Interazioni - [Vedi Indice]La somministrazione concomitante di Fraxidol con un ansiolitico può avere un effetto favorevole sulla sensibilità al dolore. Si ricorda tuttavia che la somministrazione contemporanea di Fraxidol con farmaci depressori del sistema nervoso centrale quali alcool, ipnotici, neurolettici, antidepressivi a componente sedativa, può accentuare il suo effetto sedativo. Fraxidol non deve essere somministrato contemporaneamente ad altri oppiacei o ad inibitori delle monoaminoossidasi.
La contemporanea somministrazione di carbamazepina a dosi fino a 800 mg/die può interferire con il metabolismo del tramadolo a livello dei microsomi epatici con conseguente diminuzione dei livelli ematici di tramadolo, per cui può essere necessario incrementare la dose.
Invece, la contemporanea somministrazione di chinidina può causare un aumento dei livelli ematici di tramadolo, per inibizione specifica di enzimi microsomiali epatici.
Sono stati descritti rari casi di aumentata tossicità da digossina e di alterazioni degli effetti del warfarin, compreso aumento del tempo di protrombina.
Non sono disponibili dati sull'interazione con beta-bloccanti.
L'impiego concomitante di farmaci ad azione oppioide agonista-antagonista (brupenorfina, nalbufina, pentazocina) può ridurre l'effetto analgesico per blocco competitivo dei recettori.
La somministrazione di tramadolo può accrescere il rischio di convulsioni in pazienti che assumono:
- antidepressivi triciclici;
- inibitori della ricaptazione della serotonina;
- inibitori della MAO;
- neurolettici;
- altri farmaci che riducono la soglia convulsiva, quali analgesici ad azione centrale, anestetici locali (cfr. par. "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso").
Studi sugli animali hanno rivelato che il tramadolo a dosi molto elevate produce effetti sullo sviluppo degli organi, sull'ossificazione e sulla mortalità neonatale. Tramadolo attraversa la barriera placentare. Non si hanno ancora dati sufficienti sulla sicurezza di tramadolo in gravidanza. Pertanto Fraxidol non deve essere usato in tale periodo.
Secondo le raccomandazioni attualmente in uso, Fraxidol non deve essere somministrato durante l'allattamento (circa lo 0,1% del prodotto passa nel latte materno).
Il prodotto, anche alle dosi indicate, può modificare la capacità di reazione e quindi diminuire l'attitudine a guidare un veicolo o alla manovra di macchine. II fenomeno può essere facilitato dall'associazione con alcoolici o con antistaminici.
Come per gli altri analgesici della stessa classe, è stata segnalata, per quanto raramente, la comparsa di sudorazione, vertigini, nausea, vomito, dispepsia, diarrea, stitichezza, secchezza della mucosa orale, stanchezza, sonnolenza, obnubilamento, ipotensione, collasso cardiovascolare, palpitazioni, tachicardia, bradicardia, cefalea, ritenzione urinaria e, nella donna, sintomi menopausali.
In una percentuale di pazienti compresa tra il 7 ed il 14% (la percentuale più elevata si riferisce a pazienti che avevano assunto il farmaco per periodi fino a 90 giorni) si sono verificati sintomi di stimolazione del Sistema Nervoso Centrale che comprendevano: ansia, nervosismo, stato di agitazione, tremore, rigidità muscolare, euforia, disturbi dell'emotività ed allucinazioni, modificazioni della capacità cognitiva. Sono stati riportati casi di convulsioni (cfr. par. "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso").
È stato segnalato anche un peggioramento dell'asma, anche se la relazione di causalità con tramadolo non è stata stabilita.
È stata riportata anche depressione respiratoria, che può manifestarsi qualora vengano superate considerevolmente le dosi raccomandate e vengano somministrati contemporaneamente farmaci che deprimono il sistema nervoso centrale.
Potrebbe instaurarsi dipendenza: i sintomi della reazione di astinenza sono simili a quelli che compaiono nella sindrome d'astinenza da oppioidi: agitazione, ansietà, nervosismo, insonnia, ipercinesia, tremori e sintomi gastrointestinali.
