Globuren è disponibile come soluzione sterile tamponata
(tampone fosfato) in flaconi da
1 ml contenenti 40.000 UI/ml di epoetina alfa, corrispondenti
a 336 mg.
- [Vedi Indice]
Globuren può essere usato per aumentare la
quantità di sangue autologo in pazienti facenti parte di
un programma di predonazione. L’uso in questa indicazione
deve essere valutato alla luce dei rischi di eventi
tromboembolici. Il trattamento è indicato solo in pazienti
con anemia di grado moderato (Hb 10-13 g/dl [6.2 – 8.1
mmoli/l], nessuna carenza di ferro) se le procedure di
conservazione del sangue non sono disponibili o sono
insufficienti in caso di intervento elettivo di chirurgia
maggiore che richieda un elevato quantitativo di sangue (4 o
più unità per le donne o 5 o più
unità per gli uomini).
Globuren� può essere usato per ridurre
l’esposizione a trasfusioni di sangue allogenico in
pazienti adulti, che non presentino carenze di ferro, candidati
ad interventi maggiori di chirurgia ortopedica elettiva ritenuti
ad elevato rischio di complicazioni da trasfusione. L’uso
deve essere limitato ai pazienti con anemia di grado moderato
(emoglobina 10-13 g/dl), per i quali non sia disponibile un
programma di predonazione di sangue autologo, e per i quali si
preveda una perdita di sangue moderata (da 900 a 1800 ml).
Nel peri-operatorio devono sempre essere seguite le pratiche
di buona gestione del sangue.
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Modalità di somministrazione
Come per altri prodotti iniettabili, controllare che non vi
siano particolazioni o variazioni di colore della soluzione.
Somministrazione per via endovenosa: deve avvenire in almeno
1-5 minuti a seconda della dose totale.
In pazienti che hanno presentato reazioni di tipo influenzale,
è preferibile una somministrazione più lenta.
Non somministrare per infusione endovenosa o in soluzione con
altri farmaci.
Somministrazione per via sottocutanea: non si deve
generalmente superare il volume massimo di 1 ml per ciascun sito
di iniezione. In caso di volumi maggiori si deve scegliere
più di un sito di iniezione.
Le iniezioni devono essere fatte negli arti o nella parete
addominale anteriore.
Pazienti adulti candidati ad interventi chirurgici facenti
parte di un programma di predonazione di sangue autologo:
Deve essere usata la via di somministrazione endovenosa.
Al momento della donazione di sangue, epoetina alfa deve
essere somministrato dopo aver completato la procedura di
donazione.
Pazienti lievemente anemici (ematocrito fra 33-39%) che
richiedono un predeposito di 4 o più unità di
sangue, devono essere trattati con 600 UI/kg di epoetina alfa, 2
volte la settimana, durante le 3 settimane precedenti
l'intervento. Usando questo regime, è stato possibile
ottenere 4 o più unità di sangue dall'81% dei
pazienti trattati con epoetina alfa rispetto al 37% dei pazienti
trattati con placebo.
La terapia con epoetina alfa ha ridotto del 50% il rischio di
uso di sangue omologo rispetto ai pazienti che non hanno ricevuto
epoetina alfa.
Durante il trattamento con epoetina alfa, tutti i pazienti
devono ricevere un'adeguata integrazione di ferro (es. 200 mg al
giorno, per via orale, di ferro elementare). La somministrazione
del ferro deve iniziare appena possibile, anche parecchie
settimane prima di iniziare il predeposito, per ottenere alte
riserve di ferro prima di iniziare la terapia con epoetina
alfa.
Pazienti adulti candidati ad interventi di chirurgia
ortopedica elettiva
Deve essere usata la via di somministrazione sottocutanea.
