FOSICOMBI.
Una compressa di FOSICOMBI contiene: 20 mg di fosinopril
sale sodico e 12,5 mg di idroclorotiazide.
Compresse per uso orale.
- [Vedi Indice]
Trattamento dell'ipertensione arteriosa in pazienti per i
quali è indicata l'associazione terapeutica.
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Ipertensione arteriosa: una compressa di FOSICOMBI al giorno,
preferibilmente al mattino. La maggior parte dei pazienti
risponde a questa posologia, tuttavia, qualora si ritenga
opportuno ottenere un ulteriore decremento della pressione
arteriosa, la posologia giornaliera può essere
raddoppiata. Tale schema posologico è valido anche
per i pazienti anziani.
FOSICOMBI può essere somministrato a pazienti con lieve
o moderata alterazione della funzionalità renale
(clearance della creatinina superiore a 30 mL/minuto) (vedi
Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso).
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FOSICOMBI è controindicato in pazienti anurici o con
ipersensibilità al fosinopril o ad altri
ACE-inibitori, ai tiazidici o ad altri farmaci derivati
dalle sulfonamidi.
- Storia di edema angioneurotico associato a pregressa terapia
con ACE-inibitori.
- Edema angioneurotico ereditario/idiopatico (vedi "Speciali
avvertenze e precauzioni per l'uso").
Il farmaco è anche controindicato in caso di
gravidanza ed allattamento.
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Ipotensione e bilancio elettrolitico
L'effetto antiipertensivo di FOSICOMBI è di regola ben
tollerato. Tuttavia, come altri ACE-inibitori, FOSICOMBI
può causare ipotensione soprattutto nei pazienti che
ricevano concomitanti terapie antiipertensive. Ipotensione
può essere osservata con maggiore frequenza nei pazienti
sodio e/o volume depleti.
Tale condizione, laddove esistente, deve essere corretta
prima di iniziare la terapia con FOSICOMBI.
I pazienti in trattamento con diuretici dovrebbero essere
osservati per la ricerca di segni clinici di modificato bilancio
elettrolitico, ma poiché fosinopril riduce la
produzione di aldosterone, la sua associazione con
idroclorotiazide può minimizzare o annullare l'eventuale
incidenza di ipopotassiemia indotta dal diuretico.
Angioedema
L'angioedema è stato descritto nei pazienti in
trattamento con ACE-inibitori. Qualora esso si verifichi nel
corso della terapia con FOSICOMBI, il trattamento deve essere
sospeso e va istituita opportuna terapia.
Alterata funzionalità renale
FOSICOMBI può essere somministrato ai pazienti con
lieve o moderata alterazione della funzionalità
renale (clearance della creatinina superiore a 30
mL/minuto).
In pazienti con grave alterazione della funzionalità
renale (clearance della creatinina inferiore a 30 mL/minuto),
l'impiego di FOSICOMBI, data la presenza del diuretico tiazidico,
non è raccomandato.
I pazienti in terapia con fosinopril per i quali sia richiesto
anche l'impiego di un diuretico, dovrebbero preferibilmente
essere trattati con furosemide.
In pazienti con insufficienza cardiaca congestizia associata
ad insufficienza renale, la somministrazione di un
ACE-inibitore o di un diuretico tiazidico può causare
eccessiva ipotensione, talvolta associata a oliguria o
azotemia e, raramente, ad acuta insufficienza renale e morte. In
tali pazienti la terapia con FOSICOMBI deve essere effettuata
sotto stretto controllo medico.
Nei pazienti ipertesi con stenosi bilaterale dell'arteria
renale o stenosi dell'arteria renale in monorene, può
verificarsi, in corso di terapia con ACE-inibitori, un aumento
della creatininemia e dell'azotemia. Tali alterazioni
regrediscono con la sospensione della terapia.
Alterata funzionalità epatica
I diuretici tiazidici devono essere usati con cautela nei
pazienti con grave alterazione della funzionalità
epatica, poiché alterazioni della volemia e degli
elettroliti serici possono portare tali pazienti al coma
epatico.