Sono state riportate reazioni anafilattoidi gravi (meno dell'1% dei pazienti), raramente fatali, in pazienti in terapia con tramadolo. Queste reazioni spesso avvengono in seguito alla prima somministrazione. Sono stati descritti anche: prurito, brividi, broncospasmo ed angioedema, orticaria, tachicardia, ipotensione ortostatica, rialzo pressorio, bradicardia, vampate, sincope e shock. Pazienti con anamnesi di reazioni anafilattoidi alla codeina o ad altri oppiacei potrebbero essere maggiormente a rischio, per cui non dovrebbero essere trattati con il tramadolo.
In una percentuale di pazienti inferiore all'1% e con nesso di causalità non completamente chiarito si sono verificati anche i seguenti effetti indesiderati:
Apparato cardiovascolare: anormalità dell'ECG, ipertensione, ischemia del miocardio.
Apparato respiratorio: dispnea.
Cute ed annessi: orticaria, bolle, sindrome di Stevens-Johnson/necrolisi epidermica tossica.
Apparato gastrointestinale: sanguinamento gastrointestinale, epatite, stomatite.
Organi di senso: disgeusia, cataratta, sordità, tinnito.
Sistema emopoietico: discrasie ematiche.
Test di laboratorio: aumento dei livelli di creatinina e degli enzimi epatici, diminuzione dell'emoglobina, proteinuria.
In caso di sovradosaggio, i sintomi sono simili a quelli degli altri analgesici ad azione centrale (oppiacei) e comprendono: sedazione, miosi, vomito, collasso cardiocircolatorio, disturbi della coscienza fino al coma, convulsioni, depressione respiratoria fino all'arresto respiratorio.
Trattamento: valgono le misure generali d'emergenza: mantenere libere le vie respiratorie (aspirazione), supportare la funzionalità cardiaca e respiratoria a secondo della sintomatologia. Effettuare lo svuotamento gastrico provocando il vomito (se il paziente è cosciente) o mediante lavanda gastrica. In caso di depressione respiratoria l'antidoto è il naloxone. Si suggerisce di somministrare piccole dosi per via endovenosa (es. da 0,4 a 2 mg) da ripetere dopo 2-3 minuti qualora non si manifesti alcun effetto; nel bambino è suggerita la dose iniziale di 0,01 mg/kg. Deve essere tenuto presente che il naloxone antagonizza alcuni sintomi da sovradosaggio ma non tutti ed aumenta il rischio di convulsioni (la somministrazione di naloxone non influenza la letalità di una overdose nel topo). Il diazepam è indicato per antagonizzare le convulsioni (per via intramuscolare o endovenosa alle dosi previste). L'emodialisi e l'emofiltrazione da sole non sono raccomandate. È indicato ogni altro intervento di supporto alla funzionalità cardiaca e respiratoria.
II tramadolo è un analgesico di tipo centrale efficace nel trattamento degli stati dolorosi acuti e cronici di diverso tipo e causa e di media e grave intensità. La sua azione analgesica si esplica secondo un duplice meccanismo d'azione: - quello primario basato sull'interazione selettiva con i recettori mu specifici del sistema di percezione del dolore, in contrapposizione ad una affinità molto debole e priva di significato farmacodinamico verso gli altri recettori degli oppiacei; - il secondo meccanismo, addizionale e sinergico è conseguente all'inibizione della ricaptazione della noradrenalina e della serotonina a livello cerebrale sinaptico. Questo profilo farmacologico spiega l'assenza di euforia durante il trattamento con tramadolo. A differenza di quanto avviene con la morfina gli effetti depressivi di tramadolo sulla funzione respiratoria sono scarsamente rilevabili alle dosi terapeutiche, inoltre il tramadolo influenza i parametri cardiovascolari e la motilità gastro intestinale in misura non rilevante dal punto di vista clinico. Il tramadolo infine non determina né nell'animale né nell'uomo la comparsa di tolleranza all'effetto analgesico e pertanto non è necessario aumentare le dosi del farmaco per mantenere nel tempo l'attività terapeutica conseguita.
Tramadolo viene prontamente assorbito; dopo singola somministrazione orale, il picco plasmatico viene raggiunto entro 2 ore, con biodisponibilità compresa fra il 68% e il 72% secondo la
utilizzata (capsule, gocce, compresse). Dopo somministrazione ripetuta, la biodisponibilità tende ad aumentare. Per via rettale, il picco plasmatico viene conseguito più lentamente (circa 3 ore) con biodisponibilità del 78%; per via i.m., l'assorbimento è pressoché totale, con biodisponibilità del 99,8%. Il cibo non influenza significativamente l'assorbimento del farmaco.
