- [Vedi Indice]Ulcera peptica, ulcera del moncone, gastroduodeniti anche su base iatrogena.
Il seguente schema posologico è risultato ottimale nella maggior parte dei pazienti:
Gastrozepin
1 compressa al mattino, 1 compressa a mezzogiorno, mezz'ora prima dei pasti, e 2 alla sera prima di coricarsi. Tale posologia va mantenuta per 4-6 settimane consecutive.
Nei casi più gravi essa può essere aumentata a 2 compresse al mattino, 2 compresse a mezzogiorno, mezz'ora prima dei pasti, e 2 alla sera prima di coricarsi.
Per la terapia di mantenimento e nei casi meno severi, la posologia può essere di 1 compressa al mattino ed 1 alla sera.
Gastrozepin 50
1 compressa al mattino e 1 alla sera prima di coricarsi. Tale posologia va mantenuta per 4-6 settimane consecutive.
Per la terapia di mantenimento la posologia suggerita è di 1 compressa alla sera o 1/2 compressa al mattino e 1 /2 alla sera.
Ipersensibilità individuale verso il prodotto.
Insufficienza renale grave (clearance creatinina minore di 20 ml/min.), glaucoma ad angolo acuto, grave rischio di ritenzione urinaria legata a turbe uretro-prostatiche.
Poiché l'uso e la sicurezza d'impiego nei bambini non è stata ancora stabilita, la pirenzepina non deve essere somministrata a soggetti di età inferiore a 15 anni.
Al momento attuale non esistono particolari precauzioni per l'uso, tranne le usuali precauzioni per i soggetti in età avanzata. Si sconsiglia tuttavia il suo impiego in pazienti con ipertrofia prostatica, glaucoma e stenosi pilorica.
Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.
Il trattamento concomitante con Gastrozepin e bloccanti dei recettori H2 comporta una riduzione più marcata della secrezione acida gastrica, particolarmente vantaggiosa nel caso di pazienti affetti dalla sindrome di Zollinger-Ellison.
L'assunzione contemporanea di Gastrozepin e di farmaci antiinfiammatori non modifica l'efficacia di questi ultimi, ma può anzi migliorarne la tollerabilità gastro-intestinale.
Si sconsiglia il suo impiego durante i primi 3 mesi di gravidanza.
I dati disponibili non ne autorizzano l'uso durante l'allattamento.
A dosi elevate possono verificarsi disturbi dell'accomodazione visiva. Di ciò devono essere informati coloro che si pongono alla guida di veicoli o usino macchinari.
Occasionalmente è possibile osservare una leggera e transitoria sensazione di secchezza delle fauci.In ragione della sua attività anticolinergica, specie per posologie di 150 mg/die, sono stati segnalati casi di disturbo dell'accomodazione, alterazioni dell'alvo e cefalea.
Al momento non sono noti incidenti acuti con la pirenzepina. In caso di sovradosaggio sospendere il farmaco, indurre vomito, praticare aspirazione e lavaggio gastrico.
Attuare trattamento sintomatologico di supporto.
La pirenzepina dicloridrato è un inibitore della secrezione acida gastrica ed esplica la sua azione mediante un meccanismo di antagonismo selettivo a livello dei recettori muscarinici ad alta affinità presenti nella mucosa gastrica.
Studi sulla secrezione gastrica basale e stimolata hanno confermato, anche nell'uomo, l'attività antisecretiva della pirenzepina dicloridrato somministrata per via orale e parenterale, già evidenziata nell'animale.
Dopo somministrazione protratta di pirenzepina dicloridrato a dosaggi terapeutici, non si sono verificate, di norma, alterazioni della funzionalità pancreatica, dell'apparato cardiovascolare e del sistema nervoso centrale.
Dopo somministrazione orale il 50% della quota assorbita si ritrova in circolo entro i primi 40 minuti; l'assorbimento orale è parziale e dipende dalle condizioni di ingestione: massimo a digiuno (25% circa della dose) minimo a stomaco pieno (10%); il picco plasmatico viene raggiunto tra la 2ª e la 3ª ora. Il tempo di emivita è di circa 11 ore ed è indipendente dalla via di somministrazione impiegata (orale, e.v., i.m.). La pirenzepina dicloridrato è legata alle proteine plasmatiche in bassa percentuale e in modo labile. Essa viene scarsamente metabolizzata: l'80-90% del farmaco viene eliminato in forma immodificata con le urine e con le feci, in quantità praticamente uguali. La somministrazione cronica non altera il profilo farmacocinetico della pirenzepina dicloridrato ed anche a dosaggi più elevati previsti in clinica è esclusa ogni possibilità di accumulo del farmaco.
Le prove di tossicità acuta, subacuta e cronica, effettuate su diverse specie animali anche a dosi di pirenzepina largamente superiori a quelle terapeutiche, non hanno messo in evidenza alterazioni istologiche ed ematochimiche imputabili alla pirenzepina.
La DL50 per os nel topo e nel ratto è risultata rispettivamente di 3170(m) - 3701(f) mg/kg e 4901(m) - 4631(f) mg/kg.
Nel ratto e nel coniglio, non sono mai stati evidenziati effetti teratogeni, anche quando sono stati usati elevati dosaggi di pirenzepina dicloridrato.
GastrozepineGastrozepin 50: lattosio, amido di mais, silice precipitata, magnesio stearato.
Non sono note incompatibilità con altri farmaci.
Gastrozepin e Gastrozepin 50: 5 anni.
Conservare a temperatura ambiente.
Gastrozepin - Blister di Alluminio/PVC opaco
Gastrozepin 50 - Blister di Alluminio/PVC opaco
Astuccio da 50 compresse da 25 mg
Astuccio da 30 compresse da 50 mg
Non pertinente.
BOEHRINGER INGELHEIM ITALIA S.p.A.
Loc. Prulli, 103/c - Reggello (Firenze)
50 compresse da 25 mg AIC n. 024021038
30 compresse da 50 mg AIC n. 024021040
Classificazione ai fini della fornitura:
Medicinale soggetto a prescrizione medica (Art.4 DL 539/92) con riportato in etichetta: "Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica"
50 compresse da 25 mg 02/06/1979.
30 compresse da 50 mg 10/06/1983.
Rinnovo della registrazione: 6.2000
y TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]
Non pertinente.
31.5.1995 Revisione.
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