in atto nel corso di affezioni infiammatorie dell’apparato
muscolo-scheletrico e spasmi della muscolatura liscia.
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L'uso del prodotto va limitato agli adulti. Salvo
diversa prescrizione medica: 1 fiala al dì, per via
intramuscolare profonda, nel quadrante superiore esterno della
natica. Nei casi più gravi, la dose può essere
aumentata a 2 fiale al dì, alternando la sede di
applicazione. Per la terapia di mantenimento si consiglia di
ricorrere alle compresse od alle supposte.
Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve
essere attentamente stabilita dal medico che dovrà
valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sovraindicati.
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Ipersensibilità verso i componenti del
prodotto.
Forgenac fiale è controindicato nei soggetti
nei quali l’acido acetilsalicilico, ibuprofen e/o altri
FANS ed altri inibitori dell’enzima prostaglandinsintetasi
inducano manifestazioni allergiche, quali asma, orticaria,
rinite, reazioni anafilattiche o anafilattoidi.
Il prodotto non deve essere usato in caso di ulcera
dello stomaco o dell’intestino, di gravi disturbi
intestinali, in caso di funzionalità epatica o renale
gravemente compromessa o di alterazioni nella produzione delle
cellule del sangue, nell'insufficienza cardiaca.
E’ controindicato in caso di terapia diuretica
intensiva, in soggetti con emorragie in atto e diatesi
emorragica, in corso di trattamento con anticoagulanti in quanto
ne aumenta l’azione.
Forgenac fiale non deve essere somministrato in
presenza di feci scure o contenenti sangue.
Forgenac fiale è inoltre controindicato in
gravidanza (vedi punto 4.6), e durante l’allattamento,
nell'età pediatrica fino ai 14 anni, nell'età molto
avanzata.
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Il prodotto contiene sodio metabisolfito: tale
sostanza può provocare, in soggetti sensibili e
particolarmente negli asmatici, reazioni di tipo allergico ed
attacchi asmatici gravi.
Forgenac fiale aumenta il tempo di aggregazione
piastrinica.
Per l’interazione con il metabolismo
dell’acido arachidonico, il farmaco può determinare
in asmatici e soggetti predisposti, crisi di broncospasmo ed
eventualmente shock ed altri fenomeni allergici.
Tutti i soggetti sottoposti a trattamento con
antiinfiammatori per periodi prolungati dovrebbero avere
monitorizzate la� funzionalità epatica, renale e la crasi
ematica. Gli anziani possono avere reazioni maggiori degli adulti
al Forgenac fiale, pertanto dovranno contattare il medico per un
aggiustamento dei dosaggi.
Questo farmaco non può essere considerato un
semplice antidolorifico e richiede di essere impiegato sotto lo
stretto controllo del medico.
Si raccomanda di interrompere immediatamente il
trattamento con diclofenac se comparisse uno dei seguenti
sintomi:
-� dolori di stomaco, bruciori di stomaco, dolori
intestinali
-� vomito con sangue, feci scure od urine con
sangue
-� eruzioni della pelle tipo orticaria o prurito
-� asma o respiro corto
-� ingiallimento della pelle degli occhi
-� mal di gola persistente o febbre alta
-� gonfiore al viso, gambe e piedi
-� forte mal di testa
-� dolore al petto con tosse
Inoltre superati i primi due giorni di terapia,
è opportuno passare all'impiego di altre preparazioni per
uso non parenterale, che pur offrendo qualitativamente gli stessi
effetti collaterali, sono meno inclini ad indurre reazioni gravi.
L'eventuale impiego del farmaco per un più prolungato
periodo di trattamento è consentito solo negli ospedali e
nelle case di cura.
Le iniezioni devono essere eseguite secondo rigorose
norme di sterilizzazione, asepsi ed antisepsi.
Nei seguenti casi il preparato va assunto solo in
caso di effettiva necessità e sotto stretto controllo
medico: (vedi anche controindicazioni)
-� presenza di alterazioni del fegato, del cuore e
del rene
-� ipertensione arteriosa
-� alterazioni della coagulazione presenti e passate
ed altri disturbi del sangue inclusa la porfiria epatica
-� esistenza nel passato di ulcera allo stomaco o del
duodeno anche se clinicamente guarita, gastriti e malattie
infiammatorie intestinali gravi
-� asma o altre manifestazioni allergiche
-� pazienti in età molto avanzata
-� concomitanza di altre terapie
-� fenomeni tromboembolici all’anamnesi
-� pazienti sottoposti ad interventi chirurgici
maggiori
L’uso di FORGENAC Fiale, come di qualsiasi farmaco
inibitore delle prostaglandine e della cicloossigenasi è
sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.
La somministrazione di FORGENAC Fiale dovrebbe essere sospesa
nelle donne che hanno problemi di fertilità o che siano
sottoposte a indagini sulla fertilità.
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Il paziente dovrebbe informare il medico circa
i farmaci che sta assumendo contemporaneamente a FORGENAC FIALE
in quanto potrebbe essere necessario modificare il dosaggio ed
interrompere il trattamento. In particolare FORGENAC FIALE
interferisce con le seguenti sostanze:
- litio, digossina, metotrexate e ciclosporina
- farmaci per il trattamento del diabete
- anticoagulanti
- altri antiinfiammatori non steroidei
- antibatterici� quali i chinolonici
- diuretici: diclofenac può inibire
l'attività dei diuretici e potenziare l'effetto dei
diuretici potassio-risparmiatori, rendendo necessario il
controllo dei livelli sierici di potassio.