Alterazioni metaboliche
Nel corso di terapia con diuretici tiazidici,
iperuricemia e gotta possono insorgere in alcuni
pazienti.
Nei pazienti diabetici gli effetti della terapia
insulinica possono essere alterati dai diuretici
tiazidici ed una condizione di diabete latente può
divenire manifesta. Aumenti della colesterolemia e della
trigliceridemia possono verificarsi nel corso della terapia con
alte dosi di diuretici tiazidici.
Chirurgia-Anestesia
In pazienti sottoposti ad interventi chirurgici, l'uso di
FOSICOMBI può aumentare l'effetto ipotensivo degli
anestetici e degli analgesici. In tali casi l'ipotensione
può essere corretta mediante espansione della
volemia.
Tosse
Durante trattamento con ACE-inibitori può comparire
tosse secca, non produttiva, che scompare con l'interruzione del
trattamento.
Neutropenia-Agranulocitosi
Agranulocitosi e depressione midollare sono state raramente
descritte nel corso della terapia con ACE-inibitori. La maggior
parte di tali casi si è verificata nei pazienti con
insufficienza renale associata a collagenopatie
vascolari.
Pertanto, nei pazienti trattati con FOSICOMBI ed affetti
da collagenopatie vascolari, soprattutto in presenza di
insufficienza renale, è consigliabile effettuare la conta
dei globuli bianchi e la relativa formula.
Emodialisi
Nei pazienti in trattamento con ACE-inibitori e
sottoposti ad emodialisi con membrane ad alto flusso, sono
state recentemente descritte reazioni simili a quelle da
ipersensibilità.
Stenosi dell'aorta
FOSICOMBI, come ogni farmaco che riduce le resistenze
vascolari, deve essere usato con estrema cautela nei pazienti con
stenosi dell'aorta, a causa delle potenziali pericolose
conseguenze della riduzione della perfusione coronarica
secondaria alla diminuzione della pressione arteriosa.
Uso pediatrico
Non sono state ancora stabilite l'efficacia e la
sicurezza d'uso di FOSICOMBI nei bambini.
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Integratori di potassio e diuretici risparmiatori di
potassio
Fosinopril può diminuire le perdite di potassio
causate dai diuretici tiazidici. I diuretici
risparmiatori di potassio (spironolattone, amiloride,
triamterene, etc.) o gli integratori di potassio possono
aumentare il rischio di iperkaliemia. Pertanto, tali agenti,
qualora indicati, devono essere somministrati con cautela in
associazione con FOSICOMBI, controllando frequentemente i
livelli serici di potassio.
Litio
In pazienti in contemporanea terapia con litio ed
ACE-inibitori sono stati rilevati aumenti dei livelli serici
di litio e sintomi di tossicità.
Poiché la clearance renale del litio è ridotta
dai diuretici tiazidici, si consiglia estrema cautela nel
somministrare FOSICOMBI a pazienti in terapia con litio,
controllandone frequentemente i livelli serici.
Antiacidi
Possono influenzare l'assorbimento di fosinopril. Pertanto
l'assunzione di FOSICOMBI dovrebbe avvenire almeno a due ore di
distanza da tali farmaci.
Colestiramina e colestipol cloridrato
Possono aumentare o diminuire l'assorbimento di
idroclorotiazide. Pertanto FOSICOMBI dovrebbe essere assunto
almeno un'ora prima o quattro-sei ore dopo tali farmaci.
Altri farmaci
La somministrazione concomitante di FOSICOMBI e dei seguenti
farmaci: acetaminofene, aspirina, altri antiinfiammatori
non-steroidei, antistaminici, agenti ipoglicemizzanti,
insulina, agenti ipolipidemizzanti ed estrogeni, non ha
evidenziato reazioni avverse clinicamente significative.