Il regime posologico raccomandato è di 600 UI/Kg di
epoetina alfa, somministrata una volta la settimana durante le
tre settimane precedenti l’intervento (-21 giorni, -14
giorni e -7 giorni) ed il giorno dell’intervento. Qualora
vi sia la necessità da un punto di vista medico di ridurre
il tempo di attesa prima dell’intervento chirurgico ad un
periodo inferiore alle tre settimane, la dose di 300 UI/kg di
epoetina alfa deve essere somministrata giornalmente per 10
giorni consecutivi prima dell’intervento, il giorno
dell’intervento e nei 4 giorni immediatamente successivi ad
esso. Nell’effettuare gli esami ematologici nel periodo
pre-operatorio, qualora l’emoglobina raggiunga un valore
pari o superiore a 15 g/dl, la somministrazione di epoetina alfa
deve essere sospesa ed ulteriori dosi non devono essere
più somministrate.
Verificare con cura che all’inizio del trattamento i
pazienti non presentino carenze di ferro.
Durante il trattamento con epoetina alfa tutti i pazienti
devono ricevere un’ adeguata integrazione di ferro (200 mg
al giorno, per via orale, di ferro elementare). Se possibile,
l’integrazione di ferro deve iniziare prima della terapia
con epoetina alfa al fine di ottenere adeguate riserve di
ferro.
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I pazienti che sviluppino Aplasia Specifica delle cellule
della serie rossa (PRCA) a seguito del trattamento con qualsiasi
eritropoietina, non dovrebbero essere trattati con GLOBUREN o con
altre eritropoietine (vedi 4.4 PRCA)
Ipertensione non controllata.
Devono essere tenute presenti, nei pazienti trattati con
epoetina alfa, tutte le controindicazioni associate al programma
di predeposito di sangue autologo.
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Ipersensibilità individuale accertata verso qualcuno
dei componenti del farmaco.
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L’impiego di epoetina alfa in pazienti candidati ad
interventi maggiori di chirurgia ortopedica elettiva e non
facenti parte di un programma di predonazione autologa, è
controindicato in presenza di gravi disturbi vascolari a livello
coronarico, arterioso periferico, carotideo o cerebrale.
L’impiego è altresì controindicato in
pazienti con recenti episodi di infarto del miocardio o altre
complicazioni cerebro-vascolari.
Pazienti che per qualunque motivo non possano ricevere una
adeguata profilassi antitrombotica.
�
In tutti i pazienti che ricevono epoetina alfa, la pressione
deve essere attentamente monitorata e controllata come
necessario. Epoetina alfa deve essere usato con cautela in
presenza di ipertensione non trattata, trattata in modo
inadeguato o difficilmente controllabile. Può essere
necessario instaurare o rafforzare un trattamento
antiipertensivo. Nel caso in cui la pressione non possa essere
controllata, il trattamento con epoetina alfa deve essere
interrotto.
Epoetina alfa deve essere usato con cautela in presenza di
epilessia ed insufficienza epatica cronica.
Al fine di assicurare una risposta ottimale ad epoetina alfa,
prima di iniziare la terapia, devono essere assicurate adeguate
riserve di ferro e deve essere esclusa la presenza di carenza di
acido folico e vitamina B12. In molti casi i valori di
ferritina sierica calano contemporaneamente all'aumento dei
valori di ematocrito.
Durante il trattamento con epoetina alfa si può
verificare un lieve aumento dose‑dipendente, seppure entro
la norma, della conta delle piastrine. Questo fenomeno regredisce
nel corso della terapia.
Devono essere tenute presenti tutte le avvertenze e le
precauzioni speciali associate al programma di predeposito di
sangue autologo specialmente la sostituzione di routine del
volume.
In pazienti candidati ad interventi maggiori di chirurgia
ortopedica elettiva la causa di anemia deve essere stabilita e
trattata di conseguenza, ove possibile, prima dell’inizio
del trattamento con epoetina alfa. Gli eventi trombotici possono
costituire un rischio in questa popolazione e tale evenienza deve
essere attentamente valutata in rapporto al beneficio atteso in
questo gruppo di pazienti.