Il diclofenac può inoltre interferire con gli
antiipertensivi, i glicocorticoidi e può diminuire
l'efficacia dei dispositivi intrauterini.
E' stato riportato, infine, il rischio di inibizione
dell'azione dell'Interferone alfa.
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L'uso del farmaco in prossimità del
parto determina il ritardo del parto stesso; inoltre il farmaco
può provocare se somministrato in tale periodo,
alterazioni dell'emodinamica del piccolo� circolo del nascituro
con gravi conseguenze per la respirazione (vedi
controindicazioni).
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Alcuni pazienti dopo somministrazione di
Forgenac fiale hanno avuto sonnolenza, capogiri o disturbi della
vista. Questi pazienti non devono guidare autoveicoli o fare
altre attività che richiedono il massimo grado di
attenzione.
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Gli effetti più comunemente riscontrati
con l'uso di diclofenac sono: dolori addominali o crampi, mal di
testa, ritenzione di liquidi, distensione addominale, diarrea,
nausea, stipsi, flatulenza, alterazioni del fegato, ulcera
peptica con o senza sanguinamento e o perforazione, rash cutanei,
prurito, ronzii auricolari, sanguinamenti gastrointestinali.
Più raramente sono stati riscontrati i
seguenti effetti:
Manifestazioni allergiche: edema delle labbra
e della lingua, edema della laringe, orticaria, accessi asmatici
e/o reazioni anafilattiche ed anafilattoidi accompagnate o meno
da ipotensione, reazioni di fotosensibilità e reazioni
cutanee gravi quali eritema essudativo multiforme ed eruzioni
bollose (sindrome di Steven Johnson, sindrome di Lyell).
A carico dell'apparato gastrointestinale:
vomito, ittero, melena, stomatite aftosa, secchezza della bocca e
delle mucose, diarrea sanguinolenta, aumento delle transaminasi,
epatiti con o senza ittero, in alcuni casi epatite fulminante,
variazioni dell'appetito, pancreatite con o senza� epatite
concomitante, colite.
A carico del sistema emopoietico: leucopenia,
trombocitopenia, agranulocitosi, anemia aplastica, anemia
emolitica, diminuzione dell'emoglobina, porpora.
A carico del sistema nervoso:cefalea,
eccitazione, irritabilità, insonnia, capogiri,
convulsioni, disturbi sensori e della vista, disturbi
all'udito.
A carico del sistema urogenitale: sindrome
nefrosica, proteinuria, oliguria, nefrite interstiziale, necrosi
papillare, insufficienza renale acuta.
A carico dell'apparato cardiovascolare� sono
stati riportati ipertensione e scompenso cardiaco.
Altri effetti: perdita di capelli, edemi
periferici, disturbi nel sito di iniezione: dolore locale,
indurimento ed in casi isolati ascessi e necrosi locali.
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Sintomi, soccorsi d'urgenza, antidoti: sintomi
probabili in caso di avvelenamento acuto (mai segnalato): a
carico del SNC, apparato gastroenterico, renale (oliguria),
epatico. Terapia: non è noto un antidoto specifico. In
caso di convulsioni: diazepam o fenobarbitale.
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Diclofenac possiede proprietà
analgesiche, antipiretiche e antiflogistiche. Il meccanismo
dell'azione antinfiammatoria è principalmente
riconducibile a un blocco della sintesi delle prostaglandine per
inibizione della cicloossigenasi.
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Il diclofenac è prontamente assorbito:
il picco plasmatico compare dopo 1-2 ore dalla somministrazione
orale e dopo 30 minuti da quella rettale. L'emivita è di
quattro ore. Contrae un legame labile con le proteine plasmatiche
(99,7%). Viene metabolizzato a livello epatico (idrossilazione e
glucuronazione) e subisce un circolo enteroepatico. Viene
eliminato prevalentemente per via renale; il 40% del farmaco
viene escreto nelle prime 12 ore mentre i tassi plasmatici� si
azzerano in circa 72 ore. L'insufficienza renale non pregiudica
l'escrezione del farmaco perchè, in tal caso, supplisce
l'eliminazione biliare (metaboliti glucuronoconiugati).
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DL50 per somministrazione orale: nel topo 1170
mg/kg; nel ratto 1278 mg/kg; questi valori corrispondono a circa
500 volte la dose terapeutica massima. Gli studi di
tossicità cronica hanno dimostrato la buona
tollerabilità generale del farmaco.
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Glicole propilenico, alcool benzilico, sodio
metabisolfito, acqua per preparazioni iniettabili.
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Non sono note incompatibilità
fisico-chimiche del diclofenac con altri composti.
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5 anni.
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Conservare al riparo dalla luce.
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Fiale in vetro neutro ambrato a punta chiusa.
Confezione: 6 fiale da 3 ml
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Nulla da segnalare.
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Farmaceutici Formenti S.p.A. - Via Correggio
43 - Milano
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FORGENAC 6 fiale 75 mg - Codice n.
023828080
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1 Giugno 2000
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4 Gen. 2003
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