Interazioni con test di laboratorio
Fosinopril può falsare il risultato della
misurazione dei livelli serici di digossina con il Digi-Tab
RIA Kit, facendo risultare valori di digossinemia inferiori al
reale.
Idroclorotiazide può causare interferenza con il test
diagnostico del bentiromide.
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La somministrazione di ACE-inibitori durante la
gravidanza è stata associata a danno o morte del
feto. Pertanto, FOSICOMBI non deve essere somministrato in
gravidanza e deve essere immediatamente interrotto qualora questa
evenienza si verifichi.
Fosinopril ed idroclorotiazide sono stati rilevati nel latte
materno e pertanto FOSICOMBI non deve essere somministrato a
madri che allattano.
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Non applicabile.
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Gli effetti collaterali clinici e le anormalità dei
parametri di laboratorio, osservati nel corso della terapia
antiipertensiva a lungo termine con fosinopril ed
idroclorotiazide, non sono risultati significativamente
diversi da quelli osservati dopo somministrazione dei
singoli componenti.
Nel corso degli studi clinici condotti con FOSICOMBI e con
gruppo di controllo placebo, l'incidenza di effetti collaterali
nei pazienti anziani (età superiore o uguale a 65
anni) è stata simile a quella osservata nei soggetti
più giovani. Generalmente, gli effetti collaterali
osservati sono stati di grado lieve e transitori.
In tali studi clinici controllati, gli effetti
indesiderati (non necessariamente correlati al
trattamento) osservati con maggiore frequenza sono stati i
seguenti: cefalea, tosse, astenia, vertigini, dolore muscolo
scheletrico, nausea e vomito.
Altri effetti indesiderati clinici, osservati con minore
frequenza, sono di seguito riportati: rash, prurito, angioedema,
parestesie, insonnia, edemi periferici, tachicardia,
ipotensione ortostatica, spasmi muscolari, poliuria,
neutropenia, alterazioni di elettroliti serici ed alterazioni
della uricemia, glicemia, magnesiemia, calcemia, colesterolemia,
trigliceridemia.
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Non sono stati riportati casi di sovradosaggio a seguito
di somministrazione di FOSICOMBI. Il trattamento del
sovradosaggio è sintomatico e di supporto. Se l'ingestione
è recente, si suggerisce l'esecuzione di una lavanda
gastrica.
Disidratazione, squilibrio elettrolitico, ipotensione e
coma da sovradosaggio di diuretico devono essere trattati
con le terapie standard.
Fosinopril è scarsamente eliminato sia dalla
emodialisi che dalla dialisi peritoneale.
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Fosinopril sale sodico è idrolizzato dalle esterasi
nella forma attiva, fosinoprilato, inibitore competitivo
dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE).
Tale enzima catalizza la conversione dell'angiotensina I
in angiotensina II, potente sostanza vasocostrittrice.
L'angiotensina II stimola, inoltre, la secrezione di aldosterone
dalla corteccia surrenalica. Sebbene si ritenga che il
meccanismo d'azione primario del fosinopril consista nell'azione
di controllo del sistema renina-angiotensina-aldosterone, il
farmaco esplica un effetto ipotensivo anche in pazienti ipertesi
con bassi livelli plasmatici di renina.
A differenza degli altri ACE-inibitori, eliminati
principalmente per via renale, fosinopril possiede una duplice
via di eliminazione epatica e renale; fosinopril infatti nei
soggetti normali viene eliminato in maniera bilanciata
attraverso i due emuntori all'incirca nella stessa misura.
L'idroclorotiazide è un diuretico tiazidico ed
agisce aumentando, in quantità approssimativamente
equivalenti, l'escrezione tubulare degli elettroliti sodio e
cloro.
La ridotta disponibilità di sodio, a seguito
dell'effetto natriuretico causato
dall'idroclorotiazide, determina un aumento
dell'attività reninica plasmatica e produce pertanto
un miglior substrato d'attività per il fosinopril
aumentandone l'effetto antiipertensivo.
