Interazioni - [Vedi Indice]L'assunzione di Globocef non ha evidenziato alcuna interazione con altri farmaci né influenza sui valori dei dati di laboratorio o sulle metodiche utilizzate. Gli antiacidi e/o gli H2antagonisti non esercitano alcun effetto sul profilo farmacocinetico di Globocef, che quindi può essere somministrato in concomitanza con questi farmaci. Non sono stati riportati casi di riduzione della funzionalità renale in seguito al trattamento concomitante con diuretici (es. furosemide).Si tenga presente che con altre cefalosporine è stata evidenziata un'interferenza con i risultati di alcune prove di laboratorio (false positività della glicosuria con i metodi di Benedict, Fehling e Clinitest - ma non con i metodi enzimatici - e positività del test di Coombs, talora false).
I principali studi preclinici effettuati con cefetamet non hanno evidenziato effetti mutageni, embriotossici o teratogeni. Si può presumere che questi non si verifichino neanche nell'uomo; d'altra parte, dal momento che i dati relativi ai rischi per il feto nell'uomo sono limitati, si sconsiglia l'uso di Globocef in gravidanza.
Nei ratti cefetamet viene escreto nel latte, ma non esistono dati per quanto riguarda le donne che allattano; di conseguenza si sconsiglia l'uso di Globocef durante l'allattamento.
Neonati: Non esistono dati relativi all'efficacia e alla tollerabilità del farmaco nei neonati.
Globocef non ha mostrato alcuna attività in tal senso.
Dopo somministrazione di Globocef sono stati osservati effetti collaterali lievi o moderati e di breve durata. I più comuni sono stati riscontrati a carico del tratto gastro-intestinale e consistono principalmente in diarrea, nausea e/o vomito.
Nel corso degli studi clinici, molto raramente sono stati osservati effetti collaterali gravi.
Come con altri antibiotici ad ampio spettro, nel corso di trattamento con Globocef può essere osservata una colonizzazione intestinale da Clostridium difficile. In alcuni casi, questo microrganismo o la sua tossina sono stati identificati nelle feci; in rari casi questo riscontro è stato accompagnato da diarrea. Il reperto di colite pseudomembranosa è risultato eccezionale. La sospensione della terapia antibiotica aiuta a restaurare la normale microflora e le funzioni intestinali. In presenza di Clostridium difficile o in casi recidivanti il trattamento di scelta è la vancomicina per uso orale. I farmaci inibitori della peristalsi sono controindicati. Devono essere escluse altre cause di colite.
In seguito a somministrazione di Globocef sono stati osservati raramente altri disturbi gastrointestinali come dolore o tensione addominale, gastralgia, flatulenza, pirosi.
Raramente sono stati osservati i seguenti effetti collaterali:
aumento della bilirubina, aumento transitorio delle transaminasi, reazioni allergiche cutanee (prurito, orticaria, edema localizzato, rash esantematico, porpora), reazioni a carico del sistema nervoso centrale (debolezza, stanchezza, cefalea, vertigine), transitorie alterazioni ematologiche (leucopenia, eosinofilia, aumento delle piastrine).
Altri effetti collaterali (gengivite, proctite, vaginite, tendinite, congiuntivite, febbre) sono stati riscontrati assai raramente.
Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamento con cefalosporine. Con gli antibiotici betalattamici sono stati segnalati gravi reazioni di ipersensibilità quali sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, reazioni anafilattoidi.
In volontari sani, dosi singole di 4 g sono state somministrate senza problemi, eccetto disturbi transitori come vertigine o cefalea. Non esistono dati con dosi singole superiori a 4 g.
In caso di iperdosaggio precocemente diagnosticato può essere utile la lavanda gastrica.
Un trattamento sintomatico può essere effettuato a seconda delle necessità.
Categoria farmaceutica: cefalosporine e sostanze correlate; codice ATC: J01DA26
Globocef è una cefalosporina orale di terza generazione ad ampio spettro d'azione. È un profarmaco che viene bioattivato a cefetamet libero nella mucosa intestinale o durante il suo primo passaggio attraverso il fegato.
L'attività battericida del cefetamet è dovuta alla inibizione della sintesi della parete cellulare dei microrganismi patogeni. Il cefetamet è molto stabile nei confronti della maggior parte delle b-lattamasi, sia penicillinasi che cefalosporinasi, prodotte da microrganismi gram-positivi e gram-negativi, sia in vitro che in condizioni cliniche.
Il cefetamet è attivo contro la maggior parte dei comuni germi aerobi sia gram-positivi (pneumococchi, streptococchi di gruppo A, Streptococcus viridans, streptococchi di gruppo B, C, F e G) che gram negativi (Haemophilus parainfluenzae, Haemophilus influenzae - inclusi i ceppi produttori di b-lattamasi-, Branhamella (Moraxella) catarrhalis, Escherichia coli, Klebsiella oxytoca, Klebsiella pneumoniae, Neisseria gonorrhoeae - inclusi i ceppi produttori di penicillinasi-, Proteus mirabilis, Proteus vulgaris, Providencia spp., Salmonella spp. - compresa la S.typhi-, Shigella spp., Vibrio cholerae).
Anche alcuni anaerobi (cocchi gram-positivi, Bacteroides bile-sensibili spp.,Peptococcus spp.,Peptostreptococcus spp) sono sensibili al cefetamet.
Il cefetamet non è attivo nei confronti del Bacteroides fragilis (bile-resistente), del Clostridium difficile, della maggior parte degli Pseudomonas, enterococchi (Streptococcus faecalis e Enterococcus faecium) e stafilococchi.
Come tutti gli altri b-lattamici, il cefetamet non è attivo contro le specie di Mycoplasma, Chlamydia o Legionella.