Il legame farmaco-proteico è modesto (20%). Il tramadolo viene metabolizzato a livello epatico, mediante demetilazione e successiva coniugazione con acido glucuronico; l'eliminazione avviene prevalentemente per via renale, con tempo di emivita di circa 5-7 ore, indipendentemente dalla via di somministrazione.
DL50 p.o.: topo (M + F) 430 mg/kg; ratto (M + F) 225 mg/kg. DL50 s.c.: topo 237 mg/kg; ratto 281 mg/kg. DL50 i.m.: cane 50< DL50 < 100 mg/kg; coniglio 100 mg/kg; DL50 i.v.: topo 67 mg/kg, cane 50 mg/kg; DL50 rettale: ratto 612 mg/kg, coniglio > 160 mg/kg. Dopo somministrazioni ripetute (in varie specie e fino a 30 mesi) il tramadolo non ha determinato, ai livelli di dose testati, segni di tossicità sistemica, né ha modificato parametri di laboratorio; nessuna alterazione macro-microscopica è stata rilevata all'esame autoptico. Tramadolo si è dimostrato privo di effetti genotossici, embriofetotossici e non ha alterato Ia capacità riproduttiva.
Studi negli animali da esperimento hanno dimostrato un aumento della mortalità con la somministrazione contemporanea di tramadolo ed inibitori della monoaminossidasi.
Fraxidol Capsule. Una capsula contiene:
calcio fosfato bibasico diidrato, magnesio stearato, silice colloidale.
Ingredienti delle capsule: gelatina, titanio biossido (E 171).
Fraxidol Supposte . Una supposta contiene:
gliceridi semisintetici
Fraxidol Gocce orali . Un flacone da 10 ml contiene:
Saccarosio, polisorbato 20, potassio sorbato, sodio saccarinato, essenza menta, anetolo, acqua purificata.
Fraxidol Soluzione iniettabile. Una fiala contiene:
sodio acetato triidrato, acqua per preparazioni iniettabili.
Fraxidol soluzione iniettabile non deve essere miscelato con le seguenti soluzioni iniettabili: diclofenac, piroxicam, indometacina, fenilbutazone, diazepam, flunitrazepam, nitroglicerina.
Fraxidol Capsule: 5 anni
Fraxidol Supposte: 5 anni
Fraxidol Gocce orali: 5 anni
Fraxidol Soluzione iniettabile: 5 anni
Dalla data di fabbricazione se conservati correttamente a confezionamento integro.
Le supposte non devono essere conservate a temperatura superiore a 30 °C.
Fraxidol Capsule
Astuccio da 20 capsule da 50 mg in blister di PVC/Alluminiol.
Fraxidol Supposte
Astuccio da 10 supposte mg 100 in valve costituite da PVC opaco
Fraxidol Gocce orali
Astuccio con flacone (di vetro ambrato con contagocce in politene e tappo con chiusura di sicurezza) 10 ml soluzione al 10%.
Fraxidol Soluzione iniettabile
Astuccio con 5 fiale (in vetro neutro incolore tipo I) 100 mg/2 ml.
Istruzioni per l'apertura di Fraxidol gocce orali.
Il flacone ha una chiusura di sicurezza che lo protegge da manipolazioni di bambini. Per aprire: premere sul tappo e girarlo. Per far uscire le gocce bisogna tenere il flacone in posizione verticale con apertura in basso. Dopo l'uso chiudere il flacone con il tappo che deve essere girato fino a chiusura ermetica.
EDMOND PHARMA S.r.L.
Via Gadames, 58 - 20151 Milano
Concessionario per la vendita: Laboratori Baldacci S.p.A.
Via S. Michele degli Scalzi, 73 - 56124 Pisa
Fraxidol Capsule AIC n. 032102016
Fraxidol Supposte AIC n. 032102028
Fraxidol Gocce orali AIC n. 032102030
Fraxidol Soluzione iniettabile AIC n. 032102042
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica utilizzabile una sola volta.
Fraxidol Capsule.
Data di prima autorizzazione: 16 novembre 1998
Fraxidol Supposte.
Data di prima autorizzazione: 16 novembre 1998
Fraxidol Gocce orali.
Data di prima autorizzazione: 16 novembre 1998
Fraxidol Soluzione iniettabile
Data di prima autorizzazione: 16 novembre 1998.
Soggetto alla disciplina del DPR 309/90 - Tabella V.
Agosto 1998
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