I pazienti candidati ad interventi maggiori di chirurgia
ortopedica elettiva devono ricevere un’adeguata profilassi
antitrombotica, poiché eventi trombotici e vascolari
possono manifestarsi in pazienti sottoposti ad interventi
chirurgici, specialmente in quelli con disturbi cardiovascolari
di base. Inoltre, devono essere assunte speciali precauzioni nei
pazienti con predisposizione allo sviluppo di Trombosi venose
profonde (TVP). Inoltre, in pazienti con un’emoglobina
basale > 13 g/dl, la possibilità che un trattamento con
epoetina alfa possa essere associato ad un aumento del rischio di
eventi post-operatori trombotici/vascolari non può essere
esclusa. Pertanto, epoetina alfa non deve essere impiegata in
pazienti con emoglobina basale > 13 g/dl.
In casi rari, in pazienti con insufficienza renale cronica,
è stata riscontrata aplasia specifica delle cellule della
serie rossa (eritroblastopenia), dopo trattamenti di mesi o anni
con Globuren o altre eritropoietine. Dato che i casi di PRCA sono
risultati essere associati principalmente alla via di
somministrazione sottocutanea, in pazienti con insufficienza
renale cronica� Globuren� dovrebbe essere somministrato per via
endovenosa ove possibile.
Nella maggior parte di questi pazienti sono stati osservati
anticorpi antieritropoietine.
In pazienti che mostrino una perdita improvvisa di efficacia
devono essere valutate le cause� note che impediscono la risposta
(come carenza di ferro, folati e Vitamina B12,
intossicazione da alluminio, infezione o infiammazione, perdite
di sangue, emolisi).
Se nessuna causa viene identificata, deve essere considerata
l’esecuzione di un esame del midollo osseo.
In caso di diagnosi di aplasia specifica delle cellule della
serie rossa (PRCA), il trattamento con GLOBUREN deve essere
immediatamente interrotto e deve essere considerata
l’esecuzione di test per gli anticorpi antieritropoietina.
Si raccomanda di non dirottare il paziente verso il trattamento
con un’altra eritropoietina, data la reattività
crociata tra anticorpi antieritropoietina ed altre
eritropoietine.
Devono essere escluse altre cause di aplasia specifica delle
cellule della serie rossa e deve essere istituita una appropriata
terapia (vedi 4.2 e 4.3).�
Potenziale fattore di crescita
Epoetina alfa è un fattore di crescita che stimola
essenzialmente la produzione dei globuli rossi. Tuttavia, non si
può escludere la possibilità che epoetina alfa
possa agire come fattore di crescita di qualunque tipo di tumore,
particolarmente tumori mieloidi.
�
Non è provato che il trattamento con epoetina alfa
alteri il metabolismo di altri farmaci. Tuttavia, poiché
la ciclosporina si lega ai globuli rossi, potrebbe esistere
un'interazione con questo farmaco. Pertanto, in caso di
somministrazione concomitante, i livelli ematici di ciclosporina
devono essere monitorati e la dose di questa aggiustata in base
all'aumento di ematocrito.
Non risultano interazioni fra G‑CSF, GM‑CSF e
epoetina alfa per quanto riguarda la differenziazione ematologica
o la proliferazionein vitro di campioni bioptici
tumorali.
�
In studi condotti su animali, a dosi settimanali pari a circa
20 volte la dose raccomandata nell’uomo, è stato
dimostrato che epoetina alfa diminuisce il peso fetale, ritarda
l'ossificazione e aumenta la mortalità fetale. Questi
effetti sono considerati come secondari ad un ridotto incremento
di peso materno. Non sono disponibili studi adeguati e ben
controllati in donne in gravidanza. Di conseguenza, l'uso di
epoetina alfa non è raccomandato in donne in gravidanza o
in allattamento candidate ad interventi chirurgici, che
partecipano a un programma di predonazione di sangue
autologo.
�
Nessuno
�
Generali
In associazione con epoetina alfa sono stati descritti rash
cutanei aspecifici.
Specialmente all'inizio del trattamento, può
presentarsi una sintomatologia simil-influenzale con
cefalea, dolore articolare, debolezza, vertigini, stanchezza.
E’ stata osservata trombocitosi, ma l’evenienza
che si verifichi è molto rara. Per ulteriori informazioni
si rimanda alla Sezione 4.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso.