La sensibilità al cefetamet può essere determinata attraverso il test di diffusione su disco o il test di diluizione in agar o brodo utilizzando tecniche standardizzate per i test di sensibilità, come quelle raccomandate dal National Committee for Clinical Laboratory Standards (NCCLS). I seguenti breakpoints sperimentali sono stati individuati utilzando i metodi NCCCLS:
| Sensibile | Moderatamente
sensibile | Resistente |
Test di diluizione,
Concentrazioni Inibenti in mg/l | £4 | 8 | ³16 |
Test di diffusione
(disco con 10 mcg di
cefetamet), diametro in mm
della zona di inibizione | ³18 | 15-17 | £14 |
I microorganismi devono essere testati con il dischetto per il cefetamet, dal momento che i test in vitro hanno evidenziato che cefetamet è attivo nei confronti di alcuni ceppi resistenti ai dischi per la classe delle cefalosporine.
Assorbimento
Quando cefetamet pivoxil, in compresse o granuli per sospensione orale, viene somministrato in concomitanza con il cibo (o del caffe e latte), circa il 50% della dose è disponibile a livello sistemico come cefetamet in forma attiva. In assenza di cibo, la biodisponibilità si riduce al 40% circa.
Tre-quattro ore dopo la somministrazione di 500 mg di Globocef sono stati trovati livelli plasmatici pari a 4,1 ± 0,7 mg/l.
Distribuzione
Il volume di distribuzione allo steady state (0,29 1/kg) corrisponde allo spazio del liquido extracellulare.
Il legame proteico del cefetamet raggiunge il 22% e interessa esclusivamente l'albumina.
Metabolismo
Il cefetamet pivoxil è rapidamente e completamente metabolizzato a cefetamet durante il passaggio attraverso la mucosa intestinale o al primo passaggio attraverso il fegato.
Eliminazione
Più del 90% della dose assorbita viene eliminata con le urine come cefetamet attivo. Per l'eliminazione completa del farmaco è stato calcolato un tempo di emivita di 2-3 ore. Dopo somministrazione di una singola dose di 500 o 1500 mg di Globocef, nelle urine sono stati riscontrati i seguenti valori medi di concentrazioni massime (tra 2 e 6 ore dopo la somministrazione): 500 mg: 360mg/l (range: 68-1130); 1500mg: 1398 mg/l (range: 763-2030). Le concentrazioni urinarie nelle urine raccolte nelle 12 o 24 ore (30 +/- 13mg/l e 87 +/-32 mg/l rispettivamente per 500 e 1500 mg), rimangono al di sopra delle CMI per i patogeni sensibili, durante l'arco delle 24 ore.
Farmacocinetica in particolari condizioni cliniche
Nei pazienti con insufficienza renale, l'eliminazione del cefetamet è direttamente proporzionale alla funzionalità renale.
Né l'età, né eventuali patologie renali o epatiche influiscono sulla biodisponibilità del cefetamet pivoxil. La biodisponibilità del farmaco non è alterata neppure dall'uso concomitante di antiacidi o ranitidina.
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Globocef 250 compresse
Eccipienti: acido citrico, sodio stearil fumarato, metilidrossipropilcellulosa, etilcellulosa, titanio biossido, talco, triacetina.
Globocef 500 compresse
Eccipienti: acido citrico, sodio stearil fumarato, metilidrossipropilcellulosa, etilcellulosa, titanio biossido, talco, triacetina.
Globocef granuli per sospensione orale
Eccipienti: sorbitolo, acido miristico, silice colloidale anidra, cellulosa dispersibile, aspartame, aroma tutti-frutti, titanio biossido, metile p.idrossibenzoato, propile p.idrossibenzoato.
Non conosciute.
Stabilità a confezionamento integro:
compresse: 3 anni;
granuli per sospensione orale: 18 mesi.
Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.
Dopo la ricostituzione, conservare la sospensione orale in luogo fresco, preferbilmente in frigorifero, e consumarla entro 10 giorni.
Il farmaco si conserva nelle normali condizioni ambientali.
Compresse
Blister di tipo tropicale in alluminio e materiale plastico, munito di essicante. Il blister è inserito nell'astuccio di cartone unitamente al foglio illustrativo.
Sospensione orale da ricostituire
Flacone, contenente la polvere secca, chiuso con tappo a vite. Bicchierino con tacca di misura per il dosaggio dell'acqua da utilizzarsi per la ricostituzione della sospensione orale. Misurino dosatore a doppia dimensione (5 ml e 2,5 ml). Flacone, bicchierino e misurino, tutti in materiale plastico, sono inseriti in un astuccio di cartone unitamente al foglio illustrativo.
12 compresse "250" mg
12 compresse "500" mg
granuli per sospensione orale (80 ml) - 250 mg per 5 ml
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Per la preparazione della sospensione orale attenersi alle indicazioni seguenti:
agitare il flacone prima di aggiungere l'acqua per favorire la dispersione del granulatoriempire con acqua l'apposito bicchierino sino al segno e versare nel flaconechiudere ed agitare energicamente fino ad ottenere una sospensione omogeneaagitare la sospensione orale prima di ogni somministrazione.
Dopo la ricostituzione, conservare la sospensione orale in luogo fresco, preferbilmente in frigorifero, e consumarla entro 10 giorni.
Non pertinente.
ROCHE S.p.A.
Piazza Durante, 11 - 20131 Milano
12 compresse "250" mg AIC n. 028153056
12 compresse "500" mg AIC n. 028153043
granuli per sospensione orale (80 ml) AIC n. 028153031
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
Novembre 1994
Globocef non appartiene alle tabelle di detta legge.
Novembre 1999
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