L'effetto antiipertensivo del fosinopril e
dell'idroclorotiazide è di tipo additivo. Dopo
sospensione del trattamento con FOSICOMBI non si osserva
alcun aumento repentino della pressione arteriosa. L'effetto
antiipertensivo della terapia con FOSICOMBI si mantiene per 24
ore.
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Dopo somministrazione orale di FOSICOMBI, fosinoprilato
ed idroclorotiazide raggiungono concentrazioni plasmatiche
massime nell'arco di 2-3 ore. Come evidenziato dal confronto
dei valori di AUC delle concentrazioni seriche di
fosinoprilato dopo somministrazione orale ed endovenosa e
dai valori di recupero urinario dell'idroclorotiazide, la
percentuale di assorbimento di fosinopril è pari a 30%-40%
e quella di idroclorotiazide è pari a 70%-80%.
In studi condotti su volontari sani la velocità e il
grado di assorbimento di fosinopril o di idroclorotiazide,
somministrati singolarmente, sono risultati simili alla
velocità e grado di assorbimento dei due componenti
somministrati contemporaneamente, o della loro associazione in
FOSICOMBI.
La presenza di cibo nel tratto gastrointestinale non modifica
sostanzialmente l'assorbimento del fosinopril.
L'assorbimento dell'idroclorotiazide è aumentato dai
farmaci che incrementano la motilità
gastrointestinale.
Dopo somministrazione orale di fosinopril, circa
metà della dose assorbita è eliminata nelle
urine e la restante nelle feci.
Idroclorotiazide non viene metabolizzata ed è
rapidamente eliminata per via renale.
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In studi eseguiti su ratti, l'associazione di fosinopril
e idroclorotiazide a dosaggi 25/25 mg/kg e 125/125 mg/kg è
risultata tossica per la madre, ma non sono stati riscontrati
effetti embriotossici, fetotossici o teratogenetici a dosi fino a
125/125 mg/kg/die.
L'associazione di fosinopril e idroclorotiazide non è
risultata mutagena, come stabilito dal test di Ames, dal test di
mutazione per il linfoma di topo, dal test citogenetico per il
carcinoma ovarico dell'hamster cinese e dal test in
vivo del micronucleo di topo.
In studi di tossicità a sei mesi su ratti
(fosinopril/idroclorotiazide 25/25 mg/kg, 100/100 mg/kg;
fosinopril 100 mg/kg, idroclorotiazide 100 mg/kg) e su cani
(fosinopril/idroclorotiazide 12/12 mg/kg, 50/50 mg/kg; fosinopril
50 mg/kg, idroclorotiazide 50 mg/kg) la maggior parte degli
effetti osservati negli animali trattati con l'associazione, sono
stati riscontrati anche dopo somministrazione dei
singoli componenti.
In studi su ratti e topi fosinopril non è risultato
carcinogenico a dosi fino a 400 mg/kg/die.
In studi su topi femmine, idroclorotiazide non ha mostrato
effetti carcinogenici a dosi fino a 600 mg/kg/die o in ratti di
entrambi i sessi a dosi fino a 100 mg/kg/die.
Epatocarcinogenicità, non imputabile con certezza
all'idroclorotiazide, è stata evidenziata in topi
maschi.
Idroclorotiazide non ha mostrato potenziale
carcinogenicità nell'uomo.
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Lattosio idrato, lattosio anidro, sodio croscarmellose,
povidone, sodio stearil fumarato, ossido di ferro rosso, ossido
di ferro giallo.
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Non applicabile.
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24 mesi.
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Conservare a temperatura ambiente ed al riparo
dall'umidità.
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Astuccio da 14 compresse in blister.
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A. Menarini Industrie Sud s.r.l. - Via Campo di Pile,
L'Aquila.
Su licenza E.R. SQUIBB & SONS, INC.
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A.I.C. n. 029020017.
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Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
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Non soggetto al D.P.R. n. 309 del 9/10/1990.
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