In pazienti con insufficienza renale cronica, è stata
riscontrata raramente aplasia specifica delle cellule della serie
rossa (eritroblastopenia), dopo trattamenti di mesi o anni con
Globuren o altre eritropoietine. Nella maggior parte di� questi
pazienti sono stati osservati anticorpi� antieritropoietine. �
(vedi 4.4� Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso).
Pazienti adulti candidati ad interventi chirurgici facenti
parte di un programma di predonazione di sangue autologo
Indipendentemente dal trattamento con epoetina alfa, in
pazienti chirurgici con malattie cardiovascolari preesistenti, in
seguito a flebotomia ripetuta, si possono verificare problemi
trombotici e vascolari. Pertanto, deve essere ripristinato, di
routine, il volume del sangue prelevato.
Pazienti candidati ad interventi maggiori di chirurgia
ortopedica elettiva
In pazienti candidati ad interventi maggiori di chirurgia
ortopedica elettiva, con un’emoglobina basale da 10 a 13
g/dl, l’incidenza di eventi trombotici/vascolari (la
maggior parte dei quali sono TVP), in tutta la popolazione di
pazienti arruolata negli studi clinici, è sembrata simile
nei diversi gruppi di dosaggio di epoetina alfa e nel gruppo
placebo. L’esperienza clinica è comunque
limitata.
Inoltre, in pazienti con un’emoglobina basale > 13
g/dl, non può essere esclusa la possibilità che il
trattamento con epoetina alfa possa essere associato ad un
aumento del rischio post-operatorio di eventi
trombotici/vascolari.
�
Il margine terapeutico di epoetina alfa è molto ampio.�
Il sovradosaggio con epoetina alfa può produrre effetti
che sono estensioni degli effetti farmacologici
dell’ormone. Una flebotomia può essere effettuata se
risultano livelli eccessivamente alti di emoglobina.
Ulteriori cure di supporto devono essere fornite come
richiesto dalle condizioni del paziente.
�
Classificazione ATC: B03XA01
�
Eritropoietina è una glicoproteina che, come fattore
stimolante la mitosi e ormone inducente la differenziazione,�
stimola la formazione di eritrociti da precursori del
compartimento delle cellule staminali.
Il peso molecolare apparente dell'eritropoietina è fra
32.000 e 40.000 daltons. La frazione proteica costituisce circa
il 58% della molecola e consiste di 165 aminoacidi. Le 4 catene
di carboidrati sono legate alla proteina attraverso 3 legami
N-glicosidici e uno O-glicosidico. L'epoetina alfa
ottenuta con la tecnologia genetica è glicosilata ed
è identica, nella composizione in aminoacidi e
carboidrati, all'eritropoietina endogena umana isolata dalle
urine dei pazienti anemici.
Epoetina alfa è caratterizzata dalla massima purezza
possibile, secondo l'attuale stato dell'arte. In particolare,
alle concentrazioni attive nell'uomo, non è rilevabile
alcun residuo della linea cellulare impiegata per la
produzione.
L'efficacia biologica di epoetina alfa è stata
dimostrata in vivo in vari modelli animali (ratti normali e
anemici, topi policitemici). Dopo somministrazione di epoetina
alfa il numero di eritrociti, i valori di Hb e la conta dei
reticolociti aumentano proporzionalmente all'incorporazione del
59Fe.
Dopo incubazione con epoetina alfa, è stato riscontrato
in vitro (coltura di cellule spleniche di topo) un aumento
dell'incorporazione di 3H-timidina nelle cellule
eritroidi nucleate della milza.
In colture di cellule di midollo osseo umano, è stato
dimostrato che epoetina alfa stimola specificamente
l'eritropoiesi e non influenza la leucopoiesi. Non è stato
rilevato effetto citotossico di epoetina alfa sulle cellule di
midollo osseo.
Come altri fattori di crescita emopoietici, epoetina alfa ha
dimostrato in vitro attività di stimolazione sulle cellule
endoteliali� umane. In oltre dieci anni di esperienza, non si
sono osservate conseguenze cliniche.
�
Via di somministrazione e.v.
L'emivita di epoetina alfa dopo somministrazioni ripetute,
è di circa 4 ore nei volontari sani.
Via di somministrazione s.c.
Dopo somministrazione sottocutanea i livelli sierici sono
molto più bassi di quelli raggiunti per via endovenosa,
aumentano lentamente e raggiungono il picco fra la 12a e la 18a
ora. Le concentrazioni massime sono sempre molto più basse
di quelle raggiunte per via endovenosa (approssimativamente
1/20).
Non si verificano fenomeni di accumulo: i livelli rimangono
gli stessi, sia che vengano determinati 24 ore dopo la prima
iniezione o 24 ore dopo l'ultima iniezione.
L'emivita per somministrazione sottocutanea è
difficilmente valutabile ed è di circa 24 ore.
La biodisponibilità della eritropoietina iniettata per
via sottocutanea è molto più bassa di quella per
via endovenosa: circa il 20%.
�
Tossicità cronica
In alcuni studi tossicologici in cani e ratti, ma non nelle
scimmie, la terapia con epoetina alfa è stata associata ad
una condizione subclinica di fibrosi del midollo osseo.
(La fibrosi del midollo osseo è una complicanza nota
dell'insufficienza renale cronica nell'uomo e può essere
correlata a iperparatiroidismo secondario oppure essere
determinata da fattori ignoti. In uno studio su pazienti
emodializzati trattati con epoetina alfa per 3 anni, l'incidenza
di fibrosi del midollo osseo non è risultata superiore a
quella del gruppo di pazienti dializzati di controllo non
trattati con epoetina alfa).
Carcinogenesi
Non sono stati condotti studi di carcinogenesi.
Mutagenesi
Epoetina alfa non ha evidenziato proprietà mutagene nel
test di Ames e nel test del micronucleo.
Riproduzione
Vedere paragrafo 4.6. "Gravidanza ed allattamento".
�
Sodio fosfato monobasico diidrato, sodio fosfato
bibasico diidrato, sodio cloruro, glicina, polisorbato 80, acqua
per preparazioni iniettabili.
�
Non somministrare per infusione endovenosa o in soluzione con
altri farmaci.
�
24 mesi
�
Conservare tra 2° e 8ºC in confezionamento integro.
Non congelare, non agitare e tenere al riparo dalla luce.
�
Per somministrazione iniettabile:
Astuccio contenente 1 flacone da 40.000 UI/1.0 ml di epoetina
alfa
Astuccio contenente 4 flaconi da 40.000 UI/1.0 ml di epoetina
alfa
Astuccio contenente 6 flaconi da 40.000 UI/1.0 ml di epoetina
alfa���������������������������
�
Astuccio contenente 1 flacone da 40.000 UI/1.0 ml di epoetina
alfa fascia “H”
Astuccio contenente 4 flaconi da 40.000 UI/1.0 ml di epoetina
alfa�
Astuccio contenente 6 flaconi da 40.000 UI/1.0 ml di epoetina
alfa�
�
Janssen-Cilag GmbH – Raiffeisenstrasse 8 –� Neuss
(Germania)
Rappresentante per la vendita in Italia:
Dompé Biotec spa - Via Santa Lucia, 4 – 20122
Milano
�
Astuccio contenente 1 flacone da 40.000 UI/1.0 ml di epoetina
alfa������� AIC� 027296197/M
Astuccio contenente 4 flaconi da 40.000 UI/1.0 ml di epoetina
alfa�������� AIC� 027296209/M
Astuccio contenente 6 flaconi da 40.000 UI/1.0 ml di epoetina
alfa�������� AIC� 027296211/M
�
Medicinale soggetto a prescrizione medica da rinnovare volta
per volta vendibile al pubblico su prescrizione di centri
ospedalieri o dei seguenti specialisti:
nefrologo, ematologo,� internista, chirurgo, anestesiologo,
pediatra, emotrasfusionista, oncologo.
�
Data di prima autorizzazione di Globuren: Agosto 1989
Data di autorizzazione Globuren 40.000: Maggio 2000
Data di rinnovo Globuren: Agosto 1998
�
Non soggetto a D.P.R. 309/90�
�
Luglio 2002
�
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